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Autore: Sophie Robin Kendrick    15/05/2014    3 recensioni
Come lo immaginate voi un film sulla ragazza drago?
Io me lo sono immaginata così. Tra cineprese e sentimenti, inizia la registrazione del film della Ragazza drago.
I personaggi hanno gli stessi nomi di quelli del libro, cambiano solo le vicende.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Regali
Finalmente il natale era arrivato. Le scuole erano chiuse, i genitori rimangono a casa con i figli e tutti si scambiano i regali.
Chloe aveva ricevuto dal fratello e da Sophie i giochi che si era fatta comprare quando erano uscite con Lidia.
Inutile dire che era già con il computer in mano e con lo sportellino del lettore cd pronto all'uso.
Suo fratello aveva ricevuto gli indumenti dalle ragazze e un orologio dai nonni, visto che il suo non sapeva neanche lui dove l'avesse buttato, e se ne usciva con la battuta che il cane lo sapeva.
Quel povero orologio era finito un giorno in una coppa di gelato, si era sganciato mentre lui litigava con la sorella per il dolce e quando Chloe si era accorta del danno, aveva beffeggiato ancora di più il fratello. E anche se era stato pulito accuratamente, il cane andava sempre a prenderlo in bocca oppure entrava nella camera di Ewan il pomeriggio, mentre lui dormiva, e gli leccava il polso facendolo svegliare di soprassalto.
Naturalmente le ragazze accorrevano sempre in difesa del cane, e lui si offendeva e non le parlava per tutta la serata.
Invece Sophie aveva ricevuto un libro e ne stava ammirando la copertina, fino a quando non si ricordò del regalo di Fabio, nascosto accuratamente sotto la biancheria intima, nella sua camera. Con Ewan che frugava tra le sue cose quando lei non cera non si sapeva mai.
Con la scusa di posare il libro, uscì dal salone per entrare in camera sua.
Poggiò il libro di Luna Naytinghel nella mensola e lentamente aprì il cassetto della biancheria scostando l'intimo. Quando prese il regalo il cuore iniziò a batterle forte, il rossore si impossessò delle sue guance e i suoi occhi non facevano altro che scrutare il pacchetto.
Piano piano levò lo scotch e delicatamente anche la carta regalo. Si trovò in mano una scatolina, l'aprì e al suo interno trovò un bracciale con la catenella e dei fiori risaltati dagli strass colorati. Il colore rosso dominava, e caratterizzava molto il bracciale.
Un sorriso a trentadue denti le spuntò in viso mentre si appoggiava il bracciale al polso cercando di metterlo, ma con scarsi risultati.
Si alzò e tornò nel salone mentre Chloe era impegnata a istallare il gioco ed Ewan a regolare l'orologio.
Si sedette accanto alla cugina e le mise sotto il naso il bracciale. Chloe distolse l'attenzione dello schermo del computer e si dedicò a lei, quando vide il bracciale le brillarono gli occhi collegando il pacchetto che Sophie le aveva mostrato al bracciale che non aveva mai visto.
Le agganciò il bracciale e tornò a fissare il gioco canticchiando allegra di poter iniziare. Sophie le si sedette accanto osservando il regalo mentre Argo venne per pretendere le coccole.

Camminava da un po per raggiungere Ewan, si era molto affezionata a lui, anche se era... come dire... sempre un po troppo euforico. All'inizio pensava che il ragazzo prendesse qualche farmaco antidepressivo oppure altro, ma conoscendolo meglio stabilì che era il suo carattere.
Si divertiva molto con lui, dimenticava le sue preoccupazioni e stava ai giochi e agli scherzi che le proponeva.
Il ragazzo era entrato nel suo cuore e ogni volta che pensava a lui sorrideva e arrossiva.
Si trovò davanti al cancello e suonò il campanello.
Quando entrò in casa venne avvolta dall'abbraccio del ragazzo, che una volta sciolto le mise in mano un pacchetto regalo. Lei sorrise e lo ringraziò stampandogli un bacio sulla guancia.
Lanciò un'occhiata a Sophie e Chloe sedute a terra che, da dietro il divano, sbirciavano la scenetta con sguardo malizioso. Quando si accorsero del suo sguardo riportarono l'attenzione sul computer.
Alzò lo sguardo al cielo e salutò allegramente il cagnolone che era andato a salutarla.
Fece la linguaccia alle ragazze che innocentemente le sorrisero e diede a loro il regalo che le aveva comprato.
Qualcosa si mise davanti alla sua visuale, un ciondolo a forma di farfalla.
La ragazza istintivamente spostò i capelli di lato e chino la testa.
Ewan le allacciò la collana, nel farlo le sue dita vennero a contatto con il collo morbido della ragazza. “Buon natale.”
La ragazza gli sorrise e porse al ragazzo il pacchettino azzurro.
Quando aprì il pacco trovò un set di plettri. Era da un po che parlava con lei della chitarra e di come misteriosamente i plettri sparivano. Parlando con la gemella, Lidia aveva scoperto che Ewan li teneva sempre in tasca e quando faceva la lavatrice si scordava di levarli e successivamente si lamentava di non trovarli più. Così la ragazza aveva trovato in un negozio di musica una custodia per plettri e il set di 5 pezzi.
“Almeno così avrai un posto dove metterli.” La ragazza gli sorrise.
“Allora che facciamo?”
“Si gioca ovvio.” Ewan uscì una scatola di monopoli e si sedettero nel pavimento per dare inizio alla partita.

Karl si alzò tardi quella mattina, ieri era andato a prendere i suoi genitori che erano arrivati per natale.
Quindi non vedeva il caso di alzarsi per preparare la colazione, visto che c'era sua madre tanto vale approfittare.
Sentì un peso all'altezza del torace e aprì pigramente un occhio. Kity sedeva sopra il suo petto e artigliava leggermente il pigiama. Quando faceva così voleva dire solo una cosa: aveva fame.
“Kity, vai in cucina che mamma ti da mangiare.” Richiuse l'occhio e voltò la testa di lato. Ma la zampa morbida di Kity si strofinò nel suo naso e gli procurò uno starnuto. Si sedette e prese la gatta tra le braccia.
“Cosa succede?” La mise nel letto e la gatta andò vicino al comodino sedendosi davanti ad esso. Sembrava voler attirare l'attenzione di Karl e quando lui girò il viso verso di esso, scorse l'ora e imprecando si alzò dal letto.
Si vestì e andò in cucina. I genitori erano già seduti a fare colazione.
“Buongiorno figliolo. Ti preparo la colazione?”
“No mamma, devo andare a casa di amici. Mangio li.” Salutò i genitori e corse a prendere la navetta.
Nello zainetto che aveva preso c'erano i regali per i suoi amici. Rimase seduto per un po mentre vedeva la campagna scorrere dal finestrino.
Aveva mandato un messaggio a Chloe dicendole che era nella navetta.

Fabio si svegliò coccolato dalla madre. Lei era entrata silenziosa nella camera del figlio, e aveva cominciato a parlargli dolcemente e a lasciargli baci nel viso.
Il ragazzo all'inizio si era girato dall'altro lato, ma si era lasciato coccolare ancora un po.
“Sveglia dormiglione, devi andare dalla tua ragazza.” A quell'affermazione Fabio si mise a sedere e guardò la madre negli occhi.
“Mamma, ti ho già detto che Sophie non è la mia ragazza.” La donna si sedette nel letto e gli diede un bacio nella fronte.
“Come dici tu amore, ma io scommetto che prima o poi...” Lasciò la frase in sospeso e uscì dalla camera.
Fabio scosse la testa e si alzò andando in bagno.
Sua madre era sempre stata così, inutile dire che provava per Sophie molta simpatia, e che considerava la ragazza la donna giusta per suo figlio.
Aveva aiutato il figlio a scegliere il regalo per lei e...
Di colpo Fabio arrossì, si era scordato che aveva dato il regalo a Sophie, si chiedeva se l'aveva aperto e se le fosse piaciuto. E se non le era piaciuto, cosa avrebbe fatto?
Scosse la testa, avrebbe chiesto direttamente a lei.

Salve, è da un mese esatto che non aggiorno ed infatti sorpresa.
Mi scuso con tutti.
Da luglio in poi le cose cambieranno, lo giuro.
Buona serata a tutti.

   
 
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