Click
Che bella macchina …
Luccicava alla luce del sole.
Ne accarezzò i finestrini scuri.
Sono proprio neri … sono come i suoi occhi.
In un attimo gli balenò nella mente l’immagine del suo sorriso.
È proprio un bel sorriso …
Fin troppo bello.
Fin troppo bello.
Il contenuto dello zaino diventava sempre più pesante.
Era piombo ormai.
Tirò fuori quell’oggetto.
Passò le dita sui contorni spigolosi della scatola.
Erano freddi e lucidi.
Anche la sua mente era fredda e lucida.
Si chinò.
Appoggiò la cosa sotto l’auto.
Che peccato che una macchina così bella debba fare una così brutta fine …
Venti passi.
Crepa, bastardo.
Click