CAPITOLO 35
Her Bright Skies-Black Lungs & Dollar Signs
you're dead ten years from now
but so am I
you're dead ten years from now
but so am I
Erica aveva visto tutto dalla finestra. Non poteva starsene con le mani in mano. Non poteva, di nuovo, ignorare quello che stava succedendo. Guardò Hayley mentre dormiva. No, non l’avrebbe svegliata. Si vestì e scese giù per le scale, uscendo dall’albergo. Doveva trovare Federica prima che la prendessero quei tipacci. Purtroppo si rese ben presto conto di non riuscire ad orientarsi per Verona. Telefonò immediatamente a Nico. –Dai, rispondi!!- supplicò a voce alta. –Pronto?- rispose una voce piuttosto assonnata. –Nico, Paul, dovete sbrigarvi a venire qui, due tipacci stanno inseguendo Federica, aiuto!-. Non era sicura che avessero ben capito, tuttavia non poteva far nient’altro che sperare in bene. Aguzzò la vista, sperando di poter vedere l’amica e, magari, aiutarla.
Federica si era arrampicata su un tetto. Non sapeva né come, né perché e, soprattutto, non era per nulla sicura di aver preso una buona decisione. –Brutta troietta, scendi o spariamo!- la minacciò Maggi. La ragazza deglutì. No, non aveva per niente preso la decisione giusta. Si guardò intorno, aspettando che le sparassero. Il primo colpo partì dalla pistola di Tai, ma non la colpì. Federica continuò a correre lungo il tetto. Non poteva fare nient’altro che sperare che andasse tutto bene. I due uomini avevano trovato il modo di arrivare anche loro sul tetto. Erano sempre più vicini. Federica si sentì in trappola. Decise di iniziare a sparare, ma si accorse ben presto di come il trasferimento a Franklin avesse condizionato la sua abilità nel maneggiare un’arma: non si sentiva sicura e non riusciva a mirare bene. Si guardò intorno, consapevole di essere in trappola.
-E’ lassù, su quel cazzo di tetto! E Tai e Maggi la stanno raggiungendo! Cazzo, cazzo, cazzo!- esclamò Emma. –Chi sarebbero quei due?- domandò Paul. –Gente di merda. Emma, mi devi aiutare. Dobbiamo sparare, in modo che lei possa scappare.- disse Nico. Erica e Paul si guardarono confusi. –Certo! E dove spariamo? C’è tutta quella gente che li guarda.- si agitò Emma, indicando la folla che guardava inebetita la scena. –Ci appostiamo e spariamo. L’abbiamo già fatto varie volte. E’ l’unico modo!-. La ragazza deglutì, pensando che, forse, aveva fatto male a non combattere per rimanere a Verona: in fin dei conti, la sua vera famiglia erano i Metalcore. Doveva riuscire a salvare Federica. Corse con Nico verso un muretto; iniziarono a sparare entrambi.
-Che cosa diamine sta succedendo?- si soprese Maggi. –E’ quel russo di merda! Siamo nei casini, dobbiamo filarcela!- esclamò Tai. –Ma Han ci ammazza!- -Ci ammazza prima cardi, guarda là!- affermò l’asiatico, indicando una volante dei carabinieri. I due uomini scesero immediatamente dal tetto, lasciando Federica da sola. La ragazzina si accorse della presenza di Cardi e provò a nascondersi il più possibile.
-Che sta succedendo? Dov’è la ragazza? Dov’è Federica?- esclamò il capitano dei carabinieri. –Forse è scappata.- ragionò Oll. –Senta, io l’ho portata con me solo perché conosce bene la ragazza, non per fare inutili supposizioni.- sbottò il carabiniere. –Le ricordo che io non sono un suo sottoposto, Cardi.- ribatté il federale.
Federica si sentiva caduta dalla padella nella brace. Se Cardi l’avesse vista l’avrebbe arrestata subito. Doveva trovare il modo di scendere da quel tetto senza essere vista. Si mosse verso una scala che aveva scorto, quando una fitta lancinante al braccio la costrinse a fermarsi: la ferita alla spalla si era riaperta. “Merda!” imprecò tra sé e sé. Maggi e Tai l’avevano colpita. Strinse i denti e riuscì a strisciare verso la scala. Fece per iniziare a scendere, quando si trovò davanti Nico ed Emma. –Amore, ti aiutiamo noi! Sei ferita?- -Non è nulla, davvero.- si schernì la diciassettenne. –Ti porteremo da Roger, lì sarai al sicuro.- spiegò l’amica. Scesero dal tetto e si ritrovarono in un vicolo. –Fede!- esclamò Erica, gettandosi al collo dell’italiana. –Tu sei ferita.- osservò Paul. –E’ solo la spalla, non è niente.- provò a minimizzare Federica. –Appena arriveremo da Rog ti medicheremo per bene.- affermò Nico. Erica e Paul si guardarono, sbigottiti. –Da Roger? Ma… Non torna in albergo?- domandò la sorella di Hayley. –Non è al sicuro lì. Mi dispiace.- spiegò Emma. –Questo vuol dire che non tornerai per tutto il giorno? Come lo spiego a mia sorella?- -Non lo so. Dille la verità, sono stufa di raccontarle bugie.- rispose Federica. Erica annuì, poco convinta, mentre guardava Nico ed Emma portare via Federica lontano da quel vicolo e, soprattutto, lontano da lei.
Federica camminava, sorretta da Nico e Emma. L’importante è essere vivi dicevano. E allora perché si sentiva così morta dentro?
Angolo dell'Autrice
Si ritorna ai capitoli cupi, tristi e cattivi. E il tutto all'improvviso, yeee. Scusatemi, ma ne avevo bisogno.
Qui ci sono pochi Paramore e tanti casini. Che ve ne pare?
La canzone è "Black Lungs & Dollar Signs" degli Her Bright Skies.
Ringrazio Layla, Lost The Battle, Layla Paramour e Pretty Snow White per le recensioni, bellissime e graditissime :)
Alla prossima :)