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Autore: Foglia 21    22/05/2014    2 recensioni
Cosa trasmette la forza per andare avanti? Chi ci consente di superare le delusioni? Un giovane Mika che bussa alle porte del successo e dell'amore, in un viaggio che lo farà maturare e lo aiuterà a capire se stesso.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Mika, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Trovarsi immischiato in un'uscita a quattro non era proprio nei piani di Mika, che non riusciva a capacitarsi di quanto era successo. Insomma, ad Angelina erano bastati solo cinque minuti per conoscere Joe e invitarlo a bere qualcosa con loro la sera dopo. A lui non era rimasto altro da fare che tornare a casa e passare il tempo nell'ansia più completa. 
Ora si trovava assieme ad Angelina, Roger ( il fidanzato dell'amica) e Joe in un bar molto carino, dalle parti della spiaggia. Il locale, con decorazioni quasi gotiche, era sempre pieno di gente e i baristi preparavano cocktail fantastici. Lui in quel momento si stava scolando ( forse un pò troppo in fretta ) il mojito più buono che avesse mai bevuto fino a quel momento.
"Allora Joe, raccontaci qualcosa su di te!"
Joe sorrise ad Angelina, posando la sua birra e sistemandosi gli occhiali. "Ehm...mi sono trasferito qui da qualche mese. Prima vivevo a Londra."
"E come mai hai scelto proprio Miami?" chiese Roger. 
"Beh, è una città che mi ha sempre affascinato! E poi qui ho uno zio che mi ospita."
Angelina bevve un sorso del suo vino e diede una gomitata a Mika. "Pure Mika stava a Londra!"
Joe inarcò le sopracciglia sorpreso. "Sul serio? Non lo sapevo!"
Mika annuì, l'alcool stava cominciando a farlo sentire a suo agio. "Sì, la mia famiglia vive lì!"
"Hai fratelli?"
"Un fratello e tre sorelle!"
"Wow! Dev'essere fantastico! Io sono figlio unico!"
"Diciamo che ha i suoi lati positivi! Anche se a volte è una rottura."
 
Fu una serata piacevole, parlarono e soprattutto bevvero molto, cosa probabilmente programmata dalla diabolica Angy. La ragazza aveva sicuramente in piano pure di lasciare un Mika completamente ubriaco nelle mani di Joe, che si era offerto di portarlo a casa. 
"Ma tu quanto hai bevuto?"
Joe rise mentre percorrevano le strade deserte di Miami. "Sicuramente meno di te!"
Mika inciampò sul marciapiede e l'altro lo afferrò, stringendogli la vita. 
"Questo è certo..." Se non fosse stato così ubriaco sarebbe impazzito a quel tocco. "Joe?"
"Sì?"
"Pensi che io sia strano?"
"Un pò...ma mi piaci proprio perché sei così!" Joe si fermò e lo tirò a sè, avvicinando il viso al suo.
Mika, con gli occhi lucidi e i riccioli scompigliati, osservò lo sguardo tenero dell'altro, che gli lasciò un bacio sulla fronte e uno sulla punta del naso. 
Il cuore gli batteva all'impazzata mentre le loro labbra si incontravano appassionate. Fu un momento breve, eppure interminabile. Si staccarono entrambi senza fiato e Joe gli scostò con dolcezza i capelli dal viso. 
Ma cosa diamine stava succedendo? A Mika girava la testa e non riusciva a capacitarsi di nulla, se non del desiderio di saltare addosso al ragazzo di fronte a lui. Si fece guidare verso casa e, una volta all'interno del suo appartamento, non ci fu più niente a separarli. Stesi sul divano, si baciarono con passione, conoscendosi attraverso i loro corpi, parlandosi con le carezze e i sospiri. 
 
La prima sensazione che Mika percepì non appena ebbe ripreso conoscenza fu quella di un lancinante dolore alla testa. Non ebbe neppure il tempo di pensarci che fu costretto a balzare giù dal letto e a raggiungere il bagno per vomitare. Bene, doveva aver bevuto parecchio la scorsa notte. 
Dopo quella che parve un'eternità il ragazzo si buttò sotto la doccia. Uscì dal bagno pronto per affrontare una giornata terribile in balia dei postumi. Aspirina, tuta, divano e bottiglia d'acqua. Di mangiare decisamente non se ne parlava e l'intenzione principale era quella di sonnecchiare davanti al televisore. 
La suoneria del cellulare fu come una bomba per le sue orecchie.
"Pronto?"
"Mikaaaaa?"
"Angy...."
"Stai male, eh?" Rise la ragazza dall'altro capo.
"Mmm...."
"Com'è andata poi con Joe?"
".....Joe?"
"Sì! Sei rimasto con lui, non ricordi?"
Silenzio. Non ricordava neppure di essere andato via dal bar.
  
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