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Autore: Pikachu4Ever    31/05/2014    0 recensioni
Tutti hanno sentito parlare di Phoenix Wright ed Apollo Justice, due avvocati che hanno avuto modo di rendersi noti tramite la loro partecipazione a vari processi.
Probabilmente avete anche sentito parlare di Wolf Lonnie, Lawrence Trueman, Reese Neseira, Sean O'Quinn, e tanti altri avvocati, tutti protagonisti delle rispettive vicende, intersecatesi varie volte nel corso del tempo.
Non è un mistero, però, che tutti questi difensori abbiano affrontato anche casi di minore importanza, o che non hanno avuto un impatto sulle loro successive vicende, rimanendo comprese all'interno del caso stesso.
E, in realtà differenti, loro e molti altri avvocati hanno avuto modo di essere coinvolti in processi che, in circostanze normali, non sarebbero mai potuti verificare.
Fino ad adesso, questi specifici processi sono sempre stati sempre saltati, non considerati nel grande schema delle cose, anche quando sarebbero stati interessanti da vedere ed analizzare.
Ed è per questo che, da qui in avanti, avremo modo di dare, per la prima volta, uno sguardo a questo tipo di processi.

[Fanfiction ambientata nello stesso universo di 'Case: WL-0 - World of Lies', 'Lawrence Trueman', 'Eyes, Lies and Trusting Times', e 'Turnabout Retirementì. Maggiori dettagli all'interno.]
Genere: Introspettivo, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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TUT2 THE UNSUNG TRIALS

Capitolo 2: Turnabout by the Ocean (udienza)

Tribunale Distrettuale
Sala udienze n°2
20 Luglio
Ore 10.00

... Ed eccomi qui, in sala udienze.
E' ancora perfettamente uguale a come me la ricordavo... esattamente com'era prima che partissi, durante il mio quinto caso, quando Ayane...
... Mi chiedo se sia la stessa sala udienze. Mi chiedo se questo posto sia lo stesso in cui lei è... in cui mio padre ha...
... Se solo quello stronzo fosse davvero morto nell'AAT-5, nulla di tutto questo sarebbe mai successo. Betty sarebbe ancora viva, Leonard sarebbe ancora vivo, ed AYANE sarebbe ancora viva... MA SOPRATTUTTO AYANE.
Oh, ma mi vendicherò. Lo ucciderò e gli darò quello che si merita... chi se ne frega se poi mi arresteranno o mi beccherò la pena di morte, anzi! Meglio! Posso fare un bello sterminio, ricevere la sentenza subito, e tornare da Ayane! E' un piano perfetto! PERFETTO!
Iniziamo già adesso, magari! Ammazziamo quella troia del procuratore, tanto non mancherà a nessuno! ASSOLUTAMENTE A NESSUNO!

"Walf...?" chiese Otom, vicino a me al banco della difesa, mentre mi guardava con aria confusa e, soprattutto, spaventata.

Ugh...
Iniziai a calmarmi leggermente, voltandomi verso di lui con la fronte grondante di sudore, mentre tenevo la testa abbassata.
... Mio Dio, non ce la faccio proprio più... per quale motivo continuo ad avere questi pensieri? Perché cavolo ho deciso di venire qui, oggi? Farei meglio ad andarmene a casa, soprattutto se il Giudice è davvero tanto tremendo come dicono...

"Non preoccuparti, sto bene. Sono solo... teso." mentìi, respirando pesantemente.

E' una bugia bella e buona, però... non posso mostrarmi così davanti al mio cliente. Che lo voglia o no, sono l'avvocato incaricato del caso... e devo almeno SEMBRARE preparato.
Mi chiedo quante possibilità ci siano che io riesca a combinare qualcosa o calmarmi... ma sinceramente non ci conto per nessuna delle due. Spero solo che non succeda nulla di grave...
Tra parentesi... da quando sono entrato, non ho ancora dato un'occhiata a questo famoso e tremendo Ezra Bennett. Vediamo com'è 'sto tizio... Eh?
... Sarà anche perchè sono abituato al vecchio giudice barbuto ed al suo quasi uguale fratello, ma mi fa strano vedere qualcuno così giovane sedere lì: mi sembrava fosse anche più giovane del procuratore generale Lana Skye, nonostante il volto squadrato ed i piccoli occhi verdi, aveva la pelle piuttosto chiara ed i capelli castani a caschetto, ricandenti sulla fonte rivolti verso un lato.
Aveva anche un'espressione sarcastica... bah, cosa ci starà trovando di divertente? Stiamo discutendo un omicidio, non una festa di compleanno. Devo dire che, a pelle, non mi da l'impressione di 'esperienza' dell'altro giudice... probabilmente Jackson e quella tipa avevano ragione su di lui.
"Ed eccoci qui di nuovo a discutere di fatti assurdi ed omicidi inspiegabili! Allora, come stanno oggi i nostri emissari della legge?" domandò, con tono prettamente ironico.
Già non mi piace come inizia. Sono certo che al primo passo falso inizierà a prendermi in giro... eh. Che ci posso fare.

"La difesa è pronta, Vostro Onore." dissi io, tentando almeno di suonare professionale.

"L'accusa è pronta, Vostro Ono-" provò a dire Jackson, ricontrollando varie carte... per poi farle cascare tutte dall'altro lato del banco dell'accusa, sembrando piuttosto nervosa prima di grattarsi la nuca, dicendo "Ehm... l'accusa richiede dieci secondi, se è possibile...", prima di gettarsi al recupero dei vari fogli sparsi.

... a prima vista pare decisamente un'imbranata. Avrei decisamente preferito trovare Blade al banco dell'accusa, ad essere sinceri.

"Oh, a quanto pare oggi avremo uno squalo killer e capitan sbadataggine per la difesa e l'accusa! Vi siete preparati per stare in tema con il caso, eh?" domandò allora Bennett.

Fortunatamente, Jackson riprese tutti i suoi fogli e iniziò a parlare subito dopo, dicendo "Okay! L'accusa è pronta! Posso partire in ogni momento con la dichiarazione d'apertura!", sistemandosi il cappello nel frattempo.

"Eh sì, la vedo talmente pronta che potrebbe esplodere d’agitazione da un momento all’altro!" puntualizzò sarcastico il Giudice, mentre il procuratore si schiariva la voce, ignorando il commento.

"Bene... il fatto del giorno è avvenuto alla Spiaggia Gembeach, e la vittima è Sonia Naveen, guardia marina. Stava in quel momento prendendo il sole sugli scogli, quando l'imputato ha fatto qualcosa ed è caduto un container sulla vittima. Tutto qua." affermò quindi il procuratore, cercando di sembrare professionale.

"Mamma mia, ma sa che se tutte le dichiarazioni d'apertura fossero fossero come la sua, il mondo sarebbe un posto migliore?"" replicò quindi Bennett.

Stavolta sono d'accordo con lui. E' probabilmente la dichiarazione d'apertura più vaga che abbia mai sentito, ed io che speravo di poterci capire qualcosa di più del caso tramite lei, vabbeh...

"Ehm... mi spiace se sembra piuttosto vaga. Ma è anche perchè il detective incaricato delle indagini penso sarà molto più preciso nel descrivere tutto." si scusò Jackson.

"Oddio, ma come? C’è davvero qui qualcuno che ha preso sul serio il proprio lavoro? Di chi si tratta, del super missile Gum Gum o il superdetective del destino?" disse Bennett, mentre Abigail metteva le mani sul banco, sospirando ed ignorandolo. Beata lei che ci riesce... mi sta già iniziando a dare sui nervi, ed immagino sia solo l'inizio.

"Vorrei chiamare il detective Paul Hayes al banco dei testimoni. In doppia qualifica." fece allora il procuratore.

Uh... mi aspettavo di trovare il detective Gumshoe. È la prima volta che mi trovo ad affrontare un altro detective... e cosa intende con 'doppia qualifica'?

"Walf, ti dirò la verità, questo procuratore non mi pare proprio tutto questo granchè. Penso tu abbia poco di cui preoccuparti!" mi disse Ralph, non sembrandomi troppo preoccupato.
Sorrisi lievemente. A vederlo, mi ricorda parecchio Jak. Spero solo che sappia rendersi utile quanto lui nel corso del caso.

"Beh, forse hai ragione. Anche se personalmente preferirei non abbassare la guardia." ammisi, mentre osservavo il detective.
Era un... ometto sulla trentina, molto più esile di Gumshoe e vestito con un completo blu scuro con cravatta rossa simile a quello di Wright quand'era ancora avvocato, con i capelli a spazzola e lo sguardo fisso su una calcolatrice, sulla quale continuava a premere tasti.
Mi dava l'impressione di essere un tipo un pò distratto, probabilmente peggiore di Gumshoe... che nemmeno è esattamente il pinnacolo della professione. Le nostre forze di polizia devono avere standard di reclutamento davvero bassi, se tengono gente come loro e quella testa di... insomma, di Daryan coso. Mi sento molto protetto e al sicuro, decisamente.

"Detective Paul Hayes, dichiari nome e professione." chiese la Jackson, con fare serioso e professionale... o almeno, la cosa più vicina che avesse a ciò.

"Ehm... procuratore Jackson, veramente ha appena detto tutto lei..." rispose l'uomo macchina, voltandosi verso di lui confuso e grattandosi i capelli, probabilmente senza capire cosa dirle.

"... Ghhh... l'ho fatto di nuovo, vero?" domandò la ragazza, schiaffandosi una mano sulla faccia e sospirando.
Più la vedo, più mi da l'impressione di non sapere cosa sta facendo, e non siamo nemmeno a metà processo. Come fa qualcuno così incapace ad essere un procuratore? Fa sembrare Reagan Trugh (che non conosco ancora ufficialmente, oltretutto. Evviva il quarto muro!) un genio dell'avvocatura...

"Comunque... Paul Hayes, detective della omicidi." si presentò poi il detective nonostante la figuraccia del procuratore. Probabilmente voleva essere preciso.

"Il detective Hayes è intervenuto sul posto in quanto era in quel momento in spiaggia. Il motivo per cui ho detto che è qui in 'doppia qualifica' è che testimonierà due volte: una come detective, ed una come testimone: si trovava sulla spiaggia al momento dell'omicidio." spiegò allora la ragazza di colore, sistemandosi lievemente il cappello.

Madonna che palle, devo anche interrogarlo due volte! Proprio un bel modo di riprendere a lavorare...

"Oh, capisco. E nel mentre faceva anche il bagnino, già che c'era?" chiese il giudice.

"Non ho altro da dire. Detective, inizi la sua deposizione per quanto riguarda i dettagli del caso." disse quindi il procuratore.

"Subito."

L'uomo macchina posò la calcolatrice per un attimo e si sistemò la cravatta, dopodichè inizio la sua deposizione.
... la prima deposizione che sento da quando è morta Ayane. Ne ho affrontate già molte, ma... senza di lei non è la stessa cosa.
E' tutto così... diverso. Troppo diverso. Non so cosa darei per poter tornare indietro...

Deposizione del Testimone

-- IL CASO --

- L'omicidio è avvenuto alla spiaggia Gembeach, alle ore 14:25.
- L'imputato, Ralph Otom, sarebbe inciampato sulla console dei comandi mentre la sua collega intervistava lo staff.
- Una volta inciampato, ha attivato lo spostamento del braccio meccanico di una gru del porto.
- Tale braccio stava in quel momento mantenendo un container sollevato, rilasciandolo una volta finito il movimento.
- La vittima, Sonia Naveen, stava in quel momento prendendo il sole sugli scogli.
- Il container è caduto su di lei ed è poi scivolato in mare, portando parzialmente il cadavere con sè.
- Il corpo è risultato parecchio danneggiato, ed il decesso è stato presumibilmente istantaneo.
- Attorno all'area in cui si trovava la vittima prima di essere colpita non è stato ritrovato nulla...
- ... con l'eccezione dei vestiti della signorina Naveen, e dei frammenti di quel che si presume essere il suo cellulare.

E' estremamente serio e coinciso, l'esatto contrario di Gumshoe. E questo non mi piace per nulla.
Possibile che non sia rimasto praticamente nulla di ciò che era? Dove sono Blade ed il Giudice scemo? Perchè al loro posto ci sono quella imbranata e quel bastardo?
Non ho nessun punto di riferimento, è come se fossi stato scaraventato in una realtà completamente diversa...
Ho bisogno di qualcuno... qualcuno che conosca, qualcuno che mi faccia sentire bene... ho bisogno... di... Ayane...
Misi entrambe le mani sul bancone, respirando profondamente. Mi mancava il fiato ed il cuore mi batteva all'impazzata. Tutto quello che stava succedendo era troppo, troppo per me...

[Abigail]

Cosa... cosa sta succedendo all'avvocato? Subito dopo che Hayes ha finito la sua deposizione, ha iniziato a respirare affannosamente... e sta sudando...
Che cosa significa? Questo non promette assolutamente bene...

Sentii Ezra dire "Signor Lonnio o come si chiama, che è? Deve vomitare? Non qui davanti a tutti eh!", ma non ci badai: quel bastardo può pensare quello che gli pare...

"Walf...!?" vidi domandare l'imputato, guardando con preoccupazione il suo legale.

"Avvocato! Che sta succedendo!?" chiesi allora io, abbandonando la mia posizione ed avvicinandomi al banco della difesa.
Una volta che ebbi modo di vederlo da vicino, ebbi modo di controllare esattamente cosa stava succedendo: il suo respiro era fin troppo rapido e superficiale, ed era chiaramente agitato...
Diamine, diamine, diamine...!
Mi voltai immediatamente verso l'entrata, urlando "CHIAMATE IL PRONTO SOCCORSO, SUBITO!", cercando di rendere chiara la gravità della situazione.
Vidi con la coda dell'occhio che gli uscieri recepirono il messaggio e corsero fuori, mentre io mettevo le mani sulle spalle dell'avvocato e lo scuotevo leggermente per richiamare la sua attenzione.
"Lonnie, calmati! Va tutto bene!" provai a dire, mordendomi il labbro mentre cercavo di guardarlo negli occhi, sperando davvero di avere qualche effetto.
Lui non sembrò però sentirmi, ancora in preda ai suoi respiri irregolari, e pronto a svenire in qualunque momento se non avessi fatto qualcosa, ed in fretta...

"Otom, hai qualche busta o qualcosa del genere con te?" domandai, cercando di rammentare cosa fare in questi casi: avrei dovuto prestare più attenzione a medicina... mannaggia a me...

"D-dovrei..." fece nervosamente il fotografo, prima di togliersi di dosso lo zaino. posarlo sul banco ed iniziare a frugurare con foga all'interno, mentre io continuavo a tenere d'occhio Lonnie.

"E come esagerate, ER Medici forensi! Se la sta facendo sotto dalla paura, attenzione che tra poco muore d’infarto!" affermò Ezra, probabilmente non capendo (come sempre) la gravità della situazione.

"Vostro Onore, dovete interrompere il processo! Subito!" dissi io, mentre l'imputato trovava finalmente una busta di carta, nella quale feci immediatamente respirare l'avvocato, sperando funzionasse.

"Nemmeno il tempo di iniziare e già dobbiamo mettere in pausa? Vabbè, come volete voi, avrò meno cose a cui pensare. Approvo una pausa di quindici minuti." rispose allora il Giudice, mentre io tiravo un sospiro di sollievo.

... Meno male. Ha deciso di collaborare...
Io ed Otom uscimmo dalla sala udienze in tutta fretta, tenendo continuamente d'occhio l'avvocato mentre lo portavamo insieme fuori di lì: per la strada, ebbi modo anche di sentire il pubblico parlottare, come sempre succedeva.
Come ovvio, c'era gente preoccupata che si chiedeva cosa fosse successo, persone che sembravano divertite quanto Bennett... ed ovviamente, gente che dichiarava che era solo un modo idiota per guadagnare tempo da parte di un avvocato incapace, e persino qualche cretino che pensava fosse tutto un modo elaborato per permettere a difesa e accusa di manipolare il processo a piacimento...
... Andatevene tutti a quel paese. Non avete idea di quanta pressione dia questo lavoro... Era oscura della legge un corno.
È sempre stato difficile, solo perché ora avete motivo di sospettare di noi, non significa che dovete farlo. Vorrei proprio vedere cosa sareste in grado di fare al posto nostro.
Ma ora non è il momento di pensare a quegli ipocriti: devo occuparmi di Lonnie ora, e nessun altro.

Tribunale Distrettuale
Sala Imputati n°2
20 Luglio
Ore 10.17

Entrati nella Sala Imputati, io e l'imputato sistemammo l'avvocato Lonnie sul divano, tirando un sospiro di sollievo nel vederlo iniziare a respirare normalmente all'interno del sacchetto.
Non sono sicura di come funzioni, ma mi sembra che fare così aumenti l'anidride carbonica in circolo... o qualcosa del genere. L'unica cosa che importa è che sembra stare funzionando, per fortuna.
Mi voltai verso l'imputato, dicendogli con sincerità "Grazie mille davvero, Otom.", nonostante lui fosse l'imputato sotto processo.

"Non c'è problema, davvero: spero solo che Walf si riprenda adesso." affermò il presunto colpevole, osservando il suo legale come anch'io stavo facendo.

"Sai per caso cosa possa aver causato questo attacco? Generalmente l'iperventilazione è causata da forti emozioni, ma finora non era successo nulla di troppo traumatico nel processo..." domandai, sperando di non stare sparando una cavolata: avrei davvero dovuto stare più attenta a medicina...

Il signor Ralph abbassò lo sguardo e si grattò il mento, mentre rifletteva dicendo "Non so se sia il caso di dirlo, ma a quanto ne so una sua amica ha recentemente perso la vita durante un processo, credo meno di un mese fa... la mia collega Colette Trueman ha scritto un articolo al riguardo."

"... Il caso della Blackmansion?" domandai, assottigliando gli occhi. Ricordo di aver letto qualcosa del genere, anche se non ci avevo fatto troppo caso.

"Esattamente. Come ho detto, non so le specifiche, ma penso che sia uno dei motivi per cui abbia reagito così. Mi dispiace che abbia dovuto passare un brutto quarto d'ora per me." affermò Otom, per poi abbassare lo sguardo, apparentemente sentendosi in colpa.

... Media. Sempre pronti ad usare la prima cosa che capita loro per poter guadagnare un numero più alto di lettori, spettatori o quel che sono.
E' colpa loro se moltissime persone sono finite con la vita in frantumi, e le cose non hanno fatto altro che peggiorare, soprattutto ora che si inizia a parlare di questa fantomatica 'era oscura della legge'.
Il loro scopo principale dovrebbe essere diffondere informazioni. Cosa ci guadagnano nel dare ai lettori solo informazioni 'scioccanti' volte solo a distruggere la reputazione della gente?
Sospirai, per poi tenere d’occhio Lonnie. Mi sembrava più stabile di prima… anche se, ovviamente, potevo starmi sbagliando di grosso e non escludevo che potesse avere una ricaduta improvvisa.
... Ed ora non so davvero cosa fare. Dovrei mettermici a parlare per confortarlo? Lo farei e senza nemmeno troppi problemi... ma non penso di essere in grado di confortarlo.
Sono una completa estranea ed a parte ciò che ho sentito di quel caso, non posso assolutamente dire di conoscerlo. E probabilmente, se lo compatissi non farei altro che farlo sentire peggio.
Chiederei ad Otom di parlargli, ma non penso che cambierebbe molto: immagino nemmeno lui lo conosca troppo a fondo e sarebbe come parlare ad un muro.
Ci vorrebbe qualcuno che sapesse cosa dirgli e soprattutto che fosse al corrente di ciò che gli è accaduto in dettaglio, e non ci vuole di certo un genio a capire che chiunque sia non è qui, al momento.
Continuai ad osservare l'avvocato, che continuava a respirare perso nei suoi pensieri, quasi come se io ed Otom non ci fossimo, e senza che nessuno di noi due volesse iniziare a conversare con lui.
Sospirai. L'ennesima volta in cui risulto incapace di aiutare qualcuno, grandioso.
Non sapevo proprio come approcciare il problema… quando sentìi bussare alla porta della sala imputati.
“Uh… potete entrare.” dissi, girandomi confusa.

Subito dopo, entrò una ragazza vestita stile Sherlock Holmes, con capelli biondicci ed un paio di occhiali, oltre a varie parti del corpo bendate. Io la guardai confusa, non capendo chi fosse.

“Salve… penso di potere essere utile, se vi serve una mano. Mi presento: sono Jean Watson, l’assistente dell’avvocato Lawrence Trueman, se lo conosce.” si presentò quindi la ‘detective’, mentre io inarcavo un sopracciglio.

Lawrence Trueman. Molto interessante…

Io feci le spallucce, dicendole “Penso che tu possa fare sicuramente meglio di me con lui. Se sei davvero convinta di poterlo aiutare, non credo di poterti impedire di farlo.”

Lei rispose con un sorrisetto, per poi affermare “D’accordo! Lasciate fare a me, ed in una decina di minuti sarà di nuovo in forma!”, per poi avvicinarsi e fermarsi di fronte a Lonnie, mentre Otom indietreggiava.

… Speriamo bene. Non so perchè, ma non mi ispira molta fiducia...

[Jean]

Allora... non ho assolutamente idea se quello che dirò avrà effetto o meno, ma vale la pena di provare. Ho promesso a Law che Otom sarebbe stato difeso bene, e non ho di certo intenzione di lasciare il lavoro all'avvocato in crisi esistenziale.

"Signor Lonnie?" domandai, per richiamare la sua attenzione.

Lui alzò lo sguardo e smise di respirare nella busta, dicendo "... Uh... s-sì? Ah... sei tu, di nuovo."

Non mi suona eccessivamente contento... iniziamo bene. Già non volevo venire a parlargli a breve termine, ma se le cose stanno così...
"Sì, sono io. Volevo dirti giusto una cosa... riguardo Ayane." provai a dire, deglutendo. Spero che ne valga la pena.

"... A-ayane? E cosa ne sapresti TU di Ayane?" mi chiese con fare nervoso, facendomi indietreggiare di un passo.

Gah... ripeto che qui si inizia davvero bene. E dire che mi ero incollata alla porta in attesa del momento giusto per entrare appena ho visto che c'erano problemi...
Presi un bel respiro prima di rispondergli con "La conoscevo relativamente bene prima che... le succedesse quel che è successo. So che era la tua assistente, e... è stata lei a fare questo abito."
Beh, forse 'relativamente bene' è un pò esagerato, ma dopo averla più o meno 'aiutata' a realizzare quel macello al Sacrocuore penso che possa permettermi di dirlo.

"... Sì va bene e quindi? Che vuoi?" fece poi, chiaramente seccato, probabilmente più di prima.
Complimenti, Jean, il tuo piano senza capo nè coda sta funzionando alla perfezione! Vediamo se riesco a convincerlo... anche se lo vedo aperto al dialogo come un muro di cemento armato.

"Ho visto quel che è successo adesso, e sono preoccupata per te. Non credo che ad Ayane sarebbe piaciuto vederti così e volevo chiederti se ti andasse che fossi al banco della difesa insieme a te. Sono tecnicamente sul punto di diventare anch'io un avvocato qualificato, e prima che tu possa pensarlo, non ho intenzione di 'rimpiazzare' Ayane: tutto quel che voglio è che Otom venga dichiarato innocente e che tu stia bene. Che ne dici, ti andrebbe?" chiesi, cercando con tutta me stessa di sembrare sincera: se questo non lo convincerà, non so che altro chiedergli.

"Senti evita tutti questi giri di parole su Ayane, non sai niente di lei. E perché dovrebbe interessarti che io stia bene?" fu il suo 'attacco' successivo, per nulla cambiato.

Emmamma mia! Nemmeno stessimo parlando di una qualche divinità! Che razza di cognizione aveva di quella tipa? Okay, era una brava sarta, ma dubito fortemente che fosse poi tanto speciale...
E va bene, Jean, è tempo di essere moooolto persuasiva e mentire se necessario. Tanto verità e derivati non sembrano avere troppo effetto su di lui.
"Prima di tutto, mi sembri in una brutta situazione e vorrei aiutarti, anche perchè senza offesa non mi sembri nelle condizioni ideali per condurre un'udienza. A parte questo, non credo tu abbia nulla da perdere: se proprio non mi vorrai, allora me ne andrò non appena me lo dirai, ma fammi fare almeno un tentativo di aiutarti." provai a suggerire, sperando che questa volta andasse bene. Parlare con mister squalo non pensavo sarebbe stato così difficile...

"Bah vabbeh come vuoi, non che mi dispiaccia più di tanto." fu la risposta del brontolone, alzandosi finalmente dal divano.

Hallelujah! Ha deciso di collaborare! E meno male, perchè stavo iniziando a pensare di andarmene sul serio, visto come si stava lamentando...
Io alzai il mio braccio per quanto potessi, sentendo un po’ di dolore ma evitando di lamentarmi prima di dire "Ouch... Fantastico, allora! Siamo d'accordo!"

Vidi poi il procuratore ed Otom avvicinarsi, sembrando entrambi piuttosto sollevati. Avranno modo di ringraziarmi dopo.

"Come si sente, avvocato? Pensa di poter iniziare subito il processo o vorreste riposarvi ancora un po’? Il tempo per la pausa è quasi finito, ma penso che posso chiede altro tempo al Giudice Bennett, se lo considerate necessario." affermò quindi Jackson, con un accenno di preoccupazione.

Lonnie scosse la testa, rispondendole "No, non c'è bisogno, sto meglio, grazie. Comunque... quanto conoscevi Ayane?", per poi voltarsi verso di me.

... Aaaaaah ah ah. Ed ora che gli dico...?
Non sapendo cosa dire, gli accennai un vaghissimo "Beh... diciamo abbastanza da poterla considerare un'amica. Ti darei tutti i dettagli, ma credo che ora sia meglio iniziare ad entrare, non credi?", sperando che questo bastasse a non fargli chiedere altro per ora. Solo che dopo dovrò pensare a qualcosa da rifilargli...

"... Sì, forse hai ragione. E vabbeh, andiamo..." fece l'avvocato, anche se mi sembrava tutto meno che convinto... ma non era importante: l'importante è che ero riuscita a scamparla, almeno per il momento!

Tirai un sospiro di sollievo, mentre Otom da lontano mi stava lanciando uno sguardo che pareva voler dire 'non finirà bene', che ignorai allegramente.
Io, Otom e Lonnie ci dirigemmo allora verso la sala udienze insieme a Jackson, la quale disse che vista la situazione avrebbe apportato alcune modifiche al modo in cui aveva intenzione di strutturare il processo: non ho idea di cos'abbia in mente, ma visto come si stava comportando non credo che lei sia un avversario troppo complesso da gestire al momento.
... Bene, perlomeno adesso posso essere sicura che Otom verrà scagionato. Non so davvero se riuscirò a farcela stavolta a dire la mia, ma alla peggio potrò dare un pò di assistenza a Lonnie se ne avrà bisogno...

Tribunale Distrettuale
Sala Udienze n°2
20 Luglio
Ore 10.32

[Wolf]

Ed eccoci qui di nuovo, ora con miss tovaglia... hmm... no, il vestito è comunque di Ayane. Come si chiamava? Jimwatt, Jemwut, Lolwut... qualcosa del genere PIU' Otom.
Personalmente avrei preferito mi lasciasse stare in pace e se ne andasse per i fatti suoi o a sbaciucchiarsi a quel Truculence Lawman o come si chiama, ma visto che apparentemente non posso togliermela di mezzo, tanto vale tenersela...
E poi, ha detto di conoscere Ayane: non è lei, E MAI LO SARA', ma ammetto che l'idea di avere qualcuno con me che la conoscesse mi fa stare almeno un pò meglio. E poi, tre teste ragionano meglio di due, no?
Ora basta, comunque: è arrivato il momento che io mi impegni con il caso! Finalmente posso smetterla di essere passivo ed OOC!

"E siamo di nuovo qui e nessuno sembra essere morto... cosa accadrà tra poco? Procuratrice, non ci sorprenderà mica con una mega allergia alla polvere e dovremo sospendere di nuovo tutto per lei?" domandò quindi il giudice, che riconfermavo sembrarmi uno stronzo di prima categoria.

"Niente del genere, Vostro Onore. Da questo momento in poi il processo proseguirà quanto più rapido e spedito possibile: a tal proposto, volevo informarla che prima di entrare ho chiesto al detective Hayes di modificare la sua deposizione, unendo insieme le due deposizioni che volevo fargli inizialmente dire separatamente." spiegò allora Jackson.

Aw yeah! Non dovrò sorbirmi quel detective per un'altra deposizione, in questo modo!

"Ah-ha, rapido e spedito. E questa idea brillante? Vuole l'applauso?" domandò Bennett sarcasticamente.

"Semplicemente pensavo che in questo modo avrebbe potuto esprimere i fatti in modo più completo e, appunto, rapido. Ovviamente se siete d'accordo. Non vorrei semplicemente far perdere tempo alla corte, tutto qui." rispose quindi la procuratrice.
Notai che si voltò verso di me lievemente e mi fece il segno dell'OK con le dita per un secondo, cosa che mi lasciò perplesso per un istante.
L'ha fatto per me? Beh... gentile da parte sua, non c'è che dire. E poi, meno lavoro ho da fare, meglio è! A caval donato non si guarda in bocca, dopotutto.

"Ma che gentile, grazie per la premura. Allora, che si fa, si ascolta questa "doppia testimonianza" geniale?" fu la domanda successiva di Ezra.

"Se non ha problemi con l'idea, sì. Lei cosa ne pensa, avvocato?" mi chiese poi subito dopo, guardandomi dritto negli occhi.

"Per me non ci sono problemi, va benissimo." le risposi. La procuratrice sembrò essere contenta al riguardo, prima di schiarirsi la voce.

"Ottimo, allora. Detective Hayes, vada pure come abbiamo convenuto." disse successivamente, mentre l'uomo calcolatrice annuiva nuovamente, per poi iniziare la sua deposizione.

Va bene, Wolf, vai e spacca tutto! E' tempo di far vedere a quell'idiota del giudice di cosa sei capace!

Deposizione del Testimone

-- IL CASO E CIO' CHE HO VISTO --

- L'omicidio è avvenuto alla spiaggia Gembeach, alle ore 14:25.
- L'imputato, Ralph Otom, sarebbe inciampato sulla console dei comandi mentre la sua collega intervistava lo staff.
- Una volta inciampato, ha attivato lo spostamento del braccio meccanico di una gru del porto.
- Tale braccio stava in quel momento mantenendo un container sollevato, rilasciandolo una volta finito il movimento.
- La vittima, Sonia Naveen, stava in quel momento prendendo il sole sugli scogli.
- Il container è caduto su di lei ed è poi scivolato in mare, portando parzialmente il cadavere con sè.
- Il corpo è risultato parecchio danneggiato, ed il decesso è stato presumibilmente istantaneo.
- Attorno all'area in cui si trovava la vittima prima di essere colpita non è stato ritrovato nulla...
- ... con l'eccezione dei vestiti della signorina Naveen, e dei frammenti di quel che si presume essere il suo cellulare.
- Per quanto mi riguarda, io ho osservato la scena dalla spiaggia, dove mi trovavo vicino al DJ, godendomi il mio giorno libero.
- Stavo compilando un sudoku seduto sotto l'ombrellone, dando ogni tanto un'occhiata al mare ed alla torre marina.
- La vittima è rimasta a prendere il sole sugli scogli per un'ora e mezza, immergendosi con le caviglie in acqua dopo mezz'ora.
- Non mi pare di aver visto nulla di strano se non per il fatto che dopo la signorina Naveen si è girata con la testa verso il mare.
- Non ne comprendo il motivo, ma è rimasta così per un'ora, fino a quando il container non è caduto su di lei.

Hm, ha letteralmente aggiunto la sua testimonianza alla fine. Speravo andasse un pò più in dettaglio, ma considerato che questo detective sembra piuttosto rigido, credo che non si sarebbe sbilanciato più del necessario in ogni caso...

"Lonnie, ti serve una mano, per caso? Credo che ci sia qualcosa su cui tu possa lavorare già nella deposizione..." provò a suggerire cosa subito dopo che il detective finì di parlare.
No grazie, puoi rimanertene lì nel background per il momento.

Scossi la testa e dissi "No, credo di potercela fare da solo per ora."

La ragazza parve offesa (per quale motivo, poi? Più la vedo, più questa tipa mi sembra lunatica...), ma non disse niente, mentre Otom mi osservava agitando un pugno.

"Forza, Walf! Puoi farcela! Credo in te e nei tuoi poteri da protagonista!" mi incitò lui, mentre io sospiravo, concentrandomi su ciò che dovevo fare.

"Poteri? Non ricordavo che i supereroi andassero in giro con i capelli sporchi e spettinati e la faccia da tonto." fece il Giudice in risposta a Ralph.

Mio dio quanto mi sta sulle palle oh... chi diamine ha avuto l'idea di farlo diventare giudice?

"Se non c'è altro da dire, la difesa vorrebbe passare al contro-interrogatorio." dissi io, cercando di ignorare la tentazione di rispondere a mister simpatia.

"Vada pure, avvocato. Non si preoccupi." mi garantì il procuratore, parlando prima di Bennett.
Meno male che c'è lei qui oggi... non sarà Blade, ma almeno rende l'atmosfera tollerabile.
E va bene... abbiamo speso anche troppe righe a prepararci. Vediamo come smontare l'uomo macchina!

Contro-Interrogatorio

-- IL CASO E CIO' CHE HO VISTO --

- La vittima, Sonia Naveen, stava in quel momento prendendo il sole sugli scogli.

Improvvisamente è cambiato lo stile… come dovrei fare?
Vediamo... evidenzio il pezzo che mi serve, corsivo... ed ora eccomi che vado!

"Un Attimo! Detective, avrei una domanda da farle: per quale motivo esattamente la vittima avrebbe dovuto mettersi a prendere il sole appena sotto un container sollevato? Non credo che nessuno sarebbe tanto stupido da fare una cosa del genere, specialmente se era una guardia marina ed era al corrente di come il container sarebbe potuto essere rilasciato in qualunque momento!" provai a suggerire, sperando di azzeccarci.

Il detective non mi sembrò però molto sorpreso, rispondendomi "Il motivo è semplice: il container non era sopra di lei, è stato lanciato dalla forza centrifuga. Osservate questa mappa.", prima di mostrare la mappa.



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"Vi sono segnate la posizione in cui mi trovavo, quella del DJ Ray Sunshine, della vittima Sonia Naveen, della sua auto, ed il punto in cui il container era sollevato. All'improvviso, la gru ha compiuto un giro di centottanta gradi, muovendo il braccio dalla sinistra alla destra: con il brusco movimento della gru, il container è stato poi rilasciato prima che potesse completare il movimento, venendo quindi scaraventato fino alla scogliera, prendendo in pieno la vittima per poi cadere nel mare con il corpo. Le operazioni di recupero del cadavere dal fondale sono durate per un paio d'ore." spiegò quindi subito dopo il detective, per poi frugare nelle sue tasche e mostrare altre prove di cui aveva accennato nella deposizione: i vestiti della vittima ed i frammenti di qualunque cosa fosse che aveva detto.

"Mi stavo scordando di consegnare le prove, perdonatemi: potete anche tenere la mappa, se necessario." affermò poi, consegnandoci tutte e tre le cose.

Oh, benissimo! Queste vanno subito nel Registro Processuale, oh sì!

- Una volta inciampato, ha attivato lo spostamento del braccio meccanico di una gru del porto.

Un attimo! Ma… anche se fosse inciampato… sì, ha attivato il braccio meccanico, ma non ha trovato il tempo di ricomporsi o chiedere aiuto? Nessuno ha fatto caso alla scena?”

“La scena è avvenuta completamente all’interno della torre marina, ed in quel momento la collega dell’imputato stava intervistando lo staff, come ho già accennato. Non hanno avuto il tempo di fermare la gru una volta avviata: posso confermare personalmente che il movimento è avvenuto nell’arco di sette secondi al massimo.” rispose il detective.

Quindi il problema è a monte… nel senso che se non è stato Otom significa che… in qualche modo quell’affare è stato fatto muovere in qualche altro modo.

“Ralph… ma tu che mi dici? Cos’è avvenuto lì dentro?”

"Oh, beh, a dire il vero non ricordo benissimo... Stavo gironzolando per la torre per fare qualche foto intanto che Colette era impegnata a fare domande, e ne stavo approfittando per fare qualche scatto alla spiaggia: all'improvviso noto una signora sugli scogli con un sub vicino, mi avvicino un pò alla finestra centrale, inciampo all'improvviso, casco sulla console, e BAM! succede quel che sapete." rispose allora Otom.

"Se posso dire la mia, credo che ci sia qualcosa di utile all'interno della testimonianza... però, signor Otom, non ha qualche dettaglio più utile? Quante persone dello staff c'erano insieme a lei?" chiese allora Jencosa all'improvviso.

"Non sono sicuro... mi sembra quattro o cinque, ma nessuno dava l'idea di essere un personaggio principale a parte Colette ed una delle guardie marine..." affermò Otom subito dopo.

Un sub vicino?
Comunque grossomodo conferma la testimonianza… e come la penso io, che il problema è a monte.
Ma oltretutto… stavo pensando una cosa.
Lo schianto del container è avvenuto… ma…

- Il corpo è risultato parecchio danneggiato, ed il decesso è stato presumibilmente istantaneo.

Un attimo! A proposito del decesso, detective… ci siamo dimenticati del referto dell’autopsia. Giusto per sicurezza. La vittima è morta dopo essere stata schiacciata da quell’affare, no?”

“Principalmente sì. Credo che il referto possa dare informazioni più concise in proposito rispetto a quanto io possa dire.” disse il detective prima di passare l’autopsia.

‘Ora del decesso: 14:25. La vittima è stata schiacciata da un container, (bla bla bla). La pelle presenta segni di irritazione, probabilmente causati dall’alga Ostreopsis ovata, della quale sono state trovate tracce anche nei polmoni.’
… Cosa… sarebbe questa… alga Ostreopsis…?

“... Ma… detective… quest’alga… che informazioni abbiamo? Cosa sarebbe?”

“Hm… a dire il vero, non saprei cosa dirle: non sono ferratissimo sulla flora marina…”
“Aspetta, Walf: non avevi un opuscolo sul mare locale, prima?”

L’opuscolo?
Vediamo… sì… ci sono addirittura avvertenze…
La fioritura dell'alga può causare un'intossicazione i cui sintomi indirizzano verso un meccanismo irritativo aspecifico sulle mucose respiratorie e congiuntivali, con conseguente irritazione congiuntivale, rinorrea (raffreddore), difficoltà respiratorie (tosse, respiro sibilante, broncospasmo con moderata dispnea)”.

… Ma praticamente questa era avvelenata per via dell’alga e…?

“Scusi molto detective ma… QUANTE tracce di alga erano presenti nel corpo…? Perché… le avrebbe ingerite…?”

“A dire il vero non le ha ingerite, avvocato: presumo che alcune tracce dell’alga siano finite nel suo corpo nelle due ore precedenti al recupero del cadavere... come vi ho detto, non sono molto ferrato in materia.”

Sì ma… “alcune tracce dell’alga”... cioè…
… Se una fioritura sola… basta e avanza per fare quei macelli… tosse raffreddore febbre sonno cacca…
… Qui mi sa tanto che qualcuno ha fatto un macello.

Obiezione! Procuratore ma… mi sa tanto che… l’intera ipotesi dell’omicidio con il container vada riconsiderata. Praticamente… testuali parole del detective sono presenti “alcune tracce dell’alga”... ma queste tracce… necessariamente prima del crollo del container… mi spiego: se la testimone è stata avvelenata dall’alga, ciò può essere avvenuto solo prima del crollo del container, mi spiego? Da come è stata presentata la testimonianza del detective, sembra che la polizia non sia sicura sulla causa del decesso, e ho già avuto a che fare con un caso del genere… siamo in presenza di un avvelenamento e SUCCESSIVAMENTE del crollo di un container. Ma c’è una cosa che… chiarisce la causa del decesso completamente… vale a dire il fatto che il detective ha detto che, all’improvviso, la vittima si è voltata verso il mare… parlandone come se non se lo aspettasse. Ha aggiunto che è rimasta così, IMMOBILE, per UN’ORA, sottolineo un’ora… sa cosa vuol dire? Che Sonia era già morta! Anche che il container è caduto… Otom è non colpevole di omicidio perché la stessa testimonianza del detective implica che fosse già morta… e per confermarlo basterebbe far fare una seconda autopsia da qualcuno di più competente, no? Per i fatti presi in considerazione… Otom è non colpevole. Procuratore… temo non abbia guardato bene alcuni documenti, perché la soluzione era davanti ai nostri occhi!”

“Devo dire la verità, signor Lonnie, lei è decisamente sveglio: ha praticamente rivoltato il caso in un attimo! Signor Hayes, può richiedere per conto mio una nuova autopsia?”

“Farò il possibile.”

“Molte grazie. Ad ogni modo, il caso è ancora lontano dall’essere concluso, soprattutto fino a quando la sua ipotesi non verrà ufficialmente confermata: non credo che sia sbagliata, ma meglio non fare errori. Oltre a questo, dobbiamo chiederci chi abbia avvelenato Sonia Naveen e perché: non può essere stato un caso, considerato che la vittima era una guardia marina, e probabilmente al corrente del pericolo posto dalle alghe: Hayes oltretutto non l’ha mai vista muoversi, se non erro. Anche se effettivamente avrei dovuto richiedere un approfondimento dell’autopsia in primis… mi dispiace.”

Ma che me ne frega dei dettagli sinceramente?

Obiezione! Vostro Onore… mi scusi molto ma… non possiamo mettere in pausa il processo fino all’autopsia?”

“... S-signor Lonnie, sta scherzando, vero?”

“Scusi tanto ma perché procuratore? L’autopsia è la cosa più importante a questo punto, se la vittima è morta prima del crollo… allora Otom è scagionato e non c’è storia che tenga. I dettagli non ci interessano, tecnicamente il mio compito sarebbe solo quello di scagionare Otom dall’accusa di aver fatto crollare quell’affare sulla vittima… se la vittima era già morta bene, ma per il resto… mi scusi tanto… perché dovrebbe interessarmene?”

“Lonnie, scusa se mi intrometto, ma il compito di un avvocato è quello di fare luce sui delitti di cui si occupa: non puoi semplicemente alzarti e fare i bagagli!”

Era quello di Wright ma non di certo il mio francamente.
Lavoro per guadagnare… la verità lasciamola ai cercatori nel futuro. … Come mi è venuta?
Comunque, tu non dovresti essere dalla mia parte, tovagliawoman?

“Vostro Onore, non sarà d’accordo, spero… vuole davvero lasciare il caso così incompleto? Non sappiamo nemmeno perché la gru si è mossa così repentinamente! Sono… sono sicura che sia un’informazione importante!”

“Sì e dovrei fingere di importarmene come se fosse un episodio importante di un telefilm? Sa a me quanto mi interessa? Ralph e Sheepdog è innocente? Allora andiamo tutti a festeggiare prima che qualcun altro svenga, sbianchi, vomiti, muoia o cose brutte simili.”

Certo che questo giudice… è proprio stronzo, ma almeno mi ha dato retta.
Comunque non ci tengo a incontrarlo di nuovo… mi ha dato fastidio essere preso in giro quando mi sono sentito male.
Jackson sollevò altre obiezioni inutili ma alla fine aspettammo comunque il responso.

… La vittima era morta esattamente come avevo detto io. Prima è stata avvelenata, poi è morta e poi è stata schiacciata qualche minuto dopo. Otom al massimo sarebbe colpevole di aver azionato così incautamente un affare simile ma per quanto mi riguarda… qui lavoro per l’omicidio, e quello mi importa. Sono un avvocato, mica un supereroe, eh, per favore.

“Ralph e Sheepdog, torna pure a perdere tempo andando a caccia di bestie nel bosco. Innocente! Felici tutti?”

A posto, è stato scagionato.

“Ralph, ce l’abbiamo fatta, possiamo anche andarcene!”

“D’accordo, Walf…”

Perché è depresso? L’ho scagionato, ma è deficiente?
Levammo baracca e burattini e ce ne andammo.

Tribunale Distrettuale
Sala Imputati n°2
20 Luglio
Ore 10.30

“Ralph, per il pagamento come concordiamo?”

"Come preferisci: non ho troppi problemi per pagare... però, sei davvero sicuro di aver fatto la cosa giusta? Mi aspettavo che il caso avrebbe preso una piega più... 'tipica', per così dire. Non che non mi sia piaciuto essere scagionato, ma..."

“Cosa più giusta in che senso?”

“Beh, insomma… nah, niente, non preoccuparti. Spero di poter presenziare a qualche tuo altro processo in futuro… come non-imputato, si intende! Eh eh eh…”
 
Fece una mezza risata nervosa.

“Quando vuoi! Comunque puoi spedire i soldi direttamente al… mio studio.”

Mi ero scordato di averne ricevuto uno come premio.
Mi ricordai dell’indirizzo, glielo scrissi e feci per andarmene, ma… saltò fuori Jackson con la bionda. La prima aveva un’aria infastidita e irritata… la seconda leggermente rabbuiata.

“Cosa non capisce del fatto che un avvocato dovrebbe solo scagionare il proprio cliente mi scusi? Grazie per avermi aiutato prima ma ho fatto semplicemente il mio lavoro.”

“Non è un problema grosso: mi da giusto un pò fastidio che il caso sia rimasto irrisolto, ma alla fine ha scagionato Otom… direi che le cose si siano risolte bene.”

“Grazie tante, signorina Watson, ma ora vorrei fare una discussione a quattr’occhi con il signor Lonnie. Non le dispiace, presumo.”

Che palle, sembro lo stronzo di turno, ma che vuole?
Watson si impicciò annuendo (ma l’aveva chiesto a me!!!) e se ne andò.

“... No…?”

“Prima di tutto, c’è una cosa che devo farle.”

E di punto in bianco…
… Un ceffone. MA CHE CAZZO…?!

“SCUSI MA COME SI PERMETTE?”

“Sì, sì, me ne rendo conto di aver esagerato, ma mi creda, se lo è meritato tutto, anche se capisco il suo punto di vista. Io mi fidavo di lei, signor Lonnie. Ha idea delle conseguenze del suo atteggiamento? Crede che dopo che finisce il caso non succeda più nulla a chi ne è coinvolto? Chiude a chiave il crimine e tutto passa?”

Sì e poi mi mangio la chiave!

“Non sono affari miei… francamente c’è avvocato e avvocato. Dove sta scritto che devo scendere nei dettagli delle testimonianze una volta che ho vinto?”

“‘Vinto’ un corno! Si rende conto che c’è un ASSASSINO A PIEDE LIBERO perché non ha voluto sprecare una decina di minuti a pensare a chi possa essere stato!? Lei non è stupido! Ci sarebbe arrivato! Ed invece no! Non si è voluto sprecare! Gente come lei è il motivo per cui sono iniziate tutte queste idiozie sull’era oscura! Avvocati che fanno tutto per puntare alla vittoria! È colpa di persone come VOI se il pubblico sta perdendo fiducia nella legge!”

Veramente se un avvocato è affidabile non vedo perché sto pubblico generico dovrebbe perdere fiducia, ma comunque… per il resto… ha ragione sulla cosa dell’assassino, in effetti, ma… cioè… non è che sono un poliziotto. Tecnicamente avrebbe dovuto farlo Hayes.

“Ma… si rende conto che questo discorso della vittoria significa caricare gli avvocati di un peso che non spetta loro? E poi… l’avvocato della difesa lavora per il bene del proprio cliente, mica per quello dell’umanità. Comunque… ha ragione sulla cosa dell’assassino, ma per quanto mi riguarda… Otom non era amico mio, l’assassino ipotetico di cui parla non è una mia conoscenza… mi scusi tanto ma lascio questo fardello a lei e alla polizia.”

E ciò detto me ne vado prima che mi schiaffeggi e mi rifili altri discorsi moralistici.

“... E va bene. Vada pure, non si preoccupi, lasci a noi il compito di raccattare i pezzi. Almeno io avrò la coscienza a posto alla fine della giornata…”

E infatti successivamente, dopo aver ricevuto il pagamento (beh… chiamiamolo pagamento) di Otom… non fui completamente soddisfatto del risultato.
Sentii che per alcune cose Jackson aveva avuto ragione… da un lato, ero anche io responsabile di quel che stava succedendo. Ma… sinceramente… quando… quando il mio capo mi ha difeso dall’AAT-5… si è curato di proteggermi da mio padre? No… e non è che gli do tutto sto torto, perché avrebbe dovuto farlo in primis? Poi questo discorso dell’era oscura… capisco tutto quello che vogliono ma allora uno dovrebbe diventare avvocato con la consapevolezza di assumere anche i panni di un poliziotto e di un pubblico ministero? Allora tanto vale che divento un agente della polizia? Cioè a questo punto che differenza fa?
… Però…
… Sull’assassino in circolazione… Jackson… aveva ragione.
… Non… sappiamo chi sia stato e… con quali intenzioni.
Anzi vedendo questa udienza risolversi… in questo modo… potrebbe anche convincersi a proseguire.
Non solo… Otom è ancora accusato di aver fatto crollare il container.

… Ma non è affare mio. Io sono solo uno stramaledetto avvocato del cazzo…
… Successivamente affrontai altri casi e situazioni del genere non si riproposero più.
Non è… diciamo che è raro che situazioni così palesi e casi così facili da risolvere si presentino, si vedeva proprio che Jackson aveva fatto pasticci, e capisco la sua fama.
Riacquisii fiducia… il vuoto rimaneva… il dolore anche… ma riacquisii fiducia.
Tuttavia… se… se ci sarà un’altra volta… un’altra occasione…
… Abigail Jackson… le tue parole non sono finite al vento. Non preoccuparti.
Non lascerò assassini in circolazione se mi capiterà di nuovo. Te lo prometto.

[Abigail]

… Ho abbassato la guardia. Credevo che di Wolf Lonnie ci si potesse fidare, che fosse un avvocato a posto… ed invece è uguale a tutti gli altri.
… So bene che non dovrei permettermi di giudicarlo, ed ha ragione anche lui, ma non riesco a credere che nessun avvocato oggigiorno tenga più all’ideale della giustizia, di poter concludere un processo pienamente e senza lasciare punti in sospeso.
E' per quest'ideale che alla fine sono voluta diventare un procuratore, dopo tutto quel che è successo tra me e Felicity. Volevo sperare che alla fine ci fosse ancora gente onesta in questa professione…
… Mentirei se dicessi che non ce ne sono, ma sono l’eccezione, piuttosto che la regola. E’ la realtà dei fatti, ed il caso che si è appena concluso ne è la prova lampante.
Sono un pessimo procuratore, non sono per nulla capace di fare un lavoro per bene, ed è un miracolo che non sia ancora stata licenziata quando anche Payne è capace di fare un lavoro migliore… ma non ho intenzione di abbandonare il mio lavoro, voglio ancora credere che ci sia gente a cui importi davvero di portare la giustizia… qualcuno a cui potermi affidare per chiudere i conti che ho lasciato aperti.
Jean Watson aveva accennato ad un Lawrence Trueman… se è quello che conosco io, forse è a lui che dovrei affidarmi. E’ sempre stato un bravo ragazzo, dopotutto…
… Ma c’è tempo per fare questo. Ho intenzione di riaprire questo caso una volta trovate abbastanza prove e informazioni, anche a costo di portarlo ai limiti della proscrizione per farlo. Non posso permettere che succeda di nuovo, chiunque sia il colpevole DEVE finire in prigione…
Solo in questo modo potrò essere sicura che Felicity si sbaglia. Solo così avrò la certezza di poterla fermare se arriverà il momento.
Wolf Lonnie… semmai ci reincontreremo, voglio scusarmi per aver reagito così. Hai ragione e non posso accollarti tutto il peso delle indagini e dello scoprire il vero colpevole… ma non ho intenzione di affidarmi ad un avvocato che rappresenta l’era oscura quanto te, mi dispiace.
Se solo questo caso fosse finito diversamente, forse gli eventi dell’anno successivo avrebbero preso una piega molto, molto diversa...

Caso Wolf Lonnie
Turnabout by the Ocean
FINE

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Secondo ed ultimo capitolo di Turnabout by the Ocean, scritto con l'aiuto di Renna e The Shadow, che ringrazio caldamente per la mano: The Shadow è anche l'autore della mappa usata in questo capitolo.
I personaggi di Paul Hayes, Ralph Otom, Jean Watson ed Abigail Jackson sono stati usati da me, Ezra Bennett per le prime battute da me e per il resto da Renna (che ne è anche la proprietaria), e Wolf inizialmente da me fino all'arrivo in sala imputati, dopodichè per la scena con Jean da Renna, e da dopo il ricevimento della mappa da The Shadow, il suo proprietario.
L'idea di usare l'alga e le informazioni sulla stessa sono merito di Renna.
Il caso si è sviluppato in una maniera che non prevedevo, ma che alla fine ho trovato molto migliore alla versione che pianifico: ringrazio molto in questo senso The Shadow, se non avesse usato Wolf durante questo caso, la storia avrebbe raggiunto un finale molto inferiore.
Sono previsti almeno altri tre Unsung da me scritti (ve ne sono altri scritti dai suddetti The Shadow e Renna, non disponibili però su questo sito: se siete interessati alla lettura di tali storie, potete richiederlo a me o a loro tramite messaggio personale), ma non verranno pubblicati fino a quando non proseguirò la storia principale: la trama di questo Unsung verrà ripresa (ed il caso riaperto) nella successiva serie di Lawrence Trueman: Ace Attorney (Lawrence Trueman Ace Attorney: Corrupted Justice), ed avrà importanti ripercussioni sulla storia in sè: ogni lato non spiegato o non chiaro di questo caso verrà li ritrattato e spiegato.
Detto questo, ringrazio chiunque leggerà, e do appuntamento a tutti al prossimo capitolo delle mie storie! Grazie mille!
  
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