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Autore: wings_of_dreams    22/05/2014    2 recensioni
Sapeva di essere diversa, sapeva di essere sbagliata, sapeva di non appartenere a niente, sapeva di no avere un posto nel mondo e sapeva che nessuno l'avrebbe mai liberata.
A volte basta uno sguardo per spezzare una catena, ma mai avrebbe immaginato che quel ragazzo, che tanto odiava, l'avrebbe salvata.
Prima FF in assoluto, non uccidetemi!! Grazie :D
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ellery POV
Non è assolutamente vero, io non sono su nessuna copertina.
La voce di Peasly tartassa ancora i miei pensieri, su tutte le riviste esistenti in Inghilterra, in prima pagina su tutte le riviste esistenti in Inghilterra. 
Magari si sbaglia, potrei non essere io, potrebbe essere un'altra ragazza che lo ha abbracciato. Un momento sto seriamente sperando che il mio ragazzo sia fotografato con un'altra? No, assolutamente no, no categorico, devo essere per forza io, non una troietta, non una fan! Non posso credere di essere gelosa di una mia supposizione...
I miei passi nervosi perlustrano tutto il pavimento della mia stanza, vorrei aprire Twitter e controllare se è vero che ci sono quelle foto, ma non ho voglia di rischiare di imbattermi in commenti poco piacevoli. Harry non risponde al telefono, quel deficiente starà ancora dormendo, perché ovviamente lui non deve alzarsi per andare a scuola tutti i santi giorni, mi immagino la sua faccia assonnata e stranita quando si troverà le mie diciassette chiamate perse...
Vorrei solo poter chiudere gli occhi, risvegliarmi nel suo letto, agitata, con lui che mi ripete di aver fatto un brutto sogno, di stare tranquilla, mentre mi accarezza con le sue dita. 
Le sue mani... 
Non ho mai avuto alcun debole particolare per gli arti, ma le sue mani così grandi hanno un fascino indescrivibile. Non sono particolarmente belle, curate o affusolate, anzi come ho già detto sono davvero grandi, tuttavia sono calorose, sempre pronte ad accogliermi, confortevoli, forse l'unico luogo dove mi sento davvero protetta, delicate, a volte mi sfiora come se avesse paura che io mi frantumassi da un momento all'altro. Sono possessive e possenti quando si dilettano con il mio corpo, anche solo stringendo la mia mano, violente quando fremono di rabbia e non possono sfogarsi, odiose quando mi fa il solletico o mi dà i pizzicotti. Mi piace osservarle quando stringe il telefono e il portafoglio, la loro struttura è in evidenza e hanno un che di maestoso. 
Cos'ho che non va?!
C'è un'altissima probabilità che la nostra relazione sia stata scoperta e io mi fermo a fantasticare e a lodare le mani di Harry?! Portatemi in un manicomio! Ora!
È meglio riflettere, agitarmi adesso non risolve nulla, la mia mente non è molto lucida, vado a fare colazione e poi ragioni bene sul da farsi, certo è innaturale non preoccuparsi, ma con un pizzico di calma e ragionamento posso affrontare questa cosa. Credo. Spero. Suppongo. Ipotizzo
"Ellery, c'è qui Peasly per te!" urla mio padre dal piano di sotto.
"Falla salire".
Trafelata la ragazza dalla bionda chioma entra in camera mia, visibilmente preoccupata si avvicina a me. Appoggia il suo zaino per terra, da lì estrae diverse riviste, con nomi e caratteri diversi, me le porge muta.
Su tutte quelle copertine c’è un luminoso viale alberato, c’è una ringhiera scura lucida e un muretto grigio. Due figure occupano il centro della fotografia, un ragazzo riccio e una ragazza mora, le mani di lui sono sui fianchi di lei, mentre quelle della ragazza sul suo volto. Non si stanno baciando, ma si guardano teneramente, lui sorride, mentre delle foglie coprono il viso della ragazza.
Sì, siamo Harry e io, ci hanno fotografati mentre poggiavo le mie dita nelle sue fossette…
“Allora è vero, siamo stati scoperti”.
“Non del tutto, la tua faccia almeno non si vede”.
“Pea, si vede che è la divisa della Victorian Lions”.
“Sai quante studentesse ci sono!”.
“Già, soprattutto sono davvero molte quelle che hanno ballato con Styles al ballo in maschera!”.
“Magari non lo hanno saputo”.
“Ma a scuola lo sanno tutti, appena vedranno questa foto faranno i conti e la stampa lo scoprirà”.

“Will she be loved?” recita la scritta sulla prima rivista. Ok già per questo la odio.
Cerco l’articolo all’interno, che stronzate avranno scritto? Avranno già avuto il mio nome?

“Oh here we go!
Harry Styles, (One Direction), non si smentisce mai. Il giovane cantante, noto non solo per la voce, ma anche per i suoi innumerevoli flirt, ha trovato un nuovo interesse, l’ennesima vittima del fascino di quei ricci ribelli. Pur non essendoci nessun bacio, la foto rivela l’intimità dei due ragazzi, anche solo per lo sguardo perso di Styles “innamorato”, i due sembrano scherzare amorevolmente come una normalissima coppia. Ma chi è questa misteriosa ragazza? Il volto non è ben visibile, ma si può ben capire che non sia una delle solite modelle a cui è abituato Harry, la corporatura proprio non corrisponde, e, soprattutto, ciò che indossa è probabilmente una divisa scolastica. La nuova fiamma di Styles quindi è una ragazza normalissima? La popstar ha scritto per lei “Truly, Madly, Deeply” e “Don’t Let Me Go”? Una caratteristica di tutte le relazioni di Styles, è la durata di circa tre mesi, riuscirà l’intrepida sconosciuta a domare la bestia? Sarà davvero amata?”.

Non ho la benché minima intenzione di leggere altre putride idiozie, se becco quei giornalisti giuro che li ammazzo tutti con le mie mani!
“Non so chi sia il ragazzo di cui parlano, non stanno dicendo di Harry, sono solo un mucchio di stronzate!”.
“Calmati Ellery”.
“No perché possono dire quello che vogliono su di me, ormai ci sono abituata, ma Harry non è il mostro di cui parlano, è l’opposto, non si preoccupano se lo ferisce essere additato sempre come il playboy senza cuore”.
“Disse quella che lo chiamava puttaniere”
ridacchia Peasly.
“Mi sbagliavo” ribatto stizzita.
“Oddio quanto sei cotta di lui”.
“Non esagerare!”.
“Esagerare? Ti stai preoccupando più di lui che di te stessa, hai detto cose che non mi sarei mai aspettata da te, stai cambiando tantissimo”.
“Cambiando?”.
“Sì sei più solare”.
“Nel senso che ti abbronzi se mi resti vicina?”.
“Non puoi averlo detto sul serio”
commenta scuotendo la testa. “Che fai adesso? Vieni a scuola o resti qui?”.
Restare a casa o andare a scuola? Un bivio.
Dejavù.
Circa tre mesi fa, sempre in questa stanza, ero davanti ad un bivio, come quello di adesso rispecchiava alla perfezione la poesia di Frost. Allora, forse perché spaventata e ferita, avevo scelto la via che mi sembrava più sicura, che potesse aiutarmi di più, avevo scelto di allontanarmi da Styles, e sono convinta che se non fosse più tornato da Tour sarebbe tutto andato avanti a gonfie vele, come lo era stato prima che ricomparisse nel mio giardino pria di Natale, con il bavero del suo cappotto alzato, la neve che fioccava fra i suoi capelli e il suo sguardo intenso. Mi ero spaventata per come fosse in grado di rapirmi in neanche un secondo.
Ora il bivio chiede una scelta che non può che cambiare la mia vita. 
La prima opzione, la via semplice, quella comoda. Se non mi presento oggi a scuola posso evitare domande scomode, stare tranquilla, aspettare fare come se nulla fosse fingendomi malata. Harry risolverebbe il problema, assegnando alla mia reclusione un legame con il mio incidente, con la paura di soffrire ancora come alle medie. Conoscendolo smuoverebbe mari e monti per impedirlo.
La seconda opzione, la via poco battuta, quella difficile. Se mi presento a scuola, se accetto di dover subire le angherie per quella foto, di sentirmi dire il peggio perché sto con Styles… No, perché amo Harry, non vuol dire che non ho paura, ma che quel sentimento che ci lega, che noi siamo qualcosa per cui vale la pena rischiare. Qualcosa di più forte del mio stupido incidente, qualcosa a cui tengo davvero. Forse è questo il vero modo per superare quel mesto episodio e tutte le sue tristi conseguenze.
Frost consiglia la strada poco battuta perché porta a qualcosa di grandioso. Che vuoi fare Ellery? Vuoi lasciare al tuo ragazzo il compito di risolvere sempre tutto o vuoi non essere più la dama in pericolo? Non vuol dire che io debba rivelare a tutti che stiamo insieme, devo solo essere pronta agli insulti anche nel caso tutta la storia poi verrà smentita.
“Cosa vuoi fare?” mi richiama la mia amica.
“È una situazione davvero delicata, non ho molta scelta”.
“Sei riuscita a parlarne con lui?”.
“Non risponde, starà ancora dormendo”. 
“È l’unico che può contraddire i giornali”.
“Già, mi dà incredibilmente fastidio, non voglio che mi risolva il problema, ma decidere insieme cosa fare”.
“Allora resta qui e appena si sveglia vai da lui”.
“Passami la divisa”.
“No”.
“Peasly, la divisa”.
“Tu a scuola non ci metti piede”.

“Come vuoi, allora farò tutto da sola” sbuffo prendendo il completo e richiudendomi in bagno a prepararmi.
“È una pessima idea, devi parlare con il tuo vicino di casa!” urla dalla mia stanza.
“Lo sentirò a scuola”.
“Non voglio che tu soffra”.
“Non succederà”.
“Sai bene che non sarà così”.
“Hai ragione”.
“Allora perché cavolo vuoi farlo, io non ti capisco”.
“Posso dimostrare di non essere un peso, che so lottare per ciò che desidero”.
“Ellery non sei un freno”.
“Basta! Peasly io devo farlo!”
le urlo in faccia aprendo la porta del bagno.
La ragazza bionda mi osserva in silenzio sorpresa dalla mia reazione. “D’accordo, sono con te. Andiamo”.
“Non dire nulla a mia madre”.
“Perché?”.
“Non approva la mia storia con Harry, voglio risolvere le cose prima che mi faccia una filippica”.

Scendiamo le scale come se non fosse accaduto nulla, non affatto il momento adatto per nuove scenate. Mando un messaggio a Harry, mentre Peasly saluta i miei per bene scusando l’intrusione.

“Appena puoi chiamami. URGENTE”.

Antoinette mi si avvicina, senza farsi notare troppo dai miei. “È successo qualcosa?”.
“Ti spiego tutto appena usciamo da qui”.
“Va bene. Posso chiederti un consiglio?”.
“Certo”.

Abbassa lo sguardo sulla propria gonna e la sistema nervosamente stringendo il tessuto con insicurezza. Mi passa il suo telefono, c’è un messaggio. 

“Hey tesoro mio, vieni da me dopo scuola? Voglio passare un po’ di tempo con te da solo, così possiamo parlare, sai… c’è una cosa molto importante che devi sapere. Passo a prenderti io. Buona giornata splendore. Niall”.

“Secondo te mi devo preoccupare?”.
“Stai scherzando?”
sorrido rileggendo il messaggio. “Trasuda dolcezza e amore da ogni pixel”.
“Ne sei sicura?”.
“A tal punto da non aver più bisogno di zucchero per il resto della giornata”.
“Che cosa vorrà dirmi?”.
“Questo non posso saperlo, però se vuole parlarti di qualcosa di importante, beh, credo che, tutto sommato, sia un modo per dimostrarti quanto sei importante per lui… Non devi chiedere consigli sentimentali a me! Non sono brava in queste cose, è risaputo”.

Antoinette scuote la testa ridendo. “Ti sbagli”.
“Noi andiamo”
dico ai miei.
“Buona giornata ragazze” ci salutano.
Prima di uscire il piccolo Haz corre verso di me, si struscia fra le mie gambe e mi fa le fusa. Lo prendo in braccio, indisturbato continua a strofinare la testa contro il mio corpo.
Si ferma, i suoi occhi sono concentrati su di me, miagola piano, come se sapesse che oggi non sarà una giornata semplice, come se volesse infondermi coraggio. Credo non esista un gatto migliore al mondo!
Lasciamo definitivamente casa mia, ma qualcosa d’inaspettato accade non appena siamo per strada.
Una macchina arriva a tutta velocità verso di noi, il rumore violento dei freni quasi ci assorda, ho paura, chi c’è a bordo? Riuscirà a fermarsi in tempo?
La velocità diminuisce, l’auto si ferma accanto a noi, la portiera del conducente si apre, Blake.
“Vi porto io a scuola”.
“Perché?”
domanda Peasly.
“Suppongo che voi tre sappiate già tutto”.
“E quindi?”
ribatto.
“Posso ancora salvarti”.
“Cosa sta succedendo?
” chiede Antoinette confusa.
“Sei qui fuori da sola, scommetto che non lo sa ancora” puntualizza Coleridge ignorandola.
“Non sono affari tuoi questi”.
“Se ti riguardano sì”
asserisce avvicinandosi.
“Non ti capisco Blake”.
Mi accarezza piano la guancia. “Voglio solo proteggerti” dice guardandomi intensamente, è preoccupato in modo genuino.
“Adesso mi dite cosa diavolo è vi prende?” grida mia sorella esasperata.
“In macchina è più sicuro parlarne”.
“E va bene” mi arrendo. 
Blake allontana la sua mano, sorridendomi appena, prende i nostri tre zaini e li carica nel baule.
L’imbarazzo in macchina è alle stelle, sono seduta accanto a lui, Peasly e Antoinette sono dietro, il mio sguardo si rifugia al di fuori del finestrino. Devo calmarmi è solo un passaggio, fra amici è normale, non sta accadendo nulla di male, ma allora perché mi agito quando sento i suoi occhi scrutarmi?
“Mi devi dire qualcosa Coleridge”. 
Mia sorella ha quella rara capacità di salvarmi, inconsciamente, da situazioni imbarazzanti.
“Sono state pubblicate delle foto che ritraggono tua sorella e… il suo… ragazzo”. Per un attimo mi pare che la sua voce si faccia più aspra.
“Dimmi che non è vero! Dove?”.
“Su alcune riviste, dove se no?”.
“La tua faccia si vede bene Ellery?”.
“No”.
“Per fortuna, ma spiegami cosa c’entri tu in tutto questo Coleridge”
riprende mia sorella.
“Solo gli studenti della Victorian Lions possono capire che è Ellery, ma se la vedono con me, potrebbero…”.
“Pensare che voi due siete tornati insieme e che lei non sia la ragazza nella foto”
esclamano all’unisono le bionde sedute dietro.
Mi volto a guardarlo sorpresa, è questa la sua idea? Evita il mio sguardo, serra le labbra.
“Sei deplorevole!” sputa Antoinette.
“Stai zitta” risponde acido. “Vuoi esporre tua sorella agli insulti di quell’orda di ragazzine urlanti dellla scuola, che sbavano dietro a Styles e i suoi amici?! Voglio aiutarla”.
“E dovrei crederti?”.
“Basta, smettetela, ho già altri pensieri di cui occuparmi, non voglio badare anche a voi due, bambini!”.

Blake accende la radio per smorzare la tensione, riprendo il mio telefono per vedere se ci sono novità, ma contro ad ogni mia speranza, non c’è nulla. 
“Qualsiasi cosa accada, sarò sempre dalla tua parte” mormora Blake per non farsi sentire dalle altre.
La sua mano sfiora per pochi secondi il mio ginocchio, non appena la ritrae si atteggia come se non fosse mai avvenuto.
“Siamo arrivati” esclama fredda Peasly dopo un po’.
Le portiere si aprono, scendono tutti, io invece non riesco a staccarmi dal sedile, tutti i miei futili buoni propositi cominciano a vacillare. Sono solo Ellery Delacroix, sono solo una che crea problemi, sono solo debole, io… non posso farcela. 
Il mio sportello viene aperto, l’aria smuove un poco i miei capelli e la mia gonna.
“Andiamo” mi sussurra dolce Blake porgendomi la sua mano.
“Posso chiamarlo un’ultima volta?”. Annuisce. Prendo il telefono, ma mi fermo. “Meglio non farlo, tanto non risponde”.
“Sicura?”.
“Sì”.
“Allora andiamo”.

Afferro la sua mano e lascio finalmente la vettura.
La ghiaia del cortile all’entrata scricchiola sotto i nostri passi, il vento alza un sottile strato di polvere, non camminiamo in silenzio, stiamo chiacchierando del più e del meno, Blake e le altre non si stanno più scannando. Tutto sembra normale, forse nessuno ancora ha letto i giornali. Perfetto, posso stare tranquilla oggi!
“Intrepida sconosciuta ben arrivata! Domata la bestia?”.
Come non detto…
Una ragazza dai capelli castani chiari mi guarda con aria beffarda, non l’ho mai vista prima. Viso pesantemente truccato, portamento falsamente ricercato e pur sempre rozzo, voce rumorosa sguaiata, scommetto che è il tipo di persona che cerca di essere per sempre al centro dell’attenzione.
“Moretta sciacquetta dico proprio a te” mi richiama, scoppia a ridere. Risata fastidiosa, un altro punto a suo sfavore.
“Non ascoltarla” mi intima Blake.
“Sei rimasta imbambolata?” continua quella.
“Cara perdonami, ma cercavo di capire a che bestia ti riferissi”.
“Se vuoi posso rinfrescarti le idee”
gongola sventolando una rivista.
“Sei davvero gentile, ma l’ho capito. In effetti hai dei modi davvero bestiali, hai la stessa grazia di un dinosauro”.
“Ti credi divertente?”.
“Non offenderti, puoi prendere un grande esempio da loro!”.
“Tipo?”.
“Vedi do estinguerti al più presto, l’intera umanità te ne sarà immensamente grata”.
Detto ciò mi allontano.
“Cosa stai facendo?”mi domandò Coleridge piuttosto stizzito. “Credevo che il piano fosse mantenere un profilo basso”.
“L’ho fatto, non ho né smentito né confermato”.
“Sembrava davvero una conferma”.
“Non mi va di subire angherie tutto giorno”.
“Tutto il giorno? Claire era solo la prima…”.
“Claire? La conosci?”.
“È una del terzo anno”
risponde vago.
“Come la conosci?”.
“Come se t’importasse”.
“Non te lo avrei chiesto”.
“Dovevo pur dimenticarti”
mi rivela quasi maligno.
“Hai ragione non sono affari miei, sei libero di andare con chi vuoi” mormoro allontanandomi.
“Ellery, non puoi prendertela” mi rimprovera non appena si avvicina.
“Non me la sono presa”.
“Allora perché stai accelerando il passo?”.
“Perché siamo in ritardo. Puoi fare quello che vuoi davvero, scusa se mi sono intromessa”.
“A essere sincero non è…”.

È rimasto in silenzio tutta la mattina, ma ora il mio cellulare si è svegliato e canta a gran voce. Il mio cuore accelera il battito, sarà lui? 
Non mi sono mai decisa a cambiare il nome nella rubrica, è ancora quel soprannome stupido. È stata la primissima cosa che Louis ha detto la prima volta che l’ho visto, mi ricordo che sapeva già chi fossi, perché lui glielo aveva detto. Quel pomeriggio è stato assolutamente il pomeriggio più assurdo della mia vita, anzi è meglio sottolineare che ha dato il via a una serie di esperienze assurde che non sono ancora terminate, sono convinta che aumenteranno…
Per questi pensieri non riesco a nascondere un sorriso quando vedo dominare sul mio schermo quella scritta: Teddy Bearry.
Guardo Coleridge, capisce e si allontana, assicurandosi che sia completamente sola.
“Qual è l’emergenza? Stai bene? Ti è successo qualcosa? Dove sei? Cazzo perché ho dormito così a lungo? Dimmi cosa devo fare? Non sei in ospedale vero?”. Il mio povero timpano viene così bellamente tartassato e torturato. 
“Hey calmati, sono viva e vegeta”.
“Cos’è successo”.
“Ha… Edward hanno…”.
“Non mi hai mai chiamato con il mio secondo nome,” mi interrompe brusco. “vuol dire che non puoi usare gli altri, che non si deve capire chi sono… Dove sei?”.
“A scuola”.
“Dimmi tutto”.
“Siamo stati scoperti”
mormoro piano.
“Cosa?!”.
“C’è una foto…”.
“Ti prego dimmi che non è stata scattata quando ti ho portato a scuola l’altro giorno”.
“Allora non te lo dico”.
“Oh merda. Torna a casa subito”.
“No, Ha… Edward ormai sono qui”.
“Se ti trovano i paparazzi è la fine”.
“La mia faccia non si vede bene”
dico parlando di nuovo piano.
“Sei sicura?”.
“Sì, solo qui a scuola posso sapere che sono io, se non mi fossi presentata oggi sarebbe stato sospetto”.
“Allora appena esci vieni da me, dobbiamo decidere cosa fare alla svelta, ho un’intervista stasera e una notizia del genere non verrà ignorata”.
“Va bene”.
“Ci saremo tutti, voglio anche i pareri dei ragazzi”.
“Tu sai già cosa fare…”.
“Sì, ma non faccio nulla senza discuterne”.
“Sei davvero scosso…”
ribatto ironica.
“Ellery non prendertela per favore”.
“Ah no? Ti cerco tutto il giorno e quando decidi di farti vivo hai già la soluzione pronta”.
“Ti prego smettila e vieni dopo scuola”.
“Dirò a Blake di lasciarmi da te”.
“Che cazzo ci fai con Blake?!”. 
“Mi ha solo accompagnata scuola”.
“Certo ti arrabbi con me perché ho un’idea su come sistemare la faccenda, ma non esiti a correre fra le sue braccia, è lui il tuo eroe?”.
“No, non è così, stamattina ha caricato Antoinette, Pealsy e me, voleva evitare voci scomodo. È stato il viaggio più imbarazzante di tutta la mia vita, è stato orribile".
"Dovrei crederti?".
E questa è una vera pugnalata.
"Ti devo prendere a schiaffi?".
"Se tu quella che va a spasso con il suo ex".
"La tua gelosia é sproporzionata" sbuffo.
"Disse colei che non mangiò per tre giorni perché scambiò mia sorella per un'amante".
"Avevo appena tradito Blake e già abbracciavi un'altra".
"Sapevi che avevo una sorella, te l'avevo detto al gioco delle 10 cose".
"Al momento non me lo ricordavo, quella volta poi non avrei mai pensato a tua sorella".
"Tutte scuse! Mi hai preso per mano quando dovevamo andare da Ed la prima volta, solo perché eri gelosa di Antoinette".
"Tu lo sei stato di Louis, più volte".
"È una gara?".
"Hai cominciato tu".
"Non volevo metterti in dubbio o cosa, so che non ci crederai, ma sono sconvolto. È una svolta decisiva per me, per noi, e non sopporto che ci sia Coleridge con te solo perché io dormivo".
"Edward piantala, non ho bisogno di giustificazioni, però basta con questo accanimento sul mio ex ragazzo, mi ha stufata".
"Va bene lo prometto".
"Ci vediamo dopo allora".
"Sì da me... Buona giornata".
"Speriamo che lo sia".
"Sei ancora arrabbiata?".
"Infastidita. Dobbiamo essere uniti adesso, non lasciamo che delle inezie posano guastarci".
"Ellery io ci tengo davvero a te".
"Io a te".
"Vorrei essere lì con te, perché non sei rimasta a casa?".
"Volevo dimostrarti che... posso sopportare angherie... per te".
"Ellery
" sussurra con estrema dolcezza, forse ammirato.
"Devo andare ora".
"Aspetta io... Io credo che... Ne parliamo dopo. Scrivimi se qualcosa non va".
"Va bene, ciao Edward".
"Mi fa impressione il fatto che usi il mio secondo nome".
"Perdonami Teddy Bearry".
"Edward è meglio".
"Ciao allora".
"Resta il fatto che vorrei portarti via".
"Resta il fatto che voglio provarci".

Chiudo così la telefonata.
Blake mi raggiunge subito, con quel suo sguardo cerulo mi scruta per rintracciare una mia emozione, ma non so nemmeno io cosa sto provando. Devo solo prendere un respiro profondo, andrà tutto bene, Harry è solo agitato, si sente in colpa, beh in effetti è colpa sua, ma anche mia. Andrà tutto bene. 
"Era lui?". Fisso ancora i suoi occhi, quelli di Niall e Louis sono molto più belli. "Era lui?” ripete per attirare la mia attenzione.
“Sì” rispondo secca.
“Com’è l’ha presa?”.
“Bene per certi versi, ma è preoccupato per me”.
“Comprensibile, che farete?”.
“Ne parliamo dopo scuola”.
“Hai già delle idee?”.
“Lui sì, io no sinceramente”.
“Non si è arrabbiato?”.
“Sì”.
“Non ne aveva motivo”
risponde tranquillo.
Forse è il suo tono troppo tranquillo, forse è la sua testardaggine e invadenza in una questione che non lo riguarda, forse è per la leggerezza con cui ha ammesso di essersi divertito dopo avermi lasciata, per avermi rimpiazzata con una ragazza facile, per aver fatto dubitare Harry di me, per avermi rischiato un litigio con lui, ma una rabbia immensa ammonta in me.
“Non ne aveva motivo? Sei tu la causa, non aveva mai dubitato di me, mai! Cosa ti è saltato in mente di compromettermi proprio quando ho bisogno di lui? Non hai affatto intenzione di aiutarmi, scommetto che ci godi anche nel vedermi in questi casini!”.
“Ti stai sbagliando, voglio darti una mano, avevi deciso di nascondere tutto e il mio scopo è aiutarti a mantenere al più possibile questo segreto”
ribatte allarmato.
“Invece stai solo incasinando tutto, stanne fuori Coleridge”. Lo spingo via e mi incammino verso l’entrata, che non osi avvicinarsi!
“Non puoi impedirmelo”. Evidentemente è duro di comprendonio.
“È la mia vita non la tua!”
“In qualche modo io ti voglio nella mia!” 
"Perché invece di rompermi le scatole non vai dalla tua Claire?".
"È stata solo una notte".
"Non sono affari miei, non devi dirmi nulla".
"Invece sì, perché mi sono sentito male subito dopo".
"Cavoli tuoi".

"La verità è che io... non sono riuscito a dimenticarti. Ti amo Ellery, mi dispiace ho provato in tutti modi a cacciarti dai miei pensieri, ma non ci riesco, sei speciale, nessuna è alla tua altezza, mi odio per regalato a quello la cosa più bella che mi sia mai capitata".
Afferra il mio viso fra le mani, con un gesto rapido avvicina le sue labbra sulle mie, soffoca così in un bacio qualsiasi mia reazione alle sue parole. Blake cerca di rendere eterno quell’attimo fugace, un tentativo di ricompensare al tempo perso.
Si allontana piano, lento come per godersi e memorizzare alla perfezione la mia espressione sbigottita, i suoi occhi blu sembrano quasi compiaciuti, consci della confusione creata dentro di me.
“Ti ricordi i nostri baci? Mi mancano come l’aria, Claire è stato un grosso sbaglio, sei l’unica per me” sussurra accarezzandomi la guancia. “Posso salvarti da tutto questo, sii mia di nuovo e non soffrirai mai. Farò di te una dea, ti farò camminare per gli Ippodromi più importanti di tutta l’Inghilterra avvolta nei migliori abiti, indosserai quei ampi cappelli che adori, sarai l’eleganza fatta persona, una creatura mitologica, una ninfa greca, bella, amata e agognata da tutti, nessuno ti rivolgerà più la parola come ha fatto quell’oca, sarai al sicuro, in mondo che hai sempre voluto”.
Ha così dannatamente ragione, l’alta società inglese mi ha stregata fin da quando ero piccola, non era il mondo della fama, ma era il mondo perfetto dove potevi essere chi volevi, era un mondo con un equilibrio tutto suo, fatato, perfetto, il mio sogno.
Si avvicina al mio orecchio. “Harry cosa può darti? Se la vostra storia diventasse di dominio pubblico dovresti dire addio alla tua vita, alla tua privacy, ricevere insulti a denti stretti, verrai braccata come un animale, un bottino ricco di notizie e soldi. Se smentirete le notizie tu non potrai fare quello che tutte le coppie normali fanno, subirai i rumours che ti roderanno pian piano l’anima inducendoti a dubitare della sua lealtà. Ogni giorno ti parrà più distante, due mondi doversi che si incrociano, ma non si intrecciano. A rimetterci sarai solo tu in entrambi i casi. Scegli me e non una sola lacrima cadrà più sulle tue guance”.
Mi pulisco le labbra nella manica della giacca. “Non ti avvicinare mai più a me, stammi lontano” urlo come impazzita. 
“Prendi il tempo che ti serve, non preoccuparti per il bacio, sei avvezza al tradimento, credo anche il tuo ragazzo”.
“Tu non lo conosci, sei stato con lui per una settimana e non hai capito nulla, sei rimasto cieco”
mormoro.
Coleridge poggia le sue mani sui miei fianchi con fare voluttuoso, le mie parole non l’hanno scalfito, mi guarda intensamente, i suoi pollici tracciano dei disegni su di essi, si avvicina nuovamente, alzo la mano pronta schiaffeggiarlo, ma si limita a lasciarmi un umido bacio sulla guancia.
“Ti aspetterò” soffia prima di mollare la presa.
Mi allontano velocemente, ripenso a tutto quello che ha detto, un discorso per certi versi veritiero, non sono affatto indifferente a quelle parole, forse mi sbagliavo, anche Blake riesce, anche se limitatamente, a comprendermi. Torno indietro.
“Blake” lo richiamo a gran voce.
Si gira e mi guarda confuso, gli sorrido timidamente, non esita a ricambiare, mi avvicino velocemente, anche lui mi viene incontro, così da trovarci nuovamente uno di fronte all’altra.
Nulla mi impedisce di lasciare sulla sua guancia un sonoro e poderoso schiaffo, colmo di disprezzo.
“Buon’infinita attesa” sbotto prima di andarmene.
A passo svelto e decisamente furente entro a scuola, cammino a testa alta, come se ignorassi le riviste, come se non fosse mai accaduto nulla. Alcuni parlottano quando passo, delle ragazze mi chiedono come ho raggiunto la Victorian Lions in queste mattine, come se fossi così deficiente da ammettere che sia stato Harry Styles a scarrozzarmi qui l’altro giorno. Sorrisi di cortesia da una parte, occhiatacce di fuoco dall’altra, alla fine so anche come gestire la situazione, ormai ho capito che idea c’è in giro, la maggior parte degli studenti che hanno appreso la notizia, sospetta che sia io la misteriosa ragazza, ma non smuove troppo le acque perché non hanno conferme ufficiali.
Se non sono come quella sgualdrina di Claire, la situazione è tutto sommato gestibile.
In classe la situazione è simile, anche se Marion, Peasly e io siamo più prese dal commentare le ignobili parole di Blake, come diavolo ho fatto a fidarmi stamattina?!
“Qualsiasi decisone prendiate, vi sosterremo” afferma Marion, chiudendo così tutti i discorsi.
“Ha un’intervista stasera, abbiamo solo questo pomeriggio per decidere” bisbiglio.
“Veniamo da te a vederla” decide Peasly.
“Non siete costrette, è un’intervista del gruppo e non riguarda solo questa storia”.
“Ormai siamo anche noi dentro”
controbatte Marion.
“Era una nostra esclusiva questa storia, abbiamo contribuito parecchio” finisce Peasly.
“Siete impossibili”.
“Bene a che ora da te?” s
orridono contente.
Scuoto la testa con arrendevolezza, mi piace sapere di poter contare su di loro anche in un momento come questo. 
Alzo lo sguardo, July mi sta guardando con un’espressione indecifrabile, pare sbigottita, annoiata, curiosa e incredula allo stesso tempo. Si precipita verso di me, prende una sedia e si accomoda di fronte a me, ignorando le altre due. Dalla sua borsa estrae quelle odiose riviste.
“Questo spiega tutto” esclama puntando il dito su i due ragazzi.
“Non ne posso più di quella foto, non sono io” sbuffo accigliata.
“La recita è finita. Come dicevo tutto ha un senso: i One Direction che si presenta al nostro ballo, Harry che ti chiede di ballare e ti insegue non appena scappi fuori dalla palestra, la misteriosa uscita delle nuove canzoni scritte di suo pugno, il suo strano comportamento al Meet&Greet, le battutine su Blake, l’abbraccio a sorpresa durante le foto e come ti ha guardata subito dopo… Frequenti Harry Styles!” sentenzia esaltata.
“Quale assurdità”.
“Ma chi vuoi prendere in giro furbetta, ormai so tutto, anzi scommetto che la famosa settimana di assenza agli inizi di Febbraio è collegata al suo compleanno, questo spiegherebbe l’abbronzatura che avevi al ritorno. Non trovi che sia stata una coincidenza la tua rottura con Blake poco dopo? Ah ora che ci penso eri particolarmente allegra il giorno in cui è stata scattata questa foto, notte di fuoco?”.
“Hai una bella fantasia”.
“Ellery non puoi più negare, scommetto che Marion e Peasly sanno la verità, se prendo il tuo telefono trovo sicuramente delle vostre foto insieme. Non c’è assolutamente nulla di male in tutto questo”.
“Non dirlo a nessuno, dobbiamo ancora decidere se smentire o no”
mormoro vinta.
“Stasera hanno un’intervista, so che sarà importante per questa situazione, posso vederla con te?”.
“Dovresti essere arrabbiata con me, ti ho nascosto tutto”.
“Avrei agito nello stesso modo se fossi stata al tuo posto”.
“Ci sono anche Marion e Peasly a vederla”.
“Perfetto, scommetto che sarà indimenticabile”.
Niall POV
Harry ci ha chiesto di ritrovarci tutti a casa sua, nel messaggio diceva che era una vera emergenza.
Siamo tutti in casa sua, ad aspettare, non so bene cosa, però siamo tutti in attesa.
Cammino irrequieto per il suo salotto misurandolo con i miei passi, Liam è appoggiato allo stipite della porta, lo scruta e lo perquisisce con le dita come se fosse se avesse davvero un vasto interesse, ma so bene che sta solo tentando di ingannare il tempo. Zayn gioca con la tenda di una finestra che dà sul retro, se la passa fra le dita, la fa danzare, la sfiora. Louis è sdraiato sul divano gioca con il suo telefono, mentre i suoi piedi sono a penzoloni sul poggiolo. Harry invece attende vigile che suoni il citofono, il cui trillare improvviso ci avvisa dell’arrivo di Ellery e Antoinette.
La ragazza bionda mi raggiunge, è davvero bellissima, l’abbraccio forte e la bacio con tenerezza.
La sorella invece va da Harry. Un poderoso schiaffo stupisce tutti i presenti.
“Ma cosa diavolo…”.
“Stai zitto te lo meriti! Come hai potuto pensare che fossi tornata da Blake?!”
sibila furiosa. “Se ti interessa ho tirato un ceffone pure a lui. In quale lingua devo dirti che sei l’unico per me?”.
È sempre stata piuttosto riservata sui propri sentimenti, mi stupisce la facilità con cui ora li esprime, è davvero cambiata.
“Qual è l’emergenza?” domanda Liam ridacchiando ancora per la scena.
“Siamo sati scoperti” mormora Hazza massaggiandosi la guancia bordeaux, mentre guarda la sua ragazza di sottecchi.
“Lo sapevo, cazzo, che sarebbe successo” brontola Louis alzandosi in piedi di colpo.
“Com’è successo?” chiedo allibito.
Ellery mostra a tutti le riviste con le foto.
“Siete due incoscienti, cazzo” ringhia Zayn. “Nel modo più banale avete mandato all’aria tutto!”.
“Non serve a nulla arrabbiarsi”
lo ammonisco di fronte allo sguardo mortificato di Ellery.
“Zayn!”. Liam gli rivolge uno sguardo duro e gli fa cenno di no con la testa, Malik scuote il capo e sbuffa. “Cosa succederà ora?” riprende Payn.
“Io un’idea l’avrei, ma vorrei il vostro parere” comincia Hazza. 
“Perchè non tagliamo la testa al toro e ammettiamo che tu Ellery siete due piccioncini cuoricini amorini?” esordisce Tomlinson.
“Perché è illegale dire piccioncini cuoricini amorini” commenta la ragazza disgustata.
“Non userei proprio quelle parole, ma la mia idea è questa”.
Le sorelle Delacroix lo fissano a bocca spalancata, Louis batte le mani contento, Liam è sorpreso quanto me, mentre Zayn pare infastidito.
“Buttala in vasca di squali tenuti a digiuno che fai prima” sputa acido. “Fra paparazzi, giornalisti e fan accanite non so chi la ridurrà peggio. Il tuo compito è proteggerla non mandarla allo sfascio, verrai attaccato così tanto per questa storia, cercheranno di testarvi, di vedere quanto riuscirete a durare, non voglio che lei venga martoriata”.
“Io credo che sia più sano per voi due uscire allo scoperto, vivere come una coppia normale, vi avvicinerebbe, non per gli insulti, ma perché potreste condividere esperienze importanti e faresti capire a Ellery che è una storia importante la vostra, che ti piace essere visto con lei”
dice Louis serio.
“Louis ha ragione, se andrete avanti a mantenere questo segreto impazzirete, Niall anche tu dovresti mandare del tutto a quel paese il fattore età. Harry posso assicurarti che Ellery è cambiata molto da quando l’abbiamo conosciuta, è diventata ancora più forte, dalle fiducia, può gestire tutta la situazione. Ragazzi voi le amate, sembra quasi negarlo mantenere il segreto.”.
“Payne hai idea in quali casini potrebbe finire Niall? Ho quasi 16 anni, lui a settembre ne fa 20, non so quanto sia legale, se per proteggerlo devo fare un passo indietro, lo faccio volentieri”
grida Antoinette arrabbiata. “Per voi è semplice parlare, ma queste sono decisioni che possiamo prendere solo Niall, Harry, mia sorella e io!”.
“Tu cosa ne pensi Ellery?”
domandano Louis e Zayn contemporaneamente.
La ragazza mora ci scruta uno ad uno, con fare incerto si sfrega un braccio, mordicchiandosi il labbro inferiore. 
Harry le prende la mano, le lascia un bacio sulla guancia. “Sai che puoi dirmi tutto”.
“È stato orribile”
dice amareggiata.
“Cosa?” chiede lui preoccupato.
“Leggere quelle cose su di te, è stato orribile, come fai a conviverci?”.
“Hai paura che scrivano così anche di te?”.
“Io non voglio che scrivano nuovamente quelle cose su di te per colpa mia, tu non sei il mostro che dipingono su quelle pagine inutili”.
“Non ha nulla a che fare con te”.
“Ah no? Non hai letto? Io non sono una domatrice di belve”.
“Non è così grave”.
“Hai idea di quanto potrebbero infangare la tua immagine con questa storia?”.

Antoinette si allontana dal salotto, credo stia andando sul retro, non perdo tempo e la seguo.
Si siede sulle scale della veranda, si passa una mano fra i suoi lunghi capelli biondi, naturali non come i miei, è nervosa, come me del resto, nessuno si aspettava che quei due venissero scoperti, ok ad eccezione di Louis.
“Sai, la sera in cui tua sorella scappò da questa casa, mi sedetti qui con Harry, era davvero teso e preoccupato, quella è stata una delle notti più difficili per lui. Non hai intenzione di metterti ad ululare come fece lui, vero?”.
“A quel ragazzo manca un consistente numero di neuroni”.
“Sei uguale a tua sorella”
sorrido.
“Già, ogni tanto mi racconta le stranezze di Styles e rimango stupita”.
“Non devi sentirti obbligata in alcun modo da quello che ha detto Liam prima, è una decisione solo mia e tua”.
“È di questo che volevi parlarmi stamattina?”.

Mi si forma un groppo in gola, sono costretto a inghiottire rumorosamente. “No… non era proprio questo”. Ma ora come ora preferirei il contrario.
“Ti ascolto”.
“Allora… Ecco, stiamo insieme da un po’ lo sai, io sono innamorato di te, e… Io comincio a… ad avere certi pensieri”.
“Tipo?”.
“Antoinette quel tipo di pensieri”
ripeto rosso in faccia.
“Oh! Ah! Certo… Ho capito”.
“Non voglio però pensi che io sia un maniaco, non voglio costringerti a fare nulla. Sei stupenda, la fidanzata migliore che un ragazzo possa avere, ho cominciato a vederti in quel modo senza neanche rendermene conto, so che è normale, ma ho paura di metterti pressioni a riguardo. La prima volta è speciale, non sprecarla per me solo perché io sono io”.
“Se pensavi davvero che sarei venuta a letto con te solo perché sei Niall Horan, sei davvero stupido. Non sono un’esaltata, mi piaci davvero, invece sembra tanto che tu cerchi solo scuse e giustificazioni quando sei con me”.
“Non è vero, io sono disposto ad aspettarti anche cento anni”.
“Ti dà così fastidio la mia età? A me pare di sì, ne fai sempre un dramma”.
“Non è un dato ignorabile”.
“Allora scegli o me, o il dato ignorabile, anche se è chiaro che preferisci lui”.
 
Le prendo il viso fra le mani e la bacio con trasporto, ridendo sulle sue labbra.
“Lo sai vero che stai dicendo cavolate? Ovvio che scelgo te, ti ho fatto questo discorso perché mi importa di te non della tua età, anche se fossi più grande di me ti avrei detto le stesse cose”.
“Sei davvero disposto ad aspettarmi?”.
“Puoi scommetterci piccola”.
“Perché hai voluto dirmi tutto?”.
“Tenertelo nascosto non era rispettoso nei tuoi confronti, magari questa cosa avrebbe rischiato di separarci”.
“Certo che sapere che Niall James Horan mi desidera, è un grandissimo colpo per la mia autostima”
scherza allegra. 
Si alza e corre in mezzo al giardino, danza come una fata dei boschi, il suo dolce sorriso illumina la scena, mi ricorda una di quelle Aos Sì, fate della mitologia irlandese, descritte come esseri bellissimi, dalle movenze leggiadre.
“Signorina non scherzare con il fuoco” la schernisco prendendola per i fianchi.
Ci sdraiamo in mezzo al prato, l’erba accarezza i nostri corpi, l’aria i nostri visi,mentre le nostre mani sono intrecciate. Rimiriamo il cielo osservando le nuvole mutare la loro forma, divertendoci ad associarle a qualche strana figura, ad animali in improbabili situazioni, ad oggetti stravaganti e ridiamo sprizzando vitalità da ogni poro, ridiamo come se il mondo si fosse fermato cancellando tutto all’infuori di noi.
“Amo il tuo accento” sussurra la bellissima bionda appoggiando la testa al mio petto.
“Ti piacerebbe vedere l’Irlanda?” domando serio.
“Da morire, è una terra incantata sospesa nel tempo”.
“Hai un’idea molto romantica della mia terra”.
“Colpa delle canzoni tradizionali, mi fanno sognare”.
“Dove ti piacerebbe andare?”.
“Mi piacerebbe vedere Dublino, è una città che mi affascina tantissimo, e non dimentichiamo la fabbrica della Guinness!”.
“Parli già come una vera irlandese, però ci sono tanti altri posto che potresti vedere”.
“Ad esempio?”.
“Che ne pensi di Mullingar?”.
“Vuoi portarmi a casa tua?”.

“Esatto così vedrai dove sono cresciuto, sei contenta? Andremo a Dublino e a Mullingar”.
“Mi porti davvero in Irlanda?!”.
“Credevi che stessi scherzando?”.
“Onestamente? Sì”.
“Donna di poca fede! Vedrai come ti ricrederai quando saremo lì”.
“Ma quando?”.
“Appena possiamo, saremo solo tu ed io in Irlanda, te lo prometto”.

Antoinette giocherella con le ciocche dei miei capelli, sorridendo, sfrga il suo naso contro il mio, vi lascia poi un bacio, per poi dedicarsi alle mie labbra.
“Sai dicono che in Irlanda cento anni passino molto più in fretta, chissà se è vero”.
“Cosa stai insinuando?”
dico assottigliando lo sguardo.
“Nulla Horan”.
“Troppo tardi ho sentito”.
“Magari hai capito male”.
“No credo di aver capito alla perfezione”.
“Ci vedranno insieme all’aeroporto se partiremo…”.
“Ti propongo una cosa, a prescindere se passeranno o meno i cento anni: con quel viaggio riveleremo di stare insieme ok?”.
“Hai intenzione di fare una dichiarazione stampa?”
mi guarda preoccupata.
“Non servirà”.
“Allora come…”.
“Credi davvero che in non ti prenderò per mano non ti bacerò mentre aspetteremo al gate? Non intenzione di comportarmi diversamente in base a dove ci troviamo”.
“Niall, grazie a te sono la persona più fortuna del mondo”.
“Ti amo Antoinette Delacroix”.

Sbarra gli occhi e rimane a bocca aperta, è così rossa in volto. “Mi ci devo ancora abituare scusa”.
“Posso ripeterlo più spesso se ti può aiutare”.
Ellery POV
“Non è così grave”.
“Hai idea di quanto potrebbero infangare la tua immagine con questa storia?”.
“Raccontateci come siete riusciti a farvi scoprire” i
nterviene Liam.
“Harry mi ha accompagnato a scuola in macchina l’altro giorno, avrei dovuto oppormi. Siamo arrivati vicino alla cancellata e sono scesa, ma ho lasciato il telefono in macchina ed è venuto a portarmelo” spiego tutto d’un fiato.
“Perché l’hai portata a scuola tu?” domanda a Harry.
“Aveva perso l’autobus perché si era alzata tardi”.
“E tu come facevi a saperlo?”.
“Mi ha telefonato, ha saputo tutto e mi ha offerto un passaggio” r
ispondo subito.
“E tu hai accettato senza esitazioni?”.
“Già”.

Liam innarca le sopracciglia, mi guarda sbattendo più volte le palpebre. “Davvero? Tu, che lo infami ad ogni buona occasione, accetti di prima mattina, momento topico della giornata in cui detesti il genere umano al massimo, un passaggio da Harry come se niente fosse, senza nemmeno preoccuparti del suo camuffamento?”.
“Sì…”.
“Dove hai dormito stanotte?”.
“In un letto?”.
“Ma dove?”.
“Ok ho dormito qui, ci siamo svegliati tardi”.
“Notte intensa eh?” r
idacchia Payne con malizia.
“Proprio tu fai queste battute?” lo fulmina Styles. “Avevi levato da terra Louis e me, quando le avevamo fatte alla casa al mare”.
“Beh quella volta non vi siete fatti scoprire dai paparazzi”
puntualizza. “Se ci rifletti è alquanto divertente”.
“Styles io ti spezzo le ossa” l
o minaccia Louis.
“È lei che voleva andare a scuola!” ribatte accigliato.
“Mi sembrava logico, vista la situazione con mia madre era meglio non darle altri motivi per farla arrabbiare”.
“Datevi una calmata tutti” b
rontola Zayn. “Abbiamo appurato che siete andati a letto insieme, vi siete svegliati tardi, siete andati verso la scuola, tu non ti sei minimamente preoccupato di metterti il tuo stupido cappello e gli occhiali” dice seccato rivolto a Harry “e tu hai dimenticato il telefono in macchina” continua rivolto a me.
“Esatto” asserisce il riccio.
“È colpa di entrambi contenti? Ora possiamo pensare a come risolvere tutto?”.
“Zayn ha ragione non è il momento di trovare il colpevole”
dico con sincerità.
“Sta a te decidere che vuoi fare?” mi incalza Louis.
“Sai già qual è la mia risposta”.
“Perché?”.
“Non voglio che sia sempre Harry quello additato, insultato, trattato come un animale”.
“Veramente l’unica che rischia di essere insultata sei tu”.

“Louis!” urlano gli altri in coro.
“Credi che non lo sappia? La mia idea è di dire che ero solo una cavolo di fan esaltata, che ha incontrato il proprio idolo il giorno del suo compleanno. Lui per tenerezza o pietà, più probabilmente, mia ha abbracciata in quel modo. Gli insulti mi arriveranno a prescindere, scelgo io la versione dei fatti”.
“Non devi proteggermi da niente”.
“Styles permettimi di descriverti le tipiche dinamiche di una relazione di coppia: le vicissitudini si affrontano insieme, lui fa la sua parata con il cavallo bianco quando serve, lei prende a calci in culo le persone quando occorre. Non devi sempre tu essere l’eroe”.
“Ma se diciamo a tutti che stiamo insieme sarebbe più semplice”.
“Verrei dipinta come l’eroina che addomesticato il predatore, tu verresti deriso come un debole o come lo sciupa femmine che è stato cambiato dall’immenso potere dell’amore”.
“Potrebbero perfino dire che sono un criceto fosforescente proveniente da un’altra galassia, ma non m’interessa, io voglio dirlo”.
“Voglio solo cercare di essere io quella forte per una volta, porca troia! Ho avuto i miei problemi, è un dato di fatto, ma non sono una stupida! Vuoi dirlo al mondo? Allora urliamolo ai quattro venti, ma se dopo qualcosa va storto, non è colpa mia”.
“E quindi?”.
“Fai quello che vuoi”.
“Non possiamo sempre litigare”.
“Infatti non lo stiamo facendo, ti sto dicendo che se per te la mia idea è stupida, scegli tu cosa fare, sappiamo le posizioni di entrambi, puoi decidere liberamente. Io resterò in entrambi i casi”.
“Ellery, sei sicura?”.
“È vero, io proferirei tenere tutto segreto, ma hai voluto proteggermi a lungo, quindi fai tu la scelta ora se dire tutto o no, ma io non sono solo la ragazza dell’incidente”.
“Per me non lo sei”.
“Allora non trattarmi come tale”.
“Ellery, sei tu che devi scegliere”.
“Non è vero perché sai che ti dirò di no. Tu conosci il tuo mondo meglio di me, perciò ora che hai sentito l’opinione di tutti, fai la scelta che ritieni più opportuna. Ho bisogno di un bicchiere d’acqua”.

Saggiamente non mi segue in cucina, non ho voglia di mettermi a litigare, a quanto pare oggi ci tiene proprio a farlo, fra Blake e questa storia… Ok Coleridge ci ha spudoratamente provato con me e mi ha baciata, ma mi sembra di avergli fatto capire che non si deve azzardare a riprovarci… Harry non deve sapere nulla di questo ultimo dettaglio.
Sorseggio piano il bicchiere di acqua fresca appoggiata al bancone della cucina, è il massimo che posso fare per calmare i miei nervi, l’attacco dei 3/5 è comunque stato pesante, a quanto pare Zayn mi comprende un po’, ma ultimamente è un po’ strano, chissà cos’ha.
“Io non ti capisco”.
“Louis ero in pace fino a un secondo fa”
sbuffo fissando il ragazzo dagli occhi blu appena entrato in cucina.
“Sono il tuo migliore amico dovresti ascoltarmi” dice passandosi nervosamente una mano fra i capelli.
“Ho già sottolineato che la scelta non è mia”.
“Non dire cavolate, nessuno può condizionarla nemmeno Harry”.
“Ah no? Lui conosce l’ambiente meglio di me”.
“Ma questo non deve impedirti di avere una tua opinione”.
“Io l’ho espressa?”.
“Quella era una bugia”.
“Ero seria!”.
“Quindi lo pensi davvero!”
ribatte irritato.
“Ci ho ragionato”.
“Bello! Credevo che essendo il tuo migliore amico fossi io il tuo preferito, non Zayn!”.

Aggrotto le sopracciglia e rimango a bocca aperta, sta scherzando?! “Ti riferisci ancora… Oddio tu e Harry siete uguali, due insopportabili marmocchi” urlo furiosa.
“Però sono io il tuo preferito vero?” domanda facendo un’espressione da cucciolo indifeso.
“Se confermo questa conversazione non si ripeterà più?”.
“Certo”.
“Ok sei tu il mio preferito”.
“Evvaiii!”
esulta saltellando.
Il mio migliore amico. Ma che diavolo di gente frequento?!
Harry POV
Ellery avrà tante belle qualità, ma il suo ragionamento caotico e confusionario mi ha debilitato, non ho affatto capito come mi devo comportare!
“Harry alzati, stiamo per cominciare”.
Sono sdraiato sul divanetto del camerino, sono un fascio informe di nervi aggrovigliati in maniera irreparabile, io non voglio fare questa stupida interista. Basta ora me ne vado da qui, il palazzo di questa emittente televisa avrà delle cavolo di uscite di sicurezza.
“Harold Edward Styles, ti decidi o no ad alzare il tuo regale deretano dal divano?!”.
“Louis William Tomlinson, ti decidi a lasciarmi in pace?!”.
“È stata così sibillina, io non so cosa devo fare”.
“Devi fare la scelta giusta”.
“E quale cazzo è la scelta giusta?! Ellery non vuole dirlo, io sì”
sbotto assai irritato.
“Perché lo vuoi?”.
“Perché mi sta uccidendo mantenere il segreto”.
“Sei tu che hai proposto tutto ciò”.
“Perché all’epoca non era pronta”.
“E ora?”.
“Lei è diventata molto più forte, ma non ne è completamente conscia”.
“Allora sai cosa fare”.
“Terrò la bocca chiusa”.
“Cosa? No!”.
“Se spifferassi tutto, finirebbe per odiarmi!”.
“Ma Harry…”.
“No, niente ma. Ho deciso”
rispondo acido.
“Fa come ti pare, ma vedi almeno di sorridere, si capisce lontano un miglio che qualcosa non va”.
Lo guardo, faccio un sorrisino tirato, giusto per farlo tacere.
“Coglione” lo sento mormorare insoddisfatto prima che io esca dal camerino.
Decido di non darli troppo peso, gli passerà prima o poi, non che mi importi in questo momento, anzi sto pensando proprio a tutt’altro, devo riuscire a mentire e risultare il più credibile possibile.
Il mio telefono in tasca vibra, lo prendo svogliato. Oh è Ellery.
“A prescindere da cosa tu scelga, io ti amo. xx”.

Contento Lou? Sorrido per davvero adesso.
Ellery POV
La luce della televisione si staglia in mezzo al buio della stanza, si riflette sui nostri cinque volti, un’atmosfera un po’ tetra, ma non ho il coraggio di vedere le diverse reazioni dipinte sulle espressioni di mia sorella e delle mie amiche. 
Non ho assolutamente idea di cosa dirà Harry, non ho assolutamente idea di come prenderò qualsiasi sua scelta, oggi pomeriggio mi sembrava tutto così facile, ma ora è tutto così nebuloso.
Un dolce miagolio freme nel salotto.
Un piccolo corpicino caldo e peloso si accoccola sulle mie gambe, le sue fusa hanno un vero e proprio effetto benefico. Haz ha un vero dono, capisce i miei stati d’animo, sa sempre cosa fare, è così dolce, tenero e coccoloso, ma sa essere anche un perfetto stronzo. Mi ricorda… il mio ragazzo.
È come se quei due comunicassero fra di loro, come se si mettessero d’accordo su come comportarsi, Haz sembra sorvegliarmi per conto suo, è un po’ inquietante come cosa…
“Il tuo gattino è davvero adorabile” commenta July accarezzandolo.
“Il mio piccolo Haz” rispondo orgogliosa.
“Ma è stata davvero tua sorella a chiamarlo così?” chiede curiosa.
“Beh ormai tu puoi sapere tutta la storia. Quando i ragazzi sono rientrati dal Tour per Natale, sono venuti qui e ci siamo scambiati i regali. Zayn mi ha regalato l’orsacchiotto con il mio nome che tengo sul letto, Louis il Carillon che è sul mio comodino, Niall questa maglietta con il riccio, Liam Hell e Lack. Fra l’altro tutte le volte che le rileggo mi emoziono, il protagonista maschile di Hell poi è la perfezione, io invece ho…. Styles…”. 
“Cosa ti ha regalato lui?”.
“Lui mi ha regalato il micetto. Stavo pensando a un nome, Antoinette, mentre parlava con Styles, ha detto Haz e il gattino si è messo a miagolare. Io ho fatto finta di niente, Louis però l’ha notato e ha ripetuto il nome due volte, a cui sono susseguiti dei regolari miagolii… Non ti dico la faccia di Harry, quando il micio si è scelto quell’appellativo!”.
“E tu stavi con Blake nel frattempo…”.
“Già”
dico quasi con vergogna.
“Come l’ha presa Harry quando l’ha saputo?”.
“È accaduto quello stesso giorno, semplicemente se n’è andato, doveva preparare i bagagli per Holmes Chapel”.
“E tu ci credi? Mi dispiace dirtelo, ma quella volta l’hai ferito più di quanto immagini!”.
“Comincia!”
urla Marion concitata.
Ci sono dei momenti in cui il cuore comincia a palpitare in modo così vivo da rischiare di schizzare fuori dal petto, il sangue è pompato così velocemente da circolare in tempi eccezionali per tutto il colpo, un formicolio costante dilaga nel corpo, gli zigomi diventano rossi e la testa gira.
Questo è esattamente uno di quei momenti.
Sono lì tutti e cinque seduti su quell’enorme divano chiaro, illuminati da luci che li fanno apparire ancora più eterei, così belli, così perfetti, così… lontani.
Uno stranissimo desiderio freme in me, vorrei allungare le mani verso lo schermo, afferrare Harry e restare da soli io e lui sul divano, sussurrando piano dolci parole e dolci scherni, giocherellando con i suoi ricci ribelli e affogando nei suoi smeraldi, vedere poi il suo sorrisino beffardo tramutarsi in uno tenero, sfiorare piano le sue labbra e addormentarci così, con le sue mani su un mio fianco e sulle spalle.
Come potevo odiare la sua voce? O il suo viso? I suoi gesti? La sua premura? Il suo carattere?
Come potevo pensare di escluderlo dalla mia vita? Perché ci ho messo così tanto a capire i miei sentimenti nei suoi confronti? Sono diventati così forti che mi spaventano, sono incontrollabili.
“Allora, la prossima domanda è per Harry. Che cosa puoi dirci riguardo a questa?”.
L’intervistatore con un cenno della mano indica lo schermo accanto a lui, su di esso vi è la foto che sto odiando da tutta la giornata, mi ha decisamente rotto le scatole!
“O mio…” esclamo senza rendermene conto. Per quanto mi fossi preparata per questo momento, non posso negare di avere un po’ paura.
“È una foto” tenta il riccio cacciando un mezzo sorriso.
“Perspicace!” ridacchia l’intervistatore. “Chi è la ragazza con te?”.
Liam si gratta la barba sul mento e facendo finta di niente si volta verso Harry, Zayn passandosi una mano sui capelli lo guarda con la coda dell’occhio, Niall guarda Liam così da avere il riccio nel campo visivo. Solo Louis non lo guarda, come se sapesse già cosa dirà.
“Oh lei? Beh è una fan”.
Forse avevo ragione su Tomlinson, infatti questi non appena sente la risposta, serra le labbra contrariato.
“Una fan?”.
“Sì”
afferma, ma sembra quasi sofferente, la cosa mi incupisce.
“Ha fatto come volevi tu” costata Antoientte.
Harry alza lo sguardo verso la telecamera, come se mi guardasse dirattemente negli occhi, si passa una mano fra i capelli e tira un sospiro.
“Mi dispiace, non posso farlo, non ci riesco” sbotta all’improvviso.
Tutti i ragazzi ora lo guardano palesemente, uno più sorpreso della’altro.
“Ellery, cosa vuole fare?” sussurra Peasly.
“Non ne ho idea”.
“La ragazza nella foto, non è una fan. Si chiama Ellery Delacroix, è una semplice liceale londinese, ed è la persona più straordinaria che io conosca”.
“Vi frequentate?”.
“Assolutamente sì”
sorride annuendo.
“Oh porca troia!” esclamo saltando in piedi. Non l’ha detto davvero!
Il mio cuore cessa definitivamente di battere. Qualcuno può insegnarmi come si respira?
“Oh grazie al cielo ti sei deciso ad ametterlo” esclama Louis battendo le mani, facendo ridere tutto lo studio.
“Da quanto dura la vostra storia?”.
“Da Febbraio”.
“È lei la famosa ragazza per cui hai scritto Truly Madly Deeply e Don’t Let Me Go?”.
“Sì, ho anche usato l’ultima per dichiararmi”
ammette arrossendo, scatenando un “awww” generale, anche a casa mia, non da parte della sottoscritta sia chiaro. Sono ancora troppo shoccata. 
“Vi conoscete da molto?”.
“Da settembre”.
“Quando ti sei innamorato?”.
“Non lo so precisamente”.
“È rimasto bruciato da un colpo di fulmine”
si intromette Louis. “Io l’ho capito fin da subito”.
“Quindi voi altri sapevate tutto?”
chiede l’intervistatore.
“Oh sì, e non dico nulla sullo strazio che ci ha fatto passare mentre cercava il regalo di Natale per lei” commenta Zayn.
“No Zayn, credo che il momento peggiore sia stata la sua gelosia al ballo” ribatte Payne.
“Ballo? Quale ballo?”.
“Oh beh, ci siamo imbucati al ballo in maschera del suo liceo. Harry era gelosissimo di Ellery e il suo ragazzo”.
“Ahi, era fidanzata”.
“Già”
continua Louis. “Ho anche architettato un piano per riuscire a farli ballare insieme”.
“E ci sei riuscito?”.
“Sì e ne vado assai fiero!”.
“Che rapporti avete con lei?”.
“È una grandissima amica”
commenta Niall. 
“È la mia migliore amica” spunta di nuovo Tomlinson tutto contento.
“Mi piace passare il tempo insieme a lei” dice Zayn.
“Ha una forte personalità, andiamo molto d’accordo” aggiunge Liam.
“Chi è il suo membro preferito del gruppo?”.
“Sono io!”
risponde fiero Tomlinson.
“Eh? Cosa? No ti sbagli”.
“Zitto Styles, sei già il suo ragazzo, sarebbe scontato”.
“E che qualita hai tu invece per perché proprio tu allora?”.

“Te l’ho già detto, sono il suo migliore amico” gongola contento.
“Ellery ci sta guardando in questo momento?” li interrompe per fortuna il conduttore.
“Sì e conoscendola mi avrà infamato” risponde il riccio ridendo.
“Ricciostronzo, ovvio cavolo, mi hai fatto prendere un infarto” urlo contro il televisore.
“Ti conosce proprio bene!” esclama July.
“C’è qualcosa che vorresti dirle?”.
Styles abbassa lo sguardo, sorride al pavimento, scuote la testa facendo ondeggiare i suoi ricci. “Mi rendi felice, non potevo più tenerlo nascosto”.
Sento chiaramente le mie guance arrossarsi, istintivamente mi mordicchio il labbro inferiore.
“Cosa ti ha fatto innamorare di lei?”.
“Il suo modo di essere, il suo carattere così forte e complesso, non quel tipo di ragazza smielata, dice chiaramente quello che pensa, odia le cose troppo sdolcinate, ma sa essere incredibilmente dolce quando serve. Non è stato facile metterci insieme, siamo due teste dure, non è stato facile per entrambi ammettere i nostri sentimenti, lei aveva la sua storia alle spalle, io la mia, possiamo dire di averne passate di tutti i colori, ma credo che questo sia uno dei nostri punti di forza. La cosa più bella è che lei non era per niente una mia fan quando ci siamo conosciuti, anzi mi detestava, quindi so che si è innamorata di del vero me, non della celebrità, sa cose su di me che non ho mai detto a nessuno ed è fantastico sapere di avere un posto dove sono semplicemente me stesso. Sia chiaro, la sto convertendo in una fan e ci sto riuscendo! Vero Ellery?”.

Un fortissimo applauso parte dal pubblico, accompagnato anche da urla di approvazione e risate.
“Sei completamente innamorato perso! Cosa pensi che le piaccia di te?”.
“Ah bella domanda”.
“Siete molto affiatati?”.
“Oh non immagini quanto”
sbotta Liam.
“Che intendi dire?”.
“Sono parecchio rumorosi, ho passato una notte in bianco per colpa loro”.
“LOUIS!”
urliamo contemporaneamente io e il mio ragazzo.
Niall comincia a ridere in maniera smodata. Classico.
“Ellery ciao, probabilmente non mi sentirai perché ti starai sotterrando viva dalla vergogna, ma che ci vuoi fare, ma come dici tu siamo un gruppo di idioti. Tranquilla ora ci mettiamo a cantare e la smettiamo di imbarazzarti” dice Zayn fissando la telecamera e sventolando la mano.
Parte così la pubblicità.
“Che cos’ho fatto di male per meritarmi tutto questo?” dico schiacciando la testa in un cuscino.
Le ragazze continuano a ridere scomposte sul divano ignorandomi completamente, io non uscirò viva da tutto questo, ne sono ormai più che certa. Tanto vale non separarmi più da questo guanciale.
“È ricominciato!” urla Peasly dopo un po’.
Alzo il viso dal cuscino e li vedo davanti ai microfoni.
B-b-b-baby c'mon over

I don't care if people find out (dada - dadada - da - da - da - da)

They say that we're no good together
And it's never gonna work out (dada - dadada - da - da - da - da)

But baby you got me moving too fast

'Cause I know you wanna be back

And girl when you're lookin' like that (dada - dadada)
I can't hold back.

'Cause you, you've got this spell on me

I don't know what to believe

Kiss you once now I can't leave

'Cause everything you do is magic

But everything you do is ma-a-a-gic.

So l-l-let them take the pictures

Spread it all around the world now (dada - dadada - da - da - da - da)

I wanna put it on my record

I want everyone to know now (dada - dadada - da - da - da - da)

But baby you got me moving too fast

'Cause I know you wanna be back

And girl when you're lookin' like that (dada - dadada)

I can't hold back.

'Cause you, you've got this spell on me

I don't know what to believe

Kiss you once now I can't leave

'Cause everything you do is magic

But everything you do is ma-a-a-gic.
Oh oh oh oh oh

Oh oh oh oh oh

Oh oh oh oh oh

Everything you do is ma-a-a-gic.

They say that we're no good together

And it's never gonna work out

I wanna put it on my record

I want everyone to know now.

Everything you do is magic

Everything you do is magic

Everything you do is ma-a-a-a-gic.

'Cause you, you've got this spell on me

I don't know what to believe

Kiss you once now I can't leave

'Cause everything is magic

But everything you do is ma-a-a-gic.
Oh oh oh oh oh

Oh oh oh oh oh

C'mon

Kiss you once now I can't leave

'Cause everything is magic

But everything you do is ma-a-agic.

Mi lascio sfuggire un sorriso, la canzone è tremendamente azzeccata, lo sa bene, si capisce da come canta, e come una stupida mi ritrovo a pensare di essere la ragazza più fortunata del mondo.

People say we shouldnt be together

We're too young to know about forever

But I say they don’t know what they're talk talk talkin about

Cause this love is only getting stronger

So I dont wanna wait any longer

I just wanna tell the world that you're mine girl

Ohh

They don’t know about the things we do

They don’t know about the I love you's

But I bet you if they only knew

They would just be jealous of us

They don’t know about the up all nights

They don’t know I've waited all my life

Just to find a love that feels this right

Baby they dont know about

They don’t know about us

Just one touch and I was a believer

Every kiss it gets a little sweeter
Its getting better

Keeps getting better all the time girl

They don’t know about the things we do

They don’t know about the I love you's

But I bet you if they only knew

They would just be jealous of us

They don’t know about the up all nights

They don’t know I've waited all my life

Just to find a love that feels this right
Baby they don’t know about
They dont know about us

They don’t know how special you are

They don’t know what you've done to my heart

They can't say anything they want

Cause they dont know 'bout us

They don’t know what we do best
It's between me and you our little secret
But I wanna tell 'em

I wanna tell the world that you're mine girl

They don’t know about the things we do (They don't know about the)

They don’t know about the I love you's (I love you)

But I bet you if they only knew (If they only knew)

They would just be jealous of us (They would just be jealous of us)

They don’t know about the up all nights

They don’t know I've waited all my life (They don't know I've waited all my life)
Just to find a love that feels this right (Feels all right)

Baby they dont know about

They don’t know about us

They don’t know about the things we do (They don't know about us)

They don’t know about the I love yous (They don't know about us)

But I bet you if they only knew (They don't know about us)

They would just be jealous of us (They will just be jealous of us)

They don’t know about the up all nights (Up all nights)

They don’t know I've waited all my life (All my life)

Just to find a love that feels this right (Right)
Baby they don’t know about

They don’t know about us

They don’t know about us

They don’t know about us

“Oddio Ellery non la fanno mai live questa!” esclamano allo stesso tempo Antoinette e July.
“Davvero?!” chiedo sorpresa.
“Harry è davvero innamorato di te” commenta sognate la seconda.
Il mio telefono continua a ricevere notifiche da Twitter, messaggi, telefonate, se non lo spengo rischia di esplodere, ma così facendo tocca al telefono di casa squillare all’impazzata, martellandomi le orecchie.
Le sue parole… Mi basta pensare a quelle per lasciar perdere quel fastidioso rumore. Lo amo così tanto, è in grado di farmi sentire una persona migliore anche solo sorridendo, lui pensa tutte quelle cose così belle su di me, ma non sa quanto straordinario lui sia.
Dopo l’intervista rimaniamo a chiacchierare a lungo, racconto a July alcuni dettagli sulla nostra storia, senza rivelare ad esempio che Harry abiti di fianco a me. Lei sembra aver perdonato Peasly, non fatto altre che spronarla a mettersi con Brady, Marion invece a parlato di come fra lei e Ryan le cose vadano bene. Anche Antoinette ha avuto la sua bella serata, Niall le ha scritto che pensava solo a lei mentre cantava e altro che, giustamente, non mi avoluto riferire.
Credo che da tutta questa storia emergeranno anche dei lati positivi dopotutto.
*****
È tarda sera orami, ho finito di cenare e sono comodamente stesa sul mio letto, in pigiama, ascoltando un po’ di musica, i miei hanno appreso al lavoro quello che è successo oggi, ma non hanno voluto fare commenti a riguardo, credo aspettino di farlo in presenza anche di Harry, tuttavia la loro reazione è l’ultima cosa che mi preoccupa.
Ho lasciato la finestra del balcone aperta, c’è un piacevole giro d’aria nella mia stanza, odio l’odore di chiuso.
Chèrie”.
Ho le allucinazioni?
“Ma petite Ellery!”
Mi precipito sul balcone. Due occhioni verdi mi guardano.
Esco di corsa dalla mia stanza, correndo a piedi nudi per la casa, non mi importa se i miei mi vedono, non mi importa proprio di nulla. Voglio arrivare in giardino il prima possibile. Ho nuovamente il cuore in gola e l’adrenalina è a mille, nulla può fermarmi. L’erba umida è morbida sotto i miei piedi, l’aria che prima entrava in camera mia ora mi scopiglia leggermente i capelli.
Un'alta figura riccia si staglia nella semi oscurità del mio giardino, a pochi passi mi fermo. Le luci illuminano il suo profilo, proprio come accadde alla sere del Ballo fuori dalla palestra. 
"Harry" sussurro con un filo di voce.
Alza lo sguardo e torna creare quellos trano legame con i miei. "Ellery" sussurra di rimando con la voce incrinata.
Brucio in pochissimo tempo la distanza fra di noi, le mie braccia si stringono introno al sua collo. In risposta mi stringe fortissimo a sè, con la mia stessa necessità, con la mia stessa paura che sia solo uno stupendo sogno destinato a finire.
"Mi dispiace" piagnucola afflitto. "Mi dispiace, ho provato a negare, ma non ci sono riuscito. Mi dispiace".
"Non dovevo chiedertelo, non dovevo usare scuse prive di logica per nascondere la mia paura".
"Dovevo impegnarmi di più, dovevo proteggerti, sono stato così egoista".
"Egoista lo sono stata io, non capivo che cosa volesse dire per te mantenere questo segreto. Quello che hai detto in TV... Dio Harry, quello che hai detto mi ha commossa tantissimo, sono la persona più fortunata di questo mondo ad averti, non ti merito, sono così felice di amarti e di esserlo da te. Ti prego fermami perchè sto diventando troppo smielata".
"Ma sei così adorabile quando sei così concitata e confusa"
mormora prima di baciarmi.
Ed è un biacio pieno di passione, pieno di amoro, un bacio per scaricare l'odiosa tensione della giornata, un bacio per rinnovare i mutui sentimenti, un bacio per stoppare il tempo, un bacio per essere solo noi stessi. Un bacio di quelli narrati solo nelle fiabe. Un bacio da lasciarmi senza fiato.
"Ho provato a chiamarti, ma non rispondevi".
"Ho dovuto spegnerlo, sai continuava a suanare".
"Lo sai che molte cose cambieranno adesso?"
dice dispiaciuto.
"Ne sono a conoscenza".
"Però c'è un lato poitivo, posso portarti dove vuoi senza nasconderti, faremo finalmente quello che le altre coppie fanno! Andremo al Ritz. Per il tuo compleanno ceneremo al Riz".
"Ho sempre voluto andarci"
mormoro rapita.
"E dove ancora? Dove sogni di andare? Andremo dove vorrai, faremo quello che vorrai".
"Mi piacerebbe visitare il Madame Tussaud".
"Il museo delle cere?! Conosco un sacco di persone che hanno la statua lì, ci sono perfino io!".
"Beh io no"
rispondo con tono leggermente acido.
"Dimmi quando sei libera, ti ci porto".
"Se non vuoi non importa".
"Sono serio Ellery, posso perfino prenotarlo solo per noi se lo desideri".
"Stai esagerando"
sorrido imbarazzata.
"Promettimi solo che non ci nasconderemo nulla e se qualcosa non va ne parleremo senza esitazioni".
"Promesso".
"Uhm... c'è una cosa che devo chiederti... Dovresti venire ad Holmes Chapel un week end".
"Perchè?".
"Dopo l'intervista mi ha chiamato mia madre... vuole conoscerti".
"Lei cosa?!".

 

Hey Little Carrots!

Saluto velocissimo perchè sono di fretta. Chiedo scusa per l'assenza, ma:
-mi sono rotta la caviglia
-sono in quinta, ho le sommative di tutte le materie
-Maggio è un mese ancora più bastardo se sei un maturando
-periodo così così

Ah se vi interessa l'altro capitolo l'ho pubbliato poco dopo il mio compleanno.
Ne ho 19 adesso!!!!! Feeling Old...


Tan tan tan. Ora il mondo sa che Ellery e Harry stanno insieme. Evvai.
Blake le prende dalla Delacroix. Sono convinta che alcune di voi sono particolarmente contente di questo fatto.


Nel capitolo, che come al solito non mi soddisfa, sono anticipati fatti che presto verranno viscerati:
- I Niallette in Irlanda
- La reazione dei genitori di Ellery alla notizia
- Il compleanno della protagonista
- Il segreto di Zayn (che segreto non è)
- Anne incontra Ellery
- Come cambiaerà la vita di Ellery alla Victorian Lions


RINGRAZIO TUTTE VOI PER IL SOSTEGNO, LE RECENSIONI E TUTTO QUELLO CHE FATE SIETE FANTASTICHE.

PS Chi ha visto Ed Sheeran e i The Vamps a The Voice? (L'ho guardato solo per loro sincermente)
Li avete incontrati a Milano 
BRADORABLE TU NON RISPONDERE A QUESTA DOMANDA


∞ ∞


Wifey, non posso che ringraziarti per quello che hai fatto, visti i recenti sviluppi... I'm Trying to Be Alright....
E la citazione di Hell e Lack era voluta, visto la compagnia che mi hanno fatto in ospedale! Minchia il tuo Styles è anni luci avanti al mio!

Bradorable.
 Briara esite (ma si sapeva già).
Spero che l'alto tasso di Fluff ti possa piacere.
But... I can't forget about Tristan. ahahahahahahahhahha
I'll take my revenge
...
,,,,
<3 PINKIE PROMISE <3

Ps perdonatemi gli errori, lo prometto appena ho tempo revisiono tutta la storia e la correggo!



∞LOVE YOU ALL!∞

  
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