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Autore: NeverAloneF    05/06/2014    4 recensioni
Clarissa Morgenstern è una Shadowhunter. Si è finta morta dopo che suo fratello, Sebastian Morgenstern, ha minacciato di uccidere tutte le persone che proveranno a proteggerla da lui. Ma la verità non rimarra nascosta a lungo e Clarissa dovrà fare decisioni che non è neanche sicura di poter sopportare.
Dal primo capitolo:
Era passato un'anno ormai.
Un'anno dall'ultima volta che avevo visto la mia amata america.
Dall'ultima volta che avevo visto l'istituto.
Dall'ultima volta che avevo visto i fratelli Lighwood.
Dall'ultima volta che avevo visto mia madre e Luke.
Dall'ultima volta che avevo visto Sebastian.
Dall'ultima volta che avevo visto Jace.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alec Lightwood, Clarissa, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Jonathan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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7. Demoni
  
                        JACE
 
"Ma che…?!" Sento dire ad Alec dietro di me. Izzi trattiene il respiro, e Magnus non ha nessuna reazione. Assottiglio gli occhi e fermo Alec prima che faccia un passo verso Clary. 
"Non avvicinarti" gli sibilo "è un demone. Si trasforma nella cosa che temi di più al mondo". Il demone sussulta e rimane a bocca aperta. 
"Tu hai paura di me?" Domanda. Per un attimo rimango spiazzato, l'essere è completamente uguale alla mia Clary, ma non può essere lei. Clary è morta. E poi ha ragione, io non ho paura di lei. Evidentemente qualcun altro nella stanza ne ha. Il demone finge di riprendersi dalla precedente reazione e si asciuga velocemente le lacrime che le bagnavano il viso da prima che entrassimo nella stanza. 
"Dovete andarvene di qui" dice con voce roca. Vedendo che nessuno di noi ha intenzione di muoversi aggiunge "vi prego". Non avevo mai sentito un demone pregare un cacciatore, ma suppongo sia tutto parte della messa in scena. Scambio una veloce occhiata con Alec e lui annuisce. Questo significa che siamo pronti ad attaccare. Lentamente avvicino la mano alla cintura delle armi, e vedo il demone seguire ogni mio movimento. Appena le mie dita sentono il metallo freddo del mio pugnale lo tiro fuori e grido "ORA!". Corro verso la ragazza e tento un affondo, ma lei lo schiva e io cado per terra. Non ho più l'agilità di una volta. Mentre mi rialzo vedo che Alec ha preso la rincorsa e ha fatto cozzare la sua spada con quella del demone, e che adesso stanno combattendo. Intanto Izzi le si è avvicinata e le si è posizionata dietro. Cerca di darle un colpo di frusta sui talloni per farle perdere l'equilibrio, ma lei salta e la frusta si arrotola intorno ai piedi di Alec, il quale cade e rimane per terra con la fune a bloccarlo. Il demone riesce a strappare la frusta dalle mani di Izzi e ne lega un' estremità ad una gamba del letto. Poi si rigira, giusto in tempo per schivare il pugnale che le ho appena lanciato. Mi lancia un occhiataccia e tira fuori due pugnali dalla cintura e li tira ad Izzi, la quale è ancora ferma imbambolata addossata al muro. Le due lame le si infilano alle estremità della divisa, impedendole così di muoversi. Poi si gira verso di me. Infuriato corro con tutta la mia forza verso di lei, sicuro di riuscire a travolgerla e mettere fine alla sua esistenza sulla terra, ma ancora una volta si sposta di lato ed io finisco a terra dopo aver sbattuto contro al muro. Il respiro mi si mozza e mi ritrovo lo stivale della ragazza sul petto, così non posso alzarmi. Il demone sputa per terra. C'è più sangue che saliva per quello che posso vedere. Quello che mi stupisce di più è il colore del sangue, rosso non nero. La ragazza si volta verso Magnus, ancora appoggiato allo stipite della porta. 
"Clary" la saluta lui. 
"Magnus" fa lei di rimando " è da qualche mese che non mi vieni a trovare" 
"Scusa, ho avuto qualche calo di magia ultimamente"  risponde lui. Sono confuso da questa conversazione. Apparentemente Clary è ancora viva, Magnus lo sapeva e non ce lo aveva detto. 
"Magnus?" Sento dire ad Alec, e so' che si sente tradito. Sento la runa parabatai bruciare e so che sta soffrendo non poco. Vedo Magnus abbassare lo sguardo e un moto di rabbia mi monta dentro. Come ha potuto ferire così il mio parabatai? Mi dimeno per liberarmi dalla presa di Clary, ma quella si fà più forte. Non si gira neanche a guardarmi, ma vedo che si sta guardando intorno. Non capisco niente di tutta questa situazione, ma di una cosa sono sicuro:
Clary mi odia. 
 
                           CLARY
 
Mi guardo intorno per non incrociare lo sguardo di Jace. Si dimena per qualche secondo, ma mi basta fare poca più pressione sul piede che lo tiene fermo a terra perchè smetta di provarci. Cerco di resistere all'impulso di buttargli le braccia al collo, perchè non riuscirei a sopportare il modo in cui mi respingerebbe. Poi qualcosa fuori dalla finestra attira la mia attenzione. Un viso praticamente spalmato contro la finestra che ho dimenticato di richiudere osserva tutto quello che accade nella stanza. Appena nota che l'ho visto, sogghigna e scappa. 
"Magnus" sussurro terrorizzata "l'hai visto anche tu?" Se qualcuno mi ha veramente vista, c'è una grandissima probabilità che mio fratello lo venga a sapere. 
"Si Clary, l'ho visto anche io". Il suo tono è preoccupato. Non lo avevo mai sentito così preoccupato in effetti.
"Merda, merda, merda, merda" continuo a sussurrare tenendomi il viso tra le mani e camminando avanti e indietro per la stanza. Jace che adesso è libero si rivolge a Magnus guardandolo con uno sguardo di puro odio. 
"Di cosa state parlando" domanda stizzito. Sentire la sua voce mi fa stringere lo stomaco in una morsa molto dolorosa. Lo ignoriamo entrambi. Mi incammino verso Izzi e senza prestare veramente attenzione a quello che faccio sfilo i pugnali che la tengono attaccata alla parete dal muro. Capisco di aver fatto un errore a non prestarle attenzione solo quando qualcosa mi colpisce la guancia e mi ritrovo a terra. 
"Sai cosa hai fatto passare a tutti quando sei scappata a fare festa in Italia?! Se volevi rompere con Jace ti bastava dirglielo in faccia e risparmiarci questo inferno!!" Mi grida in faccia. Questa è esattamente la reazione che mi aspettavo da tutti e non faccio nulla per impedirle di tirarmi un calcio, e un altro ancora, finchè non mi ritrovo sdraiata a terra tossendo. Izzi sembra impazzita, e non posso darle torto. Ho rovinato la vita di tutte le persone a cui tiene di più e li ho bellamente ignorati se non quasi uccisi tutti appena sono entrati in casa mia. Non mi reputo una bella persona, ma non ne vado fiera. Quando l'ennesimo calcio mi colpisce lo stomaco, mi sento come se potessi vomitare da un momento all'altro, ma ancora non ho intenzione di fermarla. Dopotutto, mi merito tutto questo. Mi preparo per riceverne un altro, ma non arriva. Riapro gli occhi che non mi ero accorta di aver chiuso e mi guardo intorno. Alec, che si è liberato dalla frusta, mi sta porgendo una mano ed una Izzi parecchio arrabbiata gli sta lanciando un occhiata risentita. La prenderei volentieri, davvero, ma non riesco a muovere un muscolo. Il dolore è troppo forte. Alec vedendo che non riesco ad alzarmi si china, e mettendomi le mani sotto le ascelle, mi solleva come una bambola di pezza. Tossisco di nuovo e del sangue schizza per terra. Chiudo gli occhi e prendo un respiro profondo. Wow, uccisa da Izzi, non il miglior modo per morire. 
"Grazie" mormoro. Cerco di riprendere l'equilibrio e cerco di riordinarmi le idee. Un miliardo di pensieri mi colpiscono tutti allo stesso momento, ma uno mi colpisce con più forza degli altri. 
"Simon" sussurro. 
Spalanco gli occhi e guardo l'orologio che tengo al polso. Sono le 12:30. Non arriverò mai al covo per l'una. Vedo Isabelle avvicinarsi minacciosa appena sente il nome del fidanzato. 
"Cosa vuoi adesso da Simon?" sibila. Arretro di qualche passo. Odio ammetterlo, ma mi fa paura, e dal momento che non mi permetterei mai di ferirla, lei ha un enorme vantaggio su di me. Alec si mette tra me e lei, la quale gli riserva una delle sue migliori occhiatacce. 
"Magnus" lo richiamo "devo arrivare al clan di vampiri più vicino in venti minuti, pensi di potermi dare una mano?". Lui ci pensa su e si guarda le mani. 
"Tutto per te dolcezza" mi risponde. Gli sorrido, ma di nuovo non sorrido come avrei fatto un anno fa, come avrei fatto ieri sera. Mentre Magnus si prepara, io mi guardo intorno. Alec mi sta guardando e mi sorride. Anche Isabelle mi guarda, ma con uno sguardo di puro odio. Jace invece è in piedi appoggiato al muro, che si guarda gli stivali da cacciatore. Da quando ha affermato di avere paura di me sono sicura di una cosa:
Jace mi odia. 


ANGOLINO AUTRICE:

buonsalve bellagente. no, non sono morta, sono questa storia non mi piace più come prima. penso che non sia scritta molto bene, e non negate perchè so che state mentendo.
ringrazio chi ha messo la storia tra le seguite/preferite/ricordate.
vi ricordo 
http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=2591813 (another life) e spero che il capitolo vi piaccia.

adios

 
  
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