Fandom: RPF - Attori - Star Trek (Reboot cinematografico)
Genere: romantico
Tipo: one shot
Personaggi: Christopher Pine, Zachary Quinto
Coppia: slash
Pairing: Pine/Quinto
Rating: PG, verde, K
PoV: terza persona
Disclaimers: Zachary Quinto e Christopher Pine non mi appartengono. I personaggi e
gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro per il puro
gusto di scrivere.
L’intervista
di Bombay
Dietro le quinte dello studio televisivo c’è
parecchio fermento.
Christopher Pine lancia un’occhiata al suo collega e
amico Zachary Quinto, il quale si volta e sorride, pochi istanti prima che la
conduttrice del programma annunci il loro nome.
Accolti dallo scrosciante applauso del pubblico in
sala, i due si siedono sul divano difronte alla giovane donna che gli sorride
amabile.
Tra risate e battute l’intervista comincia, i due attori
emergenti hanno partecipato a molti programmi del genere, il copione si ripete
ogni volta nel medesimo modo.
Bene o male le domande sono sempre le stesse e le
risposte che loro possono dare sono vincolate.
Inaspettatamente però, verso la fine del tempo
dedicato loro, la conversazione prende una piega differente e non concordata.
La giovane donna si sistema gli occhiali a goccia e
sorride beffarda in direzione dei due promettenti attori.
“Che cosa ne pensate del rapporto che lega il capitano
Kirk al suo primo ufficiale Spock?” domanda con un ampio sorriso che fa
intendere ai due che la donna ha una sua personale visione sui citati personaggi.
“Sono colleghi e sono amici, li lega un’amicizia
profonda che va saldandosi via via…” spiega Chris e si volta verso Zach che annuisce confermando le sue parole.
“Un po’ come voi due?”
“Beh credo sia inevitabile, lavorare a stretto
contatto per tanto tempo porta le persone ad avvicinarsi, tra me e Chris c’è
stata empatia nel momento stesso in cui ci siamo stretti la mano, il primo
giorno di lavoro.”
“È vero tra noi si è creato
una sorta di…”
“Legame?” lo incalza la donna sporgendosi verso di
lui.
Chris ride e annuisce mentre Zachary scuote la testa
sorridendo a sua volta.
“Siete consci
del fatto che in rete ci sono moltissimi racconti sui vostri personaggi.”
“Oh sì… il mondo delle fanfiction è vasto, la fantasia
non ha limiti, inoltre mi sono documentato la prima fanfiction slash è stata proprio su Spock e Kirk” spiega Zachary, lui
e Chris hanno passato parecchio tempo a navigare in rete divertendosi molto.
Il sorriso sul volto della donna si allarga,
confermando ai due la loro teoria.
“Ci sono anche racconti su voi due.”
Chris ride accavallando le gambe voltandosi verso il
collega il quale lo sta guardando e cerca qualcosa nello sguardo chiaro di
Chris quindi si sporge verso di lui.
“Ogni scusa è buona per alimentare questa tendenza”
dice e poi accade tutto troppo in fretta perché Christopher riesca a mantenere
la lucidità.
Senza preavviso le labbra di Zach
sono sulle sue è solo una lieve pressione nulla di più, ma
basta per sconvolgerlo nel profondo.
Non fa nemmeno in tempo a razionalizzare quello che
prova che il suo amico si allontana strizzandogli un occhio e facendo un cenno
verso la conduttrice che sorride quasi in estasi.
Chris si lecca le labbra e non sa che cosa dire,
Zachary l’ha colto alla sprovvista e non sembra minimamente turbato da quanto è
appena accaduto. Lui invece sente il cuore rombargli nelle orecchie e coglie
solo una frase del collega.
“Siamo attori” ride Zach.
Christopher riprende il controllo di sé “Ha ragione!”
sostiene “Ora l’audience della tua puntata sarà alle stelle” la prende in giro,
stringe le mani sui pantaloni scuri per evitare che Zach
si accorga del tremore che le animavano.
L’intervista si conclude e
loro abbandonano lo studio scortati da alcuni tecnici.
Quando sono soli
nell’ascensore tra loro cala il silenzio, Chris non ha il coraggio di quadrarlo
in faccia, nella mente gli rimbomba ancora quel -Siamo attori-
“Chris?”
Il giovane alza i suoi occhi azzurri in quelli
dell’altro che comprende che qualcosa non va.
“Hai voglia di mangiare un boccone insieme?”
Scuote la testa con forza “No” risponde secco.
L’ascensore arriva nel garage e le porte si aprono.
“Va tutto bene?” chiede seguendolo lungo
l’autorimessa, i loro passi rimbombano nel silenzio.
Chris si volta all’improvviso tanto che l’altro
rischia di andargli addosso.
“Perché mi hai baciato?”
La domanda sembra cogliere il suo collega alla
sprovvista, ma si riprende subito.
“Era quello che si aspettava, ha pilotato tutta l’intervista
per quell’epilogo.”
Il giovane biondo annuisce appena: è vero. Zachary ha
solo colto la palla al balzo.
Si volta e si avvia verso la macchina; ignora il
richiamo dell’altro uomo, sale sul veicolo e sgommando lascia l’edificio.
***
Passano quatto giorni e
Cristopher sta da schifo e non riesce a capire perché.
Il suo amico lo ha chiamato
un paio di volte, ma lui non ha risposto e l’altro ha desistito.
Si rende conto che si sta comportando come un idiota,
ma deve capire perché sta così male.
Esce di casa in tenuta da
jogging, sono le sei del mattino, arriva al parco e, con le cuffie nelle
orecchie, prende a percorrere il solito percorso. È così assorto nei suoi
pensieri che non si rende nemmeno conto che inizia a piovere.
La sua mente è concertata su un’unica persona:
Zachary.
Lui e Zach sono colleghi,
poi sono diventati amici, tra loro si è creata subito un’affinità particolare,
durante le riprese di Star Trek erano sempre insieme
sul set e fuori, poi l’amicizia è continuata anche se
erano lontani, si sentivano quasi quotidianamente.
Le battute su loro due si sprecavano complice anche il
rapporto dei due personaggi che interpretavano.
Sono amici… allora perché diamine Zach
lo ha baciato e perché lui si sentiva così… perso?
Si ferma per riprendere fiato, toglie gli auricolari e
solleva il viso verso il cielo, la pioggia gli picchietta la pelle è zuppo ma non gli importa.
Si lecca le labbra fredde e rievoca nella mente il
tocco caldo della bocca di Zachary sulla sua, un brivido corre lungo la schiena
e non di freddo bensì di eccitazione.
Si rende conto che vuole sperimentare ancora quella
sensazione, più a lungo più approfonditamente.
Si siede su una panchina prendendosi la testa tra le
mani, cosa gli sta succedendo? Possibile che si sia innamorato di Zachary.
Quando finisce di formulare quel pensiero, sta
stranamente meglio.
Solleva lo sguardo e si accorge che qualcuno lo sta
proteggendo con l’ombrello.
Due occhi scuri lo fissano preoccupati “Hai intenzione
di ammalarti?” domanda corrucciato.
“Come mi hai trovato?” chiede sorpreso alzandosi in
piedi.
“Me lo hai detto tu che vieni
a corre qui”
Il parco è pressoché deserto sia per l’ora, ma
soprattutto per il tempo.
“Sono preoccupato
Christopher, rifiuti le mie telefonate, non rispondi ai messaggi” inizia nella
sua voce traspare tutta la sua preoccupazione, già il fatto che lo ha chiamato
Christopher dovrebbe metterlo in allarme.
Il giovane biondo si passa la lingua sulle labbra, ha
paura di dire o fare qualunque cosa, non vuole compromettere l’amicizia che c’è
tra loro.
“È per il bacio durante l’intervista, non è vero?”
domanda, passandosi una mano tra i capelli scuri.
“Mi hai chiesto perché l’ho fatto.”
Cristopher non vuole sentire, ha paura che ciò che
dirà non sarà quello che lui desidera, così prima che l’altro possa aggiungere altro,
si sporge verso di lui e lo bacia.
Per un terribile istante non succede niente, sono
immobili labbra contro labbra, poi la pioggia prende a
cadere su di loro, perché Zach ha abbandonato
l’ombrello per cingergli la vita con un braccio e con l’altra affonda nei suoi
capelli chiari facendogli piegare la testa indietro, violando la sua bocca con
la lingua, in un bacio profondo e affamato.
Chris si aggrappa a lui come un uomo a una tavola in
mezzo all’oceano, quel bacio gli sta togliendo tutto: il respiro, la forza
nelle gambe, la ragione.
È Zachary a mettere fine a quel contatto profondo e
umido, fronte contro fronte, il respiro irregolare
mescolato a suo.
“Perché mi hai baciato?” lo interroga ponendo la
stessa domanda che gli aveva fatto Chris solo qualche giorno prima.
“Era quello che ti aspettavi, hai pilotato la
conversazione per questo epilogo” risponde ed un
sorriso gli piega le labbra, mentre si protende a baciarlo ancora, sotto la
piaggia battente incurante di tutto e tutti.
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Note dell’Autrice: ok, non ho mai, e dico mai, scritto una RP, non so
non ci sono mai riuscita e ne ho lette anche pochissime perché scrivere su
persone reali mi fa strano.
Però questi due, cioè ma li avete visti è un delitto non scrivere qualcosa,
così ho provato.
Beh prendetelo per quello che è: un esperimento.