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Autore: Lalla_mk_panda    24/05/2014    3 recensioni
Sapete, questa è la mia storia.
Ero anche io un'adolescente, propio come te che stai leggendo; mi svegliavo la mattina con voglia pari a zero e pensieri suicidi 3/3 delle volte, ma sono cresciuta, ho quasi 25 anni, pensate che sia cambiata? figuriamoci. La mia vita non è cambiata di una virgola solo che lavoro al posto di studiare, non ho più nessuno da quando i miei sono morti, ma sapete una cosa? Dopo la tempesta spunta sempre l'arcobaleno ed è proprio quello che è successo a me, perchè anche se è stato difficile da vedere lui per me è stato come l'arcobaleno dopo tanta pioggia, lo è sempre stato.
Vi va di sentire la mia storia?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Appena entro nel vicolo mi rendo conto che non ha un'uscita, fantastico, penso.
Non faccio in tempo a finire il pensiero che vedo un'ombra avvicinarsi, non riesco a vedere in faccia l'uomo a causa dell'ora tarda e della poca luce proveniente da un lampione lontano, capisco solo due cose: è ubriaco; lo capisco dall'odore di tabacco e alcool che si sente da metri di distanza, e che non ha buone intenzione, per questo non ci vuole un genio per capirlo.
Camincio ad indietreggiare pronta a correre in caso l'uomo si avvicinasse troppo, ma vado a sbattere contro qualcosa o qualcuno, non capisco cosa è e decido di girarmi, un'altro uomo, anche lui non ha per niente un buon odore; mi allontano di riflesso ma mi rendo conto di essermi avvicinata troppo all'altro, nel giro di pochissimi secondi sono circondata, mi appoggio al muro cercando di tenermi a una distanza più grande possibile, ma non serve a molto perchè i due uomini si stanno avvicinando sempre di più.
Dicono parole sconnesse che io non capisco, forse a causa dell'alcool, ma uno mi prende la borsa strattonandola; mi agito, sono terrorizzata, comincio a urlare aiuto come mi hanno sempre insegnato i miei genitori, ma è notte fonda e ho pochissime possibilità che qualcuno corra in mio aiuto, nemmeno Lisa.
I due uomini sono vicinissimi tanto che la loro puzza mi annebbia la vista, cominciano a toccarmi strattonandomi l'uno contro l'altro, mi sentivo una palla da ping-pong, mi accascio a terra sfinita; i due uomini cominciano a darmi calci sempre più forti, urlo dal dolore, fa malissimo; gli urlo di smetterla ma loro continuano a ridere, e così piano piano, vedo tutto sempre più buio, vedo sono tre figure che allontanando gli uomini e il dolore comincia ad affievolirsi, ma gli occhi si stanno chiudendo e sento solo due braccia prendermi la vita e alzare il mio corpo ormai senza forze, poi nero.

Sento delle voci, ma ho gli occhi pesanti e non riesco ad alzare le palpebre, dove sono? Riesco a pensare solo questo, piano piano sento le forze tornarmi e apro leggermente gli occhi, vedo un muro bianco; forse sono in un ospedale. Giro la testa in direzione delle voci e vedo Lisa che parla con un dottore, Smettono di parlare, mi stanno guardando e vedono che sono sveglia così Lisa corre ad abbracciarmi, sorrido, mi è mancata così tanto, l'abbraccio mi provoca dolore al petto così sussurro un "Ahia.." con la poca voce che ho, Lisa si stacca subita "Scusami! stai bene? Ti gira la testa? Ricordi cosa è successo ieri sera?" Chiede Lisa, cerco di fare mente locale, ma mi fa male la testa e dico solo "Si sto meglio, dove sono?", il dottore si avvicina e mi aiuta ad alzarmi leggermente in modo da poter vedere bene tutti e due,Lisa si siede vicino a me e il dottore comincia parlare serio "Ciao Emilie, come stai? Sei nell'ospedale di Milano, ieri sera sei stata aggredita da due uomini ubriachi e tre uomini ti hanno portata qui, ormai priva di sensi, appena gli abbiamo assicurato che stavi bene sono andati via, conoscevano il tuo nome, per caso hai qualche idea di chi possa essere stato a salvarti?", faccio segno di no, non conosco nessuno, apparte i miei amici e ex compagni di scuola ma nessuno in particolare mi viene in mente, poi perchè se ne sono andati via subito? avrebbero potuto rimanere finchè non mi svegliavo, bho... "No, non conosco nessuno, me li può descrivere?" chiedo al medico, magari se capisco come erano fatti mi viene in mente qualcuno, "Mi dispiace Emilie, ma non li ho visti in faccia, poi era buoio, uno mi sembrava solo più vecchio degli altri due e quello che ti ha portata dentro era alto ma non so dirti nient'altro, mi dispiace" Mi risponde il dottore, annuisco.
Lisa, che fino ad allore aveva solo ascoltato la conversazione si intromette "Quando potrà tornare a casa?" chiede, "Non ha riscontrato gravi traumi apparte qualche botta, già domani mattina potrà andare, la teniamo qua sta notte per sicurezza nulla di più, ci vediamo dopo Emilie, per il controllo" e dette quelle parole prende e se ne va.
Io e Lisa rimaniamo lì, ma nessuna delle due osa dire niente della sera prima, chiaccheriamo finchè l'orario delle fisite finisce e la mattina dopo verso le 11 sono già a casa.
Per fortuna rimango a casa da lavoro tutta la settimana così posso recuperare, non ho più dolori apparte un taglio sul braccio dovuto penso ai calci e qualche botta sulla pancia, per il resto viva e vegeta. Mi mancava solo questa, mentre sono a casa guardo spesso i tagli che ho sui polsi, non so perchè, sento che fanno parte di me, il dottore non mi chiesto niente, forse non li ha nemmeno notati, per fortuna.
Nel tempo libero sto su Facebook, e noto che Mika è in Italia per le audizioni di XFactor e tra non molto farà un'intervista a Milano, appena finisco di leggere quella notizia mi illumino; POTRO' VEDERE MIKA!! Quasi non ci credo, ogni volta che veniva in Italia o ero occupata o non potevo andarlo a vedere, ma questa volta non ci sono scuse; avviso Lisa di tenersi libera per almeno un mese in modo di essere sicura di non avere impegni il giorno dell'intervista. Nei giorni successivi guardo ogni giorno Facebook speranzosa di trovare notizie e nel giro di due giorni scopro che l'intervista sarà fatta a Radio DeeJay, nella stessa radio dove era stata fatta la prima intervista nella prima edizione dove aveva partecipato, esattamente una settimana dopo, quindi il 31 Maggio; saltai di gioia e persino Lisa si commosse vedendomi finalmente felice, questa volta non me lo sarei fatta scappere, lo avrei visto.


NOTE: E così siamo arrivati al terzo capitolo! Sono così felice che a molti di voi piaccia la mia storia! ci sto mettendo tutto l'impegno che ho per mettere un capitolo al giorno, spero solo di riuscirci anche la prossima settimana che sono piena di verifiche!! non mi uccdete anche se metto un capitolo ogni due giorni veroo? *faccia da cucciolo*
bacioni a tutti e ricordatevi di dirmi se la storia vi è piaciuta <3
Panda
  
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