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Autore: Bethany_    17/05/2014    4 recensioni
ATTENZIONE: SPOILER (contiene spoiler vari sulla saga)
"La strinse forte come se lei fosse tutta la vita e gliela volessero portar via. La strinse sentendo che lei era tutta la vita che poteva esserci per lui." - Ernest Hemingway
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gideon de Villiers, Gwendolyn Shepherd, Leslie Hay, Raphael Bertelin, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO QUARTO

 
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GWENDOLYN.

- Oh-Oh! Quel damerino porta altre cattive notizie! –
- Stai zitto! – ringhio a bassa voce contro Xemerius che se la ride.
- Hai detto qualcosa Gwendolyn? – mi chiese Mr. George.
Scuoto la testa sia per rispondergli sia per scacciare dalla testa la provocazione di Xemerius.
Gideon non ha brutte notizie. Aveva la voce tesa, si… ma solo perché siamo in questa specie di galera. Ormai ho imparato a distinguere quando è teso per le circostanze o perché porta cattive notizie.
- Eccoci arrivati! –
Quando mi toglie la benda dagli occhi impiego qualche minuto ad abituarmi al lieve bagliore delle candele. Perché si ostinino ancora a bendarmi ogni volta, proprio no lo so! Potrei raggiungere il cronografo da sola, se solo lo desiderassi.
- Trasmigrerai nel Settembre del 1953 per quattro ore – dice sorridente mentre mi accompagna alla scrivania.
- Ricordati di non dimenticare niente quando tornerai indietro! Buon viaggio! –.
Appena il mio dito viene punto dall’ago, sento uno strappo allo stomaco. Non mi abituerò mai al senso di vertigini che precedono il salto.
Il volto di Gideon che irrompe nella stanza viene inondata da un lampo rosso e dopo pochi secondi mi ritrovo nella stessa stanza… nel 1953!
 
Per fortuna quel rompiscatole di Xemerius non può trasmigrare! Sarebbe impossibile parlare in santa pace con Gideon data la simpatia che prova per lui.
Mi sposto sul sofà verde in modo che, quando arriverà, non mi atterri addosso.
Sono curiosa di scoprire cos’ha da dirmi. L’unica certezza che ho è che qui nessuno ci interromperà o sentirà i nostri discorsi. E finalmente potremmo stare insieme.
 
Un lampo bianco illumina la stanza e Gideon appare davanti ai miei occhi.
- L’aspettavo Monsieur De Villiers! Lei sa che non è educato far aspettare le signore?! – lo canzono con fare divertito.
- Mi perdonerà mai, Madamoiselle Shepherd, per la mia sconsideratezza? – si proruppe in un profondo inchino.
- Non saprei… In che modo ha intenzione di farsi perdonare? – lo provoco continuando a sorridere.
Senza esitare si siede accanto a me e affonda le dita nei miei capelli e mi bacia. Il contatto mi provoca una scarica di adrenalina così premo le mie labbra sulle sue con più forza così che formino un tutt’uno.
Si allontana e con voce suadente dice:
- Ora sono perdonato? –
- Decisamente si! – lo bacio nuovamente poi mi sistemo comodamente sul divano. È lui il primo a prendere parola.
- Prima che Mr. George ti portasse via, ti ho detto che volevo parlarti… -.
Ci siamo. Speriamo siano veramente buone notizie.
- Si… e? – lo esorto a continuare.
- So quanto tu possa diventare inquieta quando ti fanno aspettare troppo prima di darti una notizia… - si ferma e mi guarda con un’espressione giocosa.
Alzo gli occhi al cielo.
- Devo pregarti in ginocchio di continuare o puoi fare da solo? – sorrido.
- Beh, non sarebbe una cattiva id… Ahia! – ride. Gli ho tirato un pugno sulla spalla. Badate bene: mi faccio più male io che lui! Ha muscoli forti come acciaio.
- Comunque… Vado dritto al punto: Gwendolyn Shepherd, questo sabato, mi concederebbe di accompagnarla ad un romantico appuntamento? – sfoggiando la sua arte di attore, assume un portamento regale e mi porge la mano – da vero gentiluomo – per aiutarmi ad alzarmi dal divano.
Questo sabato? Cioè tra… tra soli QUATTRO GIORNI?!
Oddio! Ho già le farfalle nello stomaco dall’eccitazione!
Gwendolyn! Un po’ di contegno! Respira profondamente!!
Inspira….. E ora……… Espira.
Non ti ha ancora detto dove andrete, non entrare in panico ora!
Faccio un altro respiro profondo e, stando al suo gioco, mi inchino rispondendogli.
- Ne sarei onorata! E dove mi porterà, Monsieur, se mi è permesso chiederlo? –
 - Cosa ne pensa della Londra degli anni venti? – si avvicina a me sorridendo.
Londra degli anni venti? Un appuntamento NEL PASSATO?!
Lo guardo incredula ma estasiata.
Avrò un appuntamento con il ragazzo più fantastico del Pianeta Terra e… SARA’ NEL PASSATO? Per Giove! Questo non è degno del sogno più fantasioso di Leslie! E lei ne ha di fantasia!!
Gli butto le braccia al collo e lo bacio appassionatamente.
Sono al settimo cielo!
- Penso che questo sia un si! – sussurra sulle mie labbra.
Appuntamento.
Io e Gideon.
Londra anni venti.
Ero così presa dall’euforia che quasi non mi accorgevo che c’era qualcosa che suona strano.
Mi allontano di poco in modo che possa vedere tutto il suo volto.
- Ma… Come…? –
- … Come raggiungeremo il 1920 senza che ci rinchiudano nelle segrete della Loggia? – conclude la frase prima che potessi finirla, senza mai perdere il sorriso.
- Esatto! – rispondo.
- Beh… facile, no? Prova a pensarci! –
Lo guardo scettica. E’ praticamente impossibile!
- Useremo il cronografo di tuo nonno Lucas! – esordisce soddisfatto.
Come ho fatto ha dimenticarmelo!!!
- Sarà difficile destare sospetti con Lady Arisa in circolazione ma… Oddio, è da pazzi! E per questo mi piace molto! – sorrido e mi avvicino ancora di più a lui.
- Non preoccuparti! Ho organizzato tutto… Nessuno lo scoprirà. Sarà un giorno tutto per noi. Per te. -.
Ci baciamo per l’ennesima volta. Non mi stancherò mai di lui. Dei suoi baci, della sua voce e del suo profumo.
 
- Mi concede un ballo? – chiede prendendo l’Ipod e mettendo “Hallelujah” di Bon Jovi.
- Con piacere! – rispondo inserendo una cuffia nell’orecchio destro.
Poggio la guancia sinistra sul suo petto mentre balliamo un lento con la nostra canzone in sottofondo.
Questa canzone la amavo da tempo. Ma mai quanto adesso. Da quando ho scoperto di essere una viaggiatrice nel tempo, mi ha accompagnata nei momenti più memorabili: le lezioni di ballo con Gideon durante le quali ci siamo scoperti complici; anche se fu un brutto momento: questa canzone mi ha cullata nelle notti che passavo a piangere per il “restiamo amici”. È la canzone che ho ascoltato mentre tornavo a casa dopo aver chiarito tutto con lui. E ora eccoci qua. Abbracciati mentre volteggiamo leggeri sulle note lente di quella stessa canzone.
La nostra colonna sonora.
 
 
 
 
Baby, I have been before
I know this room, I’ve walked this floor
I used to live alone before I knew you.
I’ve see your flag on the marble arch
Love is not a victory march
It’s a cold and it’s a broken Hallelujah.











 
NOTE AUTORE:

Eccomi qua con il quarto capitolo :D
So che eravate impazienti di sapere cosa ha organizzato Gideon :P e che speravate di leggerlo in questo capitolo :)
Beh, mi sento un po' cattivella (?) quindi dovrete pazientare ancora un po'. Mi piace tenervi sulle spine U.U 
HAHAHAHAHAHA :3
Anche Gwenn non vede l'ora di scoprire cosa succederà! Continuate a seguire la coppia del momemento e lo scoprirete ;) L'appuntamento è sempre più vicino :D


Spero di poter aggiornare presto!
Buona lettura e buona serata a tutti quelli che mi seguono e a tutto il resto dei lettori :*
Vi adoro!



Un bacione,


Bethany_
   
 
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