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Autore: marylilyemy    29/05/2014    1 recensioni
Ci fermiamo entrambi a guardare le stelle. – Non credi che siano qualcosa di stupendo?-mi chiede con il naso all’insù. – Già- dico sospirando. – E se in esse è conservato il nostro destino?-mi chiede guardandomi. Mi volto verso di lei. -Non è nelle stelle che è conservato il nostro destino, ma in noi stessi- le dico sorridendole.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 22: La fine e l’inizio di tutto POV ROBERT Mi sveglio,scosso dal rumore della città. Mi stiro delicatamente i muscoli e mi accorgo che lei è ancora accanto a me,bellissima come sempre. I capelli mossi,il viso limpido e quelle dannate bende sulle braccia. Appoggio le labbra sulla sua guancia e mi alzo. Vado in bagno e faccio la doccia,ma decido anche di farmi la barba. Ormai la metà dei miei effetti personali si trova qui e metà a casa mia. Sorrido insieme ai miei stupidi pensieri. Mi asciugo e indosso i boxer. Ritorno in camera da letto cercando l’asciugacapelli. Vedo Sarah girarsi nel letto e poi aprire gli occhi lentamente. Passo l’asciugamano tra i capelli scuotendoli. Rimane paralizzata come ieri e diventa tutta rossa ma poi un bellissimo sorriso le si forma sul viso. – Buongiorno- dico sorridendo e sedendomi sul letto. – Giorno- dice sedendosi anche lei. Ci guardiamo in un minuto sconfinato negli occhi. Si avvicina al mio viso mordendosi il labbro e poi mi stampa un bacio. Ride mentre scombina ancora i miei capelli. Mi alzo. – Dove trovo un asciugacapelli?- dico ridendo. – Nel terzo cassetto del mobile del bagno- risponde alzandosi e andando in cucina. Non ricordavo dove l’avessi posato ieri. Finisco di prepararmi e vado anche io in cucina. Oggi è una splendida giornata di sole anche essendo l’ultimo dell’anno. E avere il sole qui,a Londra,è un miracolo. La vedo armeggiare con il forno e in un attimo posiziona dei croissant sul tavolo. Le sorrido e mi avvicino a lei. – Come va?- le chiedo prendendo tra le mie mani i suoi polsi. Li scruto attentamente ma lei si scansa. – Sarah..- la chiamo. – Meglio- dice fingendo un sorriso. – Non va meglio- ribatto. – O almeno da quello che vedo- dico indicando il suo pantalone. Il punto dove si era tagliata era sporco di sangue. Corre in bagno e sento aprire il getto caldo della doccia. Rimango fuori appoggiato alla porta ad aspettarla. Fino a che non sento dei singhiozzi. Merda! Sta piangendo! Ma non mi potevo cucire questa maledetta boccaccia? – Va tutto bene Rob- mi anticipa. Ma dalla sua voce capisco che non va bene per niente. Aspetto ancora un po’ e poi la vedo uscire già con le bende cambiate e in intimo. In un attimo divento un pomodoro. È incredibile l’effetto che mi fa. Non dovrei arrossire davanti a un sedere e a delle tette. La seguo in camera e la vedo vestirsi. Insomma come se poco prima non fosse successo niente. Indossa un jeans con le sue solite converse e un maglione verde che scende sulla spalla destra. Passa accanto a me e mi sorride. Questa ragazza è strabiliante. La guardo mentre in bagno aggiusta i capelli,si lava i denti e si trucca. – Finito!- dice soddisfatta davanti a me. Poi,con il sorriso più bello,mi accompagna a tavola a fare colazione. Decidiamo di uscire perché è già troppo tempo che siamo chiusi qui. È davvero bellissima. Il maglione mette in risalto i suoi bellissimi occhi. – Comunque scusa per prima- le dico mentre chiude casa. Si avvicina a me. – Scusa di che? Non hai fatto nulla Rob,smettila di scusarti!- dice prendendo il mio viso tra le mani. All’improvviso sembra che abbia sentito un buon odore perché si avvicina al mio collo e inizia ad annusarmi. – Cosa sei ora? Un cane?- dico ridendo. – Ma che dici scemo!- mi dice dandomi un colpetto sulla testa. – Cos’è?- mi chiede continuando ad odorare. – Mhh,se non mi sbaglio melograno e mandorle- rispondo. – Mhh- dice bagnandosi le labbra con la lingua. Sorrido. Arriva ad odorare il mio mento ma la anticipo e finalmente la bacio. Sorride e mi prende per mano. – Hai idea di dove andare?- mi chiede ancora. – Oggi più domande del solito,vero?- dico ridendo. Sorride. – Comunque no. Non lo so. Ma guarda qui!!!- dico mostrandogli una Nikon d3200. Per un attimo non respira ma poi mi salta addosso. – Che bello!!!- dice sorridendo mentre io la faccio roteare. Le prendo la mano e le sorrido. Questa giornata è tutta sua! Iniziamo a girare per Londra facendo foto a non finire. Credo che con tutte le foto che mi ha fatto riuscirò a fare il calendario 2014. Dopo un po’ prendo anche io la macchina fotografica e inizio a farle tantissime foto senza che lei se ne accorga. Sono tutte spontanee e bellissime. Poi,la cosa che mi preoccupava di più,mi costringe a farcele insieme. Odio le foto,vengo sempre male! Facciamo tantissime foto insieme le più improbabili,le più romantiche. Mi soffermo su una in particolare mentre le osservo una ad una. In un attimo scoppio a ridere. Sarah vicino ad un Beefeaters che lo indica sorridendo ed io un po’ più avanti che rido come un idiota. Sarah si volta e mi viene accanto. – Questa è la più bella!- dice sorridendo e baciandomi una guancia. Sorrido anche io. La mattinata passa in fretta e nel pomeriggio non sappiamo che fare. Così Sarah mi costringe ad andare a salutare la mia famiglia. Bussiamo e...- Oh Sarah! Ma che sorpresa! Ma che ci fai qui???- domanda mia madre abbracciandola. Tutta la mia famiglia accorre a quelle urla e per almeno 1 minuto non lasciano libera Sarah dagli abbracci. Entriamo dentro e subito mia madre inizia a farle tante domande. Più li guardo insieme e più mi accorgo di quanto sia speciale Sarah. È riuscita a conquistare i miei in così poco tempo e le mie sorelle l’adorano,perfino Victoria! Mi sorride anche lei di tanto in tanto prendendo la mia mano e stringendola. Fatte le sei,ci alziamo,salutiamo e ritorniamo alla cara mamma Londra. – Dove ceniamo?- mi chiede all’improvviso distraendosi da i suoi pensieri. – Oh finalmente si degna di parlarmi dopo ben 3 ore!!!- esclamo. Fa la faccia delusa e poi si accoccola sotto le mie braccia. Le bacio la testa. – Comunque siamo con i ragazzi- le dico. D’improvviso ci teletrasportiamo. Rimango scioccato e i brividi non smettono di percorrermi la schiena. – Sarah,ti prego,avvisami prima di farlo- dico tentando di respirare. Rimaniamo incollati a quel panorama. Siamo sul London Eye. Sospiro tenendola stretta a me. La osservo,finalmente felice. Quel suo odore che penetrava, fin dentro le ossa. Non saprei dire di che cosa si trattasse, ma mi dava i brividi ogni volta. Quel momento era semplicemente perfetto. – Rob- mi chiama. – Dimmi-. - Mio padre mi diceva che quando ti innamori per la prima volta, la tua vita cambia per sempre, e per quanto tu ti sforzi di liberartene, quella sensazione non ti lascia più- dice molto lentamente. La stringo più forte a me come se volessi proteggerla da quel ricordo che,già sapevo,stava viaggiando nella sua mente. – Aveva ragione- sussurro. – Mi ami Rob?- mi chiede dubbiosa. – Certo che ti amo. Che domande mi fai?- dico girandola verso di me. Sorride e poi mi bacia. – Andiamo?- sussurro. Prende di nuovo la mia mano e siamo lì. La guardo storto per non avermi avvisato ma mi sorride e sorrido anche io. I ragazzi ci accolgo con tanti abbracci e Sarah aiuta Anna e le ragazze a finire di preparare mentre noi ragazzi giochiamo alla Wii. – È pronto!!!!!!- il grido di Anna ci spiazza e subito ci sediamo a tavola. Passiamo la serata a parlare di sport,programmi televisivi interrotti ovviamente dalle battute mie e di Kellan. Non poteva certo mancare poi il gioco del mimo dove Sarah è una frana e fa perdere tutti. Poche volte si avvicina a me e si attacca alle mie labbra. Ma va bene,nemmeno a me piace stare abbrancati tutto il tempo. Bisogna divertirsi! Essere amici! Il tempo passa in fretta e ci ritroviamo tutti fuori pronti per partire verso il Big Ben. Andiamo a piedi visto che non è tanto distante. In poco tempo ci ritroviamo lì sotto. O meglio dire lontani almeno 500 Km. C’è quasi tutta Londra qui sotto! Prendo la mano di Sarah. – Vieni- sussurro. Iniziamo a farci spazio tra la folla mentre guardo impaziente l’orologio. Questo è uno dei suoi sogni e voglio che si realizzi per vedere la felicità sul suo volto. Riusciamo a farci spazio e arriviamo fino a sotto. L’orologio segna le 23:55. La sento tremare. Si volta verso di me. – Sai,non credevo di riuscire ad arrivare fino a qui. Ricordo il giorno in cui ti vidi in quel treno e tu,sbruffone ti rubasti il mio posto. E ancora quando ti incrociai al bar,al parco. Quando mi aiutasti con i barattoli,a pitturare,quando mi salvasti la vita per la prima volta. Quando vidi per la prima volta la neve,quando scoprì cosa sei,quando ebbi la paura di perderti. La seconda volta che mi hai salvato,le tue prime gelosie,la nostra prima litigata,la nostra uscita. Il nostro primo bacio,il nostro bagno a mare il 23 Dicembre,i tuoi,il Natale più bello di tutta la mia vita. I miei poteri,il nostro breve addio e noi due di nuovo insieme. Non credevo che in così poco tempo avrei provato tutto questo. Non credevo di incontrare una persona come te,che mi ama,per quella che sono. Non credevo di farcela. Ma ce l’ho fatta- dice stringendo le mie mani. -2 minuti. Sento il suo cuore battere forte. I miei occhi si fanno lucidi insieme ai suoi. – Io non credevo di riuscire a mostrare a qualcuno quello che sono veramente senza essere cacciato via. Non credevo di riuscire ad amare una persona così immensamente. Non credevo di fare molte cose ma ce l’ho fatta- sussurro facendo scendere qualche lacrima. - Ti amo,Sarah. Sono quel che sono grazie a te. Tu sei ogni ragione, ogni speranza, e ogni sogno che ho mai avuto, e non importa cosa ci accadrà nel futuro, ogni giorno insieme è il miglior giorno della mia vita- dico stringendola a me. – Per sempre- sussurra. La folla inizia a creare una specie di coro e noi ci accorgiamo di essere alla fine di tutto il dolore e all’inizio della felicità. – 10,9,8,7,6- dico iniziando a urlare anche io. Sarah subito mi segue lacrimando con il sorriso sulle labbra. – 5,4,3,2,1-. – HAPPY NEW YEAR!!!!!- urliamo a squarciagola saltando. L’abbraccio fortissimo. I fuochi non tardano ad arrivare. Li guardiamo sorridendo e abbracciati. La guardo,felice..Ci sono riuscito! Mi guarda a sua volta. Mi avvicino piano alle sue labbra. La bacio. Mordo il suo labbro inferiore. La stringo a me. È davvero così...così. Questa è la nostra notte! La porto in un angolo più isolato cercando di parlarle. Mi sorride emozionata. – Tutto è nato da uno sguardo,non so perché,non so come. Ma in quel preciso istante tutto si è spento e sei rimasta tu. E poi è nata la voglia di sentirti,di vederti,come un desiderio inarrestabile,una sete che non trova acqua...la mia ossessione più grande! Ti sento ovunque! Nella musica,nelle giornate che finiscono,sui miei vestiti. Perché amare significa vivere,significa soffrire e se lo sto facendo ora voglio continuare a farlo-. Guardo le sue lacrime scendere ma gliele asciugo. – Tutto questo vortice di parole,emozioni,può essere raccontato solo in una storia....LA NOSTRA!- continuo. La musica e la confusione ad alto volume fanno da sottofondo. Mi bacia ed io la bacio. La voglio,la desidero. Aumenta il bacio attaccandosi di più a me. Ci stacchiamo a fatica e ci sorridiamo. – Andiamo?- le chiedo porgendole la mano. La afferra e la stringe. – Andiamo!-.
  
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