Vidi Jordan avvicinarsi a lei, per darle il benvenuto, Kayla rispose con un cenno e un sorriso accennato.
Aveva un quaderno stretto al petto come se fosse il suo scudo e lo sguardo basso, i capelli neri come la pece e con lo sha...qualcosa verde le coprivano il viso.
Le andai incontro, ma prima, vidi Stephanie avvicinarsi a lei e salutarla, ma lei si attenne al suo solito cenno e il sorriso accennato, per poi avvicinarmisi.
-Allora, come va, Kayla?-
-Sembra che stia andando bene...-
Arrivò Oliver, e dal modo in cui gli occhi di Kayla brillarono dopo aver sollevato lo sguardo perenne dal pavimento, era palese che le piaceva.
Sembrava avesse visto tipo un qualche dio greco sceso in terra o cose del genere.
-Ciao, io sono Oliver, tu sei Kayla?-
-Si, sono io-
Si girò, fece per andarsene e sbattè contro Skylar.
-Scusa...- mormorò
-Ciao, io sono Sky...Connie! Io sono Connie Valentine, e non sono Skylar Storm, nono, lei non esiste e io… Bah, lasciamo perdere, sono Connie, e tu? Sai sei molto simile a Kaz, non è che sei sua sorella? Sei nuova? Io non ti ho mai visto da queste parti, giro sempre qui nel mondo dei normo… cioè volevo dire nel mondo dove vivo io, perché io sono una norm…ale ragazza che si chiama Connie e quin…-
-Connie taglia corto- la interruppi
-Si ma stai calmo- rispose
-Lei è Kayla, mia sorella più piccola-
-Ma è più alta di te- replicò
-Sì, è alta, problemi?-
In tutta questa storia, Kayla era rimasta in silenzio ascoltando la conversazione.
-Ti va se ti faccio fare un giro della città, dopo scuola?- chiese Oliver a Kayla
Kayla diventò più rossa delle converse che indossava, annuì guardando in basso e poi guardò Oliver ch a sua volta guardò lei. Io e Skylar ci guardammo con faccia quasi schifata.
La cosa più rivoltante mai vista, dopo quello che servono alla mensa.
Ma è legale servire cose del genere a degli adolescenti?
Dopo scuola non poteva mancare la telefonata giornaliera di Horace, e, dato che Oliver e Kayla erano troppo impegnati a flirtare questo pomeriggio, decido di andare solo io, al posto di Oliver.
Dovevamo salvare Icecold, ma questa è un’altra storia.
Ora passiamo alle tragedie.
Alle grosse tragedie.
Uscendo dal solito sgabuzzino dell’ingresso al Mighty Med notai Oliver e Kayla incastrati in quello che io chiamo ‘ufo dei ricordi’.
Ufo dei ricordi perché è lo stesso in cui io e Oliver siamo rimasti incastrati.
Scoppiai a ridere e solo dopo ben 10 minuti capii la gravità della situazione.
Ero appena uscito dal ripostiglio di un pronto soccorso, Kayla mi stava guardando, avrebbe chiesto spiegazioni, Oliver avrebbe balbettato, io avrei balbettato, Kayla avrebbe scoperto del Mighty Med e io e Oliver saremo stati trasformati in cubetti da Horace e lanciati nello spazio.
O forse l’avrei scampata, come faccio solitamente.
-Kaz, perché sei uscito da un ripostiglio?- mi chiese
-Posso spiegare- intervenne Oliver, balbettando, come previsto.