3 capitolo

Quando ti rendi conto, che il dolore è più forte dell'amore,  
è arrivato il momento di porre la parola "fine".

-- Marcella Santoro 

“Allora neens tra poco assisterò a scene sconce di te e Ian su un letto?”le domandai curiosa mentre camminavamo verso il set della casa Salvatore.
“Mi vuoi vedere nudo italiana?”mi chiese il ragazzo in questione apparendo accanto a me e mettendo il suo abbraccio attorno alle mie spalle.
Respira Ivi, respira.
“No, stavo solo chiedendo se Damon e Elena si divertiranno! Sai sono una fan della coppia.”beh una parte di verità l'avevo detta...
“Sei la solita pessima bugiarda!”lo guardai truce. “Ma cosa dici!”esclamai facendolo ridere. Che sorriso, porca b.... ok, basta.
“Eccoci!”sussurrò Nina nervosa, forse quell'atteggiamento di Ian nei miei confronti le dava fastidio.
“Dovresti staccarti e fare meno il cretino, sono sua amica.”mi guardò interrogativo. “Ma lei mica sta male per me! Italiana gli anni sono passati, io e Nina siamo solo amici, lei ora sta con Derek.” ma dove? Sono in crisi, babbo!
“Chi è il bugiardo ora Salvatore?”chiesi maliziosa dandogli un buffetto sulla guancia e scappando via verso la mia amica. Non gli avrei dato modo di rispondere, doveva rimanere con il beneficio del dubbio, e farsi delle domande.
“Cosa hai neens?”.
Una truccatrice le stava mettendo un chilo di fondotinta sul viso mentre l'attrice era beatamente seduta su una sedia con occhi chiusi e viso da chi non ha dormito per niente.
“Post-sbornia.”rispose, ma non le credevo. “Si certo... ed io sono Nina Dobrev!”le spuntò un sorriso sulle labbra.
“Non so che fare con Derek.” sputò ad un tratto.
“Credo sia il momento di parlare. Ieri abbiamo rimandato per divertirci ma sento che tra poco sputerai tutto, e io voglio che parli lentamente per evitare infarti!”
Nina si alzò dalla sedia visto che aveva finito il trucco, e mi guardò triste.
“Siamo in pausa....”
“Qualcosa mi dice che sei stata tu a chiedergliela.” mi sedetti su una sedia accanto alla sua... non sapevo neanche di chi era visto che erano riservate al cast! “Si è vero. E che non sento.... è difficile da spiegare. Non credo di essere mai stata innamorata di lui! Il mio è solo un grande affetto, ma da amici, come quello che sento per Paul. Niente amore. Quando mi bacia sento un conato di vomito in gola.”
“Bleah!”aprendo gli occhi mi resi conto che i fratelli Salvatore ci guardavano.
“Lascialo e basta. E' la migliore cosa Nina.”le disse subito dopo seria cercando di far finta che non avessi visto i ragazzi guardarci. Che intreccio!
“Ci guardano.”la voce della verità. “Lo so, fai finta di niente.”le dissi.
“Ook. E tu? Innamorata? Attratta? Ti stai conoscendo con qualcuno? In caso ti posso fare conoscere qualche amico!”ecco la solita neens.
“No innamorata. No attratta..”nodo allo stomaco. “Sei la solita pessima bugiarda.” “No non mi sto conoscendo con nessuno e no ne ho nessuna intenzione. Grazie ma preferisco non mettermi in nessun guaio amoroso ora come ora!”
“Come fai?”domandò guardando ora le sue unghie. “Semplice, penso che innamorarsi significhi solo dolore.”dissi come se stessi dicendo la cosa più ovvia del mondo.
Mi guardò cercando di ricavare informazioni dal mio viso. Si, faceva sempre così per capire se le nascondevo qualcosa.

Guardando Damon e Elena mi vennero in mente gli Ian e Nina di qualche anno prima. Così innamorati e uniti. Il loro amore faceva invidia a chiunque, anche a già coppie sposate che però lo stesso non avevano trovato quell'amore come il loro. Perchè loro erano uniti come da un filo magico. La loro storia era piena di passione e di avventura, vivevano al momento e non se ne fregavano di ciò che sarebbe potuto succedere.
Nina una volta mi aveva confessato che facevano l'amore ovunque, anche nei posti più improbabili perchè erano avvolti continuamente dall'eccitazione del pericolo.
Avevo sperato anche io per un lungo periodo di trovare quel tipo di amore, ma poi capii per certo che non c'era nessun altro Ian al mondo e che soprattutto l'amore non esisteva per niente, perchè per me quello era solo uno sfruttamento di anime.

“Ciao bella, piacere Julie.”la grande Julie Plec davanti a me.
“Piacere tutto mio! Io sono Evelyn!”le strinsi la mano felice. “I ragazzi mi hanno parlato molto di te sai! Soprattutto quella pazza della Dobrev!”scoppiammo a ridere.
“Spero che non ti abbia raccontato le nostre figure imbarazzanti!”
“Mi dispiace ma mi ha detto anche quelle!”
“Bene.”continuammo a ridere.
Stimavo molto quella donna. Il mio più grande sogno è quello di diventare una sceneggiatrice, e sarebbe una bellissima opportunità lavorare per lei, o addirittura avere qualche consiglio da una persona che scrive un telefilm di così grande successo.
“Sai... ti volevo chiedere se mi potresti aiutare con la carriera di sceneggiatrice.”le chiesi imbarazzata. Di solito non chiedevo mai niente alle persone, ma in quel caso, per un sogno davvero così grande avevo bisogno di un aiuto da parte di un professionista.
“Certamente tesoro!”fece una pausa. “Non sapevo di questa tua passione!”.
“Beh... io non amo parlare di me. Ma, sai, sto studiando affinchè io possa diventare una vera sceneggiatrice. Amo scrivere, e ciò che scrivo lo vedo proiettato nella mia mente come un film. Vorrei dar vita alle mie storie, poter vedere i miei personaggi con un vero volto, poter vivere veramente le mie creazioni attraverso degli attori. E... credo che tu mi possa insegnare davvero tanto, anche più di un'università.”.
Mi guardò per un interminabile minuto ed io credetti di non respirare tale era l'emozione.
“Sarò molto felice di farti da insegnante!”mi sorrise, e io felice ricambiai.
Forse, in qualche modo, uno dei miei più grandi sogni sarebbe diventato realtà!

“Andate a casa, lavatevi, cambiatevi, e venite con a divertirci in discoteca!”disse Candy fulminando sia me che neens.
Eravamo fuori dall'edificio io, la mora, quella pazza della bionda e i due fratelli Salvatore.
“Ma....” Nina cercò di obbiettare ma come sempre Candice parlò prima di sentirsi dire un no. “Nessun no Dobrev! Vi pretendo tra un'ora in quel locale vestite provocanti!”la guardai scioccata. Era la solita Candy tutta fuoco!
“E tu che ridi?”mi chiese. “Io?!”mi guardai attorno. “Io non sto ridendo!”mentii.
“Convincila tu!”mi disse subito dopo indicando la mora.
“Oooook! Dobrev andiamo in quel locale sennò ti costringerò a vedere uno di quei film horror pieni di sangue che odi tanto!”la ricattai. “Va bene, va bene! Verrò.” sbuffò, ed entrò subito in macchina. “Ci vediamo dopo belle!”gridò Paul ed io gli sorrisi. Non ero per niente pronta ad una serata del genere, con Ian lì, che ci avrebbe controllato come adolescenti irresponsabili.

“Che ci dobbiamo mettere?”urlai.
Nina entrò in camera mia distendendosi sul letto. “Ma che ci fai con il pigiama?”
“Non mi va di venire....”mi girai a guardarla. “Depressa?”chiesi. “Confusa.”
“Stare qua a rimuginare ti farà solo più male!”chiuse gli occhi e sperai che non stesse per piangere.
Mi accoccolai vicino a lei. “Se vuoi rimango qui con te. Ci possiamo vedere uno di quei film strappalacrime che tanto odio, con gelato, patatine e cioccolati intorno.”
“Sei appena arrivata Ivi. Ti devi divertire. Sei fuggita dall'Italia perchè eri triste e volevi trovare un po' di pace. Non voglio rovinare la tua vacanza per colpa dei miei ormoni ribelli. Esci e divertiti. Sicuramente Candice non ti farà annoiare! Sai come è lei! Ti farà ballare finchè non ti spunteranno le vesciche ai piedi....”
Sorrisi. “Detta così sembra una cosa orribile!”si mise a ridere e aprì gli occhi.
Voleva stare da sola e pensare.
“Ok uscirò. Ma promettimi che per qualunque cosa mi chiamerai e io correrò subito da te con una mega pizza!”mi sorrise e annuì.
“Ma quindi che mi metto?”richiesi alzandomi dal letto. “Quel bel vestito azzurro, con il giubbotto di pelle e quei tacchi neri e alti.”
“Wow Dobrev! Dovresti fare la stilista!”.

Per andare al locale visto che Nina non veniva, mi era venuto a prendere Paul, ma appena scesi e mi ritrovai davanti la macchina vidi che c'era anche mister Somerhalder.
“Buona sera!”disse Paul baciandomi su una guancia. Ian invece mi sorrise a mò di saluto e salì dalla parte del conducente. “Mettiti tu davanti!”mi disse il moro. “Ma sicuro?”gli chiesi. “Si tranquilla.”
Entrai in macchina. Ero accanto ad Ian, e questo mi rendeva ansiosa.
Fortunatamente arrivammo presto a destinazione, il viaggio era stato accompagnato dai racconti di Paul su quello che era successo in quel tempo in cui eravamo stati lontani, Ian non formulò neanche una parola. Strano da parte sua!
La musica era ad un volume assordante, c'erano un sacco di persone che ballavano, gente che si baciava spudoratamente o che si palpava il sedere.
Non mi sentivo affatto a mio agio.
“Eiiiiii!”arrivò Candice strattonandoci nel privè dove non c'era casino e si poteva parlare tranquillamente.
“E Nina?”mi chiese. “Si è rimasta a casa.”risposi aspettandomi un monologo isterico da parte della bionda che però non arrivò.
“Ciao ragazzi!”gridò Trevino sbucando da non so dove. “Andiamo a buttarci in pista su!”la bionda mi prese e mi riportò nella folla.
Poco dopo mi lasciai andare e iniziai a scatenarmi anche io.
I ragazzi poco più lontani stavano bevendo qualcosa seduti al bar. Decisi di raggiungerli e prendermi qualcosa per rilassarmi.
“Un po' di vodka lemon grazie!”chiesi seducente al barista che mi fece un occhiolino e mi preparò il drink. “Ma non vale così!”esclamò sconcertato Micheal.
“Perchè?”chiesi facendo finta di niente. “Sfrutti la tua bellezza per saltare la fila!”sorrisi. “Lo prendo come un complimento!”dopo aver bevuto tornai in pista da Candice. Ero lì in America per divertirmi e lo avrei fatto.