Seconda
one-shot, che si interpone fra il decimo e
l'undicesimo capitolo! (:
Disclaimer: La canzone inserita è 'She is my sin' dei Nightwish, scritta
da quel poeta di Tuomas e meravigliosamente interpretata da Tarja. Per non
parlare poi di Marco, Jukka e Emppu che sono sempre
fantastici <3 Insomma è una loro produzione XD
Un po' confusionaria,
devo ammetterlo, ma non sapevo come esprimere il disordine
che ha Sirius nella testa e di conseguenza neppure i suoi pensieri tanto scomposti
quanto sensati.
Enjoy it! (:
eLy93.
[Between chapter X and XI]
Deep
purple.
Capitolo 2.
Take heed, dear heart
Mentre Sirius saliva le scale verso la torre dei Gryffindor si continuava a chiedere perchè mai le avesse
proposto di seguirlo in quel viaggio, che aveva da sempre progettato di
intraprendere da solo.
Probabilmente perché era una sua amica e
non sopportava di condannarla a delle vacanze infernali, quando lui poteva
benissimo intervenire e risparmiarle un Natale infelice.
Probabilmente.
Perché il pensiero era
iniziato con un avverbio di modo che indica insicurezza?
Non era da lui dire cose di questo genere, Sirius infatti era sempre stato sicuro di se stesso e non
sopportava le esitazioni: proprio per questo motivo si era creato la fama di
donnaiolo, dato che se una relazione non lo convinceva lui non se ne curava
molto e preferiva buttarsi a capofitto in un'altra.
Pensare,
ragionare, riflettere su quello che avrebbe potuto essere o addirittura programmare
qualcosa nel futuro per risolvere gli eventuali problemi che aveva con una
ragazza non era nel suo stile. Provare addirittura a prestare attenzione a
quello che provava nei suoi confronti poi, non stava né in cielo né in terra.
Questo
però non faceva di lui una persona egoista: difatti, nessuna si era mai
lamentata del suo comportamento. Se era passate molte, certo, ma finché
intratteneva una relazione con una non si infilava nel
letto di un'altra.
Un amante strano, insomma, ma senza dubbio premuroso e protettivo,
fedele e gentile, buono e sincero.
In the meadow of sinful thoughts
Every flower's perfect
Quella piccola biondina invece lo faceva imbestialire.
Oltre che difficile da avvicinare, ci aveva messo un paio d'anni prima
di trovare l'occasione perfetta per rivolgerle la parola, era pure strana e
complicata. A
volte, manteneva un comportamento così freddo nei suoi confronti, che sentiva
addirittura un'aurea gelida allontanarlo quando
cercava di avvicinarsi a lei. In altre occasioni, come appunto quel pomeriggio,
tutto quel ghiaccio sembrava sciogliersi e diventava
una ragazza normale, fragile e sensibile.
No, ma
cosa stava dicendo?
Quasi normale.
Una
ragazza che fosse del tutto normale perlomeno gli avrebbe spiegato cos'era tutto quel timore nei
confronti del padre e soprattutto cosa gli aveva fatto per scatenare la sua
ira.
E
invece lei no.
Se ne
stava zitta.
Era
chiusa, ermetica, incomprensibile, impenetrabile, misteriosa.
Però
gli piaceva.
Trovava stimolante passare del tempo con lei, in quanto aveva una
mentalità completamente differente che si incastrava in maniera perfetta con la
sua. Sarebbe stata la migliore amica ideale, se solo quel puzzle non fosse così perfetto. Quando si ha
un migliore amico, non sempre si concorda su tutto, ma alla fin fine, un po'
per amore dell'altro e un po' perché non si vuole litigare, si cerca sempre di
trovare un punto d'incontro.
Con lei invece era diverso.
Lei non
sarebbe mai stata una semplice migliore amica, no, lei
sarebbe stata molto di più. Il suo modo di ribattere e tutta
quell'impossibilità di trovare un punto di somiglianza fra i loro punti di vista la rendevano esattamente la donna ideale per
lui.
Scrollò
la testa, sconvolto dalle sue stesse riflessioni: a volte la sua
mente contorta incominciava a lavorare in maniera frenetica e giungeva a delle
conclusioni che non sempre si rivelavano sensate. Tuttavia quella volta,
avrebbe potuto azzeccarci.
Lei,
infatti, era uno di quei fiori intoccabili, tanto belli
quanto impossibili da raggiungere e aveva sempre suscitato in lui,
un'attrattiva differente rispetto alle altre. Era sempre stato il suo sogno
segreto, quello che non si sarebbe mai avverato perché avrebbe significato
passare dalla parte del nemico. Insomma, era il suo peccato.
A sin for him
Desire within
A burning veil
E bene o
male stava raggiungendo il suo scopo, ovvero
realizzare quel sogno tanto gelosamente custodito. Qualcosa era andato storto,
se ne era accorto anche lui per il semplice fatto di
aver pensato a una parola come 'probabilmente'.
Forse,
stava iniziando ad amare il suo peccato.
Fall in
love with your deep dark sin
Ma in fin
dei conti poco gli importava. Più scopriva nuove cose
su di lei e più le piaceva. Il tempo con lei volava, le chiacchierate con lei
non finivano mai, le giornate con lei passavano nella più completa serenità ed
allegria. Perciò, perché fare di questo amore per il nemico un peccato?
Il
peccato è un capriccio.
Il
peccato fa male.
Questo
no.
Però
stava tradendo i suoi compagni di Casa, come gli ricordava sempre James e come
Remus confermava.
A wolf
will betray a lamb
Sirius
ormai era già salito in camera, così preso dalle sue riflessioni, che nemmeno
si era accorto del saluto di James.
« Ehi
Felpato » lo chiamò più « Potresti anche degnarti di
salutarmi, sai? »
«
Scusami, ma ero soprappensiero » disse coprendosi il volto con una mano « Sono
confuso, James »
« Che hai combinato stavolta? »
« L'ho
invitata a passare le vacanze con me »
Ramoso
trasalì, evidentemente sorpreso da quella decisione.
« Sei
pazzo »
« Oh, e
non hai sentito la parte migliore »
« Cioè? »
« James,
» Sirius sospirò alzando gli occhi grigi e incontrando quelli dell'amico «
credo che sia più di una cotta »
Il
Malandrino rimase in silenzio, contemplando il volto dell'amico, apparentemente
assorto fra i suoi pensieri. Tentò più volte di parlare, ma senza successo.
Sirius lo
capiva, non sapeva se quello che avrebbe detto sarebbe stata la cosa giusta.
Temeva di ferirlo.
« E allora vacci piano, quando sarete soli soletti, isolati
dal mondo! » disse con un sorriso, si alzò dalla poltrona dov'era seduto e gli
diede una pacca sulla spalla « Buonanotte Felpato! »
«'Notte, Ramoso »
Sirius si
lasciò cadere sul posto che prima aveva occupato l'amico e sorrise. Non
riusciva nemmeno a concepire l'idea di essere innamorato, ma dopotutto non era
un'idea così assurda.
Si
avvicinava molto alla sua situazione.
To paradise with pleasure haunted by fear