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Autore: julierebel17    08/05/2014    3 recensioni
“CC, arrivo”
Corse ad aprire, ma nel preciso istante in cui la porta si spalancò, l’istinto quasi le disse di richiuderla.
“T-tu!”
“Senti Christy, fammi spiegare, io…”
“Vattene!”
“Ti prego, non volevo…” “Ashley vai via”.
Chiuse la porta e, poggiandole contro le spalle, scivolò fin sul pavimento.
Sentì fare la stessa cosa dal lato opposto.
Rifletté per qualche secondo: aveva ventidue anni, poteva ancora comportarsi come una bambina?
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Andy Biersack, Ashley Purdy, Cristian Coma, Jake Pitts, Jinxx
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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_______"Dolci risvegli"_______*Your Kiss A Whitered Rose...Your Lips Have Buried Me*______



Hey gente!! Il mio dannatissimo computer ha deciso di non farmi pubblicare nonostante avessi questo capitolo pronto da un bel po'! Fortunatamente stasera si è deciso (avevo problemi con i programmi e robe varie, ho dovuto formattare tutto) ed eccone il risultato.
Non l'ho neanche riletto perchè non vedevo l'ora che lo leggeste voi. Chiedo venia per eventuali errori, vi ringrazio e buona lettura.
Your Julie <3

Ashley rimase sveglio tutta la notte.
Si limitò ad osservare il viso di Christy che ogni tanto faceva qualche smorfia.
Non riusciva ancora a credere a quello che gli era accaduto.
Era molto più che un semplice e banale rapporto…era un simbolo.
Quella notte gli argini del fiume di ricordi di Christina si erano ristabiliti e facevano si che quell’acqua zuppa di dolore scorresse verso il mare: la libertà.
 
Christina era finalmente libera da ciò che la legava al suo passato, ma c’era da risistemare ancora la situazione con Biersack.
 
Si fecero le cinque e come previsto il sole cominciò a spuntare finendo dritto sui loro volti.
 
La ragazza si svegliò con quel dolce tepore che non sapeva se provenisse dal corpo del bassista o dai raggi riflessi.
Lo guardò in viso mezza stordita e sorrise:
“Buongiorno” disse.
“Buongiorno a te, amore” rispose Ashley.
 
Si stiracchiò per qualche secondo incurante dell’altro che indossava un vecchio pantalone da tuta, preso chissà dove in quella casa.
 
Si osservò facendo scorrere il suo sguardo dallo sterno in giù.
Il lenzuolo le copriva parzialmente il seno e s’imbarazzò.
Lo tirò verso di sé avvolgendoselo ben bene indosso.
 
“Ohw, scusami” sussurrò con le guance tinte di rosso.
Si alzò di scatto quasi cadendo.
Ashley rise pensando che era inutile coprirsi con tanta vergogna mentre conosceva già il suo corpo.
 
“Vieni” le disse porgendole la mano.
La fece avvicinare alla finestra ed osservare il bosco illuminato dalla prima luce solare.
Notò che si accarezzava le spalle annaspando con l’asciugamano per non scoprirsi.
D’istinto gli venne di abbracciarla da dietro per tenerla al caldo.
 
“Così va meglio” gli rispose.
Lui la guardò sorridente:
“Ti piace?”
“E’ molto più bello di ieri sera”
 
“Eh già, da piccolo mi svegliavo ogni mattino così”
“Beato te, io mi alzavo con le urla di mia madre!” ribatté scherzosa.
 
Si sorrisero e ad Ashley venne un dubbio.
La paura lo pervase: se Christy avesse preso quella decisione in modo forzato e se ne fosse pentita?
 
Nonostante il sonno ricordava di aver sentito un “Devo dimenticare” biascicato dalle sue labbra.
Se avesse cambiato idea?
 
Quando lei si voltò, si ritrovarono viso a viso.
Il bassista pensò di chiarire i suoi dubbi:
“Chri…quello che è successo ieri sera…ecco io…”
“E’ stato bellissimo” lo interruppe.
 
Una folata di vento fresco liberò il cuore di Ashley da una duna di sabbia bollente.
 
“Dici sul serio?”
“Si, ti ho detto che avrei dimenticato e finalmente ci sto riuscendo, Ash”
 
I cuori di entrambi si rallegrarono.
 
“Ti amo” le disse e l’altra ripose con un semplice bacio.
“Senti, voglio dirti una cosa, però…” riprese Ashley.
“Ti ascolto”
“Sai che…non…insomma…sai che ho avuto molte ‘storielle’ prima di innamorarmi di te…”
La fronte di Christy si corrugò.
“S-si…q-quindi?” rispose titubante.
La paura di non essere stata all’altezza di una di loro le percorse la spina dorsale fino ad entrarle nel midollo.
 
In realtà, Ashley era soddisfatto, anche perché non se lo aspettava.
 
“Non-non…ecco…non vorrei che tu pensassi che ti ho portata qui solo per…capisci…”
Christina lo guardò eccentricamente e rise.
Non ci aveva neanche lontanamente pensato, Ashley era il tipo da fare cose del genere, ma non con lei.
 
“Ohw…no, figurati, stai pure tranquillo…io…voglio dire…credo che sia stato tutto casuale” rispose.
L’altro accennò un ‘si’ col capo.
 
Non era stato programmato nulla, era successo all’improvviso ed era stato meglio così, ma era risaputo che il bassista aveva sempre con sé il necessario per evitare futuri danni…
 
La situazione si chiuse con un minuto di silenzio imbarazzante finché Purdy stesso invitò la ragazza a rivestirsi per riaccompagnarla a casa dopo qualche ora, ma non prima di una lussuosa colazione al bar.
 
 
Christina avrebbe dovuto lavorare quella sera, ma mancavano ancora un bel po’ di tempo quindi decise di chiamare CC.
 
Era troppo emozionata e non poteva tenersi tutto dentro.
 
#Casadeiragazzi
 
 
Ashley aprì la porta accertandosi di non far rumore, infatti, sapeva che dopo quella serata burrascosa i ragazzi sarebbero andati a dormire tardi e si sarebbero svegliati altrettanto tardi.
 
Uno solo era in piedi, col sorriso di chi non ha mai un problema stampato sulle labbra:
“Coma!” urlò.
“Purdy!” rispose a sua volta l’altro con un accento piuttosto interrogativo.
 
“Ti vedo felice…”. Christian aveva intuito cosa era accaduto, ma volle pensare che Ash avesse riaccompagnato Christy a casa alle ventidue e trentaquattro della sera prima.
 
“Lo sono…”
“Christy?”
“E’ a casa…”
“Ah…”
 
CC per un attimo non parlò.
Aspettò che fosse Ashley a farlo, ma mai come questa volta, il bassista non riusciva a dire stronzate del tipo:
“Wow ieri sera mi sono scopato ‘na gnocca, dovresti vederla”.
  1. Perché non lo pensava, oddio, non che non pensasse che Christy era ‘gnocca’ perché lo era, sicuramente…ma...quella volta, insomma, era stato qualcosa di totalmente coinvolgente. Non si parlava solo di sesso
  2. Christina era la migliore amica di CC, meglio moderare le parole o rischiava un rullante in testa…
 
 
Il Purdy si decise e cominciò un discorso che purtroppo fu mandato a farsi friggere dopo un solo minuto:
“CC! E’stato meraviglioso! Lei è meravigliosa! E’ bellissima, la amo, non mi sono mai sentito così felice in vita mia! Sta dimenticando…lo sta facendo per me…giuro che non la farò mai soffrire!” gli urlò senza prendere fiato.
 
Christian rise.
“Ne sono felice, merita di stare bene anche lei, dopotutto…”
 
Improvvisamente gli squillò il cellulare.
Guardò il nome sul display e liquidò Ashley, che nonostante le scuse sapeva bene chi fosse all’altro capo del telefono.
 
Corse a casa di Chri e la ritrovò stesa, sul divano con lo sguardo sognante.
Ogni tanto si alzava per fare qualche giravolta continuando a sospirare e ripetere:
“Ahw, CC, l’amore…l’amore!”
 
Mentre ridevano come due bambini si sentì il campanello bussare.
Chi poteva mai essere?
Le visite inaspettate mettevano sempre un po’ d’ansia.
  
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