Fumetti/Cartoni europei > Corto Maltese
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Autore: Roylove    04/06/2014    1 recensioni
una piccola storia su Corto Maltese, l'affascinante marinaio.. anche se pochi di voi lo conoscono. In questa avventura conoscerà una persona che le cambierà la vita!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mentre Mei badava ad Anna Corto rimuginava su questa presunta guerra.

-Per come sono fatto dovrei fregarmene di questa guerra, però perché ogni volta che provo ad ignorarla mi si ripresenta nei pensieri?-Disse Corto a bassa voce.

Dopo il bagno caldo mangiò un boccone e poi si fece un bicchiere di grappa di rose con Rasputin , che intanto era tornato a casa di Corto.

-Non ce la fai proprio a stare lontano da me, eh Ras!-Disse Corto scherzando.

-Non dire fesserie, e poi è così che tratti un amico ?-Chiese Rasputin bevendo il suo liquore.

-Amico è una parola grossa, diciamo che abbiamo molte cose in comune.-Disse Corto posando il bicchiere di grappa sul tavolinetto basso vicino la sua poltrona.

-Se continui così , col cavolo che ti aiuto ad uscire dalla Cina!-Esclamò Rasputin.

-Dai Raspa, scherzavo.-Disse Corto finendo a sua grappa.

-Tu che scherzi così?-Chiese Rasputin .

-Beh, la gente cambia!-Esclamò Corto.

-Tu no!-Disse Rasputin finendo la sua di grappa.

Per tutta risposta Corto rise, ma poi Rasputin si congedó.

-Vado a preparare la barca, vedi che per questa sera la ragazza sia pronta per partire, non vi aspetterò sennò!-Disse Rasputin uscendo di casa.

Corto si alzò dalla poltrona e andò in camera dove trovò Mei che svegliava su Anna.

-Come sta?-Chiese Corto sedendosi vicino la ragazza.

-Meglio, la febbre è scesa. Quell'infuso di foglie è quasi miracoloso.-Disse Mei alzandosi dalla sedia vicino al letto.

-Bene, questa sera partiremo.-Disse Corto togliendosi la giacca e mettendola appesa all'armadio.

-Questa sera?-Chiese.Mei.

-Si, ormai ci staranno cercando, partire la sera è la cosa migliore.-Disse Corto sedendosi sul letto.

-Come vuoi.-Disse Mei lasciando la camera da letto.

Corto si sdraió sul letto affianco ad Anna, la vedeva così debole a volte, mentre altre sapeva che poteva cavarsela anche da sola. Si accese una sigaretta e la fumó con lente tirate, finché dopo poco non si addormentó.

Venne svegliato da Anna che si era svegliata e stava cercando di alzarsi dal letto.

-Come ti senti?-Chiese Corto stiracchiandosi pigramente come un gatto.

-Meglio.-Disse Anna arrivando debolmente alla finestra.

-Questa sera partiremo.-Disse Corto affiancando Anna.

-Dove andiamo?-Chiese lei.

-Caraibi, andiamo da bocca dorata.-Disse lui fissando il tramonto.

In quel momento Mei entrò nella stanza.

-Pensavo che volevate mangiare qualche cosa.-Disse la donna indicando la sala da pranzo.

-Ce la fai a camminare?-Chiese Corto.

-Si.-Disse Anna iniziando ad andare verso la sala con molta fatica e tutta dolorante.

Si accomodarono a tavola e Anna fece piazza pulita del suo piatto.

-Avevi fame Anna?-Chiese Corto scherzosamente.

-Secondo te? -Rise lei.

-Meglio così, significa che ti senti meglio.-Disse Mei sparecchiando la tavola.

-Ma chi mi ha medicata?-Chiese Anna guardandosi le bende.

-Una mia vecchia conoscenza.-Disse Corto accendendosi una sigaretta.

-Che ne dici di prepararti per partire?-Chiese Mei notando che la ragazza aveva solo dei pantaloni e le bende che le coprivano tutta la schiena ed il petto.

-Va bene.-Disse Anna. 

In quel momento arrivò Rasputin , con uno dei suoi sorrisi beffardi.

-Sei pronto?-Chiese Rasputin seccato.

-Solo un attimo e Anna pure sarà pronta.-Disse Corto buttando la sigaretta nel posacenere.

 Rasputin si sedette sulla poltrona affianco a Corto e dopo neanche 10 minuti Anna uscì assieme a Mei.

Indossava dei pantaloni bianchi e un maglioncino blu scuro quasi sul nero.

-Sono pronta.-Disse Anna.

-Corto l'aiutò a mettersi il cappotto e con molta cautela si avviarono verso il porto, solo dopo aver salutato Mei.

In molti punti della strada si dovettero nascondere da dei soldati cinesi, ma dopo quasi un'ora arrivarono alla nave.

Salirono e con molta cautela riuscirono a lasciare il porto.

-Ora siamo al sicuro.-Disse Rasputin pilotando la barca.

-Si, finché non incontriamo qualche nave cinese o australiana.-Disse Corto affianco a Rasputin.

-Speriamo allora che non accada.-Disse Rasputin speranzoso.

In quel momento li raggiunse Anna.

-Non riesco a riposare?-Chiese Corto.

-Ho dormito un giorno intero, credo che se rivedo un letto per un po' di tempo urlo.-Disse Anna scherzosa.

-Non hai tutti i torti.-Disse Corto.

-Credo che tu ti stia rammollendo Corto!-Esclamò Rasputin.

-Perché mai?-Chiese Corto leggermente irritato.

-Non ti avevo mai visto così interessato al benessere di un'altra persona.-Rispose Rasputin.

-Dillo che te la sei presa perché non mi sono mai interessato a come stavi!-Esclamò Corto ridendo.

-Ridi ridi!-Disse Rasputin seccato.

Intanto Anna si gustava quella strana scena, non erano amici, ma neanche nemici, allora cos'erano?

-Ti fanno male le ferite?-Chiese Corto.

-Solo un po'.-Disse Anna fissando Corto.

-Beh ddl rum o del whisky è quello che ci vuole!-Esclamò Rasputin lanciando una bottiglietta di ferro ad Anna.

-Cosa?-Chiese Anna fissando Rasputin.

-L ' alcool aiuta ad attenuare il dolore, considerando che non hai mai bevuto credo che farà subito effetto. Bevine un sorso.-Disse Corto guardando Anna perplessa.

Al contatto con il saporaccio dell'alcool Anna fece una faccia disgustata.

-Bleah! Ma come fa a piacervi questa roba!-Disse lei schifata.

-Questione di abitudine.-Disse Corto.

-E poi anche le donne bevono, e la maggior parte delle volte quando iniziano a bere, iniziano anche a prostituirsi.-Disse Rasputin attento alla rotta.

-Raspa! Non credi che Anna sia ancora un po' piccola per queste cose?-Chiese Corto con aria severa.

-Corto, so benissimo come funziona la cosa. Mia madre già mi ha fatto un bel discorsetto su tutto questo, e non nego di aver anche visto la pratica.-Disse Anna ridendo.

-Sveglia la ragazza!-Esclamò Rasputin.

-Mio Dio, sicura di avere 13 anni?-Chiese Corto.

-Non ho più 13 anni da ben tre ore.-Disse Anna sorridendo a Corto.

-È il tuo compleanno?-Chiese Rasputin.

-Si.-Disse Anna sedendosi su una sdraia li vicino a Corto.

-Perché non me lo hai detto?-Chiese Corto.

-Forse perché sono stata tutto il tempo a dormire e poi perché non volevo festeggiare.-Disse Anna seria.

-Bene, allora un semplice "Auguri" basterà.-Disse Rasputin.

-Auguri Anna.-Disse Corto sorridendole.

-Grazie.-Disse lei con un sorriso.

La notte passò tranquilla Rasputin e Corto si davano il cambio, e Anna non riuscendo a prendere sonno disegnò qualcosa sul suo blocco.

-Ma un momento, Yin dov'è?-Chiese Anna.

-Yin?-Chiese Corto.

-Il gattino.-Disse Akari fissando Corto.

-E io che ne so, sarà rimasto con Mei.-Disse Corto facendo spallucce.

-Peccato, mi era simpatico, un po' ti somigliava.-Disse Anna ridendo.

-Assomiglierei ad un gatto?-Chiese Corto controllando la cartina.

-Oh si!-Disse Anna prendendo io suo borsone, ma notò che si muoveva.

-Credo che invece sia qui il nostro caro Yin!-Esclamò Anna.

-Cosa?-Chiese Corto stupito.

A quel punto Anna aprì il borsone e due occhioni blu le saltarono in grembo.

-Si è lui.-Disse Anna vedendo il gattino.

-Ed io che credevo di essermi liberato di te.-Disse Corto avvicinandosi ad Anna e al gattino accarezzandolo.

D'un tratto il gattino iniziò a soffiare in direzione di Rasputin che dormiva beato.

-Ha già capito tutto questo gatto, guadagna punti!-Disse Corto tornando al timone con uno dei suoi sorrisi sornioni.

-Quando prevedi che arriveremo ai Caraibi?-Chiese Anna andando da lui e dando un'occhiata alla mappa.

-Credo che per domani pomeriggio saremo lì, bocca dorata ci vuole assolutamente vedere e credo che stia facendo di tutto per farci arrivare prima, compreso darci vento nella nostra direzione.-Disse Corto guardando fuori.

-Ne sarebbe capace?-Chiese Anna.

-Quella donna è capace di tutto Anna!-Esclamò Corto.

-Come cosa è inquietante!-Disse Anna mezza affascinata da quella donna.

-Molto direi, ma col tempo ci fai l'abitudine , diventa come una vecchia zia.-Disse Corto.

-La conosci da molto?-Chiese Anna.

-Diciamo di si.-Disse lui sbadigliando.

-Se vuoi dormire facciamo cambio!-Esclamò Anna notando che l'uomo era visibilmente stanco.

-Non devi sforzarti!-Disse lui autoritario.

Anna fece un sospiro e si sedette sulla sdraia a coccolare il gatto.

Pian piano anche Anna si addormentó e quando si risvegliò era mattina e affianco a lei c'era Corto a dormire.

-Ti avverto, se quel gatto continua a giocare con la mia giacca , ti giuro che lo faccio fuori.-Disse Rasputin indicando il gatto che stava giocando sulla giacca di Rasputin.

-Si vede che sente che non sei simpatico.-Disse Anna andando a prendere il gatto.

-Attenta ragazzina , potrei anche ucciderti se mi va.-Disse Rasputin minaccioso.

Anna però non fece una piega e lo guardò con aria severa.

-Potresti si, ma poi credo che Corto ti farebbe fuori, o se sono più svelta io potrei ucciderti anche io.-Disse Anna con il micio in braccio.

-Ma quanto amore abbiamo qui!-Esclamò Corto svegliandosi e alzandosi dalla sdraia.

-Non scherzare, un pugno non glielo toglie nessuno!-Disse Rasputin continuando a pilotare la nave.

-Non litigate, fidati che se vuole Anna può farci fuori a tutti.-Disse Corto accendendosi una sigaretta.

-Come no!-Scherzo Rasputin.

-Guarda che non sospetterebbero mai di lei, e in più credo che con chi non ha simpatia non se lo faccia ripetere due volte di ucciderlo.-Disse Corto ridendo.

-In effetti non hai tutti i torti, ma come hai fatto a capirlo?-Chiese Anna.

-Dai tuoi sguardi, e poi perché tua madre quando sono stato da voi, mi ha parlato molto di te.-Disse Corto aspirando un tiro di sigaretta.

-Impressionante.-Si limitò a dire Anna.

-Hey, comunque io muoio di fame, che c'è sul menu?-Chiese Rasputin.

-Tonno sotto olio.-Disse Corto prendendolo dalla sacca delle provviste.

-Sempre meglio di niente!-Esclamò Rasputin.

Mangiarono un po' di tonno e di frutta fresca dopodiché toccò a Corto pilotare la nave, mentre Rasputin e Anna  Si davano da fare con delle corde .

-Solo tu potevi prendere una barca con delle cime così rovinate!-Esclamò Corto vedendo che i due scartavano quasi la metà delle corde.

-Ma zitto, almeno io ho una barca, tu invece?-Chiese Rasputin.

-Ce l'ho, ma è al porto di Hong Kong .-Disse Corto con la sua solita calma.

Nelle ultime ore del pomeriggio arrivarono ai Caraibi, bocca dorata aveva mandato una ragazza alla spiaggia dove si attraccarono.

-Bocca Dorata vi aspetta.-Disse la ragazza avviandosi verso una grande casa fatta di legno , era sulla spiaggia tra il verde e la sabbia, li faceva molto caldo e i tre stavano morendo dal caldo.

-Corto, finalmente sei arrivato!-Esclamò Bocca Dorata.

-Felice di vederti.-Disse Corto.

-Non ti avevo detto che dovevi tenerla al sicuro?Chiese la donna guardando Anna.

-Ci sono state complicazioni. Ma dimmi, cosa centro io con questa guerra?-Chiese Corto.

-Venite, tu e Anna. Devo parlare solo con voi. Il vostro amico può aspettare qui, offritegli del buon rum!-Disse la donna alle sue ragazze, mentre lei se ne andava in un'altra stanza con Corto ed Anna.

-Bene , ora che siamo soli posso parlare tranquillamente.

C'è un uomo che si è spacciato per te il suo nome è Chevket, lo conosci immagino.-Disse Bocca Dorata.

-Si hanno detto che mi somiglia in maniera impressionante, ma non l'ho mai visto di persona.-Rispose Corto.

-A quanto pare lui ha sentito parlare di te, e avrà visto qualche foto. In ogni caso è stato lui a far scoppiare questa sorta di guerra, col generale Ming ha fatto un bel po' di danni.-Disse la donna fumando una sigaretta.

-Credevo che Ming volesse uccidermi solo perché tre anni fa gli diedi qualche grana, invece mi sbagliavo.-Disse Corto tranquillo.

-Se era solo per quello a qiest'ora eri stato punito e basta, invece gli australiani e i cinesi ti vogliono morto.-Disse la donna.

-Quindi che mi consigli di fare?-Chiese lui.

-Vai in Australia, da Pandora, è un pezzo molto influente ora, ti aiuterà. Poi sarà anche felice di vederti.-Disse la donna alzandosi dalla sua sedia e andando di fronte ad Anna.

-Oh si, si. Occhi sinceri i tuoi, limpidi come l'acqua mia cara. Cerchi Corto con lo sguardo quando ti senti in difficoltà, questo significa che già sei molto legata a lui. Lo avevo già detto a tua madre anni fa, ma lei non volle darmi ascolto.-Disse la donna fissando la giovane.

-Cosa ha detto a mia madre?-Chiese Anna.

-Che all'Alba dei tuoi quattordici anni ti saresti legata ad un marinaio di vecchia conoscenza, non un legame qualsiasi, ma un legame come fraterno. Lo vedo anche negli occhi di Corto vedo che chiunque ti tocchi farà una brutta fine.-Disse la donna guardando Corto.

Corto ed Anna si guardarono perplessi poi la donna riprese a parlare.

-Questa sera starete qui, ma domani mattina dovete assolutamente partire per l'Australia.-Disse la donna.

-Non mi piace chi mi mette fretta!-Disse Corto.

-Ma non sono io a metterti fretta, bensì i tuoi nemici.-Disse la donna uscendo dalla stanza.

-Quindi dovremmo andare in Australia , nel luogo dove principalmente vogliono ucciderti?-Chiese Anna perplessa.

-Si, avverto immediatamente Pandora del nostro arrivo.-Disse Corto scrivendo un telegramma.

-Una tua amica?-Chiese Anna.

-Esatto.-Rispose lui.

-Un romantico e caro bijoux!-Disse lui a bassa voce.

 

 

 

Continua, spero piaccia la mia storia!

 

 

 

 

 

 

 

  
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