I boschi sono, per me, qualcosa di magico.
Verdi, con quell'odore di terra bagnata addosso, sono come enormi labirinti pronti ad aspettarti per farti perdere in loro, pieni di inaspettate sorprese.
E' quello che faccio nelle gite di famiglia. Niente come una passeggiata nei boschi mi rilassa, specie se da sola.
Qualcosa mi guizza davanti. Trattengo il respiro.
Una rana?
Si ferma. Mi fissa coi suoi enormi occhi color fango. E' piccola, la sua pelle rugosa.
Gracida.
Se ne va.
In cosa ci assomigliamo, secondo loro?
Angolo precisazioni (che oggi l'autrice non ha molta voglia di scrivere)
Che dire? (a parte il fatto che sono in ritardo mostruoso...)
Secondo me, i boschi dei sogni di Madotsuki sono luoghi positivi. Punto.
Insomma, secondo me i fantasmi sul terreno rappresentano i pensieri negativi che si lascia dietro, o che tenta. Li paragono a un labirinto perché io mi ci son persa tante di quelle volte... (come in tutti gli altri luoghi).
La rana è il simbolo della presa in giro. Del fatto che tutti dicano a Mado che è orribile (fatto espresso nell'ultima frase) esteriormente. E la città è, appunto, il luogo in cui accade di più (si sa, si può trovare l'effetto Rana anche facendo un preciso percorso nella città del Mondo Graffiti...) e dunque, per Madotsuki, è un luogo negativo.
Poi... boh. Son stanca. Non riesco a spiegare la mia idea. Magari, se provate a contattarmi più tardi, vi spiego tutto per bene. Ora non ci riesco. Scusate.
Comunque, al prossimi effetto!