'Dana alzati dobbiamo andare' Gionni entra nella stanza e inizia ad armeggiare con la barella 'ehi ehi dove mi porti?' gli chiedo strofinandomi gli occhi 'tua madre ha firmato le carte per il rilascio, devi andare via' dice con una punta di tristezza nella voce 'cosa?' scatto a sedere sulla barella, ma Gionni mi rimette stesa dicendomi di stare calma 'Farai alcuni accertamenti poi andrai via, la tua roba è già pronta, ci ha pensato tuo padre ieri sera' 'dov'è ora?' 'li fuori' indica la finestra e vedo mio padre che gira avanti e indietro per il corridoio 'papà' lo chiamo e dopo poco entra 'piccola' mi da un bacio sulla fronte 'non me ne voglio andare da qui...' dico guardandolo negli occhi 'lo so Dana...ma tua madre vuole che tu vada in un ospedale dove tu possa studiare' 'ma lo sai quanto odio la scuola...e poi ho paura, ho paura di non farcela e di non poter più tornare là fuori e ho paura di farcela ed essere costretta a tornare la fuori' 'E' normale..' 'No, non lo è per niente, una ragazza di 15 anni non dovrebbe essere felice di stare in un ospedale, ma io qui dentro mi sento al sicuro e non voglio andarmene ora, non lo sopporterei' 'Dana non posso dirti come andrà a finire perchè non lo so, so solo che sei forte, lo sei sempre stata e se molli adesso sarà tutto finito, ciò per cui hai lavorato tutta la tua vita andrà perso e non puoi permetterlo' 'cosa devo fare?' chiedo sperando mi dia una risposta 'lottare...vuoi rimanere in questo ospedale? bene fallo, imponiti...hai sempre dato contro a tua madre, puoi farlo anche ora, anzi, devi farlo' seguirò il suo consiglio...devo farlo, devo rimanere vicina agli altri braccialetti, non me ne posso andare così... Mi alzo dalla barella e corro verso l'ufficio della Lisandri dove dentro c'è anche mia madre... 'Dana stanno parlando da mezz'ora ormai...' Cris è seduta su una sedia insieme agli altri, sorrido e senza bussare entro... 'Dana eccoti, metti una firma qui e andiamocene' mi madre mi sorride falsamente porgendomi un foglio. 'io non vado da nessuna parte' dico prendendo le carte dalle sue mani e stracciandole 'Ma che fai?' mi urla contro lei 'rimango qui, ecco che faccio, se devo fare questo dannatissimo intervento lo farò qui e ora vattene' Finalmente esce dal'uffico e va verso mio padre 'se non fossi stata tu probabilmente ti avrei sgridato, ma in questo caso...' la Lisandri mi abbraccia e subito dopo mi urla di andare a prendere la carrozzina, esco dall'uffico ridendo. 've l'ho detto che non vado da nessuna parte' dico agli altri che corrono ad abbracciarmi 'bene ora vado a prendere la carrozzina altrimenti mi mangia' dico indicando l'uffico. 'Gionnii, Ulisse...visto che non me ne vado??!!!' 'eh sarà meglio se no come facciamo noi' mi abbracciano anche loro 'dai salta su' Gionni mi fa sedere sulla barella e mi accompagna in stanza seguita dagli altri 'che si fa?' chiedo mentre mi metto la felpa 'andiamo in giardino' propone Davide 'per me va bene' urla Toni 'anche per noi' diciamo tutti ------------------------ 'vedi un pò chi c'è? chi non muore si rivede' dico facendo la finta arrabbiata 'Danaaa scusamii tantissimo, ma ci stanno riempiendo di compiti e verifiche e dopo i pagellini è tutto più difficile' Angela si era fatta viva finalmente 'Dai vieni qui' la abbraccio e lei mi sorride 'te come va?' 'Bene dai, è successo un cazzo di casino con mia madre, ma ora è tutto aposto' dico gesticolando e facendo una smorfia 'Mi fa piacere' dice lei 'Vieni a fare un giro con noi?' 'per me va bene' dice guardando gli altri che le sorridono. Stiamo un pò in giardino poi si fa l'ora di andare a mangiare e Angela se ne va mentre noi torniamo dentro. 'ma dio che schifo, possibile che ce tocca mangiare sta rroba?' dico allontanando il piatto, sono andata nella stanza di Davide e ci hanno portato il pranzo li 'Dai mangia qualcosa' mi dice lui 'ma col cazzo! io essendo più furba di te ho questi' dico tirando fuori dallo zaino che ho attaccato alla carrozzina un sacco di biscotti 'oddio le giocciole' urla allontanando il piatto 'eh visto che penso anche a te?! dai vieni' ci stendiamo sul letto mangiando i biscotti e guardando la tv 'Davide' 'dimmi...' 'domani pomeriggio devo fare un esame' dico mentendo 'che tipo di esame?' chiede lui 'bho una specie di coso, ha tre lettere' dico gesticolando 'Tac?' chiede divertito 'si ecco proprio quella, ma non ridere scemo' 'scusa non volevo' dice continuando a ridere. non posso dirglielo ora che sta sorridendo, rovinerei tutto. 'brutto scemoo' dico dandogli una spinta e lui si vendica facendomi il solletico 'sono brutto?' dice sorreggendosi sui gomiti sopra di me facendo la faccia da cucciolo 'mmh abbastanza' dico guardandolo e piegando la testa 'cattiva' si toglie da sopra di me e si gira dall'altra parte dandomi le spalle 'ehddaiii scherzo, sei bellissimo' gli dico abbracciandolo dalla schiena e cingendogli la vita 'sarà meglio' si volta verso di me e appoggia la fronte alla mia baciandomi. Il suo telefono si illumina, è un messaggio di Diletta, mo che vuole questa? il messaggio dice: ehi Davide come stai? domani vengo a trovarti spero ti faccia piacere, buon notte tesoro. Nono piano qui c'è qualcosa che non va 'Davide' dico seria 'che c'è?' 'che vuole Diletta?' dico indicando il telefono 'e io che ne so' alza le braccia 'Ha scritto a te non a me' 'senti Dana non so cosa voglia, domani quando viene sentiamo cos'ha da dire. Non ho voglia di litigare okei?' 'sisi va bene, io vado' 'ciao' Neanche un bacio, un abbraccio, nulla. siamo testardi tutti e due e di sicuro non ci saremmo chiesti scusa. Voglio sapere cosa vuole Diletta, ma domani ho l'intervento...dio sto andando in panico, ho bisogno di parlare con qualcuno... -------------------------------- Scusateeeeeeeeeeee oddiooo faccio penaaa, è un periodo di merdaaa devo studiare un casino per le ultime verifiche e in più ho pure il test per l'Esabac oddioooo!!!! va bhe dai spero vi piaccia, prometto che continuerò primaa!! lasciatemi qualche recensione se vi va. Un bacioo