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Autore: _fyeahlie    26/05/2014    4 recensioni
Taeyang si chiedeva ancora come fosse malcapitato in quella inutile conversazione che vedeva protagonista la vita sessuale del suo migliore amico e continuava a ripetersi perché Seungri non lo chiedesse direttamente a lui, se gli interessava davvero così tanto. [...] Seungri è convinto che lui non sappia dei suoi sentimenti, ma Jiyong sa benissimo cosa prova per lui e se la ride un sacco. E' uno stronzo, o forse no.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: G-Dragon, Seungri, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Sai qual è il colmo per un dispettoso?

«Seungri, per l'ultima volta: io non tengo la contabilità delle scopate di Jiyong. Se vuoi sapere chi si fotte il sabato sera, prova a chiederglielo, mh?» dice Taeyang per la ventunesima volta interrotto nelle sue sacre prove di coreografia.
«A me non interessa affatto con chi scopa Jiyong, sia chiaro.» sbuffa accigliato il piccolo Seung Hyun, incrociando le braccia. Taeyang si chiedeva ancora come fosse malcapitato in quella inutile conversazione che vedeva protagonista la vita sessuale del suo migliore amico e continuava a ripetersi perchè Seungri non lo chiedesse direttamente a lui, se gli interessava davvero così tanto. Ma il problema principale era, appunto, il fatto che lo stesso Seungri non volesse ammettere di essere interessato alla cosa, convinto che nessuno ancora sapesse della sua stra benedettissima omosessualità e amore sfrenato per Jiyong.
«Perché non glielo chiedi tu?» dice il piccolo non-tanto-piccolo Seungri, sfoderando uno dei suoi migliori sguardi da cucciolo bastonato in cerca di affetto. Ah, povero Taeyang, oggi non era affatto la sua giornata.
«Seungri, fuori di qui.» Seung Hyun si lascia cadere a terra incollandosi - piangendo e supplicando - letteralmente alla gamba dell'amico che, dio gliela mandi buona, passandosi una mano davanti alla bocca, si chiedeva se a quel punto non fosse la morte la scelta più propensa.

«Dae, te lo dirò nel modo più carino possibile. Faceva schifo.» dice Jiyong scocciato di dover risentire per l'ennesima volta la strofa di quella canzone che lui stesso aveva composto e che era già stanco di ascoltare. «Cristo, non è nemmeno mezzogiorno» pensava buttando la testa in dietro sullo schienale della sedia girevole con l'aria di chi vorrebbe spararsi dalla noia.
«Jiyong qual è il colmo per un dispettoso?» chiede Daesung sbucando la testa fuori dalla porta della camera insonorizzata.
«C-come?» Jiyong solleva la testa a rallentatore fissando la faccia stupidamente divertita dell'amico, ricordando a mente i motivi per cui l'omicidio non è ancora legalizzato in Corea. A volte la stupidità di quel ragazzo era così grande che si chiedeva come avesse fatto a prendersi una laurea.
«Ho detto, qual è il colmo per-» «Per l'amor del cielo si Daesung, ho capito. Non lo so qual è il colmo per un dispettoso. Dimmelo tu.» come pensava, la sua stupidità era ben oltre la sua artistica immaginazione.
«E io non te lo dico!» conclude con una sonora - ma stupida, desicamente stupida - risata. Questo era troppo, era anche troppo per quell'anima in pena di Jiyong.
«Vado a prendere un caffè.» «anche per me!» aggiunge Dae, intento ora a fissare lo schermo del suo cellulare e Dio solo sa cosa stesse guardando. Per te sarebbe meglio della valeriana.» pensava Ji Yong, chiudendosi la porta dello studio alle spalle.

La caffeteria della Yg è in assoluto uno dei posti preferiti di Tabi. E' grande, accogliente e silenziosa, soprattutto silenziosa. E Tabi ama i posti silenziosi dove non c'è continuamente gente in giro a fare casino, specialmente se per gente intendiamo quattro scalmanati uno più colpito al cervello dell'altro. Seungri con il suo essere adorabilmente gay. Jiyong con gli attacchi isterici da chiedersi se sia effettivamente un uomo o una ventiseienne costantemente con il ciclo. Youngbae che non sta mai fermo un cazzo di attimo. «Dio, quel ragazzo mi fa venire il mal di testa.» e poi c'è il piccolo, cucciolo, tenero, adorabile, affettuoso, bello, maiale, da sbattere al mur.. - si, abbiamo capito - Daesung. Come avesse fatto Top ad innamorarsi di una testa vuota come quella, restava un mistero per tutti.

«Hyung!» ci risiamo, la pace è finita. Jiyong si avvicina al tavolinetto di Seung Hyun e si siede, con due tazze di caffè tra le mani. «Posso sedermi?» «l'hai già fatto.» dice con tono secco Top, intento a domandare al cielo da quante notti Jiyong non tornasse a casa e, a giudicare dall'odore, da quanti giorni non vedesse una doccia. «Se ti racconto che mattinata ho passato ti metti a piangere.» «No, mi metterò a piangere se continui a starmi così vicino, puzzone.» aveva instantaneamente pensato Tabi, scegliendo di star zitto per non offendere l'orgoglio del povero Jiyong visibilmente provato dallo stress.
«..E poi mi fa -non te lo dico!-. Hyung volevo morire. Sono uscito altrimenti lo prendevo a schiaffi o in alternativa mi trafiggevo il cervello con una penna.» dice alla fine sorseggiando dalla sua tazza di caffè. «Come sei suscettibile. Cucciolino che è, voleva solo farti ridere. E l'hai lasciato in studio da solo?» Jiyong annuisce confuso. «Sei un idiota. Vado a vedere cosa sta facendo.» dice alla fine il più grande, allontanandosi.
«Seung Hyun sembri sua madre. Ripigliati!» lo ammonisce Jiyong.
«Vaffanculo!» glrida l'altro.
Arrivato davanti la sala prove la scena che si ritrova davanti Jiyong è un po' fra il raccapricciante e il macabro. Un piangente Seungri legato stretto alla gamba di Taeyang che a sua volta si dimena chiedendo aiuto. Il ragazzo per poco non si rotola a terra dal ridere e decide di entrare, a distanza di sicurezza, da quei due esemplari di scimmie.
«E dunque.. cos'è che stareste facendo?» chiede Jiyong incrociando le braccia e fissando la faccia dei due.
«Ma, niente. Stiamo giocando a carte. MA NON LO VEDI, CRETINO?» grida Taeyang, cercando di scollarsi di dosso quei sessanta chili di fastidio.
«Il tuo amico qui voleva sapere chi ti sei scop..» «Niente! Avevo chiesto a Youngbae di darmi delle ripetizioni per la coreografia ma si è rifiutato.» Taeyang guarda sconvolto Seungri, Seungri guarda sudando Jiyong che a sua volta fissa i due come fossero due pazzi. «Brutto figlio di puttana» fa Tae avvicinandosi al maknae impietrito e imbarazzato. «E'-E' tutto apposto» continua il piccolo rialzandosi tranquillamente in piedi «volevi qualcosa Ji?» «N-no, ero venuto a provare m-ma. Vi lascio da soli.» ed esce dalla sala chiudendosi piano la porta alle spalle.
Quei due non stanno bene, adesso ne era sicuro.
«Seungri ti giuro che oggi ti faccio fuori.» «Lo so che mi ami tanto e che sono il tuo maknaettino preferito.» si avvicina il piccolo sbaciucchiandolo su una guancia prima di essere picchiato un'altra volta, e opta per andare in contro al suo amato Jiyong. «Ecco bravo, vai via.»

Il maknae per poco non si rompe una gamba rischiando di inciampare su una pianta intento a correre incontro al suo leader finendo per sembrare un molestatore. «Ma dov'è finit..»
«Stai cercando qualcuno o stai giocando a nascondino da solo?»
Seungri casca definitivamente sulla pianta finendo la sua esibizione con il culo all'aria - una vera lady, non c'è che dire. - e la faccia schiacciata sul pavimento. Questo qui non può davvero avere 24 anni, non è possibile. Jiyong lo aiuta ad alzarsi trattenendo le lacrime per le risate e gli sistema il ciuffo spettinato. Seungri arrossisce violentemente ora fissando lo sguardo di quell'essere puramente angelico mandato in terra da chissà quali dei o comunemente chiamato Jiyong.
«Stavi davvero giocando a nascondino?» gli chiede Jiyong, ridendo. Seungri emette qualcosa tipo un «Mh?» più simile al verso di un animale che altro. Jiyong lo guarda.
«Cosa?»
«Cosa?» e il premio per l'essere più imbranato sulla terra va a - rullo di tamburi - Lee Seung Hyun!
Il più grande si passa una mano sulla faccia, rassegnato. «Mi prendi in giro? Ti ho chiesto cosa stavi facendo.»
«Oh, n-nulla. Stavo.. stavo controllando che non ci fossero saesaeng nei paraggio. Tutto tranquillo!»
«Seungri.»
«Sì?»
«Sei imbarazzante. Davvero.» Seungri rimane per un attimo fermo interdetto come fosse rincretinito, poi si rende conto della figura appena fatta e si fretta a raggiungere l'amico non-così-tanto-amico già allontanatosi da lui.
«A-aspetta Ji, dove vai?» «vado a fare una passeggiata fino al bagno, vuoi venire?» sì, sinceramente sì. Andare al cesso con Jiyong era esattamente ciò che andava di fare a Seungri, intento a nascondere il rossore dalle guance.

Arrivati entrambi alla toilette Jiyong si avvicina ad uno degli orinatoi attaccati al muro e si abbassa la cerniera. Nel frattempo Seungri è un misto
fra "lo sbatto al muro adesso o mai più" e "mi sotterro o scappo?", diciamo che propende più per la prima. Il ragazzo tira lo sciacquone e si tira su la cerniera, evidentemente rimasta bloccata.
«Non chiedermelo ti prego, non chiedermelo, non chiedermelo, non chiedermel..» «Seungri mi aiuti a tirarla su? Si è bloccata.» chiede continuando a tirare su la piccola zip incastrata. Bingo! Quale migliore occasione per Seungri di mostrare le sue abilità di, come dire, far "sollevare" le cose, no?
Il ragazzo si avvicina e si abbassa cercando di evitare qualsiasi possibile contatto visivo per non precipitare negli abissi più profondi della vergogna.
«Che c'è, non ci riesci?» chiede l'altro con voce inequivocabilmente sexy. Ok, quello doveva essere per forza un sogno - o un incubo. - Seungri deglutisce e per poco non si strozza con la saliva al suono di quelle parole.
«N-no.» balbetta. Avanti, Seung Hyun, sembri un bambino di dieci anni impanicato.
Jiyong ridacchia alla vista del suo tenero maknae in preda al panico. Seungri è convinto che lui non sappia dei suoi sentimenti, ma Jiyong sa benissimo cosa prova per lui e se la ride un sacco. E' uno stronzo, o forse no.
«Prova con entrambe le mani, magari viene su.» sì, è decisamente stronzo. Seungri, per chissà quale grazia mandata da lassù, riesce con un colpo secco ad alzare completamente la zip dei pantaloni dell'altro che, quasi deluso, fa una smorfia.
Jiyong, ammettilo, avresti voluto che Seungri ti toccasse ancora il pisello.
«Comunque te la cavi bene con i lavori di mani, Ri.» conviene maliziosamente Jiyong mentre si sciacqua entrambe le mani e le asciuga su un pezzo di carta igienica.
«Eh? A-ah, beh è stato facile..era solo la cerniera incastrata che..» il ragazzo non fa in tempo a terminare la frase che viene subito intrappolato nelle labbra morbide dell'altro.
Se mai gli avessero detto che un giorno avrebbe baciato Kwon Jiyong, Seungri non ci avrebbe mai creduto. Nel bagno della YG poi.
Vista da fuori quella doveva essere davvero una scena romantica.
Mentre uno sta in paradiso, sul volto dell'altro si disegna un sorrisetto compiaciuto. Kwon Jiyong, sei un vero bastardo.
«Ei Ri, salutami il tuo amichetto!» e detto ciò, il leader si allontana con aria di chi sa di aver appena iniettato una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. Seungri si guarda intorno spaesato, e poi si rende conto di essere nel bel mezzo di un'erezione grande quanto un Boeing 737.
«Dio se esisti, ti prego, uccidimi ora.»
  
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