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Autore: Aagainst    07/06/2014    4 recensioni
2014. Federica è alle porte dei 18 anni e Hayley e Chad stanno per sposarsi. Ma, cosa potrebbe succedere se i Paramore dovessero suonare a Verona per una manifestazione e Federica venisse a contatto con la sua vecchia vita? E se Josh Franceschi, cantante degli You Me At Six, scoprisse di essere innamorato di Hayley, ma di doverle fare da testimone?
Azione, avventura, ma anche amore nell'ultimo capitolo della serie "Whoa!".
Dal 2° Capitolo:
"Federica era andata sul balcone della camera di Taylor. –Ascolta, io lo so che può essere difficile. Io stesso mi sono rifiutato di farle da testimone di nozze, ma…- -Non è per quello Tay. Ora sto pensando solo al fatto che sono arrivata a casa mia. Sono tornata a casa. Eppure… E’ veramente questa casa mia?-. Taylor la fece voltare verso di sé. –Ascoltami, prendi questa settimana come sfida. Vedrai che lo capirai. [...]- le disse il chitarrista. Federica sorrise, poi si rivoltò nuovamente verso il panorama. “Per stanotte finalmente sto tornando a casa” pensò, tra sé e sé."
ATTENZIONE
Questa storia fa parte di una serie, pur essendo leggibile senza conoscere le altre due fanfiction.
Genere: Azione, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo Personaggio, Quasi Tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Whoa!'
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CAPITOLO 35
 
Her Bright Skies-Black Lungs & Dollar Signs

you're dead ten years from now
but so am I

 
 
Federica si svegliò di soprassalto. Guardò l’ora: le sette. Si passò una mano sul volto. Prese il cellulare e vide che le era arrivato un messaggio. Roger le aveva scritto. “Han vuole il carico subito e vuole anche te. Devi andartene immediatamente da lì.”. La diciassettenne sospirò. Guardò Erica e Kevin. No, non poteva farlo di nuovo. Non poteva rovinare tutto. Non proprio quando Hayley era riuscita a ritrovare un po’ di serenità. Si scoprì a piangere. Si coprì il volto con il cuscino e soffocò con esso i singhiozzi. Improvvisamente, una mano le accarezzò la schiena. Si voltò, trovando Erica che la guardava, preoccupatissima. –Fede, che succede?- le domandò. –Io… Oh, non voglio mentirti! Han mi sta venendo a prendere. Devo andarmene, Erica. E subito.- rispose l’italiana. –Se ne parlassimo con Hayls?- propose l’amica. –No! Io.. La ucciderei, Erica!-. Le due ragazze si guardarono negli occhi. Alla fine la statunitense cedette. –E va bene! Stavolta, però, non ti farò da palo. Scordatelo! Sono stufa di vederti scappare. Non è corretto nei tuoi confronti. Devi avere rispetto di te stessa, accidenti!- si innervosì. –Mi dispiace. Io so fare solo questo, Erica: rovinare le vite.- affermò Federica, mesta. –Non è vero! Tu credi sia così e ti sbagli. La mia vita non l’hai rovinata, anzi! E di sicuro nemmeno quella di Hayley o di Taylor o di Paul o di chiunque cazzo di persona ti venga in mente!- si infuriò Erica. L’italiana sospirò. Forse l’amica aveva ragione. Forse doveva semplicemente smettere di scappare. Ma aveva troppa paura. Si vestì velocemente sotto lo sguardo triste e deluso di Erica e fece per uscire. –Hai dimenticato questa.- la richiamò la statunitense, porgendole la pistola. L’italiana la prese senza dire una parola, poi scese le scale e arrivò alla hall dell’albergo, dove incontrò le ultime persone che avrebbe voluto trovarsi davanti: Hu Tai e Salvatore Maggi. “Merda!” imprecò tra sé e sé. I due sgherri di Han la videro e le corsero incontro. Non le stava piacendo la piega che stava prendendo la situazione. Iniziò a correre verso la sala da pranzo. –Signorina, la colazione verrà servita solo tra un’ora.- affermò un cameriere, ma la ragazza lo ignorò e proseguì verso le cucine, inseguita dai due scagnozzi di Han. Certo, poteva sparare, ma era consapevole del fatto che avrebbero chiamato di sicuro i carabinieri e lei non si sarebbe mai voluta trovare di fronte a Cardi. Travolse letteralmente i cuochi e arrivò alla porta che dava sul retro. Si ritrovò per strada. Sapeva di non aver seminato per nulla Tai e Maggi. Ricominciò a correre, rischiando di essere investita da un’auto. I due uomini le erano sempre dietro. Continuò a correre, ma più accelerava più sentiva le forze svanire.
 
Erica aveva visto tutto dalla finestra. Non poteva starsene con le mani in mano. Non poteva, di nuovo, ignorare quello che stava succedendo. Guardò Hayley mentre dormiva. No, non l’avrebbe svegliata. Si vestì e scese giù per le scale, uscendo dall’albergo. Doveva trovare Federica prima che la prendessero quei tipacci. Purtroppo si rese ben presto conto di non riuscire ad orientarsi per Verona. Telefonò immediatamente a Nico. –Dai, rispondi!!- supplicò a voce alta. –Pronto?- rispose una voce piuttosto assonnata. –Nico, Paul, dovete sbrigarvi a venire qui, due tipacci stanno inseguendo Federica, aiuto!-. Non era sicura che avessero ben capito, tuttavia non poteva far nient’altro che sperare in bene. Aguzzò la vista, sperando di poter  vedere l’amica e, magari, aiutarla.
 
Federica si era arrampicata su un tetto. Non sapeva né come, né perché e, soprattutto, non era per nulla sicura di aver preso una buona decisione. –Brutta troietta, scendi o spariamo!- la minacciò Maggi. La ragazza deglutì. No, non aveva per niente preso la decisione giusta. Si guardò intorno, aspettando che le sparassero. Il primo colpo partì dalla pistola di Tai, ma non la colpì. Federica continuò a correre lungo il tetto. Non poteva fare nient’altro che sperare che andasse tutto bene. I due uomini avevano trovato il modo di arrivare anche loro sul tetto. Erano sempre più vicini. Federica si sentì in trappola. Decise di iniziare a sparare, ma si accorse ben presto di come il trasferimento a Franklin avesse condizionato la sua abilità nel maneggiare un’arma: non si sentiva sicura e non riusciva a mirare bene. Si guardò intorno, consapevole di essere in trappola.
 
-E’ lassù, su quel cazzo di tetto! E Tai e Maggi la stanno raggiungendo! Cazzo, cazzo, cazzo!- esclamò Emma. –Chi sarebbero quei due?- domandò Paul. –Gente di merda. Emma, mi devi aiutare. Dobbiamo sparare, in modo che lei possa scappare.- disse Nico. Erica e Paul si guardarono confusi. –Certo! E dove spariamo? C’è tutta quella gente che li guarda.- si agitò Emma, indicando la folla che guardava inebetita la scena. –Ci appostiamo e spariamo. L’abbiamo già fatto varie volte. E’ l’unico modo!-. La ragazza deglutì, pensando che, forse, aveva fatto male a non combattere per rimanere a Verona: in fin dei conti, la sua vera famiglia erano i Metalcore. Doveva riuscire a salvare Federica. Corse con Nico verso un muretto; iniziarono a sparare entrambi.
 
-Che cosa diamine sta succedendo?- si soprese Maggi. –E’ quel russo di merda! Siamo nei casini, dobbiamo filarcela!- esclamò Tai. –Ma Han ci ammazza!- -Ci ammazza prima cardi, guarda là!- affermò l’asiatico, indicando una volante dei carabinieri. I due uomini scesero immediatamente dal tetto, lasciando Federica da sola. La ragazzina si accorse della presenza di Cardi e provò a nascondersi il più possibile.
 
-Che sta succedendo? Dov’è la ragazza? Dov’è Federica?- esclamò il capitano dei carabinieri. –Forse è scappata.- ragionò Oll. –Senta, io l’ho portata con me solo perché conosce bene la ragazza, non per fare inutili supposizioni.- sbottò il carabiniere. –Le ricordo che io non sono un suo sottoposto, Cardi.- ribatté il federale.
 
Federica si sentiva caduta dalla padella nella brace. Se Cardi l’avesse vista l’avrebbe arrestata subito. Doveva trovare il modo di scendere da quel tetto senza essere vista. Si mosse verso una scala che aveva scorto, quando una fitta lancinante al braccio la costrinse a fermarsi: la ferita alla spalla si era riaperta. “Merda!” imprecò tra sé e sé. Maggi e Tai l’avevano colpita. Strinse i denti e riuscì a strisciare verso la scala. Fece per iniziare a scendere, quando si trovò davanti Nico ed Emma. –Amore, ti aiutiamo noi! Sei ferita?- -Non è nulla, davvero.- si schernì la diciassettenne. –Ti porteremo da Roger, lì sarai al sicuro.- spiegò l’amica. Scesero dal tetto e si ritrovarono in un vicolo. –Fede!- esclamò Erica, gettandosi al collo dell’italiana. –Tu sei ferita.- osservò Paul. –E’ solo la spalla, non è niente.- provò a minimizzare Federica. –Appena arriveremo da Rog ti medicheremo per bene.- affermò Nico. Erica e Paul si guardarono, sbigottiti. –Da Roger? Ma… Non torna in albergo?- domandò la sorella di Hayley. –Non è al sicuro lì. Mi dispiace.- spiegò Emma. –Questo vuol dire che non tornerai per tutto il giorno? Come lo spiego a mia sorella?- -Non lo so. Dille la verità, sono stufa di raccontarle bugie.- rispose Federica. Erica annuì, poco convinta, mentre guardava Nico ed Emma portare via Federica lontano da quel vicolo e, soprattutto, lontano da lei.
 
Federica camminava, sorretta da Nico e Emma. L’importante è essere vivi dicevano. E allora perché si sentiva così morta dentro? 

Angolo dell'Autrice

Si ritorna ai capitoli cupi, tristi e cattivi. E il tutto all'improvviso, yeee. Scusatemi, ma ne avevo bisogno. 
Qui ci sono pochi Paramore e tanti casini. Che ve ne pare?
La canzone è "Black Lungs & Dollar Signs" degli Her Bright Skies. 
Ringrazio Layla, Lost The Battle, Layla Paramour e Pretty Snow White per le recensioni, bellissime e graditissime :)
Alla prossima :)
   
 
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