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Autore: bj_dream17    10/05/2014    6 recensioni
Al Dipartimento emerge finalmente la verità: tutti loro hanno vissuto in un esperimento ignari di ogni cosa, persino del suo scopo. Pur essendo una GP, Tris non può accettare tutto questo e sarà lei ad entrare nel Laboratorio Armamenti per diffondere il siero della memoria. Quattro intanto è tornato in città per evitare lo scatenarsi della guerra insieme a Peter e Christina, tutto sembra andare per il meglio, ma quello che lo aspetta al suo ritorno non è quello che sperava. Tris è stata colpita e lotta tra la vita e la morte.
Non sempre nella realtà esiste il lieto fine, le persone a noi care muoiono lasciando in noi il vuoto della loro assenza, ma qui ho voluto dare a Tobias e Beatrice la loro seconda opportunità. Come sarebbe stato se Tris fosse sopravvissuta dopo aver diffuso il siero della memoria?
Genere: Azione, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO

CINQUANTASETTE
TRIS
LE LABBRA MI FANNO male e faccio fatica a parlare, ma la mente è vigile e sa che dietro a tutte le attenzioni di ognuno di loro si cela qualcosa.
Tutta quella gente intorno mi aveva fatto salire un forte mal di testa, ma anche la consapevolezza di essere importante per ognuno di loro, ma la persona più importante per me era lui.
I miei occhi non riuscivano a stare per troppo tempo lontani dai suoi, avevo provato davvero a prestare attenzione agli altri, ma era come se lui ne richiedesse silenziosamente di più.
Dal mio risveglio non è passato un solo momento in silenzio, tutti a chiedermi se mi sentissi bene o se avessi bisogno di qualcosa, alla fine esasperata li avevo mandati tutti fuori, compreso Tobias.
Avevo bisogno di silenzio e di pensare, di riorganizzare le idee e di capire cosa fosse successo.
L’euforia stava svanendo e con lei i pensieri felici proiettati nel futuro. Ogni cosa positiva portava con sé una nota di tristezza.
Ero viva, ma sentivo che mancava un pezzo.
Avrei avuto un futuro con Tobias, ma la gioia non colmò mai per davvero i suoi occhi e l’idea che mi stesse nascondendo qualcosa mi metteva a disagio.
Avevo riabbracciato di nuovo Christina, ma ero certa fosse successo qualcosa che non voleva dirmi.
Ero di nuovo con tutti loro, ma mancava Caleb.
All’improvviso ogni tassello sembrava aver preso il suo posto nel quadro, il solo pensiero che non avevo visto mio fratello era bastato per farmi capire cosa era realmente successo.
Caleb era morto ed io ero viva.
L’immagine di noi sull’arena degli intrepidi esplose d’un tratto nella mia mente, io e lui a batterci per la vita, io che soffoco il mio animo altruista e lotto con tutta la forza, la determinazione e la testardaggine che ho contro mio fratello.
Un senso di vuoto ora mi riempie il cuore. Io non sono altruista, io l’ho ucciso per avere tutto questo.
Lascio che le lacrime mi righino il volto, lascio la mia mente vagare nei ricordi fino a scorgere due bambini abneganti che giocano nell’erba, due fratelli di neanche un anno di differenza, che sorridono correndo verso i loro genitori. Un bambino e una bambina ignari del futuro che li aspetta.
 
* * *
Le lacrime si sono già asciugate sul viso quando vedo Tobias dall’altra parte del vetro. Con un piccolo sforzo chiudo i miei ricordi in un cassetto e gli sorrido facendogli cenno di entrare.
Mi sento debole così come sento forte il bisogno di lui. Lo guardo camminare verso di me e avvicinare il suo viso al mio, lascio che le sue labbra sfiorino le mie e che il suo amore mi dai un nuovo soffio di vita.
Quando mi stacco dal suo bacio gli sorrido con il cuore, felice di non essere davvero sola in quel momento.
«Avevo paura di trovarti addormentata»
Il suo sorriso non riesce davvero a distrarmi dal tono preoccupato della sua voce
«Sono qui Tobias, sono viva»
Gli sorrido e lui mi sfiora di nuovo le labbra, un brivido mi scuote il cuore e scende lungo la schiena.
«Ti amo» la mia voce trema in un sussurro, lo amo davvero e non è la prima volta che lo dico, è la prima volta che il mio amore per lui è così potente da essere viva.
Abbiamo bisogno l’uno dell’altra, sento l’urgenza nei nostri baci, la pelle bruciare al tocco delle sue dita. Potrei dimenticarmi di ogni cosa in questo momento, ma è lui a riportarmi alla realtà staccandosi da me.
«Ti amo anch’io Tris» i suoi occhi fissano i miei ancora per alcuni secondi poi la distanza che mette è troppa, siamo di nuovo due persone separate ora.
«Per questo ho bisogno di dirti una cosa importante. Niente più segreti, ricordi?»
Il tono della sua voce mi fa tornare a prima del suo ingresso, so già cosa vuole dirmi, vorrei dirgli che lo so e che sto bene, ma forse ho proprio bisogno di sentirmelo dire per renderlo davvero reale.
Annuisco con un cenno del capo e mi sistemo meglio nel letto, cercando in una nuova posizione la forza per ascoltare le sue parole.
«Si tratta di tuo fratello» dillo Tobias, dillo «Caleb è morto, mi dispiace Tris.»
Le lacrime tornano a pungere gli occhi, ma questa volta non cadono, le ricaccio indietro con fin troppa facilità. Le immagini dell’arena tornano vivide più che mai.
«Sono stato io Tris»
Tutto intorno a me si ferma, sento solo il martellare del mio cuore e il rumore leggero del mio respiro. Tutto ha perso valore ora, il mio senso di colpa si sgretola davanti ai miei occhi. Non so cosa faccia più male, che sia stato Tobias ad ucciderlo o che io abbia messo la mia vita prima della sua. Ho combattuto con lui in quella che io credevo fosse una simulazione, ma se fosse successo realmente non gli avrei comunque permesso di vincere. Sono egoista e per questo sono viva.
Non è Tobias che devo perdonare, ma solo me stessa.
Mi sento all’improvviso stanca di lottare, stanca che ci sia sempre qualcosa che si interpone tra noi due, qualcosa che ci impedisce di essere davvero felici.
Sento dentro di me la mia rabbia urlare di allontanarlo, vorrei non essere debole e ferma in un letto per scagliarmi contro di lui e prenderlo a pugni nel petto. Vorrei poter urlare, piangere, gridare, una parte di me già lo fa e lo odia per quello che ha fatto.
Una parte di me.
Sì, perché l’altra Tris sa che può perdonarlo, che nella loro breve vita hanno già sofferto abbastanza da meritarsi la felicità di un nuovo futuro insieme. Il mio cuore brama tutto questo, ma allo stesso tempo si chiede se potrà averlo con lui.
Potrò mai fidarmi di nuovo di Tobias? Potrò di nuovo amarlo e guardarlo con gli stessi occhi dell’intrepida che ha trovato in lui la sua nuova famiglia?
Posso.
Voglio.
«Il rimorso, il senso di colpa e la paura l’hanno ucciso» e so che quelle parole sono vere. Quelle parole sono quelle che mi servono per andare avanti.
Caleb è morto vittima del suo stesso carattere, vittima delle sue scelte.
Avvicino il viso a quello di Tobias e lo bacio, voglio dimenticare e voglio farlo con lui.
 
* * *
 
Il mio risveglio non è più la notizia della giornata, tutti sono tornati ai loro compiti e la sera mi ha colto impreparata.
Sorrido al mio ragazzo quando entra in stanza, senza parole mi solleva dal letto e mi porta fuori. Il calore del suo corpo si scontra con la fresca brezza della sera e rabbrividisco. La sua presa salda mi culla fino al dormitorio, i medici erano contrari a farmi lasciare l’ospedale, ma la mia testardaggine non ammette dinieghi.
La sfida con la morte non ha cancellato il coraggio, o come alcuni preferiscono definirlo, l’incoscienza che è in me.
Stanotte dormirò di nuovo al sicuro fra le sue braccia.
Voglio lasciarmi il passato alle spalle, voglio ricominciare da zero, voglio essere una nuova persona.
Beatrice ha lasciato gli abneganti per decidere autonomamente del suo futuro.
Tris è sbocciata tra gli intrepidi per prendere in mano le redini della propria vita con determinazione e coraggio.
Six è la ragazza che ha dentro sé grandi ferite da ricucire e che è pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua vita.
La fase dell’adolescenza è finita, la vita da adulta mi aspetta ed io sono pronta.
Mi lascio cullare dal battito del cuore di Tobias, le sue braccia mi tengono strette a sé con la paura che al risveglio io possa essere solo un lontano ricordo.
Non voglio più sopravvivere, ora voglio vivere e voglio farlo con Tobias al mio fianco.
   
 
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