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Autore: fulfilled    14/05/2014    0 recensioni
Un giovane Piton distrutto, spezzato dal male che aveva inferto alla donna che ama. E subito travolto dal male che la donna infligge a lui.
Dal testo: "Non posso amarti Lily? D’accordo, farò in modo di odiarti. Ma odierò anche chiunque altro."
Questa è la mia prima one-shot, le recensioni sono molto gradite, sia positive che negative, in modo da migliorare e migliorarmi :)
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: James/Lily, Lily/Severus
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Non riusciva proprio a capire. Come aveva potuto fare una cosa del genere? Rinnegare in questo modo l’unica persona che gli avesse mai mostrato un briciolo di fiducia e ammirazione in lui. Lacerare un’amicizia che durava da quando ancora Hogwarts era un sogno lontano, uccidere ogni possibilità che quell’amicizia diventasse qualcosa di più. Non che ci avesse mai provato veramente. Ci sperava. Sperava in un qualche segno, sperava magari di vedere quegli occhi verdi mozzafiato illuminati da una luce nuova, una luce che avrebbe brillato solo per lui. E ora, tutti i ponti erano tagliati, tutte le speranze crollate.. a causa di un’unica parola. Mudblood. Una parola che, detta da lui, non aveva nemmeno un gran significato.. nemmeno lui andava particolarmente fiero delle sue origini, e si era più volte ripromesso di non dire in sua presenza quella parola, quasi per tenerla più vicina annullando tutte le differenze tra loro. Si ricordò di quando, alla presenza della sorella di lei, vide per la prima volta in quella bambinetta dai capelli di fiamma i segni della magia. Magia che le aveva fatto conoscere, glie l’aveva quasi presentata, come si può presentare a qualcuno una nuova persona che gli sia appena capitata come coinquilina, a sua insaputa. Inizialmente lei ne era stata turbata e spaventata, ma lui le era stato sempre vicino, fino a farla rendere conto del meraviglioso dono che aveva ricevuto. Le era stato vicino quando piangeva al primo anno, quando si chiedeva perché quegli odiosi Serpeverde la chiamassero Sanguesporco, chiedendosi cosa significasse. E sempre lui, Serpeverde come loro, le aveva spiegato il vuoto significato di quel termine che pretendeva di trovare il livello della bravura e della qualità di un mago nella percentuale di sangue Babbano nelle sue vene. Asciugandole le lacrime le aveva promesso che lui non l’avrebbe mai chiamata in quel modo. Già allora la amava, l’amore puro e ingenuo di un bambino che non vuole che la sua compagna prediletta sia sfiorata dagli insulti degli altri. Ma come faceva a difenderla se lui stesso era il primo bersaglio dei più svariati scherzi? Certo, il suo carattere freddo e ostile non aiutava, ma non era certo colpa sua se era cosi. Aveva dovuto indossare quello scudo per proteggersi dalle urla e dagli insulti del padre, che lo picchiava quando piangeva al vedere la madre picchiata a sua volta, quel padre crudele che lo chiamava “il suo mostriciattolo”, con un’espressione di scherno così sadica che il bambino di allora doveva ricorrere a tutta la forza che aveva per non buttarsi in ginocchio, abbracciargli le gambe e implorargli di volergli almeno un po’ di bene. Il bambino di allora era diventato un quindicenne alto, spigoloso e scarno, il riflesso esteriore della maschera che aveva deciso di indossare.. solo lei sapeva che il suo era solo atteggiamento. Solo lei conosceva la vera natura di quel ragazzo, solo lei lo incitava a fare del suo meglio, a essere una persona migliore. E ora.. aveva perso tutto. A questo pensava un furente Severus Piton, scivolando nell’ombra dei corridoi dei sotterranei. Tutto per colpa di quel Potter.. Quel dannatissimo pallone gonfiato che lo aveva esposto allo zimbello di tutti, esasperando tutto il nervosismo che covava in quei giorni e facendolo esplodere in quel modo. Nervosismo dovuto ai G.U.F.O., ma anche alla consapevolezza della necessità di rivelare al suo genio benigno, la sua Lily, l’intensità dell’amore che lo pervadeva. Si, perché da un po’ di tempo quell’amore si era trasformato in vera e propria passione, che lo travolgeva ogniqualvolta veniva avvolto dal profumo inebriante dei suoi capelli durante i loro abbracci, o quando sentiva attraverso la veste il corpo fiorente della ragazza. Quei casti contatti non lo soddisfacevano più, voleva farla sua, seguire il contorno dei suoi fianchi con la punta delle dita, sussurrarle che l’amava mentre la spogliava dolcemente, voleva sentirle gridare il suo nome mentre la stringeva a sé. E mentre quei pensieri si facevano strada nella mente del giovane Severus il suo sguardo si faceva bruciante, il volto ancora più scarno, come bruciato da un fuoco che non riusciva a dominare, cadendo nell’abisso dei suoi pensieri più segreti e oscuri. Si alzò di botto dal pavimento dove era scivolato, come se qualcosa lo avesse punto, e si guardò intorno. Il silenzio lo informò che la sera era ormai giunta, e lui non l’aveva sentita arrivare perso com’era nelle sue elucubrazioni mentali. Capì all’improvviso cosa avrebbe dovuto fare quella notte. Avrebbe chiesto scusa a Lily, avrebbe implorato il suo perdono, e le avrebbe rivelato l’entità di quei sentimenti che provava per lei, l’unica che l’aveva saputo guardare così in fondo, l’unica che con aveva il potere di distruggerlo in mille pezzi, semplicemente negandogli la sua amicizia. Perché si, se avesse appreso di non essere ricambiato Severus si sarebbe accontentato anche solo di questo, di nutrirsi delle briciole di un affetto che sarebbe stato concesso a qualcun altro. “A tutti tranne che a quel Potter” ringhiò mutamente il ragazzo, mentre saliva di corsa le scale in cerca di lei. Sapeva dove trovarla, la Torre di Astronomia era il suo rifugio notturno prediletto.. affermava che le stelle le infondevano calma e tranquillità, e parecchie volte erano stati li insieme, a chiacchierare delle lezioni, degli studenti.. Silenziosamente Piton si affacciò alla porta della Torre, e fece subito per ritrarsi disgustato. Appoggiato a una delle pareti stava Potter, che stava melensamente abbandonato sul corpo di quella che doveva essere una delle sue ultime conquiste. Sgualdrine. Pensò Severus. Potter aveva la fama di farsene una alla settimana, ma questo significava che i erano ragazze che si concedevano abbastanza facilmente a lui. Stava per tornare sui suoi passi e fare quello che doveva quando all’improvviso lo vide. Un lampo di capelli rossi. Nello stesso momento una brezza leggera gli portò il profumo della ragazza che amava, immischiato all’odore dell’individuo che più odiava al mondo . Non ebbe bisogno di altro. Si precipitò giu dalle scale, decidendo immediatamente cosa avrebbe fatto della sua vita. Non posso amarti Lily? D’accordo, farò in modo di odiarti. Ma odierò anche chiunque altro. Due giorni dopo il Merchio Nero bruciava sulla sua pelle, nella sua carne. Il vero Severus Piton era morto per sempre.











Saaalve! Vorrei fare qualche piccola puntualizzazione. So che James e Lily si metteranno insieme solo al settimo anno, ma ho dovuto cambiare un po’ la storia.. Ho usato il termine Mudblood; Nato Babbano, per distinguerlo da Mezzosangue. Questa è la mia prima one-shot.. spero vi sia piaciuta! -fulfilled
 
  
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