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Autore: Momoko21    20/05/2014    1 recensioni
Dal primo capitolo
"Noi due siamo caratterialmente incompatibili, diverse come il ghiaccio (io) ed il fuoco (lei), accomunate da due sole cose: i nostri genitori e la data del nostro compleanno. Da piccole riuscivamo anche ad andare d’accordo e a giocare insieme, ma, crescendo, i nostri caratteri assolutamente diversi hanno innalzato una barriera tra di noi, divenuta ormai infrangibile"
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Emily
Mi trascinai verso il mio banco in seconda fila, incapace di articolare qualsiasi frase sensata.
-Cosa è successo?- Domandò Karen stupita della mia faccia
Ancora senza articolare nessun suono, indicai prima Robbie, poi Hilary, e misi gli indici di entrambe le mani vicine, per rendere meglio l’idea. Per poco Karen non strabuzzò gli occhi fuori dalle orbite, ed io emisi un sospiro desolato
-Hai capito bene- Dissi a bassa voce
-Ma lui lo sa di piacerti?- Mi domandò lei
-Ovviamente no, siamo amici da una vita.... e poi, tu come cavolo fai a saperlo?- Pronunciai le ultime parole alzando enormemente il volume della mia voce, interrompendo la lezione di tedesco
-Zignorina, zono inkretipilmente felicve che lei sia fenuta qvi a lezione, ma non le pare il caso di zmettere di arrecare fastidio?- Domandò Herr Kruger che aveva ben due ore consecutive nel mio orario oggi.
-Entschuldigung- Mi scusai in tedesco. Appena arrivata il quella scuola era la prima parola che avevo imparato dal momento che mr. Porto-calzoncini-e-ciabatte-anche-con-40-gradi-sotto-zero sostiene che io disturbi sempre.
“Il baffone tedesco mi ha messa in punizione più volte di tutti gli altri insegnanti messi insieme!”
Finsi di concentrarmi sulla lezione e prendere appunti riguardo le coniugazioni forti, continuando a parlare con Karen.
-Come lo sai?- Sussurrai
-Dai Em, è evidente!-
-Da cosa, è evidente??-
-In sua presenza cambi completamente personalità, diventi più...normale!-
-Che vuoi dire?-
-Sembra che abbiate lo stesso legame che hai con tua sorella!-
-Dipende da quale delle mie sorelle- Risposi ironica
-Beh, hai capito quello che intendo... mi stupisco solo che la tua amica Cassie non se ne sia accorta.... o se se ne è accorta, è una bravissima attrice con la storia di tenere il muso eccetera eccetera-
"E io che credevo di riuscire a nascondere bene quel che provo...comunque Cass è la mia migliore amica, Robbie o non Robbie, Karen o non Karen... non potrebbe mai tramare qualcosa contro di me, mi fido ciecamente di lei!” Decisi di riferire anche alla mia interlocutrice quel che pensavo
-No, Cassie non si è accorta di niente-
-Sarà..- Borbottò lei
-Sai, dovresti conoscerla... diventereste grandi amiche, ne sono certa-
-Ma se non parla con TE, come pretendi che parli con ME che ora sto parlando con te?-
-Ragazze, ora mi zono proprio wütend, zmettetela, o fi metto in punizione!- Herr Kruger era ad un palmo dal nostro naso
“Non vorrei sbagliare, ma credo che Cass mi abbia appena lanciato un’occhiata di fuoco. Devo assolutamente parlare con lei”
-Mi dai una mano a fare pace con Cassie?- Scrissi sul quaderno destinato agli appunti, che in realtà era un covo di bigliettini clandestini
-Cosa posso fare?- Rispose sul suo block notes
-Alla fine della sesta ora...-
 
Winter
“Ma in che guaio mi sono cacciata!” Pensai tra me e me mentre rispondevo alla chiamata in arrivo sul mio cellulare
-Ciao tesoro- Era Leasley, il cuore mancò un battito
-Ciao!- Risposi entusiasta –Stavo proprio pensando a te in questo momento!-
-Lo so, sono seeempre nei tuoi pensieri!- Scherzò lui –ci vediamo, questo pomeriggio?-
-Certo!- Ero sinceramente contenta dell’invito
-Ottimo, ti passo a prendere per le 7 allora, che te ne pare di andare al cinema?-
-Sarebbe un’ottima idea. Allora ci vediamo più tardi, un bacio!-
-Anche a te- Ed attaccò
“Chissà, dovrei dire dell’appuntamento di domani? Credo sia la cosa più onesta da fare, in fondo non ho mica detto che domani pomeriggio ci pomicerò, ho solo detto che lo accompagno un po’ in giro per la città, potrebbe mai arrabbiarsi?”
Dissi a me stessa che la risposta era certamente negativa, così decisi di vuotare il sacco
“Cosa potrei fare di male?”
 Aprii la porta di casa con il mio mazzo di chiavi cui era legato un polipetto di pelouche e mi diressi verso il soggiorno.
“Oh, mamma e papà sono tornati. Chissà perché sono così affettuosi”
Si stavano rincorrendo per tutta la casa, giocando e facendosi il solletico, dandosi anche dei baci di tanto in tanto
-Riposati, cara- Disse papà facendola accoccolare di fianco a lui sul divano
-Dai, non sono mica malata- Rispose la mamma ricca di entusiasmo
“Aaah, come dev’essere bello essere così spontanei con il proprio ragazzo... non come me, che sono un pezzo di legno con Leasley!”
-Mamma, papà, mi dispiace interrompere questo...ehm...momento speciale... ma vi avviso che questa sera vado al cinema-
-Ah si?- Mi domandò papà
-Si- Risposi
“Voglio vuotare il sacco anche con loro, potranno solo essere felici per me!”
-con  chi ci vai, Winnie?- Cominciò la mamma
-Con un ragazzo-
Papà sembrava molto disattento
-Ah si, bene?-
Non credevo alle mie orecchie
“Ma come? Niente storie su ‘Sei troppo piccola, Winnuccia di mammaaa e papààà’??? beh, MOLTO MEGLIO COSI’!”
-Vorrei discutere dell’orario di rientro-
“Se oggi sono così strani e permissivi, mi conviene approfittarne!”
-Cosa proponi, Win?-
-mezzanotte, considerando che Leas...cioè, lui, mi accompagnerà fino sotto casa
-Si, penso si possa fare...e appena arrivano le tue sorelle e Ryan venite qui in salotto-
“Mi auguro non vogliano trasferirsi!”
 
Summer
Appena fuori dall’ufficio della Serpe, scoccai un bacio sulla guancia di mio cugino, e mi buttai tra le sue braccia
-Mi hai salvata!-
-Questo ed altro, per la mia migliore amica- Sorrise lui
-non è che potrei chiederti un altro favore? Potresti....-
-...non parlare con gli zii della punizione, perché si infurierebbero, lo so!- Concluse lui
-Se non ci fossi, dovrebbero inventarti!-
Sorridemmo entrambi, e ci avviammo verso casa, fermandoci dalle parti dello stadio: I Wolves si stavano allenando assieme alle Cheerleader per la partita di football del giorno successivo.
-Ehi, Sum, ti dispiace se ci avviciniamo?- Mi domandò lui
-No problemo, vai pure dalla tua bella Izzy- Sorrisi, Isabelle era una delle ragazze pom pom della partita, anzi, il capo delle Cheerleader
“con quel fisico che si ritrova potrebbe fare questo ed altro”
Era effettivamente una bellissima ragazza, con i capelli neri, gli occhi di un blu molto scuro e la sua altezza che faceva invidia a tutte le ragazze della scuola!
“certo che per una come lei deve essere stato difficile trovare un ragazzo che la superasse in altezza”
Effettivamente, Ryan poteva essere considerato come un’eccezione: era alto 1.85, almeno stando a quanto era riportato sulla sua patente di guida, mi faceva sentire bassa come un elfo, nonostante le mie dignitose dimensioni.
Prestai attenzione al campo e vidi un volto familiare
“Kyle” Pensai, vedendolo, nella sua divisa mentre giocava in posizione difensiva, allo scoccare della fine dell’allenamento
“Effettivamente interrompono le prove sempre verso le 7 e 20 di pomeriggio”
Ryan bendò gli occhi di Isabelle con le mani, ma lei indovinò immediatamente il colpevole e, felice della sorpresa, decise di concludere prima le prove.
Io ero lì vicino, ma mi sentivo leggermente in imbarazzo a stare lì impalata, motivo per cui decisi di allontanarmi, approfittando del fatto che dovevo andare in bagno. Mi diressi verso lo spogliatoio femminile e varcai la porta d’ingresso.       
Quel che vedevo era tutt’altro che femminile
“Porca miseria” Pensai, allibita
-Ehiehi, ragazzi, la pupa è venuta a farci un saluto- Ammiccò un tizio moro con i capelli lunghi uniti in molte trecce
-No, amico, è venuta qui per me- Rispose un’altra voce, avvicinandosi verso la porta dove io ero ancora impalata
-Kyle-
“-Bene, sei appena entrata nello spogliatoio dei maschi, non riesci a camminare perché sei scioccata della tua stessa figura di merda e quando il tizio più strafico del pianeta dice che sei andata lì per lui, tu riesci solo a pronunciare il suo nome?? Mi complimento, Summer, sei proprio un genio!-
-Lo so, ma che cosa posso dire? Non posso certo correre via a gambe levate!-
-Ne sei sicura?-
-Non lo so! Oddio, sto impazzendo! Sto parlando con la mia voce interiore!-”
-Summer? Sei ancora tra noi?-
Kyle mi passò una mano davanti agli occhi. Evidentemente mi ero impalata a vedere qualcosa
-Ehm... si... scusami- dissi arrossendo un po’
-Ci tengo a precisarti che, se non te ne fossi accorto, questo è lo spogliatoio di noi maschietti! Forse faremmo meglio a vederci fuori appena finisco di fare la doccia!-
Detto questo, mi spinse oltre la porta d’ingresso, mollandomi lì per almeno buoni cinque minuti (durante i quali ne approfittai per andare in bagno. In quello delle ragazze, questa volta!)
-Alla buon’ora!- Dissi vedendolo comparire sull’uscio
-Grazie!- Sorrise –Cosa ci fai qui?-
“Ottima domanda...cosa ci faccio qui?”
-Ehm...io...-
-Lo so, volevi vedere tanti bei ragazzi nudi, ammettilo?-
Avvampai improvvisamente
-Ma cosa ti salta in mente! Io...-
-Anzi, probabilmente volevi vedere...ME!- Sghignazzò incredibilmente
-Hai capito proprio male! E, giusto per essere chiari, non ho visto proprio un bel niente! Non che volessi, ovviamente- Risposi impettita
-Ah no, allora perché quando ti ho “risvegliata” avevi gli occhi puntati sulla doccia dove si stava lavando Luke?-
“Oddio, non potrò mai più farmi vedere sulla faccia della terra  a meno di non fare una plastica!”
-Devo andare, sai, aspetto treno... non è che sai dirmi il tasso di cambio in Australia? Ciaociao!-
“Okay, COSA CAVOLO HO DETTO???”

Emily
Karen fece tutto ciò che le avevo detto, convincendo Cass a raggiungere l’edificio di scienze durante la pausa-pranzo, ovviamente non dicendo nemmeno sotto giuramento della mia presenza.
Ero seduta sulle scale del prefabbricato, quando le vidi avvicinarsi
-Karen, ma che cos...oh- non appena mi vide, Cassie cercò di fare retro marche ma venne fermata dall’altra mia amica
-Cass? Cass, ci senti?- Lei non mi rispose, Karen nel frattempo si allontanò per lasciarci un po’ di privacy, anche se non l’avevo chiesto né io né tantomeno Cassie.
-Che vuoi?- Disse infine
-Dai, lo sai che mi dispiace tantotantotanto di non averti risposto al cellulare quando eri in piena crisi, ma l’avevo spento per fare la doccia e avevo dimenticato..-
“Okay, sto chiedendo scusa o sto trovando delle giustificazioni? Fa la seria, Em!”
-Anzi...-decisi di dire –ti chiedo scusa, e basta-
A questo punto lei mi sembrò imbarazzata
-D’accordo, Em, scuse accettate, e dispiace anche a me di aver davvero esagerato con questa storia..-
-Ora credi di far pace con Robbie?-
-Se ti dicessi quel che mi ha detto stamattina, durante l’intervallo tra la quarta e la quinta ora non ci crederesti!- Mi disse, ancora scossa
-Lo so già, l’ha detto anche a me stamattina!- Sospirai
-Hilary?-
-Ah-ah!- Annuì con il viso
-Comunque sai una cosa, amichetta?-
-A parte il fatto che  ti sono mancata da morire?-
-Si...a parte, quello. Credo mi sia già passata, la cotta per Robbie intendo-
“Gioia, tripudio ed esaltazione!”
-Sono contenta per te allora, se non ci soffri più-
-Spero sia lo stesso per te- Sussurrò lei con un tono di voce così basso, da risultare per me quasi incomprensibile, e quando le chiesi di ripetere, scosse violentemente la testa
-Credo ci sia qualcuno che dobbiamo ringraziare per aver fatto da intermediario..- Disse Cass, ovviamente riferendosi a Karen che era quasi scomparsa
-Penso proprio di si!-
La campana per la fine del pranzo suonò e noi tornammo in classe per la lezione di inglese, dove miss. Sono-rifatta-dalla-punta-del-naso-alla-punta-dei-capezzoli doveva fare lezione
 
Summer
Ero corsa a gambe levate, volevo scappare il prima possibile, così rapii momentaneamente Ryan.
-Scusami Izzy, si tratta di un’emergenza!-.
-Dai, Sum, non preoccuparti, se ti serve proprio prenditelo pure- Sorrise –Io devo raggiungere le altre ragazze nello spogliatoio-.
-Allora ci vediamo, piccola- Disse Ryan verso la sua ragazza.
“Ryan sembra un duro, ma sottosotto è un inguaribile romantico!”.
-Allora Sum, perché tutta questa fretta?-.
Gli spiegai la situazione e lui, in maniera poco delicata, scoppiò a ridere così forte da doversi tenere la pancia per le contrazioni muscolari.
“Non c’è altra scelta, dovrò ucciderlo” Dissi, dandogli uno schiaffetto (o meglio quello che LUI percepì come uno ‘schiaffetto’).
Il pullman ci scaricò all’inizio della strada.
-Ry, che ci fa Ringo in quel giardino?- Domandai, notando il cane che stava annusando il sedere di una sua compagna canina.
Un tizio tutto strano uscì dalla porta principale.
-Ehi, non mi aspettavo di rivederti così presto!-
“Ma questo qua ce l’ha con me??” Rivolsi a Ryan un’occhiata interrogativa.
-Non posso lasciarti sola qualche ora che già trovi una nuova compagnia maschile?- scherzò il ragazzo che, se devo ammetterlo, era molto carino.
-Ma stai parlando con me?- Domandai perplessa.
-E con chi se no?- era incredibilmente sorridente, come se non vedesse l’ora di rivedermi. Peccato solo per un dettaglio, che io NON l’ho mai visto prima!
“Forse dovrei chiedere, può darsi che fossi ubriaca...”
-Senti, ma quando ci siamo visti?- chiesi
-Dai, non fare la sciocca, stamattina!-
“AAAAAAAAAh, ora ho capito tutto”
-Mi dispiace deluderti, carino, ma stamattina ero (mio malgrado) a scuola, quindi hai parlato di sicuro con mia sorella Winter!-
-Ma.. Allora tu sei l’altra, quella a cui piacciono le serie tv! Allora siete gemelle!-
-Però, che spirito di osservazione!-
-Eh, scusami, non capita tutti i giorni di vedere due belle ragazze identiche tra loro-
Arrossì quando si rese conto di quel che aveva detto
-Ehm, mi fa piacere...ehm....di piacerti, ma ora dobbiamo proprio andare- Dissi indicando Ryan, me e la casa dall’altra parte della strada
-Allora spero di rivederti presto!-
 
Winter
Avevo finito il mio rituale di preparazione quando sentii sbattere la porta del soggiorno, verso le 18.20.
Sentii qualcuno salire le scale molto molto in fretta ed una voce
-Winter! WINTER!- Gridò mia sorella
-Che vuoi, Sum?- Domandai, chiamandola inconsciamente con quel diminutivo che non utilizzavo più da quando avevo passato l’età di sei anni
-C’è un tizio che chiedeva di te, all’altro capo della strada-
-Oh mio dio, no!- Summer si era sdraiata sul mio letto e giocherellava con i miei gufetti di pelouche.
-Che cosa stai combinando? Non stavi uscendo già con un altro tizio?- Domandò curiosa
-Infatti è così! Poi stamattina lui mi ha chiesto di fargli fare un giro turistico della città, domani, visto che si era appena trasferito!-
-E tu che gli hai detto?- Aveva strabuzzato gli occhi
-Ho detto di si-
-Ma lo vuoi?-
-No! Non voglio creare casini con Leasl-
-E perché non hai detto di no?-
-Perché si!-
“Probabilmente se qualcuno ascoltasse questa conversazione, non capirebbe un accidente”
-Win..-
-Eh?-
-Se vuoi posso darti una mano io-
-E in che modo?-
-Esco io con quel tipo-
-Si chiama Heath-
-Che schifo di nome! Però lui è da urlo, quindi, se sei d’accordo, per me va bene-
“non posso crederci, mia sorella che mi fa un favore? Anzi, DUE favori, se contiamo la camicetta di qualche giorno fa?”
-C’è qualche inghippo?-
-Senti, se non ti fidi basta...- Si stava spazientendo
-Nonono, scusami, accetto volentieri, e grazie!-
La porta di casa sbattè un’altra volta e mamma e papà chiamarono tutti di sotto
Emily era entrata, tutta eccitata nel salotto
-Mamma! Papà, una notizia FENOMENALE! La scuola ha organizzato una gita scolastica, a PARIGI! Posso andarci, veroverovero?-
Mamma e papà non le prestarono attenzione, rispondendo che ne avrebbero parlato poi  e che ora avevano qualcosa di più importante da dire.
-Ragazzi, Summer, Winter, Emily...Ryan, abbiamo qualcosa da dirvi- era papà a parlare, mentre la mamma giocava con aria colpevole con la sua fede nuziale
-Spara- disse Summer
-Ecco, non è facile, so che voi state crescendo, siete anzi già grandi- si soffermò in particolare su Emily –E che potrete capire... io e la mamma... aspettiamo un bambino-





Angolo autrice
Saaaalve a tutti con un nuovo capitolo, in cui succedono moltissime cose!
Emily ha fatto pace con Cassie che a sua volta diventa amica di Karen, 
Summer si è dimostrata gentile e
Winter ha dimostrato di tenere a Leasley molto più di quanto potessimo immaginare, rinunciando addirittura ad un tizio fico da testa a piedi!
A presto con un altro capitolo e grazie a tutti quelli che hanno letto la storia!
Lasciate una recensione, magari! 
un bacio, 
Momo!

 
  
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