SHE WILL BE LOVED

“sky ferma cosi, non cambiare espressione e non provare a spostare le gambe” mi dice Chris in tono imperativo.
Indosso un vestito bordeaux che arriva fino ai piedi, ho dei braccialetti che hanno un colorito oro, e grazie a Chris, sono truccata pesantemente agli occhi con dell’eye-liner e mascara. Sono seduta sul cornicione della mia finestra con i piedi nudi e la stoffa del vestito che li copre e viene leggermente mossa dal vento, mentre ho le braccia appoggiate al cornicione.
“Chris è la terza volta che mi cambio, non è che ora possiamo fermarci e scaricare le foto?”
“ok, ma cambiati lo stesso perché non ti porto a casa mia in motorino vestita da sera”
“era sottointeso” dico rimettendo le gambe dentro la mia stanza e per poi appoggiarli al pavimento.
Mi cambio veloce, rimettendo i jeans di oggi, una maglietta larga e la felpa di Josh.
Proprio quando mi sto allacciando la felpa lui mi chiama
“Skyyyyyyyyy”
“se?”
“volevo chiederti se stasera ti va di dormire nella casa sull’albero”
“e me lo chiedi?”
“ok, prendo la pizza?”
“o pizza o hamburger vedi tu”
“ok a dopo, io arrivo verso le 7:30”
“ok io chiedo a tua mamma il tuo sacco a pelo, ah io ancora la tua felpa”
“tienila su e me la ridai stasera” 
“ok a stasera” dico, poi mi saluta a anche lui e chido la telefonata.


Ora sono a casa di Christina, che dista qualche isolato dalla mia, e stiamo guardando le foto che abbiamo fatto oggi
“oddio questa foto con Josh è stupenda” dico io entusiasta
nella foto eravamo seduti sui gradini del municipio, sono appoggiata con la testa e la schiena sulle sue gambe, ho una mano, che è mezza coperta dalla manica della felpa, che tocca i capelli legati in uno chignon fatto al momento con tutti i ciuffi di capelli che spuntano fuori, ho le gambe piegate, e rido con un sorriso che arriva fino agli occhi. Mentre invece Josh guarda  leggermente verso destra, anche lui con un largo sorriso, con gli occhi coperti dagli occhiali da sole e la camicia blu leggermente sbottonata.
“vuoi che te la stampo su carta fotografica?”
“si” dico sorridendo
“ma cosa ci fai con tutte queste fotografie”
“le metto in un album, è il regalo per Josh, sotto ogni foto c’è una delle sue storiche frasi”
“tipo?”
“per esempio sotto questa ci scriverò “sono un metro e sessantasette di pura massa rincoglionita”
“non dirmi che ha detto seriamente una cosa del genere” dice lei in tono serio
“lo ha fatto” dico sorridendo al ricordo.
Continuiamo a guardare le foto, quelle che ho fatto da sola a casa mia non sono venute  per niente male, perciò le chiedo di inviarmi tutte le foto.
Dopo essere andata via da casa sua, faccio una corsetta al parco e poi mi dirigo verso la via dove abito e prendo il mio sacco a pelo insieme a quello di Josh e prima di andare alla casetta, incollo la foto e scrivo la frase.
Per finire l’album manca solo una pagina perciò decido di usarla per scrivere la dedica.
“quante foto eh? Quanti ricordi, quanti momenti abbiamo passato insieme, quante cagate abbiamo fatto insieme.
Grazie per tutti questi ricordi, per tutte le emozioni che mi hai regalato.
Grazie per esserci sempre stato, per avermi sempre abbracciato mentre piangevo, per avermi portato un sorriso mentre ero triste.
Grazie per avermi sopportato tutti questi anni, per avermi protetta e per avermi rassicurata.
Grazie per aver creduto in me.
Grazie per avermi voluto bene.
Grazie di tutto.
Ti vorrò sempre bene, ricordatelo.” ti amo, vorrei scriverlo perché è vero.



“pizzaaaaaaa” dice Josh facendo irruzione in pigiama nella casetta sull’albero
“Joshua, Nike e piagiama?”
“Alaska, Ugg e e pigiama?” dice lui facendomi il verso
mi guardo ed è vero ho gli Ugg e dei pantaloni del pigiama a quadri blu e bianchi ed una maglietta a maniche corte bianca, non curante, mi sdraio sul sacco a pelo
“ma la vuoi la pizza o no?” mi metto a ridere mi siedo e lui fa lo stesso mentre mette la pizza tra me e lui.
Apro il cartone della pizza al taglio e me ne prendo un pezzo
“allora ti sei rimessa con Tyler?” mi chiede lui addentando la pizza
“no, chi ha messo in giro questa cagata?”
“nessuno, vi ho visto baciarvi in corridoio” dice volgendo lo sguardo in giro
“ti posso assicurare che non è come sembra” dico fredda
“tu ci stavi”
“no! Ma scusami tu per quanto hai guardato?”
“ti dovevo chiedere una cosa e ti ho vista parlare con lui, poi lui mi ha guardato e ti ha baciato e tu ci sei stata, dopo circa 3 secondi sono tornato in segreteria e vi ho lasciati fare” dice lui tristemente
“quando ti sei girato io mi sono staccata”
“si ma ci stavi” ripete seccato
“ci stavo perché quando l’ho baciato era come se non stessi baciando lui!” dico quasi urlando
“non ti seguo” dice confuso
“l’ho baciato e ho visto la faccia di un altro ragazzo” dico tutto di un fiato, non deve scoprire che è lui, non lo deve scoprire per il semplice fatto che mi guarderebbe in modo diverso, essendo che è innamorato di quella ragazza di cui non mi ha ancora detto il nome.
“TI SEI INNAMORATA!!!!!” dice lui puntandomi il dito, ma non so cosa succede, non è lui stesso, gli occhi lo tradiscono
“che hai?”
“io? Niente, chi è?”
“se mi dici la ragazza che piace a te io ti dirò chi è lui”
“no categoricamente no”
“allora perché te lo dovrei dire?”
“perché i maschi hanno le mani lunghe e io devo impedire ciò”
“ti ricordo che sei un maschio” dico ridendo
“giusto appunto” e ci mettiamo a ridere come due forsennati
“vorresti dirmi i che hai le mani lunghe?” 
“non ho detto questo” dice lui ancora ridendo
“allora che cosa?”
“dico solo che so cosa vuol dire desiderare con tutto se stesso una persona”
e a questa frase una folata gelida mi trafigge lo stomaco, pensando ”ah già è innamorato, non di te”
“va beh facciamo così ci facciamo domande a vicenda su come sono fatti e ci arriviamo da soli”
“ok”
finisce il suo pezzo di pizza e si sdraia di fianco per potermi 
guardare e appoggia la testa sulla mano
“ok è figo?” mi chiede guardandomi
provate ad immaginare il colmo dell’immagine, lui lì che assomiglia ad un dio greco che mi chiede se il ragazzo che mi piace, lui, è figo, mi verrebbe da urlare “SIIII CAVOLO MA NON CAPISCI CHE SEI TU?” ma..
“si lo è” dico annuendo
“ok..
“ e lei è bella?”lui mi guarda con gli occhi che brillano e ci mette un po’ a rispondere
“è la ragazza più bella che io abbia mai visto” dice sorridendo
ci continuiamo a fare domande ed io ora di lei so che è
-alta
-hai capelli neri
-é abbastanza magra
-i ragazzi le sbavano dietro
-ha gli occhi azzurri
-è simpatica
-la conosco
ora devo assolutamente scoprire chi è.

Ci mettiamo a giocare con la play ad Halo: reach quando ad un certo punto lui esordisce con una proposta
“giochiamo ad obbligo o verità?”
“ci sto alla grande” non c’è  niente di meglio che giocare con Josh ad obbligo verità alle due di notte.
Il gioco inizia e le prime verità che Josh mi fa tirare fuori sono stra-imbarazzanti come “quando ti arriva il ciclo” o cose così
“tocca a te Josh”
“scelgo obbligo” ho un obbligo ma se glielo chiedo capirà tutto
“è una cosa stupida e che non ti ho mai chiesto di fare”
“è un gioco si può fare di tutto” replica lui, prendo un bel respiro e dico l’obbligo..
“ti obbligo a darmi un bacio” mi guarda sorpreso ma con un accenno di sorriso, è seduto con le gambe incrociate, come me , e dopo qualche secondo si avvicina a me e lentamente avvicina il viso al mio, fino ad arrivare a qualche centimetro dalle mie labbra
“vuoi davvero che ti baci”
“è un obbligo giusto? non ti è permesso fare domande” sorrido e sorride anche lui, ad un certo punto lui colma la distanza che c’è tra di noi, ed inizia a baciarmi, è un bacio lento, amorevole, chiudo gli occhi e gli appoggio una mano sul collo e la sua mano scivola sul mio fianco, non capisco ancora bene perché ma mi sdraio e lui continua a baciarmi e mette un avambraccio sul pavimento, vicino al mio viso, per non andarmi addosso.
Dopo un bel po’, mi stacco, siamo entrambi col fiato corto, con le facce con qualche centimetro di distanza, siamo incapaci di parlare, o almeno, io non riesco a dire niente
“Tyler  è un coglione” dice lui ridendo
“questo lo so, ma perché questa affermazione?”
“ti ha lasciata andare” dice ridendo, dopo mi prende il collo della maglietta e lo alza per farlo arrivare alle scapole
“abbi pietà dei poveri ragazzi” dice prima di entrare in una piccola risata, poi si alza e ritorna a sedersi davanti a me con le gambe incrociate
“scelgo anche io obbligo” dico incrociando le gambe a mia volta
“posso essere stronzo, perché è una cosa che non faresti mai” 
“fai lo stronzo, è a questo che serve il gioco” dico incerta
“mi canti qualcosa?” io mi sento ribollire le guance
“ti prego no”
“dai è da quasi 16 anni che sogno di farti questo obbligo”
“ok…” mi alzo e mi struscio le mani sui pantaloni
“cosa ti canto?”
“una canzone che ti piace” dice lui girandosi verso un cassetto e tira fuori una videocamera
“no no no tu non mi filmi”
“fa parte dell’obbligo, tieni il microfono” dice passandomi una spazzola
“da quant’è che progetti questo momento?”
“un anno circa, e tu da quando progetti di baciarmi?” l’ho sempre detto che è molto più bravo di me a fare le domande strette
“cos’è non rispondi?”
“non è compreso nel mio obbligo”
“okk.. Non essere timida, devi solo cantare”
“non sei tu ad aver paura di cantare in pubblico, e comunque guarda che teoricamente sei tu che hai baciato me”
“touchè, va beh 5, 4, 3, 2, 1 via”
inizio a cantare Teenage Dream di Katy Perry, all’inizio sono tesissima, ma poi non penso più che devo cantare davanti a lui o alla telecamera, e penso al bacio di poco fa, chissà se stanotte riuscirò a dormire stanotte


spazio autrice:
ciaooooooo
come sempre spero che vi piaccia il capitolo, mi scuso per gli errori grammaticali dei precedenti capitoli, sto cercando di correggerli più di una volta prima di correggerli.
Come sempre fatemi sapere se il capitolo vi piace
Bacioni, Jen