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Autore: aris_no_nami    30/05/2014    1 recensioni
Come può una ragazza che andava ogni sera a continue feste in discoteca ridursi a starsene a casa a leggere riviste?
Come può non voler più conoscere persone nuove?
Come può non voler più ascoltare musica?
Ed un ragazzo... Come può riuscire a cambiarla con solo uno sguardo?
A farla sentire a disagio con una sola parola?
La notte che li accompagnerà sempre e la luna che li illuminerà ci narreranno la storia di due persone completamente diverse... Di due persone alle quali hanno praticamente rubato le emozioni di ogni essere umano... Di due persone che hanno bisogno l'una dell'altro per andare avanti... Di due persone che hanno bisogno dell'amore dell'altro e che lo capiranno solo alla fine...
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B2ST, 2NE1, sorpresa.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NO.
L’unica cosa che aveva potuto “creare” la mia testa completamente in tilt. Con non so quale forza ero riuscita ad arrivare… Ma avrei preferito non essere in quel posto… per nulla mondo doverci tornare…
Poggiai la mano sul vetro che ci divideva e non capii più nulla, non sentii più nulla. Vedevo solo quella lastra che la separava da me, quel lettino bianco e… quella macchina… quei tubi…
NO.
Ormai quelle lettere non erano più solo nella mia mente ma stavano occupando l’aria intorno a me e a SangHyun, che era appena riuscito a raggiungermi e che stava cercando di farmi stare in piedi… già, le mie gambe erano cedute nuovamente…
Quel dolore al petto ricomparve e questa volta era decisamente più forte, più vero, più straziante.
NO.
La vista si appannò ma, nonostante ciò, notai la figura dai lunghi capelli mori accanto al suo lettino e il dolore divenne ancora più forte quando vidi quella stronza che stava piangendo.
Senza pensarci un attimo entrai nella stanza e in un secondo la trascinai fuori per un braccio. Appena me la ritrovai davanti con quegli occhi gonfi di lacrime le tirai uno schiaffo che le fece girare la testa, sotto lo sguardo incredulo del figlio.
-Tu… - sussurrai avvicinandomi fino ad essere ad un palmo di distanza dal suo volto –Sporca puttana!!
Urlai poi, con una rabbia disumana.
-Sporca puttana!! - ripetei ancora più forte –Con che coraggio?! Con che coraggio sei qua?!
Urlai senza riuscire a controllarmi. La donna mi guardò dritta negli occhi per poi spingermi indietro con sguardo fiero.
-Io sono sua madre… mi chiedo che diavolo ci fai tu qui.
Disse pronunciando quel ‘TU’ come se fosse la parola più spregevole al mondo.
-Io sono l’unica persona che le è sempre stata realmente vicina!
Urlai battendomi la mano sul petto e vedendo una fiamma negli occhi della madre di Dara.
-Tu! Tu sei la causa di questo! Tu e solo tu!
Urlò a sua volta indicando il vetro dietro al quale era distesa lei.
NO.
IO.
La guardai confusa, barcollando all’indietro e, quella fiamma che avevo intravisto, si trasformò in strafottenza.
-Secondo te com’è successo?- mi chiese avvicinandosi con sguardo arrogante –Secondo te perché è successo?
Quelle due domande cominciarono a frullarmi in testa vorticosamente… Come? Perché?
-Tu! Tutta colpa tua! Lei ti stava cercando! Mia figlia era venuta a cercarti, perché tu, lurida schifosa, eri sparita senza dire nulla! Ed è stata investita, ed ora è in coma! Come la mettiamo adesso? Chi non dovrebbe essere qua? Chi è la sporca puttana?
Non ci credevo, non volevo crederci. Tutto… ma non quello…
Guardai sua madre, coperta di quella pelliccia che portava con orgoglio, ed un conato di vomito mi salì in gola. Guardai Dara attaccata a quella macchina così familiare e… e non seppi che fare o dire.
-Devi solo andartene e non farti mai più vedere.
Sussurrò come una vipera per poi tornare nella stanza, trascinandosi con se SangHyun che aveva la testa bassa.
Purtroppo feci come mi aveva detto. Me ne andai. Per giorni, forse settimane. Ormai avevo perso il conto… Non alzavo più le persiane delle finestre e vivevo nel buio più totale. Non avevo più aperto la porta, non avevo più fatto nulla.
Quando un giorno vidi un busta che sbucava da sotto la porta di casa e la presi con quelle poche forze che mi rimanevano. Ma avrei preferito non leggere mai quella lettera, mai…
Però c’era un lato “positivo” della faccenda: quel giorno, dopo tanto, rifeci entrare la luce in quel appartamento e mi rividi allo specchio.
Positivo un cazzo.
Ero un mostro e la casa era un disastro. Avevo delle occhiaie assurde, la tinta bionda era completamente sparita e i miei capelli corvini erano tornati alla luce e sembravo solo un guscio vuoto senza vita… non mi ero mai vista così tanto magra… Mentre la casa era piena di spazzatura, puzza di chiuso da far morire e la morte sembrava albergarci dentro.
Barcollando per casa presi i primi vestiti che mi capitarono sotto mano ed uscii con quella dannata busta tra le mani tremanti. Presi il solito bus ed arrivai fino al locale di Bom ma era da un po’ che la sfiga ce l’aveva con me… “Chiuso per ferie” diceva il foglio attaccato fuori. Rimasi per qualche istante ferma li davanti fino a che non mi sedetti a terra, dando la schiena alla serranda giù.
Alzai lo sguardo al cielo e quello sembrò ridere di me fino alle lacrime che si trasformarono in una scrosciante pioggia nel giro di pochi secondi. Lasciai la testa all’indietro e chiusi gli occhi…
Mi stavano abbandonando tutti…
 
***
 
Quando la vidi seduta a terra, sotto la pioggia, davanti al locale di Bom non ci credetti fino a che non le fui ad un centimetro di distanza. Era lei... Rin… Dopo tutto quel che era successo, quella ragazza, era ancora viva…
Le accarezzai il volto dormiente, bagnato dalla pioggia che cadeva prepotentemente, e sospirai sollevato… quando vidi la lettera che stava stringendo tra le mani. Cercando di non svegliarla gliela sfilai e la lessi…
Sfratto esecutivo… l’edificio verrà demolito… sfratto esecutivo…
Guardai sconvolto Rin e provai una tale tristezza che non si poteva nemmeno immaginare. Infilai quel foglio dentro la tasca della sua felpa e, cercando di bagnarmi il meno possibile, mi caricai la ragazza sulle spalle non sapendo dove poterla portare. Da Bom non se ne parlava, da me idem, casa sua era fuori discussione e suo padre men che meno. L’unico posto che rimaneva era…
Dopo essere tornato dalla Cina ero andato quasi tutte le sere al locale di Bom e avevo conosciuto dei ragazzi che si esibivano là. La cosa che mi aveva stupito di più era stata che avevano addirittura usufruito del palco esterno, cosa che Bom non permetteva più a nessuno ormai da anni, e dopo averli sentiti avevo capito il perché… Quei ragazzi avevano talento!
Dopo aver sbagliato strada un miliardo di volte finalmente trovai quel palazzo. Si trovava in centro città, ma in una zona non molto affollata. Un po’ afflitto mi avvicinai all’insieme di citofoni, rendendomi conto che non sapevo neanche un loro cognome. Ma quando vidi una targhetta con su scritto BEAST/B2ST sorrisi divertito dalla spensieratezza che potevano mostrare in così poco quei ragazzi. Senza esitare un attimo suonai al campanello e poco dopo sentii una vocina rispondermi.
 
***
 
-Cosa?
-Solo per un po’…
-No no no! Non se ne parla!
-Ma dai… infondo non c’è nulla di così male…
-Scherzi?! Io faccio gli incubi con quella in casa!
-Yoseob! Ma che cavolo spari?
-Poco, veramente poco. Giusto il tempo di trovare un posto dove poterla portare.
-Al centro di igiene mentale!
-YOSEOB!
 
***
 
-Ok… cercate di seguirmi, dannazione!
Furono queste le parole che mi svegliarono. Lentamente aprii un occhio e la prima cosa che vidi fu uno stereo davanti ad una parete chiara. Non capendo dove fossi mi diedi una mossa ad aprire entrambi gli occhi, ma la situazione non mi era chiara ugualmente. Faticosamente mi misi a sedere sul divano sul quale ero distesa e, poco distanti da me, vidi tre ragazzi seduti a terra e uno in ginocchio che scribacchiava cose su una lavagnetta per bambini…
-Prestatemi attenzione… BEAST, ok?! BEAST come nome è troppo semplice e potrebbero copiarcelo perciò la mia idea è questa: se noi… lo scriviamo… - disse scrivendolo alla lavagna – si può notare che nel nome ci sono due vocali, E ed A. E… se noi le facciamo diventare un due… - continuò disegnando il numero due al posto delle vocali – diventa B2ST. Due modi per scriverlo, uno solo per pronunciarlo. Semplice, efficace, diverso, bello.
Concluse sorridendo soddisfatto.
-Ma quindi ci chiamiamo BdueST?
Chiese un tipo con una strana cresta color paglia, pronunciando il numero due.
-No…
Rispose lui battendosi la mano sulla faccia, ma non poté continuare la frase che un altro di loro, con i capelli biondi e un po’ lunghi, prese la parola.
-Ma allora ci chiamiamo B2ST o BEAST?
Chiese grattandosi la testa in uno sbadiglio.
-Si pronuncia BEAST ma si può anche scrivere B2ST!
Urlò esasperato.
-Ah… quindi B TWO ST.
Dissero insieme i due.
-Mi prendete per il culo?
Chiese loro con una poker face da nobel.
-JunHyung, ti prego, almeno tu. Hai capito, vero?
Chiese al terzo tipo dai capelli di uno strano viola, che sembrò svegliarsi improvvisamente.
-E’? Si si… ananas…
Rispose  tornando a dormire sulla spalla del biondo.
-Questo è un manicomio! - strillò di nuovo quello con i capelli arancioni –C’è almeno qualcuno che ha capito?!
Chiese poi, sbattendo la testa per terra. Io alzai lentamente la mano e, solo dopo qualche attimo, i quattro ragazzi mi notarono.
Appena Capelli Arancioni mi vide si andò a nascondere dietro Capelli Viola, che si era svegliato nuovamente.
-Be, non sei contento? Lei ha capito!
Esclamò Capelli Paglia avvicinandosi sorridente.
-Devi scusarlo… gli fai un po’ di paura. – disse sedendosi accanto a me –Se non ti ricordassi di me io sono KikWang.
Si presentò inchinando lievemente la testa.
-Il biondo è DongWoon, quello che dorme sempre è JunHyung e il fifone è Yoseob.
Li presentò lui uno ad uno.
-Io non sono fifone!
Esclamò Yoseob alzandosi un po’ titubante.
-Allora vieni qua!
Urlò di rimando KikWang, cercando di tirarlo verso di me, mentre lui urlava e si divincolava come una biscia. La scenetta durò qualche attimo per poi essere distrutta da una voce proveniente dall’entrata.
-La volete piantare? La trattate come se fosse un mutante.
Appena i ragazzi videro il tipo moro che li fissava in cagnesco si sedettero a terra con la testa bassa.
-Scusali, non sono abituati a vedere delle ragazze.
Li schernì avvicinandosi.
Io, a dir la verità, non stavo capendo nulla.
-Che ne dici di mangiare qualcosa?
Mi chiese poi, aiutandomi ad alzarmi. Il ragazzo mi portò in un piccola cucina e mi fece sedere sul tavolo che si trovava al centro.
-Io sono DooJoon. Non credo proprio che ti ricordi di noi… Mesi fa ci hai conosciuti al locale di Bom.
Appena DooJoon ebbe finito di parlare mi rivenne subito in mente il tipo dai capelli bianchi, quel strano ragazzo… HyunSeung.
-Preferisci un pezzo di torta o… qualcosa di salato?
Mi chiese aprendo vari scomparti sopra i fornelli.
-Chi mi ha portata qui?
Chiesi flebilmente, non rendendomene quasi conto. DooJoon stette immobile per qualche istante per poi sedersi davanti a me.
-Noi lo conosciamo come Taeyang.
Appena pronunciò il suo nome il mio cuore perse più di un battito. Taeyang…
-Devo andarmene…
Sussurrai facendo per alzarmi ma lui mi fece risedere.
-Non se ne parla proprio. Dove credi di andare? Non hai altro posto e per un po’ starai qua con noi. E ci dovrai sopportare.
Concluse sorridendo, tornando a guardare nei scomparti.
In verità non mi volevano ma cercavano di nasconderlo… Infondo erano dei bravi ragazzi, anche se io li avevo giudicati male dal primo momento che li avevo visti. Sì, sarei stata lì per un po’, il meno possibile, giusto il tempo di trovarmi un posto dove stare, e poi me ne sarei andata dalle loro vite.
-Riso.
Dissi infine notando comparire un sorriso sul suo volto.
-Subito!


*si nasconde dietro yoseob* Chiedo venia per l'enorme ritardo, chiedo venia chiedo venia chiedo venia...
Ringrazio tutti tutte tutti tutte per le recensioni e mi dispiace se non vi rispondo è che è un periodo così colà, ma sappiatele che mi fa piacerissimo leggerle! grazie a tutteeee!!! *si commuove*
Duuunque, ecco qua finalmente il quarto capitolo! La nostra cara Rin è veramente devastata e riuscirà a sopravvivere in casa dei BEAST/B2ST(<-- per far felice il nostro piccolo fifone Yoseob!)
Bella gente, che altro dire?!
ah... Circa due giorni fa ho realizzato che "BEAST" vuol dire bestia e non migliori come ho creduto da quando li conosco... mi sento fin troppo stupida...
*rotola via disperata*
Kiss Kiss
il panda stupido
Aris*Chan
  
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