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Autore: saramart    07/05/2014    2 recensioni
La storia di una ragazza alle prese con la sua vita diversa da quelle degli altri, ovunque andasse trovava i numeri che la accompagnavano fin da quando era piccola.
Ma una serie di episodi la sconvolgeranno, amicizie improbabili, una dolce storia d’amore e dovrà fare i conti con la realtà che è più vicina di quanto pensasse…
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Feci la solita strada per arrivare a casa quando mi schiantai contro un ragazzo inizialmente pensai di mandarlo al quel paese ma quando alzai lo sguardo… wow! Capelli color mogano, lisci e corti alto. Lo fissai per un po’ ma distolsi lo sguardo consapevole di colpo delle mie infinite inadeguatezze. Ad un certo punto Orlando Bloom aprì la bocca (denti drittissimi e splendenti) –Scusami-. Ed io come al mio solito balbettai qualcosa che neanche a me adesso è chiaro. Lui parlò ancora – Hai perso  la lingua-. Da quel momento ritornai alla realtà,lui era un ragazzo come tanti altri, in poche parole un idiota. Io quasi strillando –No!-.-Posso almeno sapere come ti chiami?-.-Francesca-.-Bene io  mi chiamo Theo piacere di aver fatto la tua conoscenza-. Incredibile quanto una persona così odiosa possa essere meravigliosamente sexy.  All’improvviso mi resi conto che si era fatto tardi e che questo sarebbe stato solo un sogno di una notte, feci cenno di un saluto e mi voltai e, quando pensai che tutto questo fosse finito sentii la sua voce -Posso chiamarti-. Io risposi subito -Solo se riesci a trovarlo, perché io non ho alcuna intenzione di dartelo-. La conversazione terminò lì avevo voglia di girarmi per sapere se mi stesse ancora guardando ma non lo feci.
Guardai l’orologio prima di entrare in casa, erano le due. Pensai a mille scuse diverse del tipo “ho aiutato un vecchietto molto  lento ad attraversare la strada’’ oppure  ‘’un cane  ha rubato il mio zaino (?)’’. Aprì il cancello con le chiavi e trovai mia madre davanti alla porta con un piede che batteva nervosamente contro il gradino. Subito mi chiese-Mi spieghi che fine avevi fatto? Io e tuo padre siamo morti di paura-.-Ho avuto un contrattempo-. Risposi  prontamente per far sembrare il tutto più credibile -E sentiamo che genere di contrattempo-. Non sapevo cosa dirle e non avevo alcuna intenzione di parlarle del mio incontro con Theo, altrimenti avrebbe cominciato farmi tutte quelle domande quindi dissi solo-ehm-. –bene signorina una settimana di punizione senza tv e computer-. –No la tv no-. Feci finta di essere provata così non mi avrebbe tolto il cellulare, voi sapete perché. -Adesso rientra immediatamente in casa e vieni a mangiare qualcosa sarai sicuramente affamata- .è incredibile come mia madre possa cambiare velocemente umore, ma io non feci ulteriori storie e corsi in cucina. So che erano passati solo pochi minuti da L’ultima volta che avevo visto quel ragazzo ma controllai comunque il telefono per vedere se c’erano chiamate perse ma nulla feci la stessa cosa tutta la giornata.  Fino a quando sentii un trillo e mi affrettai verso il soggiorno a prendere il telefono, era un numero sconosciuto, lo guardai di nuovo e pensai ‘’non può essere lui ’’ feci un bel respiro e risposi –Pronto-. -salve signora le vorremmo offrire un contratto molto conveniente…-. –Vaffanculo!- e attaccai. Me ne ero resa conto non poteva essere tutto così semplice, d’altronde la vita non è un film e le cose non vanno come si vogliono, il telefono suonò un'altra volta risposi dicendo- no, grazie non siamo interessati-. -Hei sono Theo come si vede che non ti aspettavi la mia chiamata-. Al improvviso mi feci viola dalla vergogna, letteralmente. –scusami è che prima di te ha chiamato un agenzia telefonica e li ho mandati a quel paese-. -non ti preoccupare-. - toglimi una curiosità ma come hai fatto a trovare il mio numero di telefono?-. e lui –eh.. ho delle conoscenze-. –chi sarebbero?-. –scusami ho promesso di non dirlo, comunque non ti ho chiamati senza un motivo, volevo chiederti se ti andava di venire al cinema con me domani alle 7:30-. Rimasi sorpresa prima di allora nessun ragazzo mi aveva mai invitata ad uscire quindi mi venne un sorriso idiota sulla faccia ma feci finta di nasconderlo.- ti conosco appena ma, sono  trasgressiva, quindi va bene-. –ti vengo a prendere io okay?-. –okay, allora ciao-. – a domani, ps io adoro le ragazze trasgressive-.
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SPAZIO D’AUTRICE

Spero che questo capitolo sia andato meglio dell’altro e rileggendolo  mi sono resa conto che ci sono degli errori madornali, credo che sia stato l’entusiasmo di voler pubblicare una storia. Recensite e aiutatemia migliorare.
P.S MoiV spero che questo capitolo ti sia piciuto.

 
  
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