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Autore: julierebel17    29/05/2014    3 recensioni
“CC, arrivo”
Corse ad aprire, ma nel preciso istante in cui la porta si spalancò, l’istinto quasi le disse di richiuderla.
“T-tu!”
“Senti Christy, fammi spiegare, io…”
“Vattene!”
“Ti prego, non volevo…” “Ashley vai via”.
Chiuse la porta e, poggiandole contro le spalle, scivolò fin sul pavimento.
Sentì fare la stessa cosa dal lato opposto.
Rifletté per qualche secondo: aveva ventidue anni, poteva ancora comportarsi come una bambina?
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Andy Biersack, Ashley Purdy, Cristian Coma, Jake Pitts, Jinxx
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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______________*What The Hell?!*__________________________________*Your Kiss A Whitered Rose...Your Lips Have Buried Me*________






Hey guys! Come state? Io sono un misto di isteria ed ansia in questi giorni. Mancano solo 72 ore (di cui 15 di classe) alla fine della scuola, ma sembrano non passare mai ç_ç. Ho trovato il tempo di scrivere un po', mica mi dimentico di voi?! Spero che questo capitolo vi diverta. Il nostro caro Ashley ha gli spiriti bollenti dentro, ma dopotutto, non lo chiamavamo:"Purdy Pervert" ?
Bye guys!

Julie

 

 



Christina rise, ma non in modo sincero, piuttosto isterico e il bassista conosceva perfettamente quella risatina;

significava:

“Smettila. Sono tremendamente in imbarazzo”.

Si allontanò di poco, ma esitò sull’eventualità di scusarsi.

Notò la chitarra.
“Da quando hai ricominciato?” le chiese gioioso.
“Eh?”
“A suonare. Non ti ho mai vista farl…”
“Giù le mani da quella chitarra. Non sono in grado di suonarla. Un attimo che la poso nell’armadio”
Non ebbe il tempo di muoversi che Purdy prese agilmente lo strumento, si sedette sul divano e cominciò a suonare una canzone intitolata Savior.

“I never meant to be the one who kept you from the dark, but now I know my wounds are sewn because of who you are…I will take this burden on and become the holy one, but remember I am human and I'm bound to sing this song…
So hear my voice, remind you not to bleed, I’m here…savior will be there when you are feeling alone, a savior for all that you do, so you live freely without their harm”

Christy s’incantò per la bellezza di quelle parole.

Ashley alzò lo sguardo e vide che aveva gli occhi lucidi:
“Beh…ho rubato la canzone ad Andy per stasera” rise.
“Dai, vieni a sederti qui” spostò la chitarra per indicarle le ginocchia.
La ragazza un po’ impacciata gli diede ascolto.
Poi l’altro le posò lo strumento sulle gambe.

“E ora? Cosa ci devo fare con quest’aggeggio?” riprese ironicamente Christina.
“Suona” rispose il bassista.
“E-eh? No, ti ripeto, sapevo suonare una volta, ma adesso…”
“Adesso suoni. Quale canzone conosci?”
Christy si ricordò di una canzone che aveva imparato da Jake.
Il chitarrista le aveva detto che l’aveva scritta Andy per sua madre, Carolyn.

“Mh, nessuna”
“Non mentire, ti conosco, so che qualche chitarrista ti ha sicuramente insegnato a suonare”
“Uff. Ash. Non so suonare nulla, Jake non mi ha mai…” si portò la mano alla bocca, era caduta nella sua trappola.

“Jake? Jake chi? Aaah, il caro, vecchio fratellone Pitts. Ti ha dato lezioni?”
“Lezioni? A me? AHAHAHAH no…”
Risata isterica, di nuovo.
“Va bene. Mi arrendo, però, fammi prima fare due conti:
1) Hai nominato Jake
2) Jake suona la chitarra
3) Ama in particolare una canzone che, durante i primi tempi di conoscenza, faceva ascoltare a tutti
4) Quella canzone è sicuramente Carolyn

Christina arrossì di scatto e fece per alzarsi.
“Eh, no! Sta’ buona. Prendi quella chitarra e fammi ascoltare Carolyn. Posso cantarla se ti va”.

La convinse dopo un buon quarto d’ora.
La ragazza iniziò a suonare timidamente ed Ashley enfatizzò le parole:
”You’re not alone, we’ll brave this storm” col tono della voce e guardandola negli occhi.
Christy sbagliò un accordo e come sempre maledisse la chitarra.

“Non prendertela con quel povero attrezzo. Devi andarci più decisa sulle corde”
“Non ci riesco più” disse abbattuta.

Nascose le mani ad Ashley che, per mostrarle il movimento inevitabilmente le toccò le dita:
“Quanto ti sei esercitata oggi?”
“Ecco…”
Il bassista sapeva che non era prudente esagerare se non suonava da tempo o rischiava di farsi male sul serio.
Doveva suonare regolarmente, finché le dita avessero formato dei calli facendo abitudine alla durezza delle corde.

“Christy…allora?”
“Ehm…credo cinque…”
“Cinque cosa?”
“Cinque ore…”
“Oh no. Non dirmi che le hai fatte di seg…”
“Si, tutte di seguito”
“Se non smetti ti sanguineranno le dita, stupida” le disse Ashley seriamente risentito.

Christina posò la chitarra sul mobiletto adiacente al divano poggiandone il manico alla parete ed essendo in torto, abbassò lo sguardo:
“Ecco…Ash…”
L’altro le prese la mano e notò un profondo taglio sul pollice.
“Aaah, che testa dura che hai…”.
La fissò per un attimo.

“Lo sai che ti amo, vero?” le sussurrò per poi stringerla a sé.
Esitò ancora finché si decise e provò a sfilarle la maglia.
Immediatamente Christy si sottrasse alla sua presa.

“Non-non ti va?” chiese in modo impacciato il bassista.
“Pensi sempre alla stessa cosa tu, eh?”, la Bailey sorrise.
Per la prima volta Ashley si sentì in imbarazzo.

“Scricciolo, sono un uomo…è normale”.
Christina lo fulminò con lo sguardo:
“Quindi vuoi riversare le tue tempeste ormonali su di me, Purdy?”
“Ma come sei permalosa!” le rispose.
“Non hai risposto alla mia domanda e comunque, no, non sono permalosa. Cazzo, a sentirti parlare così ti prenderei a schiaffi”
“Ok, scusa”. Ashley si arrese.
“Vediamo un film?” affermò per smorzare la tensione che si era creata nell’aria.
“Alle dieci? Mmh, magari accetto la tua proposta sconcia” rispose Christina gettandosigli addosso.
Ashley che era ancora seduto, si ritrovò disteso e l’impatto del divano con il mobiletto accanto fece si che la chitarra gli cadesse in testa.

“Porca miseria! Che botta!” gridò accarezzandosi il capo.
Christy corse in cucina piegata in due dalle risate.
Pensò di prendere del ghiaccio, ma le risa le impedirono di aprire il freezer per almeno cinque minuti.
“Hai finito di ridere?!” ribatté il bassista con la voce incrinata dal dolore.
“Scusa, scusa…pensavo che questo è un segno del destino. Il karma non vuole che scopiamo stasera…ahahahahahah!” riprese a ridere copiosamente.

Ashley si strinse in sé irritato, con una strana espressione ed un panno pieno di ghiaccio sui capelli.
“Forse hai ragione, meglio che aspetti un altro po’, non vorrei rompermi qualche costola, sarei più ridicolo di Andy che se l’è rotte come un idiota per saltare dal palco”
“A proposito di Biersack, è venuto a trovarmi questa mattina”
Ash si fece serio:
“Cosa voleva?”

  
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