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Autore: whitemushroom    04/06/2014    2 recensioni
The Lord of Murder shall perish, but in his doom he shall spawn a score of mortal progeny. Chaos will be sewn from their passage. So sayeth the wise Alaundo.
Una serie di short-fic nate dall'amore di un videogioco che in pochi conoscono. Sperando di attirare qualcuno a giocarci!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Personaggio: Eldoth Kron
Genere: Introspettivo, Malinconico, Missing Moments. Canon.
Rating: verde
Avvertenze: contiene informazioni su alcuni avvenimenti tratti dalla trama di BG 2 EE. Se non volete spoiler questa storia non fa per voi.


Silence

Ah, finalmente un po’ di silenzio!
La taverna di Trademeet è piena di gente come al solito, c’è persino un bardo da quattro soldi che strimpella qualcosa su un liuto, un paio di avventori stanno già alzando il tono della voce … ma in fondo c’è silenzio. Qualunque cosa può essere chiamata “silenzio” davanti ai piagnucolii di Skie.
Erano diversi anni che non venivo in questa città; adesso le cameriere non si siedono più sulle gambe degli avventurieri per arrotondare la paga, e quella a cui rivolgo un sorriso va a nascondersi nelle cucine. Gli avventori non parlano più di carestie e fame, ma un paio di ciccioni alla mia destra non fa altro che dissertare sulla capacità d’acquisto delle monete d’oro e la qualità di non so quale strana spezia proveniente da Calishman.
Skie lo troverebbe persino interessante.
Stupida oca.
La birra nera, grazie al cielo quella non è cambiata! Già al terzo sorso la sua voce lamentosa sembra un ricordo sbiadito; e per quanto non mi sembra di vedere cameriere interessanti non credo che nella città del commercio avrò difficoltà a trovare un po’ di compagnia per stasera. Cielo, andrebbe bene persino quella grassona sdentata vicino all’uscita, purché stia zitta.
“Per un boccale di birra potrei essere io la tua compagnia, amico!”
Mi volto di scatto, come se qualcosa avesse pizzicato il cervello. L’uomo che mi si siede accanto non è esattamente il tipo di compagnia che avevo in mente: due occhi grandi, velati rosso, mi osservano al di sopra di un viso emaciato con una barba scomposta che non vede una lama da almeno quindici giorni. Puzza di idromele. E di magia.
Una delle combinazioni peggiori che io conosca.
“Chi ti dice che io stia cercando qualcuno?”
La sua voce è impastata, simile ad una carta continuamente stropicciata. “Perché … l’ho visto!”.
“E dove, sentiamo …”
“Come se potessi spiegare la magia selvaggia. La magia selvaggia non si spiega, non si studia, la si accetta per quello che è”. Il tanfo viene anche dal suo abito, una tunica viola stropicciata in più punti. Un tempo sarebbe stata una veste piuttosto costosa, ma ormai non è altro che un cumulo di stracci. “Oggi puoi essere un uccello, domani il più potente dei Deva. E la settimana dopo guardi sul fondo di un boccale di birra e vedi cose che avvengono in un altro continente. O vedi cose che si svolgono accanto a te che le tue orecchie non hanno voglia di ascoltare ed i tuoi occhi di vedere”.
“Uff, credo sia impossibile non sentire Skie …” mormoro. Guardo dall’altra parte, cercando di far capire a questo tizio che la sua conversazione mi ha stancato. Magia selvaggia … puah, tutti i maghi sono dei selvaggi. Ho passato troppi mesi con uno Zhentarim pazzo ed uno stregone drow intraducibile. Tutta gente senza un briciolo di senso pratico.
Infatti a Skie stavano simpatici.
Skie …
Al diavolo, sto pensando ancora a quell’idiota viziata! Lei e la sua stupida fissazione di volere una casa, una famiglia e tutte quelle patetiche stronzate! Se dipendesse dal suo cervello di gallina tutti i soldi che ho accumulato in una vita finirebbero in quattro mattoni in questa noiosissima città, in una patetica bottega e in un marmocchio urlante. Mi ha rotto le scatole per fuggire dal suo palazzo per poi impuntarsi a vivere in un posto fisso, prendere la mia libertà e strangolarla con una catena; credevo amasse il vento tra i capelli ed un cavallo rubato sotto le gambe, ma sembra che non sia riuscita ad annegare il suo comportamento da principessina insopportabile.
Vorrà dire che mi godrò in un altro modo il mio denaro e …
“Non lo fare!” grida la spugna al mio fianco. Il suo tono di voce è alto, e qualche avventore alza persino la testa. “Non per denaro. Non lo fare”.
“Senti, vuoi piantarla di …”
“No. Sei tu che devi piantarla. Piantarla di credere che la ricchezza sia la cosa più importante nella vita. Piantarla di credere che l’amore sia soltanto un passatempo di cui disfartene alla prima occasione. Io l’ho fatto, sai? Ho barattato la donna migliore del mondo per una montagna di monete d’oro, un bel negozio ed una vita come la volevo io. E sai una cosa? …” sussurra, ed il rosso nei suoi occhi sembra quasi sparire.
Fa freddo. All’improvviso.
“… adesso sono uno degli uomini più ricchi di tutta Trademeet. Ricco abbastanza da comprarmi tutta la birra di questa dannata città. Anche tutte le puttane da qui ad Athkatla” mormora, poi si alza e tira un respiro profondo. Guarda il boccale vuoto e per un istante lo sguardo si addolcisce e perde tutto il rossore. “Ma nemmeno tutte le ricchezze di Waukeen possono cancellare gli occhi di Telana che mi fissano quando chiudo le palpebre. A quanto pare nessuna pozione può farmi dimenticare …”
Chissà se è vero. Il pianto di Skie si riaffaccia, più pungente di prima. Non c’è più quel bellissimo silenzio.
Adesso mi sembra anche meno bello. Dannazione.
Vorrei tirare il mio boccale vuoto all’uomo che mi ha guastato la serata, ma del mago improvvisamente non c’è più traccia.
  
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