Anime & Manga > Pretty Cure
Segui la storia  |       
Autore: Nozomi_Kokoda_4ever    03/06/2014    1 recensioni
Ciao ragazze! Ho deciso di scrivere quest'altra storia, spero vi piaccia!
I personaggi sono un po diversi:
- la migliore amica di Nozomi è Love.
- Miki e Karen sono gemelle.
- Kurumi cambia il nome in Erika.
- Natsu in Shiro
- Syrup in Shogo.
- Rin in Rose.
Ragazze, volevo specificare una cosa: questa fan fiction è in realtà un libro che sto scrivendo per un progetto della scuola,per questo alcuni capitoli saranno uguali agli episodi della serie, ed è anche per questo che ho dovuto cambiare unpo i nomi. Spero vi piaccia lo stesso!
Baci♥♥
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nozomi Yumehara/Cure Dream
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Era domenica, e come al solito, Nozomi se la prendeva comoda. Ma quella domenica la passò diversamente. Dove andare, infatti, ad un’escursione in montagna con le sue amiche, compresi Shiro, Shogo, e l’innamorato Kokoda.

-Nozomi, su alzati, ci sono Love, Erika e Karen che ti sanno aspettando. – chiamava dal basso la mamma.

-Si, eccomi, arrivo – ricambiò al richiamo Nozomi, che quel dì si era svegliata al suono della sveglia.

-Buongiorno, Nozomi.

Con suo stupore, c’era anche Kokoda. La mamma non l’aveva avvertita. Forse voleva farle una sorpresa. Probabile. Gli aveva dato anche il buongiorno. “Che dolce” pensava la ragazza.

-Buondì – contraccambiò la fanciulla.

-Vogliamo andare? – gli tese la mano il giovane.

-Si. – concluse Nozomi.

-Kokoda – si rassicurò la mamma – fai in modo che non le succeda niente.

-Non si preoccupi signora. Più teniamo a qualcosa e più rischiamo di perderla. Se per noi è davvero importante, dobbiamo proteggerla con le nostre forze.

A queste parole, la mamma si tranquillizzò. Capì che Kokoda era un ragazzo attento e responsabile, che voleva bene alla figlia tanto quanto gliene voleva lei.

Mentre stavano andando a chiamare i fratelli dai capelli biondi, Nozomi diede il via ad una piacevole chiacchierata.

-Allora ragazzi, avete portato tutto l’occorrente?

-Ovvio, e tu? – garantì Miki.

-Se nel caso non mi fossi dimenticata qualcosa, si.

Giunti a destinazione, Miki si avvicinò al portone della casa dei biondi, citofonò e dopo qualche minuto furono tutti riuniti.

Karen fece l’appello di tutte le cose indispensabili per quel “viaggio”:ù

-Torcia?

-Ce l’ho – esclamavano gli avventurieri.

-Coperta?

-C’è!

-Kit di emergenza con cerotti, fasce, medicine, acqua ossigenata nel caso qualcuno si facesse male?

-C’è!

-Acqua?

-Ce l’abbiamo!

-Ops.. ho paura di aver dimenticato la mia bottiglietta d’acqua a casa, nel frigorifero. – disse timidamente Nozomi.

-Non preoccuparti, la condividerò con te – gli rispose Kokoda, mentre si lanciavano un sorriso complice.

-Provviste?

-Ci sono!

-Io ho portato anche i dolcetti di riso – aggiunse Erika.

-Be’, penso che non ci dimentichiamo niente, a parte la bottiglia d’acqua di Nozomi, che non abbiamo il tempo di andare a recuperare a casa sua.

-Si! Siamo pronti!

-Che l’escursione cominci! – dichiarò con eccitazione Shogo.

-Yes! – soggiunse il resto della compagnia.

 Così presero la scorciatoia che passava attraverso il “Roseto Scarlatto”, simbolo della città.

Ora si poteva davvero affermare che la loro emozionante gita aveva inizio!

Dopo circa 2 ore di cammino, raggiunsero il campo e montarono quattro tende: in una vi dormivano Love e Miki, in un’altra si riposarono Karen ed Erika, in un’altra ancora Shiro e Shogo, e nell’ultima Nozomi e Kokoda.

Poi, per riprendere le forze perse per raggiungere il campo, si addormentarono, dopodiché si misero in marcia per andare a visitare i posti prestabiliti, e anche questa volta si divisero in due gruppi: in uno facevano parte Shiro, Shogo, Karen e Miki, nel secondo Nozomi, Love, Erika e Kokoda.

Si suddivisero le provviste, le mappe, le torcie, i kit di emergenza e l’acqua, e partirono.

-Allora ragazzi, ci ritroviamo qui tra 3 ore. Né un minuto in più né uno in meno.

Al gruppo composto da Nozomi, Kokoda, Love e Erika toccò visitare la sorgente termale più famosa di tutta Scarlet Heart, poi le statue delle sette “leggendarie guerriere”, eroine che molto tempo fa proteggevano la città dalle forze del male, e infine l’Albero del Cuore, un albero antichissimo dove ogni 100 anni vi cresceva un frutto a forma di cuore dal colore scarlatto, che dà anche il nome al paese nativo delle 5 ragazze.

-Ragazze,ora raggiungeremo il tempio dove sono custodite le statue delle sette guerriere, mi raccomando non perdiamoci mai di vista, rimaniamo sempre uniti. – dichiarò Kokoda.

-Non preoccuparti, rimarremo vicini vicini. – commentò Erika.

Arrivati al santuario, Nozomi notò subito una incredibile somiglianza loro con quelle statue.

-Hei, guardate, non vedete una nulla di strano?

-Ma, si certo, quelle statue sono uguali a noi! – esclamò Love con stupore.

In seguito all’osservazione di Nozomi, tutti videro che la somiglianza tra le “Leggendarie Guerriere” e la loro, non c’era un difetto.

-Saranno nostre antenate – ragionò Erika.

-Parenti alle Leggendarie Guerriere. Wow! – considerò Nozomi.

La prima, assomigliava a Nozomi, dai capelli leggermente più lunghi ma dello stesso colore, gli occhi identici e lo stesso sorriso.

                                              

La seconda, era molto simile a Love, dai capelli, però, molto più lunghi e più biondi.

                           

La terza, aveva l’aspetto di Erika, ma come le altre, capelli lunghi rispetto ai suoi, ma corrispondente al colore dei capelli della medesima.

                                         

La quarta, era somigliante a Miki, con i capelli un po’ più chiari e raccolti in una coda di cavallo.

                        

La quinta era paragonabile a Karen, con i capelli, anch’essi, raccolti in una coda.

                               

L’altra, che non era affine a nessuna delle 5 ragazze, aveva dei capelli corti rosso fuoco, e gli occhi dello stesso colore.

                                         

L’ultima, infine, aveva dei capelli lunghissimi, dal colore rosa pallido.

                                  

 

Mentre ammiravano le sculture, Nozomi fu presa da un quadro che rappresentava la guerriera, chiamata Cure Dream, insieme a un principe,che molto probabilmente era un antenato del suo di principe.

                          

Ad un certo punto, da dietro, Nozomi fu assalita da un uomo, ma non potè urlare, dato che lo sconosciuto gli aveva chiuso la bocca, facendo in modo che la ragazza non chiedesse aiuto.

Quando dovettero andare a visitare la terza tappa, i tre non trovarono più l’amica, e pensarono che fosse ritornata al campeggio.

Preoccupatissimi, soprattutto Kokoda, tornarono al campo, dove non trovarono nessuno.

Disperato per non averla saputa proteggere, Koko si mise in un angolo, e scoppiò in lacrime.

 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pretty Cure / Vai alla pagina dell'autore: Nozomi_Kokoda_4ever