Erano
passati due giorni da quando Alice aveva visto quel ragazzo misterioso,
e un pò si era sentita in colpa per averlo trattato male.
Aveva
chiesto a qualche ragazzo che giocava a pallavolo sulla spiaggia se
l'aveva visto ma niente. Forse si era trasferito, oppure era tornato a
casa. Ma ora che ci pensava a lei che gliene importava di quello strano
tipo? Scosse la testa, come per scacciare una brutta idea dalla mente e
si sdraiò sul suo asciugamano rosa. Mezz'ora dopo, un'ombra
incombeva su di lei.-Mitico..si
mette anche a piovere...-mormorò
la ragazza aprendo gli occhi. Appena li aprì,
scoprì il
motivo per il quale lei vedeva un'ombra. Seduto di fianco a
lei,
c'era lo stesso ragazzo biondo che aveva incontrato giorni fa.
-Co...cosa
ci fai qua?- chiese
la ragazza arrossendo. -Beh ecco...come sempre,
vengo a fare surf e a giocare a beach volley...ti va di
partecipare?- rispose
il ragazzo con naturalezza. La ragazza cominciò a diventare
rossa in volto e si allontanò dal biondo. -Ehi che hai? Ti senti
male? Per caso puzzo? Non capisco...stiamo solo parlando e tu ti
allontani...- disse
il ragazzo alla ragazza che si allontanò sempre di
più.
Indietreggiò un pò e cadde per terra. Ross corse
da lei e
le chiese:-Stai
bene?-. La
ragazza lo guardò e non potè far a meno che
annegare nei suoi occhi scuri. -Piantala di chiedermi come
stò! E vattene che oggi non mi sento bene!- gridò la
ragazza alzandosi. Si voltò e si allontanò dal
ragazzo. -Dimmi
solo una cosa...ti ho fatto qualcosa che ti ha ferita?- chiese
Ross guardandola andarsene. Alice strinse i pugni, si voltò
e si
diresse verso Ross che pensava che l'avrebbe preso a pugni ma, quando
si accorse che la realtà era diversa, accantonò
l'idea.
La ragazza, infatti, lo stava baciando sulle labbra con convinzione. Si
allontanò e gli disse:-Ecco...- .
Si voltò e se ne andò. Ross abbassò lo
sguardo,
ancora incapace di rendersi conto di quello che era appena successo.
Osservò l'asciugamano della ragazza e poi, si
voltò verso
di lei, ma se n'era già andata.
Quella
sera, Ross, non faceva altro che pensare al bacio. Era stato breve, ma
in quel poco tempo, aveva potuto sentire cosa provava per la ragazza.
Era innamorato, ma lei non lo sembrava tanto. E allora
perchè lo
aveva baciato? -Ti
ho visto prima...wow! Ci avete dato dentro eh?- chiese Riker al fratello,
facendolo saltare dalla paura. Ross si voltò e disse:-Ma
sei stupido? Mi fai fatto spaventare! E comunque è stato
solo un
bacio...niente di che...vedrai che domani lei se ne sarà
già dimenticata...- .
Si voltò verso la spiaggia e vide che la pioggia stava
scendendo
lentamente, Poi si ricordò dell'asciugamano della ragazza. -Porco giuda!- esclamò. Si
diresse verso la porta di casa e si mise la sua giacca col cappuccio
nera preferita. -Dove
stai andando?-
chiese Rydel scendendo dalle scale. -A prendere l'asciugamano
della sua amata- rispose
Riker ridacchiando. Ross gli fece una linguaccia e uscì
dalla
porta. Dopo aver attraversato una piccola siepe, trovò
l'asciugamano della ragazza. Si voltò verso destra e vide
un'enorme casa in cui, in una finestra, c'era la luce accesa. "Forse
abita lì" pensò Ross. Correndo sotto alla
pioggia, si
diresse verso la casa che non era tanto lontana dalla sua.
Suonò
il campanello. -Ciao...tu...chi
sei? Il mio nome è Mary e sono la mamma di Alice- disse la donna che
aprì la porta al ragazzo. -Vuoi venire dentro ad
asciugarti?- chiese
la donna al ragazzo che tremava dal freddo. -Beh...veramente io ero
venuto a riportare l'asciugamano a...Alice ha detto?- rispose Ross che porse
l'asciugamano alla donna. La donna sorrise e lo ringraziò
invitandolo ad entrare. -Solo
due minuti pero- disse il ragazzo facendole
l'occhiolino.
Alice,
in camera sua, stava
leggendo il suo libro preferito "Wings" di Aprylnne Pike, sdraiata sul
suo letto. Qualcuno bussò alla sua porta. -Chi è?- chiese
la ragazza, continuando la lettura. Nessuno rispose. Chiuse
rumorosamente il libro e sbuffò. Scese dal letto e si
diresse
verso la porta. L'aprì e si trovò davanti...-Tu?? Che ci fai qua? Ero
convinta che fossi a casa tua e...-
disse la ragazza. Ma non fece in tempo a concludere la frase, che si
trovò Ross che la baciava. La ragazza lo scansò e
gli
disse:-Smettila,
smettila,
smettila, tutto questo è insano! Non...non posso...-. -Cosa
c'è di difficile? Ci siamo io, te e nessuna complicazione!-
disse Ross agitando le braccia in modo vago. Alice scosse la testa.
L'abbassò e, guardando verso il basso, cercò di
non far
uscire le lacrime che minacciavano di uscirle dagli occhi.
Il
mattino dopo, Alice notò che il tempo era cambiato. Sembrava
quasi riflettere il suo umore cupo. Doveva o no dare un'altra
opportunità a Ross? Non lo sapeva...sapeva solo che avrebbe
seguito il suo cuore...come aveva sempre fatto.
-Ross ti devo parlare...- disse Alice quel
pomeriggio a Ross, che, nonostante la leggera pioggerella era uscito
per andare a fare un pò di surf. -Io...ecco...ti volevo
scusarmi per come mi sono comportata...spero che tu mi possa
perdonare...e sì...hai ragione tu:non c'è niente
di complicato...solo me-. Ross
osservò la ragazza, le sorrise e le si avvicinò.
L'abbracciò e le disse:-Tranquilla...ho capito
tutto...tu non sei il problema..ma sei qualcosa se si avvicina ad una
soluzione...- . E
restarono abbracciati sotto alla pioggia.
...EPILOGO...
-E
così oggi torni a casa...- disse Ross con una punta
di tristezza nella sua voce. -Sì...ma ti
prego, non dimenticarmi mai...te ne prego. Anzi...ti regalo questa.
così mi porterai nel tuo cuore per sempre- disse la ragazza che si
tolse la collana e gliela porse al ragazzo che le sorrise e
l'abbracciò. -Mai- sussurrò, e le
diede un bacio sulle labbra.
Tempo
più tardi, Alice scoprì che Ross, aveva preso
casa assieme ai suoi genitori e ai suoi fratelli vicino a lei quindi,
passarono tanto tempo insieme.