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Autore: Lady Cheshire    25/05/2014    5 recensioni
Aoi Yamashita è una giovane Idol che sta facendo furore in Giappone, ha appena iniziato e i suoi concerti sono già Sold Out. A lei non interessano film e serie TV, lei vuole cantare, e ci sta riuscendo, il suo sogno sta diventando realtà. Ma Aoi ha anche un altro sogno: Frequentare la scuola. Non ha mai potuto farlo, ha sempre dovuto studiare da privatista, ma ora che potrebbe finalmente farlo, la sua fama glielo impedisce. E’ indipendente, forte, sicura della sua bellezza e del suo talento.
Yuki Ishikawa invece frequenta la scuola normalmente, è entrato a far parte del liceo Ouran con una borsa di studio. Non perché avesse problemi con la retta, semplicemente perché era abbastanza intelligente da poterlo fare. A causa della sua fragile salute non ha mai frequentato la scuola, e ora che può farlo, entra a far parte dell’Host Club. Per caso, per gioco, perché vuole divertirsi e sentirsi parte di un gruppo, anche se apparentemente non sembrerebbe.
Questi due ragazzi che non hanno niente in comune, che sono completamente diversi … sono esattamente la stessa persona.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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6– On the Top of the World
Per un attimo Aoi non si era resa conto di non essere a casa sua. Le sembrava tutto normale, ma non appena aprì gli occhi tutto le venne in mente. Era a casa Ootori. Casa sua era bruciata. Colpa di suo padre. Quella sera aveva un concerto. Doveva chiedere a Nanami se poteva andare a casa sua mentre era via. Doveva andarsene da casa Ootori.
Si stupì di se stessa, per essere le sette del mattino era riuscita a formulare una serie di pensieri con senso logico, di solito doveva seguire dei bigliettini attaccati al muro che le dicevano cosa fare per poi recarsi a scuola. Notò una cosa insolita. Sulla sedia vicino al suo letto erano posate due buste, una completamente bianca, l’altra celeste a pois.
«Ieri sera non c’erano, ne sono sicura…» disse scrutandone i contenuti. Entrambi contenevano un vestito e un completo di intimo femminile, e lei sperò che le misure fossero tirare a caso. O più precisamente quella bianca un normale vestito bianco a maniche lunghe e scollo a barca, quella celeste uno decisamente più sgargiante azzurro a balze con maniche a tre quarti a sbuffo… optò subito per la busta bianca. Intimo color carne e vestito bianco, semplice ma grazioso. Doveva essere stata Harui a portarle quelle due buste, quindi decise che dopo sarebbe andata a ringraziarla, si era presa tanto disturbo, era il minimo che potesse fare. Decise di farsi una doccia, quella stanza era enorme, aveva persino un bagno. Appena finito di frizionarsi i capelli con l’asciugamano, si era messa il vestito bianco che, tra parentesi, le piaceva parecchio. Si stava pettinando i capelli, quando sentì un rumore fuori dalla porta.
«Che succede, qualcosa non va?» domandò sporgendosi  fuori dalla porta, per trovare Hikaru in mutande e sfracellato per terra.
   «Tutto a posto, mi hanno solo dato l’ingrato compito di svegliare Kyouya e Honey» disse il ragazzo mettendosi seduto
«Se vuoi ci vado io» disse lei calma
   «Se ci tieni a morire giovane fa pure» scherzò lui, mentre lei usciva dalla stanza
«Senti… ma non hai freddo?» domandò lei a bruciapelo
   «No.. perché me lo chiedi? E poi sei tu quella coi capelli bagnati»
«Si, ma tu sei quello che indossa solo i boxer» disse lei con un sorriso tra il malizioso e il diverto, mentre lui si guardava e arrossiva fino alle orecchie… era normale, visto che i boxer erano azzurri con gli unicorni.
   «F-fai finta di non aver visto niente!» urlò imbarazzato facendola ridere poi si fece serio di colpo, e la squadrò da capo a piedi «Hai messo il vestito bianco…» disse piano lui
«Si… non trovi che sia bello?» domandò sorridente lei, mentre il ragazzo arrossiva un poco
   «Si, è molto bello… il vestito…» disse per poi ritirarsi nella stanza da dove, in tutta tranquillità, stava uscendo Kaoru
«Kaoru, Hikaru ha qualcosa che non va per caso?» domandò preoccupata al gemello che, sorridendo, si voltò verso la porta
    «No, non ha nulla… è solo un po’ passionale, tutto qui» rispose lui con un sorriso, lasciando perplessa la ragazza
«Passionale? Che intendi?»
    «Niente, niente… vieni, andiamo a vedere se le due belve sono sveglie» disse lui, spingendola verso la porta di Honey, dove tutti erano assiepati.
«Come mai tutta questa folla?» chiese Aoi aprendo la porta della stanza, tra le sentite proteste di tutti che la imploravano di non farlo. Il piccolo senpai dormiva placidamente, e la ragazza di sedette accanto a lui sul materasso.
     «Non farlo.. potresti morire… vieni da papino… non fare sciocchezze» aveva sussurrato Tamaki dalla porta
«Senpai… è ora di alzarsi…» disse dolcemente la ragazza, mentre il ragazzo si rannicchiava ancora di più su se stesso «Forza senpai… di sotto c’è la colazione che aspetta… l’ha preparata Harui sai?» disse ancora con lo stesso tono, mentre accarezzava i capelli biondo miele.
      «Davvero…?» domandò con voce assonnata
«Si, è tutto pronto in cucina che ti aspetta»
      «Allora vado» disse lui, prendendo il suo coniglio e strisciando i piedi fino alle scale, immerso nello stupore generale mentre lei sfoggiava un sorriso vittorioso
    «Non hai ancora concluso, hai battuto la Bestia te lo riconosciamo…» disse Kaoru con tono serio
   «Ma devi ancora fronteggiare il Demonio!» concluse Hikaru con tono di sfida aprendole la porta della stanza di Kyouya. Lei entrò piano a piccoli passi. Lui la spaventava decisamente più di Honey-senpai.
Non vedeva nulla del ragazzo se non i capelli neri spuntare da sotto le coperte, sparsi in disordine sul cuscino.
«Ehi… devi alzarti…» disse lei punzecchiandogli la spalla, ottenendo solo un mugugnare indistinto «Senpai…» riprovò lei, iniziando a tirargli i capelli e a scompigliarglieli con la mano. Erano inaspettatamente morbidi, mentre lei se li era immaginati secchi e sfibrati. Finalmente, dalle coltri color perla, emerse la faccia del ragazzo
  «Che vuoi?» domandò secco
«Che ti alzi»
  «No…» rispose laconico, tornandosene sotto le coperte, ma lei aveva sempre la mano tra i suoi capelli, e ne tirò una ciocca con più forza.
«Se non la smetti continuo a torturarti, ho un sacco di tempo a disposizione»
  «Non mi pare di aver detto che la cosa mi infastidisca» replicò lui, prendendola per il polso mentre si metteva a sedere.
«Caspita, il mio polso è davvero gettonato nell’ultimo periodo» commentò ironica
  «Potrei rompertelo… è talmente sottile» constatò, notando la differenza tra il braccio della ragazza e la sua mano mentre gliela stringeva delicatamente intorno al braccio sottile
«Gradirei non lo facessi…» commentò lei con un sorriso, sapeva che il ragazzo non l’avrebbe mai ferita fisicamente. Era perfido ma non fino a quel punto… o almeno sperava.
  «Hai sempre avuto i ricci?» domandò dal nulla il ragazzo che, evidentemente ancora nel mondo dei sogni, aveva per un momento dimenticato i suoi freni
«Si, ma di solito li piastro, non mi piacciono»
  «Dovresti lasciarli così secondo me…» disse lui alzandosi dal letto e prendendo un boccolo tra le dita «Sei molto bella» concluse per poi chiudersi nel bagno
«Avrà la febbre?» si chiese la ragazza, osservando scioccata la porta del bagno. Intanto l’uscio della stanza si era socchiuso piano.
   «Come sta andando?» domandò titubante Tamaki
«E’ in bagno, è sveglio… credo» dubitava che fosse completamente sveglio dopo quello che le aveva detto
   «Ha detto o fatto qualcosa di strano?»
«Si…»                                  
   «E’ normale, per lui è insolitamente presto per essere una mattina del fine settimana» scherzò Tamaki mentre uscivano dalla camera e raggiungevano gli altri in cucina.
   «Buongiorno Aoi, Tamaki…» li salutò Harui seduta al tavolo della cucina intenta, come gli altri, a fare colazione
    «Incredibile» esclamò Kaoru «Hai svegliato Kyouya-senpai e sei ancora viva!»
«Già chi lo avrebbe mai detto…» disse piano lei sedendosi era ancora perplessa da quello che il ragazzo le aveva detto poco prima. Altro che su un altro pianeta, appena sveglio doveva essere proprio in un altro universo.
   «Qualcosa non vai Aoi?» chiese Harui porgendole una tazza di caffè
«No, assolutamente nulla.. Grazie Harui» rispose lei con un sorriso, ricambiato dall’amica che, inconsciamente, non aveva ben capito il motivo del suo ringraziamento, le aveva solo portato il caffè.
  «Buongiorno…» disse Kyouya entrando nella stanza. Faceva uno strano effetto vederlo senza divisa e con i capelli in disordine, Aoi si era abituata all’integerrimo e glaciale Vice dell’ Host Club, vederlo scompigliato e assonnato la straniva.
   «Buongiorno a te senpai, mi sono permessa di preparare la colazione.. tieni»
  «Ti ringrazio» rispose lui prendendo la tazza tra le mani
    «Programmi per la giornata?» chiese Hikaru impaziente
  «Come fai ad avere tutte queste energie di prima mattina?» domandò scocciato Kyouya
«Sono le nove del mattino senpai…» disse Aoi mentre sorseggiava la bevanda calda
  «L’alba…» rispose lui scatenando le risa degli altri
«Comunque, a parte tutto, io adesso me ne vado» aggiunse Aoi
     «Ehhh?! Aoi-chan, perché che te vuoi andare?» domandò Honey con i tipici occhioni da cucciolo
«Non è che voglio, ma devo. Ho le prove per stasera» rispose mentre si alzava in piedi
  «Giusto, il concerto è stasera, è ovvio che lei abbia delle prove da fare»
«Roba da poco, soundcheck, luci, cose così.. purtroppo ci devo essere anche io» disse ancora la giovane Idol mentre aiutava l’amica a sparecchiare
«Ah, dietro ai vostri biglietti c’è la mia firma, vi servirà per entrare nel backstage, se ne avete voglia» disse lei salendo le scale. La divisa si era asciugata ed era riuscita a piegarla e a farla stare nella sua cartella, prese il telefono e chiamò uno degli autisti dell’agenzia, che l’avrebbe portata al luogo del concerto, poco lontano da Tokyo.
«Bene allora io vado» disse mettendo la testa dentro la cucina.
  «Certo, buone prove» salutò Harui, seguita dagli altri, mentre Kyouya si alzava e la accompagnava alla porta
«Wow, che padrone di casa eccellente» scherzò Aoi sulla porta
  «Non ridere, vi voglio solo fuori da casa mia il prima possibile.. sei la prima di una lunga serie» rispose lui con fare malvagio
«Oh ma come siamo dolci di mattina Oscuro Signore»
  «Trovi? E io nemmeno mi impegno» rispose ironico lui
«Ma davvero? E io che pensavo ci fosse un lungo e approfondito studio dietro»
  «Ci sarebbe anche qualcosa con quegli aggettivi, ma non si tratta di studio» frecciò lui. L’aveva fatto ancora! Le aveva nuovamente lanciato una battuta a doppio senso
«Mh… argomentazione interessante, ma forse non adatta alle nove e trenta del mattino» disse la ragazza, cercando di dissimulare l‘imbarazzo crescente, mentre l’autista parcheggiava vicino a casa Ootori «Perfetto! Io me ne vado, vi auguro una buona giornata» salutò lei, alzando lo sguardo  sul ragazzo che, con sorriso malefico, stava appoggiato allo stipite della porta
  «Bene, ci si vede stasera allora» la salutò lui, spostandole un riccio ribelle da davanti agli occhi
«Li detesto…» sbuffò lei riferendosi ai capelli
  «Un vero peccato» disse semplicemente lui «Sbrigati, l’autista sembra piuttosto impaziente» fece notare infine il ragazzo, mentre lei iniziava a correre verso la macchina. I suoi tanto detestati ricci saltellavano ad ogni suo passo, rivelando riflessi blu e viola tra i capelli corvini, poi si voltò di scatto
«Grazie ancora dell’ospitalità senpai!» gridò per poi riprendere a correre. Mentre si voltava al sole e con i capelli che mulinavano disordinati attorno a lei, Kyouya la trovò, per la prima volta da quando la conosceva, bella.
Mentre Aoi saliva in macchina, senti Tamaki urlare verso l’amico con gli occhiali
    «Che ti salta in mente?! Cosa sono quegli occhi?! Incesto! IN-CES-TO! Ѐ la nostra bambina, non puoi guardarla così! Harui!!» sembrava davvero disperato, ma ad Aoi veniva solo da ridere come una matta, non ricordava di aver mai riso tanto come da quando era entrata nell’Host Club.
Il viaggio era stato breve, mentre continuava a ripensare agli strani comportamenti del senpai e di Hikaru. Le prove erano state un po’ meno leggere visto che le avevano fatto provare tutte le canzoni e tutte le luci disponibili nel repertorio, rischiando persino di accecarla un paio di volte.
Ma, alla fine, arrivarono le nove di sera, e la piazza dove era allestito il palco, iniziava a riempirsi di gente. Sapeva che, in mezzo a tutte quelle persone, c’erano delle persone molto importanti, i suoi amici. Li cercava con lo sguardo, nascosta dietro alle impalcature, cercando di scorgere i ragazzi, e non rimase delusa. I capelli rossi dei gemelli spiccavano come una macchia di colore quasi quanto quelli biondo oro di Tamaki.
«Sono arrivati…» sussurrò Aoi contenta, mentre i ragazzi si facevano largo per arrivare vicino al palco. Le venne da sorridere guardando Honey arrampicarsi sulle spalle di Mori perché non riusciva a vedere niente, e vi rimase anche una volta arrivati davanti alle sbarre di ferro che tenevano i fan a distanza di sicurezza dal palco.
 «Chi è arrivato?» domandò il suo manager dietro di lei
«Amici…» rispose lei contenta, mentre Tamaki la salutava con il solito ed infantile modo di fare, agitando convulsamente il braccio. Accanto a lui anche gli altri la salutavano più composti, nel mentre Harui cercava inutilmente di allungare il vestito nero stile impero che, sicuramente costretta dai gemelli, stava indossando. Lei rispose agitando piano la mano e mimando un “ciao” con le labbra
 «Bene, allora dai il meglio di te, come sempre» disse l’uomo mentre le luci iniziavano ad abbassarsi e calava il silenzio. A passi lenti e misurati arrivò al centro del palco, mentre un brusio eccitato serpeggiava tra la folla. Si portò il microfono alle labbra e tutto divenne superfluo.
«It’s… SHOW TIME!» la sua voce riecheggiò, amplificata di centinaia di decibel mentre la luce illuminava il palcoscenico, tutto era diventato irrilevante, suo padre, la sua famiglia, la doppia vita… ora era il momento del suo sogno. Iniziò a cantare, nota dopo nota, canzone dopo canzone, vedeva le persone davanti a lei sorridere, ballare e cantare con lei e niente poteva renderla più felice di così. Era stancante, dopo undici canzoni passate a correre e saltare per il palco aveva iniziato a farla sudare. Ma era la sua indole, quando cantava non riusciva a stare ferma per più di qualche secondo, anche se la canzone era lenta, non riusciva a non camminare.
«Bene, ora siamo giunti all’ultima canzone ragazzi, mi ha reso davvero felice vedere così tanta gente stasera. Vi devo ringraziare, senza di voi non sarei mai arrivata fino a qui, per ciò vi ringrazio di tutto cuore… e adesso…» l’improvviso spegnersi delle luci l’aveva sorpresa, così come aveva sorpreso il pubblico. Poi sullo schermo dietro di lei, erano apparse le siluette di sette ragazzi, mentre delle voci in coro, nel silenzio, esclamavano:
«Are You Ready?!» mentre dei fuochi d’artificio esplodevano dal bordo del palco… e sei ragazzi erano comparsi intorno ad Aoi a cui era spuntato un sorriso più grande della sua faccia.
«Ragazzi, che ci fate qui?! Non dovreste essere nel Kyushu?!» domandò euforica, abbracciandoli uno ad uno
     «Beh, abbiamo deciso di farti una sorpresa» spiegò contento un ragazzo biondo con gli occhiali
«Oh ragazzi, come farei senza di voi?» chiese felice, per poi voltarsi verso il pubblico «Ecco a voi gli STARWISH!» esclamò Aoi felice come non mai, mentre i ragazzi dell’Host Club realizzavano che quei sette ragazzi vestiti con un simulacro di divise militari erano i ragazzi che avevano salvato la vita di Aoi in quella notte di pioggia. Iniziarono a cantare, continuando a far girare Aoi come una trottola e a farla ridere come una bambina… non l’avevano mai vista così felice
«Ecco a voi i principi della canzone!» gridò ancora lei, mentre ballava e cantava con loro, e centinaia di bolle piovevano sul pubblico che, come per magia, venne invaso da una sensazione di calore e gioia.
  «Sono davvero straordinari…» disse piano Harui allibita
   «Harui, non ti sarai mica innamorata di loro?!» domandò Tamaki scioccato
 «Ma piantala zucca vuota! Li trovo solo molto bravi» rispose lei
    «E guardate Aoi… Ha un’intesa perfetta con ognuno di loro…» disse Hikaru mentre guardava l’amica ballare e scherzare con ognuno dei ragazzi in maniera diversa ma comunque trasudava un complicità perfetta, come se ballassero insieme giorno dopo giorno, e separarla da lor fosse una cosa impossibile. La canzone chiuse il concerto e dopo che la ragazza e i membri del gruppo ebbero firmato un paio di autografi a qualche fan fortunato si ritirarono nel backstage, dove per entrare i ragazzi del club mostrarono i biglietti con la firma della ragazza, ed entrarono senza problemi, raggiungendola nel camerino. La trovarono in canottiera e pantaloncini e con un asciugamano sulle spalle
«Ragazzi, ciao! Come vi è sembrato?» domandò la ragazza andandogli incontro
     «Eri bellissima Aoi-chan, davvero spettacolare!» esclamò Honey contento.
   «Concordo, eri favolosa» di complimentò Hikaru
    «La mia bambinaaaa!» urlò Tamaki piangendo e abbracciandola «Papino è così fiero di te!»
«Senpai… levati… sono sudata!» protestò lei cercando di levarselo di dosso, mentre qualcun altro entrava dalla porta
      «Ehi Aoi, tuo padre me lo immaginavo un po’ più vecchio da come lo avevi descritto» disse una voce ironica dalla porta.
«Ah-ah, molto divertente Sho, esilarante… Qualcuno mi leva Tamaki-senpai di dosso?!» domandò esasperata, mentre i gemelli trascinavano via il biondo
     «Vedo che ti sei fatta degli amici, meno male» disse un ragazzo dalla pelle ambrata e gli occhi verdi
       «Eravamo preoccupati che la cosa stesse andando a rotoli» confessò il ragazzo con gli occhiali, posandole una mano sulla spalla
«Natsuki… Ragazzi, non avete di che preoccuparvi, va tutto alla perfezione»
       «Così alla perfezione che loro ti conoscono» commentò freddo un ragazzo dai capelli blu
«Grazie per la precisazione Masato… passiamo alle domande importanti. Dov’è Nanami?» domandò impaziente guardando la porta, dove spuntò una ragazzina minuta con i capelli rossi tagliati a caschetto
        «Aoi!» esclamò felice la ragazza abbracciandola «ho ricevuta la tua email stamattina, puoi fermarti tutto il tempo che vuoi, non dovevi neanche chiederlo»
     «Ѐ anche per questo che siamo qui…» disse pacato un altro ragazzo dai capelli color notte
«Tokiya… Oh, giusto! Ragazzi, vi presento gli Starwish! In ordine Masato, Tokiya, Otoya, Cecil, Sho, Ren e Natsuki e la loro compositrice, e a volte anche la mia, Nanami» li presentò indicandoli uno ad uno per poi fare lo stesso con i membri dell’Host Club
  «Quindi siete voi i ragazzi che hanno salvato Aoi» domandò Kyouya che, fino a quel momento, non aveva aperto bocca
     «Si, siamo noi» esclamò il ragazzo biondo di nome Sho
«Sono la mia famiglia… come dei fratelli» disse Aoi guardandoli e i ragazzi del Club giurarono di aver sentito dei cuori frantumarsi, da qualche parte nella stanza
       «Angioletto mio, relegandomi al ruolo di fratello mi ferisci» disse con fare teatrale Ren
«Smettila di fare così, con me non attacca»
       «Sei davvero di marmo…»
«Lavoro con loro… oramai i feromoni maschili mi scivolano addosso come l’acqua» disse con noncuranza mentre si infilava un paio di jeans sopra i pantaloncini
        «Sentite, non sarà il caso di tornare a casa?» domandò timidamente Nanami, le cui occhiaie parlavano chiaro, era stanca morta
«Si, ormai è tardi e Tokyo è a due ore da qui. Ragazzi, grazie per essere venuti a vedermi, mi ha fatto molto piacere»
    «Ehi, volevamo venire quando eravamo convinti che tu fossi solo Yuki, ora che sei nostra amica era ovvio che saremmo venuti» dissero Hikaru e Kaoru in coro
«Vi ringrazio…» disse mentre si avviavano all’uscita
  «Sei stata davvero brava… sono riuscito anche a starti dietro, visto?» sussurrò Kyouya impercettibilmente
«Come? Potresti ripetere senpai?» domandò Aoi anche se aveva sentito
  «Ripetere cosa? Io non ho detto nulla» disse lui atono, mentre lei sorrideva. –Strano- pensò tra se               -ricevo spesso dei complimenti, quello dei gemelli non più di qualche minuto fa, ma allora perché il suo mi fa così piacere… oddio, sto sorridendo come un’idiota-
        «Aoi, è tutto a posto?» le chiese premurosa Nanami
«Si, sto bene»
  «Sicura? Sei tutta rossa» rincarò Harui
«Rossa? Come rossa?!» domandò retorica guardandosi nello schermo del telefono . Le guance color porpora parlavano chiaro «Accidenti» esclamò seccata mentre rimetteva il cellulare in tasca «Forse ho qualche linea di febbre… ho sudato parecchio e il costume di scena lascia scoperto più di quanto copra» disse lei imbarazzata, doveva dissimulare, anche se non mentiva del tutto, si sentiva un po’ accaldata
      «Sarà meglio andare allora» disse Otoya passandosi la mano tra i capelli rosso acceso «Potrebbe salirti la febbre»
«Ma non preoccuparti, sono resistente»
      «Zitta e fila in macchina» esclamò laconico Masato, spingendola verso la grande macchina nera
«Ok, ho capito… quanto siete esagerati… ciao ragazzi, ci vediamo lunedì a scuola» li salutò in fretta mentre il ragazzo la caricava di peso in macchina
        «Scusateci, siamo solo preoccupati» si scusò Natsuki con i membri del Club
   «Fate bene, fate bene! Seguitela al posto mio, visto che non vivo con lei» asserì Tamaki convinto
        «Lo faremo, non temere» gli diede corda Natsuki che era considerava, e forse era uno dei pochi del gruppo, Aoi come una sorella. Per gli altri era un’amica, una confidente, una ragazza, ma solo per lui e Masato era una piccola sorellina da proteggere.
  «Sarà meglio andare… è stato un piacere conoscervi» salutò Harui a nome di tutti, e ciascun gruppo prese la sua strada e mentre Aoi guardava la macchina dei suoi amici allontanarsi, scivolò nel sonno.

Lady Cheshire: Eccomi qui, nonostante la malattia mi abbia costretto a letto eccomi qui, traballante ma puntuale, con nove pagine tutte per voi. Allora, come vi è sembrato il crossover? Piaciuto l'intervento dei Principi della Canzone? I miei amati Starwish *-* Qualcuno a parte me li conosce? Per chi non  sa chi sono vi consiglio caldamente entrambe le stagioni dell'anime, sono spettacolari!!! Ora basta fangirleggiare, torniamo al capitolo e spero vivamente che vi sia piaciuto, se trovate dettagli fuori posto o altro mi scuso, ma sono in preda alle vertigini e faccio un po' fatica ^^'' Ringrazio La_Faith per le sue continue recensioni notturne che aspetto sempre con ansia e blomik che ha recensito tutto d'un colpo e spero lo farà ancora xD Un ringraziamento va anche a Yourloveisenough_1 e Violys che, anche e hanno recensito una volta sola, mi hanno resa tanto felice. Ovviamente anche grazie a chi legge e apprezza in silenzio :) Ora vi lascio, ci si vede domenica prossima ^^
  
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