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Autore: Betty    29/12/2004    5 recensioni
Un incontro casuale tra l’affascinante Benjamin Price e Nicole, ragazza timida e ahimè con qualche chilo di troppo. Non hanno niente in comune, ma il destino li ha già fatti incontrare e chissà che non possa farli innamorare…
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 7

CAPITOLO 7

"Non ci posso credere Benji Price verrà con te al ballo!" urlò Lisa.

"Ssstth! Vuoi che lo sappia tutta Amburgo?" disse Nicole guardandosi in giro per vedere se qualcuno avesse sentito l’amica.

"Scusa ma è una cosa così.. così fantastica!" disse Lisa

"Già fantastica." Disse senza entusiasmo Nicole mentre mescolava la sua cioccolata, erano in un bar del centro da poco più di mezz’ora, Lisa come sempre si era dilungata a descrivere il suo abito per quel ballo che sembrava contare così tanto per lei, Nicole l’aveva ascoltata pazientemente ma poi non era riuscita a resistere e aveva spiattellato a Lisa tutto quello che era successo il giorno precedente.

"Non mi sembri molto contenta" constatò Lisa.

"Infatti non lo sono."

"Non ti capisco, verrai ad un ballo con un uomo fantastico, indosserai un vestito meraviglioso, cosa vuoi di più?"

"Lisa ma mi hai guardato bene? Tutti si chiederanno cosa ci fa una come me con un uomo fantastico come lui e anche indossando un abito di diamanti non sarò mai bella."

"Sei proprio stupida! Invece di goderti questo momento, metti il muso e pensi a quello che dirà la gente. Fregatene della gente, tu hai sempre desiderato andare ad un ballo del genere e questa volta ci andrai e alla grande. Con un uomo che come dici è fantastico e indossando un abito da favola, molte donne farebbero carte false per essere al tuo posto."

"Hai ragione, ma il problema è che io mi sento inadeguata per lui."

"Sono mesi che uscite insieme, al cinema, a mangiare, hai perfino passato il Natale con lui. In quei momenti ti sentivi inadeguata?" chiese Lisa.

"No, anzi siamo stati molto bene insieme. Ma al ballo ci saranno persone che mi conoscono e mi giudicheranno."

"Perché secondo te, quando vai in giro con lui la gente non fa caso ad uno come Benji? E quindi fanno caso anche a te. Anche quelle persone ti giudicano. E poi non ti è mai fregato niente dell’opinione della gente, non capisco perché adesso ti fai tutti questi scrupoli."

"Vuoi la verità? Non lo so neanche io! E che non vorrei danneggiare l’immagine di Benji."

"Secondo te, lui si preoccupa della sua immagine? A quanto ne so non gliene mai importato un granché. Comunque te la detto lui che ti accompagnava, non gliel’hai chiesto tu, quindi deduco che a lui faccia piacere stare con te."

"Sarà.." disse Nicole poi sorseggiò la cioccolata che nel frattempo si era raffreddata.

"Nicole, basta girarci intorno. Qual è il vero problema? Sputo il rospo."

Nicole abbassò gli occhi poi disse a bassa voce: "Non so ballare" ammise alla fine la ragazza.

"Cavoli, questo è un problema"

"Visto, non posso andare al ballo!"

"Calma, perché non ne parli con Benji, lui potrebbe insegnarti.."

"No, non ci penso neanche! Che figura ci farei?" chiese Nicole.

"Nessuna figura, nessuno nasce imparato"

"Non c’è soluzione, farò la solita figura da pesce lesso." Disse sconsolata la ragazza.

Lisa stette un attimo in silenzio poi disse: "Abbiamo ancora una settimana piena, non disperiamo. Hai due soluzioni, o lo dici a Benji oppure.."

"Oppure.."

"Ti fidi della tua migliore amica e ti fai aiutare, Ian è un ottimo ballerino ti farà da insegnante."

"No, che vergogna!"

"Ma che vergogna, Ian lo conosci da quando avevi sei anni, siete praticamente cresciuti insieme. Poche storie accetti la prima o la seconda scelta?"

"La seconda, voglio fare bella figura con Benji."

"Perfetto, allora da domani si inizia"

"Ma non dovresti chiedere a Ian se è d’accordo?"

"Non può dirmi di no, dopotutto se siamo insieme è anche merito tuo." Disse Lisa strizzando l’occhio all’amica.

Così la sera dopo Nicole arrivò a casa di Lisa per la prima lezione di ballo, Ian stoico resistette a tutte le volte che la ragazza gli pestò i piedi e a fine serata Nicole era sfinita. "Non imparerò mai!"

"Non disperare, pensavo di peggio!" disse Ian.

"Ti ho pestato i piedi almeno venti volte, sono un caso irrecuperabile!"

"Ho avuto un’alunna peggiore di te, vero Lisa?"

"Effettivamente, ero una frana." Ammise Lisa con un sorriso.

"Non me lo hai mai detto! Io che pensavo che fossi perfetta!" esclamò Nicole.

"Perfetta io? Ma sei impazzita? Per poco non glieli rompevo i piedi a furia di pestarglieli!"

"Allora mi consolo, vorrà dire che dovrai provare a fare un miracolo anche con me." Disse Nicole.

"Ci riusciremo, stai tranquilla!" disse Ian.

Per i giorni successivi, Nicole fu impegnata tutte le sere con le lezioni di ballo, cercava di impegnarsi al massimo e in effetti ci fu qualche miglioramento, a Benji inventava una serie di scuse per giustificare il fatto che non riuscissero a vedersi.

L’uomo dal canto suo era preoccupato, cosa gli nascondeva Nicole, perché non voleva più vederlo, una serie di ipotesi si affacciarono nella sua mente. Poteva avere qualche problema in famiglia e non voleva coinvolgerlo, oppure poteva aver detto o fatto qualcosa che poteva averla offesa. Cercò di analizzare gli ultimi momenti che aveva passato insieme e se si fosse accorta del bacio che le aveva dato? Forse era imbarazzata e per quello non lo voleva vedere.

Oppure… oppure niente non sapeva proprio che pesci pigliare, non capiva il perché di quell’allontanamento improvviso, in quei giorni si era sentito solo, come non succedeva da mesi era così abituato ad uscire con lei o a stare al telefono a parlare, lei lo ascoltava quando spiegava i suoi problemi sul lavoro e l’aveva anche consigliato sempre bene.

Gli mancava poterla sfiorare o osservare i suoi occhi, gli mancava quella sensazione che provava ogni volta che la vedeva, come poteva essergli entrata dentro, nessuna era riuscita a scalfire quello scudo che si era costruito ma lei era entrata in punta di piedi e poco alla volta si era insinuata dentro di lui, doveva scoprire perché non voleva più vederlo. L’indomani sarebbe venuta a prendere Kate per l’ultima prova del vestito, poi l’avrebbe seguita.

****************************************************

Nicole arrivò trafilata a Villa Katlin, era uscita prima dal lavoro per poter andare a fare l’ultima prova del vestito, era sicura che Benji non era in casa, gliel’aveva confermato Kate.

"Scusi per il ritardo" disse la ragazza alla madre di Benji.

"Non ti preoccupare, adesso andiamo altrimenti troveremo troppo traffico."

Mezz’ora più tardi Nicole indossava l’abito per il ballo, si osservò alla specchio, il colore era il suo preferito, blu scuro, la sarta aveva optato per un abito a vita alta in modo che la gonna formata da più strati di stoffa leggera cadesse morbida lungo i fianchi. Il corpino leggermente più pesante terminava con uno scollo rotondo ed era leggermente lavorato, le maniche sempre con lo stesso tessuto della gonna, cadevano larghe fino ai polsi.

Abbinate un paio di scarpe a tacco basso, della stessa tonalità del vestito, e una piccola borsetta, nel complesso non era male, ammise Nicole.

"Naturalmente, dovrai raccogliere i capelli, con qualche ciocca lasciata libera." Disse Kate.

"Concordo con la signora Price, è la pettinatura migliore." Disse la sarta.

"E’ un vestito bellissimo" disse Nicole sentendo ancora un volta la consistenza della stoffa tra le dita.

"No cara, sei tu che sei bellissima, questo abito risalta solo quello che c’è già." Disse Kate.

"Lei è un’adulatrice, adesso capisco da chi ha preso Benji."

"Quindi l’abito va bene? Possiamo ultimarlo?" chiese la sarta.

"Sì, fatelo recapitare a Villa Katlin appena ultimato. La ricordo che la festa è il giorno 6."

"Come vuole."

Fuori dalla boutique, Benji cercava di osservare il comportamento di Nicole, sembrava contenta, l’abito doveva averla soddisfatta, purtroppo lui non l’aveva visto perché la ragazza era entrata nel camerino. All’improvviso la vide prendere il cellulare dalla borsa e rispondere, stava uscendo per parlare, l’avrebbe visto, dove cavolo si poteva nascondere? Si osservò intorno, accanto al negozio c’era un portone aperto, vi entrò appena in tempo, da lì riuscì ad ascoltare parte del discorso.

"Va bene, facciamo per le nove?"

".."

"OK, ci vediamo a casa tua, a dopo Ian"

"Chi cazzo è questo Ian?" si chiese Benji, mentre osservava Nicole rientrare nella boutique.

Non ci aveva pensato.. un altro, Nicole si vedeva con un uomo era per quello che non voleva più vederlo. Perché non ci era arrivato prima? Dopotutto lei è libera, insomma è naturale che.. però poteva parlargliene dopotutto erano amici? Si sentiva tradito, tradito e deluso, ma sapeva che non era perché Nicole non si era confidata con lui ma perché non poteva sopportare l’idea di perderla. Cercò di scacciare quel senso di abbandono che l’aveva pervaso e decise di continuare a seguirla, voleva vederlo questo Ian, voleva vedere chi gli stava portando via Nicole.

Seguì a distanza Nicole che portava a casa sua madre, poi fino a casa della ragazza le nove si avvicinavano implacabili, quando Nicole uscì di casa e si diresse verso la macchina, Benji avrebbe voluto correre da lei e chiederle chi fosse questo Ian ma decise di aspettare.

La seguì a distanza, aveva preso un auto della società, con la sua porche l’avrebbe notato subito, arrivarono in una zona periferica di Amburgo, la vide parcheggiare davanti ad una villetta ed entrarvi. Parcheggiò anche lui e dopo qualche minuto scese dall’auto, non c’era nessuno in giro, osservò l’abitazione, c’era una recinzione esterna ma poteva agilmente scavalcarla.

Ripensò un ultima volta a cosa stava per fare, poi decise di rischiare, si guardò intorno per vedere se ci fosse qualcuno, poi scavalcò agilmente la recinzione, corse verso il lato della casa nascosto alla strada, poi cercò di individuare dove fosse Nicole, sentì delle voci e una musica romantica.

Arrivò fino alla finestra dove sentiva esserci delle persone, le tende non erano tirate, alzò la testa e vide Nicole che ballava con un ragazzo, sentì il cuore perdere un battito. Lei gli sorrideva e lui sembrava contento, anzi molto contento, come poteva avergli fatto quello? Perché adesso era tra le braccia di un altro e non tra le sue?

Un ringhiare improvviso dietro le sue spalle lo fece voltare con molta calma, si ritrovò a pochi centimetri da un bellissimo esemplare di dobermann, che in quel momento sembrava molto arrabbiato.

"Bello, stai calmo…" disse Benji appiattendosi contro il muro, il cane però non accennava ad andarsene e iniziò ad abbaiare; Benji iniziò a sudare freddo poi sentì la finestra accanto alla sua testa aprirsi.

"Fermo! Ho do l’ordine a Ben di attaccare!" disse una voce maschile, Benji non osava neanche fiatare, poi sentì la voce di Nicole.

"Benji, ma che diavolo ci fai qui?"

"Benji? Benji Price? Oh mio dio, non ci posso credere! Ben a cuccia, forza entra, vuoi qualcosa da bere." Ian era a dir poco su di giri e pochi minuti dopo aveva fatto accomodare un ancora sconvolto Benji nel salotto di casa.

"Non ci posso credere Benji Price è qui a casa mia, sai sono un tuo grande fan"

"Grazie" riuscì a rispondere a malapena Benji.

"Ti prendo qualcosa da bere, Ben ti ha fatto prendere un bello spavento, torno subito" disse Ian e sparì verso la cucina.

"Cosa ci fai qui?" chiese Nicole seria.

"Ecco, vedi.. ero…ero preoccupato, non ti facevi più vedere allora.."

"Allora mi hai seguito" disse Nicole scocciata.

"Sì, se tu mi avessi detto il perché del tuo cambiamento non saremmo arrivati a questo!" ribatté Benji.

"Visto che siamo amici devo dirti tutto quello che faccio nella mia vita?"

"Siamo sempre stati sinceri o sbaglio?"

"Io non ti ho mai detto palle!"

"Nemmeno io, allora spiegami perché hai un ragazzo e non me lo dici!" urlò Benji alzandosi.

"Cosa? Ian il mio.…, Benji hai frainteso."

"Come no, musica romantica, abbracciati teneramente a ballare, dimmi cosa devo pensare."

"Fermati un attimo, Ian lo conosco da sedici anni per me è un semplice amico senza contare che è il ragazzo di Lisa."

Benji ci mise un attimo a capire le parole di Nicole poi disse: "Allora spiegami perché eravate abbracciati in un tenero ballo!"

"Maledizione, io non so ballare e non volevo sfigurare al ballo. Così ho chiesto delle lezioni a Ian visto che lui è bravo."

Benji non si aspettava una risposta del genere, si diede del cretino ma non poteva abbassare la guardia, avrebbe fatto capire a Nicole quello che ormai lui sospettava da qualche giorno.

"Perché non l’hai chiesto a me?"

"Perché volevo fare una bella figura con te, volevo essere perfetta. Tutto qui."

"Mi sono preoccupato, pensavo che ti fossi cacciata in qualche guaio."

Nicole sorrise, l’arrabbiatura le era sparita "Lasciamo stare, acqua passata ormai hai scoperto il mio torbido segreto."

In quel momento rientrò Ian aveva aspettato che quei due si chiarissero prima di rientrare, li osservò e in quel momento gli sembrò di rivedere lui e Lisa, eterni indecisi se dichiararsi ma innamoratissimi l’uno dell’altro senza saperlo.

"Eccomi, ti ringrazio per l’autografo, i miei amici me lo invidiano. Sai mi è dispiaciuto molto che ti sei ritirato sei sempre stato il migliore."

Così i ragazzi conclusero la serata parlando di calcio, Nicole osservava Benji e ripensò alla reazione che aveva avuto l’uomo, sembrava geloso. Sì geloso di lei, ma no, non poteva essere, sicuramente era solo preoccupato per il suo strano comportamento, doveva essere per forza così come poteva Benji Price essere geloso di lei?

 

 

 

  
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