Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
Segui la storia  |       
Autore: xsecondchoice    30/05/2014    2 recensioni
Cosa faresti se all'improvviso tutto il tuo mondo iniziasse a crollare?
Se la vita ti mettesse davanti ad un scelta?
Ne usciresti fuori a pezzi o intatto?
Questa è la sua storia e questo è UNBROKEN.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 33: Unbroken - Epilogo
 

Ci siamo. Il momento è arrivato.
Sto varcando la soglia della clinica, un posto che nel giro di tre mesi è riuscito a cambiare completamente il mio modo di vedere il mondo. È vero, all’inizio non volevo farmi aiutare, ma adesso, se potessi tornare indietro, direi alla me stessa di allora di non avere paura, di affidarsi completamente alle persone qui dentro perché mi hanno aiutata a trovare quello che stavo cercando da una vita. A partire da Phil, che non è stato solo un dottore ma un amico, una persona che ha saputo ascoltarmi come nessuno aveva mai fatto prima, fino a Mary che mi è stata accanto ogni singolo giorno e mi ha aiutata durante i momenti peggiori.
Una lacrima scende mentre ripenso a tutto quello che ho passato qui dentro e senza voltarmi, esco dall’edificio.
La mia famiglia è lì. Joe è lì. Sono tutti presenti, con un sorriso stampato sulla faccia, e appena li vedo mi asciugo il volto e sorrido anche io.
«Demi!», urla Madison correndo verso di me e abbracciandomi forte
«Maddie!», dico ricambiando l’abbraccio e dandole un bacio sui capelli «Mi sei mancata così tanto, piccola»
«Anche tu mi sei mancata, Dems»
Lascio la mia sorellina e mi avvicino a Dallas che con le lacrime agli occhi mi abbraccia senza dire niente. Le parole non sono necessarie. L’abbraccio che ci scambiamo parla per noi.
«Oh, tesoro mio! Ti trovo in gran forma!», mi dice mia madre aprendo le braccia. E io senza indugi mi ci butto in mezzo.
«Mamma!», inizio a singhiozzare «Non vedevo l’ora di rivederti!»
«Anche io bambina mia!»
Mia madre si allontana e io subito abbraccio Eddie. «Eddie, sono così felice di vederti!», dico sorridendo.
Lui ricambia l’abbraccio e mi stringe forte a sé «Tua madre ha ragione Demi, sei stupenda»
Le braccia di Eddie mi lasciano e il cuore inizia a battermi forte. Rischia quasi di uscirmi dal petto.
I miei occhi e quelli di Joe si incrociano e lui mi sorride. Io ricambio il sorriso e lentamente mi avvicino.
«Ciao», dico quasi in un sussurro. Non so se sia la presenza dei miei genitori o il fatto che ogni volta che lo vedo sia sempre più bello, ma non riesco a lasciarmi andare. Vorrei buttargli le braccia al collo e baciarlo fino a restare senza respiro, ma c’è qualcosa che mi blocca.
Lui mi guarda stordito poi elimina la poca distanza tra noi e mi bacia dolcemente spazzando via ogni mio timore.
«Hey», mi dice appoggiando la sua fronte alla mia mentre con la mano mi tiene il volto e mi accarezza la guancia con il pollice.
«Come stai?», gli chiedo perdendomi nei suoi bellissimi occhi
«Adesso che sei qui con me, sto benissimo», mi sorride e io mi avvicino dandogli un piccolo bacio «Sei bellissima», continua.
Le sue parole mi provocano un brivido e il cuore mi si ferma in gola, perché per la prima volta sento di esserlo per davvero.
Sì, mi sento bella, mi sento felice e mi sento innamorata. Lo so che non è finita, che ci saranno giorni bui e che mi dovrò impegnare ancora di più ora che sono uscita dalla bolla di sapone in cui mi sono rifugiata in questi ultimi mesi, ma sono fiduciosa perché sono circondata da persone che mi vogliono bene e che so mi staranno accanto per tutto il tempo.
 
 
Apro gli occhi e li sposto subito al cuscino di fianco al mio come faccio ogni mattina. Con mio grande dispiacere mi rendo conto che non c’è nessuno al mio fianco. Richiudo gli occhi mentre un senso di vuoto mi pervade.
Io e Joe viviamo insieme da qualche mese in un attico a Los Angeles e ieri sera è dovuto partire con i suoi fratelli per New York.
Il nostro rapporto va più che bene, siamo finalmente felici e proprio per questo abbiamo deciso di andare a convivere. La sua presenza nella mia vita è più che positiva per i miei problemi. Mi sta aiutando molto nel mio percorso di recupero e io lo amo così tanto per quello che sta facendo.
Scendo dal letto e come sempre vado verso lo specchio per svolgere il mio solito mantra mattutino: guardarsi, sorridere e trovare un obiettivo per la giornata.
Appena osservo la mia immagine riflessa, sul mio volto si materializza un espressione di disgusto.
«Che schifo», dico passandomi una mano sulla faccia. Questa mattina non mi vedo per niente bella. Non ho voglia di sorridere e sicuramente non ho voglia di avere un obiettivo.
Abbandono il grande specchio e mi dirigo in cucina, preparo il caffe e mi riempio una tazza. Apro il frigorifero, ma non appena vedo il cibo al suo interno mi sale la nausea, quindi lo richiudo.
Mi siedo al tavolo con la mia tazza e osservo il liquido nero al suo interno.
«Che schifo», mi esce di nuovo.
Faccio un sorso e poi accendo la tv. Danno un programma di cucina, cambio subito per poi alla fine spengo l’apparecchio.
Non va per niente bene. Oggi è una di QUELLE giornate.
Prendo il cellulare e decido di chiamare Lucy, la mia consulente.
Phil e Mary hanno continuato a seguirmi nei primi mesi, poi però hanno passato il mio caso a Lucy e devo dire che anche con lei mi trovo molto bene. Solitamente passa la maggior parte del tempo insieme a me e quando non può la chiamo e le racconto la mia giornata.
«Demi, tutto bene?», risponde dopo il secondo squillo «Di solito non chiami mai a quest’ora»
«Non lo so Lucy, oggi penso che sia una di quelle giornate», rispondo con voce bassa
«Raccontami, che succede?»
«Non ne ho idea. Mi sono svegliata e tutto mi fa schifo!»
«Accidenti! Come tutto ti fa schifo?»
«Sì! Non sono riuscita a guardarmi per più di due secondi allo specchio e sono riuscita malapena a buttare giù una tazza di caffè»
«Joe non è li con te?»
«No», rispondo con un sospiro «ieri sera è partito per lavoro. Sono a casa da sola»
«Il tuo umore potrebbe dipendere dal fatto che Joe non sia li con te?»
«Forse. Ma non è sicuramente il motivo principale»
«Come mai ne sei così convinta?», continua Lucy
«Perché ho lavorato su questa cosa. Il mio umore non dipende da Joe. Non più. Ho imparato a mettere me stessa al primo posto»
«Certo, ma è normale sentire la mancanza del proprio fidanzato»
«Okay», rispondo non sapendo cos’altro dire.
«Prova a fare qualche esercizio di yoga. Prepara una torta. Insomma, trovati qualcosa da fare. Non lasciare che la negatività ti rovina la giornata»
«D’accordo. Ci proverò!», dico cercando di sembrare convincente
«Coraggio Demi, puoi farcela!»
Ringrazio Lucy e la saluto chiudendo la telefonata. Mi è stato molto utile parlare con lei anche se non mi sento ancora del tutto stabile.
Apro l’applicazione di Skype dal mio I-phone e chiamo subito Joe. Ho bisogno di sentire la sua voce, di vedere il suo volto.
Dopo qualche squillo appare il suo bellissimo viso sullo schermo e subito inizio a sentirmi meglio.
«Hey, piccola! Ti sei appena svegliata?», mi sorride.
D’istinto gli sorrido anche io e sento che lo schifo sta iniziando a lasciarmi.
«Sì, ma non ho voglia di fare niente. Neanche di vestirmi»
«Demi…», mi guarda severo
«Lo so. Se tu fossi qui sarebbe meno difficile»
«No invece, te la sai cavare anche senza di me»
«Non oggi. Mi sento così schifosa», dico mentre sento gli occhi riempirsi di lacrime di rabbia verso me stessa
«Dems, non piangere. O sarò costretto a lasciare il mio lavoro e prendere il primo volo per Los Angeles»
«Non lo faresti mai!», sorrido asciugandomi le guance.
«Quanto sei bella quando sorridi! Ti prego, non piangere. Lo sai che ti amo da morire?»
Mio Dio, quest’uomo deve essere una specie di angelo mandato per salvarmi. Con una sola frase è riuscito a farmi sentire meglio.
Lo schifo è scomparso. Mi è addirittura venuta fame.
Mi asciugo le guance, fisso Joe per qualche secondo che è in attesa di una mia risposta e poi sorridendo gli dico: «Lo so. E io ti amo ancora di più».
 
 
I riflettori sono su di me, la folla è in delirio e la band alle mie spalle sta intonando le prime note di una mia canzone.
Finalmente sono dove volevo essere. Finalmente la mia vita è quella che ho sempre sognato.
Sono innamorata e sono amata. Sono felice e riesco a rendere gli altri felici con la mia musica. Mi sento bella e sto cercando di insegnare alle altre ragazze come imparare ad amare se stesse.
Ho deciso di andare in giro per il mondo a raccontare la mia storia. Non ho voluto nascondermi perché quello che mi è successo è stato difficile, ma allo stesso tempo mi ha aiutata a crescere e a diventare più forte. Ho capito che nella vita si può cadere ma bisogna sempre rialzarsi ed andare avanti.
E stasera su questo palco davanti a queste persone so di non essere più la ragazzina distrutta di un tempo, so di essere forte perché ce l’ho fatta e sono riuscita ad uscirne intatta.
Chiudo gli occhi, e lascio che la magia del palcoscenico mi entri sotto la pelle, poi sorrido e do inizio allo show.
 







Angolo della scrittrice:

Eccoci qui! L'ultimo capitolo di questa fanfiction. Finalmente ce l'ho fatta!
Devo dire che non è stato per niente facile scrivere questo epilogo, perchè non mi piace che le cose belle abbiano una fine. Ho amato scrivere questa fanfiction, ma più di tutto ho amato leggere le vostre recensioni.
Grazie per aver letto, seguito, preferito, ricordato e recensito questa storia. Grazie per esservi appassionati alle mie parole. Grazie mille a tutti voi, ma soprattutto grazie alle musa inspiratrice: Demi. 
Spero che l'epilogo vi sia piaciuto.
Un bacio,
xsecondchoice




 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato / Vai alla pagina dell'autore: xsecondchoice