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Autore: SoGi92    23/05/2014    2 recensioni
Doremi Haruzake e Kai Hiwatari, entrambi innamorati della persona sbagliata, si incontrano per a prima volta in un'aula universitaria e... è odio!
Una serie di aventi, però li porterà ad incontrarsi sempre più spesso, fino a che...
Mio primo tentativo di CrossOver tra Doremi, di Izumi Todo, e BeyBlade, di Takao Aoki.
Buona lettura! ^^
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doremi Harukaze, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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La prima lezione

La prima lezione… salta!

 

Il pomeriggio seguente alle quattro, come da accordi, Kai si recò nell’aula del corso. All’interno non vi trovò nessuno, ma non si stupì: l’ora stabilita era appena scoccata, dopotutto, e non si aspettava certo di trovare già la ragazza ad attenderlo.

 

L’azzurro si sistemò su di un banco ed attese pazientemente. Estrasse dalla cartella il foglio che il professor Ginko gli aveva consegnato quella mattina. La ragazza in questione si chiamava Doremi Harukaze.

 

“Doremi? Che nome ridicolo!” pensò, cercando di immaginare che tipo potesse essere. Non conosceva quasi nessuno che frequentasse quel corso e ricordare tutte le facce dei colleghi era davvero impossibile.

 

Non che il suo aspetto gli interessasse poi molto. L’unica cosa che gli premeva era il far durare il meno a lungo possibile quella tortura. Prima sarebbe successo, e prima si sarebbe trovato in compagnia di Hiromi.

 

Malgrado fosse una ragazza tendenzialmente dolce e accomodante, nel momento in cui Kai le aveva accennato all’impegno affibbiatogli dal professore era andata su tutte le furie. Il motivo di tale reazione rimase sconosciuto al ragazzo, che le promise di passare da lei non appena avesse finito.

 

***

 

-Sono in ritardo! – esclamò Doremi, correndo a perdifiato per i corridoi della facoltà, semi deserta a quell’ora.

 

-Spero non se ne sia andato! – si disse, salendo le scale come una furia. Sarebbe dovuta essere in aula alle sedici, invece erano le sedici e trenta passate.

 

Dopo pochi minuti si trovò di fronte alla porta. Si fermò un istante per riprendere fiato. Sperò con tutto il suore che il ragazzo, le sembrava si chiamasse Kai, non se ne fosse andato, stanco di aspettarla. “Tutta colpa di Rika!” pensò.

 

Sebbene avesse chiesto all’anziana signora il permesso di uscire un poco prima a causa di un impegno di studio, quella aveva ribattuto:- Puoi scordartelo! Uscirai solo dopo aver terminato di risistemare tutta la merce. –

 

Doremi cercò di fare il più in fretta possibile, ma la fretta e l’accuratezza non viaggiano mai insieme, e così aveva finito per combinare più disastri del solito.

 

La rossa fissò la porta bianca davanti a lei, prese il coraggio a quattro mani e la aprì…

 

***

 

Mezz’ora… era già passata mezz’ora e nessuno si era ancora presentato.

 

Stanco di aspettare, Kai radunò le sue cose e si preparò per andare a casa, giurando a stesso di non accettare mai più incarichi di quel genere.

 

Stava finendo di deporre i libri nella cartella, quando la porta si aprì alle sue spalle. Lentamente si voltò e vide una ragazza con la testa china dai lunghi capelli rosa. Un lampo gli attraversò la mente. Che si ricordasse, l’unica persona in quell’aula che avesse i capelli di quel colore era…

 

-C…chiedo scusa per il ritardo..- sussurrò Doremi, tenendo lo sguardo fisso sul pavimento. –Sono stata trattenutAaaahhh!!- Alla vista di Kai non potè trattenere un urlo. – Tu che ci fai qui!?- esclamò.

 

Il ragazzo sbuffò. –Quindi saresti tu la ragazza che ha preso il voto più basso del corso?- incrociò le braccia al petto – Chissà come mai non ne sono sorpreso… -   

 

–V…vuoi dire che tu hai ottenuto il massimo, invece? –

 

-Be’ siamo solo noi due in questa classe mi sembra. –

 

Doremi si riprese un poco dallo shock iniziale. – No!- esclamò – Mi rifiuto di farmi aiutare da te! Preferisco essere bocciata altre cento volte piuttosto che esserti riconoscente! – così dicendo fece per andarsene-

 

-No, aspetta per favore. - la mano di Kai la trattenne per un braccio. A quel contatto, Doremi, ebbe un sussulto. La ragazza lentamente si voltò e si trovò di fronte un foglio. –Prima firma questo. Me lo ha dato il professore in caso tu non rinunciassi al mio aiuto. –

 

Doremi si sentì avvampare di rabbia. –Non ci penso nemmeno a firmarlo!-

 

Kai sospirò – Sentimi bene… non ho alcuna intenzione di perdere altro tempo. Quindi o accetti il mio aiuto, oppure firmi qui e ci rinunci.-

 

La ragazza strappò il foglio dalla mano di Kai e gli diede una rapida lettura. –Ah certo, fai tutto questo per i crediti, non è vero?- lo incalzò.

 

-Il motivo non ti riguarda. Fai la tua scelta. –

 

-Bene. – disse, strappando il foglio che aveva in mano, sotto lo sguardo irritato di Kai. –Non ho alcuna intenzione di farmi aiutare da te!- detto ciò se ne andò.

 

***

 

-Ti rendi conto? Quel tipo è stato il migliore all’esame!- disse Doremi ad Hazuki.

La prima ora della mattinata era appena terminata e le ragazze stavano riponendo gli appunti.

 

-Mmhh… secondo me dovresti scusarti con lui e chiedergli di darti una mano… - disse la castana, sorprendendo la rossa.

 

-Cosa?! Ma sei impazzita!- la ragazza mise il broncio. –Non ci penso nemmeno a chiedergli scusa!-

 

-Suvvia Doremi, riflettici un momento. Hiwatari è stato il migliore all’esame. Nemmeno io sono riuscita ad ottenere il massimo dei voti.- le fece un piccolo sorriso. -E poi sono certa che se il professore ha chiesto a lui di aiutarti è perché lo ritiene in grado di farlo. –

 

Hazuki aveva ragione, se il professor Ginko aveva affidato a lui il suo caso… disperato, un motivo ci doveva essere.

 

Rassegnata, Doremi, sospirò. –Va bene… all’ultima ora ho lezione insieme a lui. Gli parlerò quando sarà finita… -

 

***

 

L’ultima campanella suonò, e Doremi mise da parte l’orgoglio e cercò Kai tra gli studenti in aula. Lo trovò seduto in terza fila, accanto al solito ragazzo con i lunghi capelli neri raccolti in una lunga coda. Prese un bel respiro e si avviò verso di lui.

 

Kai stava terminando di riporre il quaderno.

-Io inizio ad incamminarmi. Devo fare delle commissioni prima di andare a casa. Ci vediamo dopo. – Disse Rei, salutando l’amico e dirigendosi verso la porta.

 

-Ehm… Hiwatari… - sentendosi chiamare, il ragazzo voltò la testa in direzione della voce. Quando vide a chi apparteneva alzò un sopracciglio. Doremi teneva le braccia tese, le mani aggrovigliate fra loro e la testa bassa. –Ecco… io… io volevo… scusarmi con te per ieri…- disse, tutto d’un fiato.

 

Kai la fissò per un istante. –Va bene, scusa accettate. –disse, alzandosi e dirigendosi verso la porta.

 

-No, aspetta!- la ragazza lo richiamò. Lui si fermò, ma senza voltarsi. – C’è ancora una cosa… saresti… ecco saresti ancora di sposto ad aiutarmi? – chiese, più imbarazzata che mai.

 

Il ragazzo riprese a camminare, e Doremi sentì la rabbia montarle dentro. Stava per mettersi ad urlare, quando la voce di Kai la interruppe.

 

-Oggi alle quindici in biblioteca. Vedi di non fare tardi. – poi sparì oltre la soglia, lasciando Doremi di sasso.

 

 

   
 
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