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Autore: Beauty    19/05/2014    1 recensioni
Donne. Ragazze, perlopiù. Principesse e nobili. Tanti volti, tanti caratteri diversi fra loro.
Tante storie, tante favole differenti.
Ma il lieto fine esiste per davvero?
1. Maria Antonietta - La bella addormentata
2. Elisabetta di Baviera - Cenerentola
3. Mafalda di Savoia - Cappuccetto Rosso
4. Erzsébet Bàthory - Biancaneve
5. Anna Bolena - La bella e la bestia
6. Giuseppina Beauharnais - La sirenetta
7. Vittoria Hannover - La Regina delle Nevi
8. Alessandra Romanov - Il nano Tremotino
9. Olga Romanov - Il principe felice
10. Tatiana Romanov - Raperonzolo
11. Maria Romanov - Il brutto anatroccolo
12. Anastasia Romanov - I sei cigni
13. Carolina Matilde di Danimarca - La piccola fiammiferaia
14. Anna Neville - Biancarosa e Rosella
15. Elisabetta di York
16. Wallis Simpson
17. Anna di Clèves
18. Berengaria di Navarra
19. Sofia Paleologa
20. Ka'iulani Cleghorn
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Rivoluzione francese/Terrore, Periodo Zarista
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Maria Romanov

 

Il brutto anatroccolo

 

Una sera, l’anatroccolo vide alcuni bellissimi uccelli bianchi dal lungo collo che volavano verso i paesi caldi. Li guardò a lungo girando come una trottola nell’acqua per vederli meglio: erano cigni! Come li invidiava!”
 


 

Bella.

Maria non riesce a pensare ad altro mentre osserva la propria immagine riflessa nello specchio e, quando fa il suo ingresso nella sala da ballo al braccio di Papa – finalmente anche lei può farlo, e quasi gode dell'invidia di Olga e Tatiana, e della gelosia di Anastasia che invece dovrà aspettare ancora due anni –, sa che è ciò che pensano tutti quanti.

E' il suo debutto in società, quella sera, e lei è bellissima. Maman e Anna Demidova le hanno dedicato tutto il pomeriggio, un intero pomeriggio solo per lei, ma Maria pensa, con una punta di superbia, che lei sarebbe stata meravigliosa anche con addosso uno straccio, o trasandata come Anastasia.

Lei è bellissima, lo pensano tutti...ma, nonostante ciò, non vedono nient'altro se non il suo dolce viso.

Bella.

Ha sempre desiderato essere bella, sempre, con tutto il cuore, ma non ha mai sperato di esserlo. Si rivede adesso, la bambina piccola e cicciottella che trotterellava per i corridoi del Palazzo d'Inverno, alla ricerca di un'attenzione che non le veniva concessa mai, di un affetto perennemente mascherato dietro bonario scherno. Sorellastra, la chiamavano Olga e Tatiana, e Anastasia le faceva le boccacce dicendo che era uguale alle brutte sorelle delle fiabe; lo zar e sua moglie scuotevano il capo, dicevano di volerle bene, ma non sapevano come avrebbe resistito quel visetto paffutello e bruttino in una corte che, seppur semplice, in quanto tale era ricca di sussurri maligni e lingue pronte a ferire.

Bella.

Maria non ha mai detto nulla, si è sempre rannicchiata nel suo piccolo nido di solitudine, allontanata e beccata da tutti, sperando in cuor suo di essere un giorno come la Vassilissa delle fiabe russe, tanto splendida da sconfiggere la Baba-Yaga e sposare il principe.

Non ci aveva mai sperato, e invece stasera, è lei la più bella del reame.

Bella.

Si sente ipocrita, cattiva. Non ha desiderato altro, e ora lo vuole gettare via?

Lo vede, Maria, lo percepisce in tutti i sorrisi finti e gli sguardi falsi, così pieni di ammirazione quanto privi di luce: lei è bella, ora, la più bella della Russia, forse, ma nient'altro.

Se mai ci sarà un principe, se mai qualcuno la vorrà sposare, sarà solo per via della sua bellezza e – molto più probabilmente – di quel titolo nobiliare che le è sempre stato così scomodo. Chi le sarà amico, lo sarà solo per il suo bel visetto e il modo di manipolarlo a proprio piacimento che escogiterà.

Nessuno, forse nemmeno la sua famiglia, sapranno mai la verità, nessuno rivedrà mai quella bambina che, seppur brutta e grassa, aveva tutto da dare, aveva un sorriso da donare alla vita e un cuore grande che non desiderava altro che amore.

Non ha pensato bene a ciò che desiderava, e ora che l'ha ottenuto, vorrebbe solo tornare indietro. Indietro al tempo delle canzonature delle sue sorelle, indietro al tempo delle risate e dei biscotti rubati alle cameriere, indietro ai momenti dei giochi e delle corse spensierate, il tempo in cui, seppur non bella com'è ora, restava pur sempre Maria, e non aveva bisogno di altro se non di coloro che più di tutti l'amavano per ciò che era – il brutto anatroccolo di casa Romanov.

Bella.

Ma ora c'è un bel cigno, un cigno bianco che tutti ameranno per la sua bellezza eterea e il suo bel collo lungo e aggraziato...un bel cigno che ha ucciso per sempre un anatroccolo che non desiderava altro se non essere amato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice: Lo so. E' passato davvero tanto, tanto tempo dall'ultima volta che ho aggiornato, ma la stesura del mio libro – peraltro non ancora completata –, più gli impegni con il lavoro e l'università mi hanno assorbito del tutto. Mi dispiace di avervi fatto aspettare così tanto, ma sappiate che non ho mai avuto intenzione di abbandonare questa raccolta né ce l'ho tutt'ora, quindi cercherò di aggiornare con più regolarità in futuro. Ringrazio tutti coloro che hanno continuato a seguire queste micro storie e ancora vorranno seguirle.

Dunque, due paroline sul capitolo. Tutto ciò che ho scritto riguardo a Maria Romanov – ovvero il fatto che da bambina fosse cicciottella e non bellissima e che a causa di questo Olga, Tatiana e Anastasia le avessero affibbiato il nomignolo di sorellastra (cattive! :p) – è documentato storicamente. Da questo anche la scelta di accostarle la fiaba del brutto anatroccolo, quanto al risvolto preso...passo a spiegare.

Ora, la fiaba del brutto anatroccolo è a lieto fine, no? Bene. Ma – sono una rompiscatole colossale, lo so – da brava studentessa di psicologia e – si spera! – futura psicologa e psicoterapeuta, ho imparato a vedere il doppio volto delle cose, fiabe comprese.

Dunque, le linee generali della favola le sappiamo tutti. Il brutto anatroccolo respinto da tutti perché brutto, appunto, viene finalmente accettato quando si trasforma in un bel cigno, e vissero tutti felici e contenti. Siamo sicuri? Perché, in questo caso, la morale è che, se vuoi avere un posto nel mondo, devi essere come tutti gli altri. E' solo il cigno che viene accettato, ma se il brutto anatroccolo fosse rimasto tale, allora avrebbe continuato a essere solo. Se le cose stanno così, chi ce lo assicura che l'affetto che si prova per il cigno sia sincero, dato che è un attimo a voltare la faccia?

Questo è quello che ho creduto pensasse il brutto anatroccolo e, di conseguenza, anche Maria. Se prima veniva presa in giro perché bruttarella e “diversa” rispetto alle sorelle, adesso viene accettata perché bellissima...ma se fosse rimasta cicciottella come da bambina? Quanto può contare su chi adesso dice di volerle bene, solo per il suo aspetto esteriore?

Ovviamente questo è solo un personale punto di vista, siete liberi di condividerlo o meno...l'ho riportato solo per spiegare la scelta che ho fatto ;). Ancora, chiedo scusa per avervi fatto aspettare così tanto e ringrazio chi vorrà continuare a seguire questa raccolta, promettendo che mi spiccerò ad aggiornare.

Nella prossima avremo Anastasia e, ve lo anticipo, con lei mi discosterò un poco dalla realtà storica ufficialmente riconosciuta, sperando che non infastidisca nessuno.

Grazie a tutti e a presto (prometto!).

Un bacio,

Beauty

  
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