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Autore: JacobStark    18/05/2014    1 recensioni
AVVISO: titolo cmmbiato, titolo originale "L'eroe immmortale"
Lui era un guerriero, ma alla sua morte non ha assistito nessuno. E infatti non è mai morto. Ora, dopo settant'anni passati a cacciare anime per il dio che l'ha salvato è libero, e ha una missione. Scritta in una profezia.
"Se il destino seguitò sarà
la principessa dell'Olimpo sopravviverà.
Un Araldo di salvarla sarà incaricato,
ad addestrarla il maestro sarà obbligato.
Se tutto questo succederà,
Un nuovo ordine l'Olimpo sovvertirà.
Se questo cambiamento non avverrà
la civiltà, infine, decadrà."
Ma gli dei sono timorosi, e non vogliono accettare il cambiamento.
Gli Araldi, che avrebbero il compito di preservare l'ordine ora obbediscono solo agli dei, tranne lui.
Tra mostri, tradimenti e avversari provenienti da ogni mitologia, Thanatiforos dovrà affrontare tutti i suoi nemici.
La mia prima fanfiction, ci saranno tutti i nostri eroi e un nuovo personaggio, anzi due.
Ditemi che ne pensate e buona lettura!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Paese che vai Dei che trovi 
( Ma per lo Stige, non potrebbero starsene fuori dai piedi?)

 

Vagarono nei tunnel per delle ore, guidati unicamente dal bagliore delle lame, seguendo le indicazioni del dito di Vulgim, poi videro finalmente un bagliore azzurrino, e un uscita si parò davanti a loro, una stanza uguale e quella da cui erano venuti. Uscirono, e si ritrovarono in mezzo a una foresta. Ma Iacopo fece subito una faccia strana. "Ma dove siamo finiti? Queste sono querce, ma secondo le informazioni che abbiamo la spada si trova nella foresta nera, che è una pineta di abeti neri!" lo guardarono entrambe stranite. Loro non notavano assolutamente queste cose, ma lui sembrava in grado di prevederle alla perfezione. Si guardarono, poi rivolsero lo sguardo a lui. " Sei sicuro? potrebbe essere solo una macchia particolare." Disse Bobby spostando lo sguardo furibondo di Iacopo da Anis a lei. "NO! Posso sentirlo. Ma, un momento... Anis, dammi l'ampolla!" La prese in mano, e il dito, che fino ad allora aveva indicato l'interno della foresta cambiò direzione, puntando da tutt'altra parte. "STIGE! Questa dannata bussola indica la direzione di ciò che vogliamo! Anis, siamo finiti nella foresta di Sherwood, dove credo sia nascosto il bastone di Merlino. Cerchiamo di recuperarlo, a questo punto non ci conviene tornare nei tunnel, ormai sono già le due del pomeriggio." " Ok, Farò del mio meglio per aiutarvi, in fondo è colpa mia se ci troviamo qui." " Anis, scusami ancora per la mia reazione, è stata eccessiva e sconsiderata, non è assolutamente colpa tua. Sono io che non mi aspettavo questa situazione." Si avviarono, cercando di fare il minor rumore possibile.

Stavano camminando nella foresta da un po, quando videro una strana costruzione. Grandi pietre megalitiche erano disposte a formate un cerchio, mentre una strana nebbia copriva tutta la zona. " Quello è un cerchio magico?" chiese Anis, più a sé stessa che a qualcuno di reale. Si stupì infatti di quello che rispose Iacopo " No, ma c'eri quasi. Questo è un portale spaziale celtico. Somiglia molto a un cerchio magico come quello di Stonhenge, ma questo serve e spostarsi in altri luoghi, non a evocare potenti incanti. Non sono di origine greca, ma celtica. Siamo sulla pista giust ... " si zittì di colpo. Non erano più soli. In lontananza, seminascoste dalla nebbia, erano comparse tre figure. Erano chiaramente femminili, due avevano una lunga e mossa chioma rossa, ed erano vestite con strani abiti rossi e bianchi, mentre la terza aveva anch'essa i capelli lunghi e mossi, ma neri come un ala di corvo e il volto pallido come la morte " La Morrigan" sibilò Iacopo fra i denti. " Ragazze, restate qui, io ho una piccola questione da sistemare" “Ah no! Tu non ci molli qui di nuovo!" Disse risoluta Bobby, che aveva addosso una giacca di pelle sopra alla maglietta. " Concordo, non puoi lasciarmi qui con questa specie di armadio!" Sbuffò Anis, che sopra alla maglietta aveva un golf nero sottile ma caldo. Iacopo sospirò "D'accordo, d'accordo. Allora, questa volta non si tratta di un offensiva, ma di una semplice dissuasione. Quelle sono druide guerriere reincarnate, mentre la tipa vestita di nero è la dea celtica della morte, La Morrigan. Non chiamatela Morgana, vi prego." Poi si lanciò di corsa, raggiungendo con facilità la dea e le ragazze.

"Allora Morrigan, come sei stata in questi ultimi anni? Sei rimasta affascinante come sempre vedo" "TU!" strillò la Morrigan , facendo apparire una lancia enorme e puntandola conto il ragazzo "Io" ripose Iacopo, sguainando le falci. Le due ragazze uguali si guardarono negli occhi violetti, poi si rivolsero alla Morrigan, in contemporanea con le altre due ragazze " La/ lo conosci?" ma nessuno dei due rispose. Continuarono a fissarsi negli occhi, lei con odio, lui con un espressione a metà fra il divertito e il compassionevole. Poi lei lo attaccò il ragazzo, cercando di infilzarlo, ma lui schivò abilmente il colpo. La Morrigan continuò ad attaccarlo, ma lui si limitò ad evitare i colpi o a pararli, senza menare fendenti come al solito. Intanto chiaccherava "Ascolta- parata- Non volevo stracciarti così a quella gara di mietitura.- schivata- Non puoi avercela- una altra parata- ancora con me!" "AAAAAAH, io ti riduco un colabrodo!" strillò la dea, continuando a mentre affondi e fendenti come una pazza "Devo dedurre che non me l'hai ancora perdonato?" chiese Iacopo, con voce sottile, per niente consona all'aspetto da leader che aveva." “AHHHHHHH!” " Senti, siamo venuti in pace, prendiamo quello che siamo venuti a prendere e ce ne andiamo, che ne dici?" chiese di nuovo il ragazzo, nell'evidente tentativo di ragionare. " Adesso ti concio per le feste!" " Morrigan, ferma, ti prego!" chiese una delle due ragazze " Ci spieghi perché vuoi uccidere questo ragazzo?" " Vedo che avete un certo, come dire, ascendente, sulla Morrigan. Se vi spiego perché vuole uccidermi potreste rimandare la mia esecuzione di qualche annetto?" "Si, ma non ora, abbiamo un problemino con degli pseudo druidi scozzesi e cannibali, e dovremmo fermarli, prima che uccidano una semidea greca e peggiorino la reputazione già precaria che hanno i druidi." Disse l'altra, riconoscibile dalla sorella solo per la posizione più a destra dell'altra. “COSA? Una semidea greca sta per essere uccisa da dei druidi cannibali e noi stiamo qui a non far niente?” Gridò Anis, preoccupatissima, interrompendo la Morrigan nel suo tentativo di uccidere il suo rivale. Non si aspettava davvero tanta preoccupazione. La ragazzona al suo fianco fece una smorfia di approvazione. Il ragazzo, a cui tra l’altro Sinead aveva rivolto delle occhiate non solo curiose, si era fatto serio. “Cosa sperano di ottenere cannibalizzando una semidea greca? Non è così che possono assimilarne i poteri. Andrebbe eseguito un rito di rivelazione dell’anima, e non credo che loro sarebbero capaci.” “Cosa?” Chiesero quattro voci, quelle delle ragazze. La Morrigan era sobbalzata, probabilmente non era un operazione piacevole. “lasciamo perdere, non vi interessa e non vi deve interessare.” Disse la dea, liquidando la questione. “Giusto, piuttosto, rispondete alla mia prima domanda, cosa sperano di ottenere mangiandosi la nostra semidea?” “ Crediamo che vogliano il controllo su un antico manufatto magico, il bastone di Merlino. La leggenda dice che solo in sangue di una semidea greca potrà risvegliare il suo potere. E quegli idioti pensano che il cannibalismo sia la soluzione.”  Disse Sinead. “Perfetto, dove sono questi pazzi?” chiese Bobby senza troppi preamboli. “Attraversiamo il complesso megalitico e ci troveremo a Ynis Enlli, l’isola del Galles che ospita i resi di Merlino” disse la Morrigan “Bene Morrigan, visto che siamo ospiti nella vostra mitologia fate pure gli onori di casa.” Disse Iacopo, facendo un inchino galante alle ragazze. La Morrigan lo ignorò, così come Nacy. Invece Sinead sembrava come incantata da quel ragazzo misterioso. Si avvicinarono insieme al cerchio di pietre, e il mondo si capovolse. Il gruppo si trovò a vagare nella nebbia per pochi secondi, per poi ritrovarsi da tutt’altra parte. Il paesaggio intorno a loro era cambiato di nuovo. ( parentesi autore: Dei quanto amo gli spostamenti di tipo magico.)

Un bosco verdeggiante si stagliava intorno a loro, la nebbia era scomparsa per lasciare il posto a un vero e proprio trionfo di sole. Querce lussureggianti mostravano il colore dorato dei tronchi, mentre le foglie creavano un soffitto verde e semitrasparente. Un posto perfetto per fermarsi un pochino, giusto il tempo di stendersi e riposare. “Non stendetevi, non fermatevi e non pensate a riposarvi. Se vi stendete finirete come lui.” Disse Iacopo, piantando la falce nel terreno ed estraendo un teschio mezzo putrefatto con ancora le palpebre chiuse. Aveva una vaga espressione beata sul volto. 

“ Morto da due mesi direi, ma gli alberi s nutrono di lui, quindi forse meno tempo.” Asserì la Morrigan, a metà tra l’indifferente per la persona e l’ammirazione per la trappola. “ Concordo, ora usciamo dall’area d’influenza dell’incantesimo. Adesso dobbiamo fare del nostro meglio per salvare la nostra amica.” “Ti interessa anche qualcos’altro, vero?” Chiese la Morrigan. Iacopo gli rivolse un occhiata tranquilla. “ Infatti. Lo stesso artefatto che cercano di risvegliare, il bastone di Merlino, ci serve. E non vi interessa perché.” Sottolineò con la sua voce decisa, quella che  aveva usato con Vulgrim e che non ammetteva repliche. “Per me potete tenervela, quella porcheria greca. Ragazze, se riescono ad aiutarci lasciate che se lo prendano.” disse la Morrigan, riferendosi alle due ragazze. Entrambe annuirono, serie. Poi cominciarono a sentire una litania alquanto macabra provenire dal centro della foresta. Sembrava una sequenza di antiche sentenze di morte, dette in gaelico antico.Naturalmente solo quattro persone erano in grado di capirlo. Tre erano le druide e la dea. Il quarto era Thanatifòros. Per le altre due era solo un suono macabro. “Mi stanno invocando” Disse la Morrigan scandalizzata. “Vogliono il mio aiuto per fare una cosa del genere! Adesso devo davvero farli fuori!” “ Serve una mano?” Chiese, retorico Iacopo. “ Per una volta nella mia vita immortale accetterò il tuo aiuto, visto che le ragazze non meritano di prendere parte alla carneficina che si svolgerà tra poco.” “Ragazze, lasciate che ad occuparsi di loro ci pensino dei professionisti.” Disse Iacopo, anzi, Thanàtiforos, come aveva deciso di chiamarlo Anis quando vedeva quella luce folle accendersi nel suo sguardo. Bobby capiva la decisione di Iacopo di tenerle fuori da tutto, ma in fondo non gli dispiaceva troppo. Non era esattamente nelle sue aspirazioni diventare un assassina. Lo spettacolo che sentirono non era una cosa piacevole, uno sgraziato coro di lamenti e grida di terrore. Non ci fu gara. Tutti i druidi vennero massacrati. Nessuno di loro venne risparmiato. Occultarono rapidamente i loro miseri resti, non per rispetto, ma solo per risparmiare alle ragazze la vista di quell’autentico massacro. Nessuna di loro meritava quella vista. Le ragazze arrivarono poco dopo, in seguito al richiedo dei due. Il sangue era ancora evidente, ma cercarono di ignorarlo. Davanti a loro lo spettacolo era diverso. Una ragazza di circa sedici anni era sospesa a circa due metri da terra, avvolta di luce azzurra, un misto di magia calcica e greca. La ragazze aveva gli occhi verdissimi e sbarrati, i capelli castani lisci e lunghi che fluttuavano intorno a lei. Da innumerevoli piccole ferite colava il sangue, che andava a raccogliersi in varie coppe ai suoi piedi. Sembrava bloccata e, da come tremava, non sembrava un posto piacevole. “ Cosa gli sta succedendo?” Chiese Bobby, inorridita dalla vista di quella lenta tortura. “ Volevano usare il suo sangue, non come, per poter usare il bastone. Un idea idiota e inutile. Comunque adesso la sola cosa che potranno fare è marcire all’inferno. O gli inferni, giusto?” Chiese Iacopo alla Morrigan. “ Si, ma è al peggiore che mi assicurerò che finiscano. E che ci restino.” Disse la dea, dura. Poi entrambi fecero un cenno a Sinead, Nacy e Anis. Le tre ragazze si avvicinarono, cominciando a parlottare tra loro per liberare la ragazza.



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Saluti da Poseidonson97, l'autore che aggiorna a caso. Mi scuso per l'irregolarità dei miei aggiornamenti, ma tra qualche settimna fnisce quella tortura che tutti noi chiamiamo scuola e dovrei riuscire a gestire meglio il mio tempo. Si spera.
Ma bando alle scuse e diamo qualche spiegazione: I personaggi extra di questo e del prossimo capitolo sono un prestito di Fan of The Doors, la fantastica autrice de "I quattro tesori dei Thuatha de Danann" e del suo sequel, che consiglio caldamente di leggere. 


Grazie Fan, sei la migliore!!!!! 

Anche io aprezzo tantisssimo la tua disponibilità, e sono curioso di sapere cosa pensi di ciò che abbiamo scritto

Oggettivamente io penso che il capitolo sia venuto una schifezza, ma giudicate voi. Un saluto dall'autore che, come al solito, non ha la più pallida idea di quando aggiornerà.

C
IAO Da tutti e tre!

  
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