Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |       
Autore: Ghost Writer TNCS    08/06/2014    1 recensioni
ATTENZIONE! REVISIONE IN CORSO
Credi di essere una persona qualunque. La tua vita è piatta e monotona, non c’è niente che ti distingua dalla massa e ogni giorno sembra uguale al precedente. Ma all’improvviso tutto cambia. Un misterioso individuo ti dice che sei il membro di un’organizzazione spaziale e che hai perso la memoria. Ti mostra magie sorprendenti e tecnologie incredibili, quindi ti chiede di seguirlo. Lasceresti tutto quanto per andare con lui?
Domande? Dai un'occhiata a http://tncs.altervista.org/faq/
Genere: Azione, Fantasy, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie '2° arco narrativo'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

3. La forza di un semidio

L’angelo caduto dal cielo si sentì penetrare dagli occhi giallo ocra di Prometheus e istintivamente indietreggiò. Un gemito le fece capire che era caduta addosso a qualcuno e subito scattò in piedi.

«Scusa, non l’ho fatto apposta.» Si chinò su Trickster per sincerarsi delle sue condizioni. «Stai bene? Sei tutto intero?»

Il ragazzo osservò a bocca semiaperta quel volto angelico dai tratti perfetti, quegli occhi rossi velati di preoccupazione e quei capelli lisci e dorati che le ricadevano elegantemente sul viso. Ci mise alcuni secondi per rispondere: «Sì, benissimo grazie. Tu piuttosto, non sei ferita, vero?»

Lei scosse il capo. «No, sto bene.» Si aggiustò i capelli dietro un orecchio. «Grazie a te…»

L’apprezzamento fece arrossire in maniera piuttosto vistosa il giovane guardiano che si voltò a guardare le interessantissime transenne del cantiere. «Beh, non potevo certo lasciarti cadere…»

In quel momento intervenne Prometheus: «Posso chiederti chi sei?» Il suo tono era serio e distaccato.

«Oh, certo, scusate. Il mio nome è Claire e sono un angelo uditore, il mio compito è di aiutare le persone buone che pregano con sincerità e senza scopi malvagi.»

«E come mai sei caduta dal cielo?» continuò il carcarodon.

«Perché dei cacciatori di taglie mi stavano inseguendo.» rispose la ragazza senza riuscire a nascondere un fremito di paura «Ero stata invocata per liberare un giovane catturato da una banda di fuorilegge, ma purtroppo hanno preso anche me. Mi volevano portare in una casa d’aste per vendermi come schiava e mi hanno messo questo collare per impedirmi di utilizzare i miei poteri. Grazie al cielo sono riuscita ad infilarmi in un portale, adesso però devo liberarmi da questo collare per riuscire ad andare a salvare il giovane che mi aveva chiamato.»

«Non ti preoccupare, adesso che sei con noi, nessuno ti farà più alcun male.» le garantì il semidio «Io mi chiamo Trickster e lui è Prometheus, siamo due guardiani dell’organizzazione chiamata Delta e ti aiuteremo.»

Gli occhi della fanciulla si accesero di speranza. «Davvero fareste questo per me?»

«Naturalmente.»

«Ci piacerebbe, ma non possiamo.» lo contraddisse il carcarodon «Adesso dobbiamo trovare i nostri compagni.»

L’angelo chinò il capo con fare mesto. «Oh, allora non fa niente…»

«Ma non possiamo abbandonarla così!» si oppose invece il ragazzo.

«Dobbiamo trovare gli altri tre guardiani.» ribatté Prometheus «I lupi di Midnight potrebbero essere già sulle loro tracce, non possiamo perdere tempo!»

«Ma…» Una strana sensazione serpeggiò nel corpo del giovane.

Il suo compagno dovette aver avuto lo stesso presentimento perché anche lui sollevò il capo. «Toglimi una curiosità: il portale che hai usato, non l’hai richiuso, vero?»

«Non ne ho avuto modo.» ammise Claire «Senza i miei poteri sono praticamente inutile…»

Prometheus digrignò i denti da squalo e un attimo dopo una figura si abbatté dinnanzi a loro sollevando una nuova ondata di polvere. Sembrava un uomo ed era atterrato in piedi attutendo l’impatto con le gambe. Con un movimento della sua arma spazzò via il fastidioso pulviscolo, rivelando in questo modo la sua figura: aveva un fisico atletico ma non particolarmente imponente, indossava abiti da combattente dalle linee rosse con il cappuccio a coprirgli il volto, aveva una coda da felino e brandiva un’ascia da guerra a due mani dalla lama scarlatta.

Appena lo vide, Claire andò a nascondersi dietro Trickster. «Quello… è uno dei cacciatori di taglie…»

«Che stupida!» la sbeffeggiò il fuorilegge incappucciato «Credevi davvero che saresti riuscita a scappare così facilmente? E voi due vedete di non impicciarvi, questa è una faccenda che non vi riguarda.»

«Non ti permetteremo di farle del male!» ribatté Trickster in tono determinato.

«Quello che facciamo non è affar vostro. Siamo stati noi a catturarla e non vi permetteremo di prendervene il merito!»

«Non ci vogliamo prendere il merito di niente! Noi vogliamo prendervi a calci nel sedere!»

Il cacciatore di taglie gli puntò contro la sua voluminosa ascia da guerra. «Non fare il gradasso con me, moccioso!»

Il semidio non si fece intimorire e gli rispose per le rime, tanto che Prometheus scosse mestamente il capo. Perché non aveva cominciato col recuperare Kenvster?

Emise un sospiro di rassegnazione. «Bit, identificalo.»

L’overpet rispose con un abbaio e subito dopo davanti al carcarodon comparve uno schermo olografico contenente alcune utili informazioni sul nuovo arrivato: si trattava di un cacciatore di taglie soprannominato “il Rosso” appartenente alla banda dei Boia Tagliagole e la sua taglia ammontava a 153.000 arcos[10], non moltissimo, ma comunque una discreta somma. La sua banda comprendeva nove membri e complessivamente non raggiungevano il milione di arcos, quindi con ogni probabilità lui e Trickster sarebbero stati sufficienti per sconfiggerli.

«E la nostra amica?»

Bit rivolse il suo attenzione a Claire e anche per lei fornì una scheda olografica. Era molto più sintetica di quella del Rosso, ma se non altro confermava il fatto che fosse un angelo uditore. Non aveva una taglia, ma questo non stupì il guardiano.

«Ne ho abbastanza di stare a sentire le tue stronzate!» tuonò l’incappucciato, e quando il manico della sua arma colpì il terreno, ogni cosa tremò per alcuni istanti. «Adesso ti spacco il culo!»

«Voglio proprio vedere!» lo provocò Trickster, e in cielo sfrigolarono delle saette.

Il Rosso scattò fulmineo in avanti e la sua ascia si mosse talmente veloce da sembrare un lampo scarlatto. La lama affondò nel petto del ragazzo e un fiotto di sangue gli esplose dalla bocca mentre il suo corpo volava all’indietro. Cadde scompostamente a terra e schizzi rossi si allungarono in ogni direzione. Lo squarcio che aveva sul petto era tremendamente profondo e continuava a sgorgare fiotti di sangue.

Claire sbarrò gli occhi colmi di orrore. «No!»

Fece per volare in soccorso del giovane, ma Prometheus la bloccò con un braccio. «Non ti preoccupare, non è così facile battere Trickster.»

L’angelo guardò il carcarodon e la sicurezza che vide sul suo volto la convinse a rimanere in disparte, tuttavia non riuscì a cancellare la preoccupazione che si rifletteva nelle sue iridi rosse.

«Ehi tu!» fece il Rosso in direzione di Prometheus «Consegnami quell’angelo se non vuoi fare anche tu una brutta fine!»

«Non mi hai ancora… battuto…»

Il cacciatore di taglie si voltò. Trickster si era rialzato e la ferita sul suo petto sembrava essersi completamente rimarginata. Solo lo strappo nei vestiti era rimasto a ricordare il terribile attacco subito.

Un subdolo sorriso affiorò dal cappuccio del fuorilegge. «Bene, vedo che hai ancora voglia di giocare…»

Il semidio si tolse le cuffie per la musica e le lanciò a Prometheus. «Non sai quanto…»

Aprì le mani come a cercare di risvegliare l’energia spirituale che aveva in corpo e poi creò due sfere vorticanti sui palmi. Sembravano dei concentrati di pura energia e la velocità con cui i vari flussi scorrevano l’uno sull’altro produceva un bagliore azzurrato. Nonostante l’euforia, il ragazzo cercò di restare concentrato. Non aveva idea di quello che stava facendo, ma forse era meglio così. Non aveva tempo di pensare, doveva agire!

Caricò il destro, ma non ebbe modo di lanciare la sfera perché il suo nemico lo anticipò: con uno scatto bruciante gli fu addosso e l’ascia da guerra a due mani si abbatté sul suo braccio, mozzandolo di netto con facilità disarmante. Il cacciatore di taglie lo colpì alla bocca dello stomaco con il manico della sua arma e il semidio si piegò in avanti con un rantolo, a quel punto per il Rosso non fu difficile rifilargli una gomitata in faccia che lo spedì a terra.

Un gemito affiorò dalle labbra di Claire. Era troppo, non ce la faceva a guardare una persona che soffriva senza fare nulla, ma la consapevolezza di essere del tutto impotente le causava un dolore quasi maggiore.

L’incappucciato si appoggiò l’ascia da guerra su una spalla. «Sei scarso da fare pietà, lo sai? Ma se non altro sei più divertente di un punching-ball.» aggiunse con un ghigno divertito.

Il ragazzo venne scosso da alcuni spasmi. Il moncherino del braccio destro continuava a spruzzare getti di sangue e il naso gli causava un dolore tremendo. Si sentiva così male da non riuscire a pensare a niente, però non poteva arrendersi. Non voleva tornare alla monotona vita che faceva prima, lui voleva di più, ed era disposto a pagare il prezzo del suo desiderio.

Strinse i denti e facendo appello a tutta la sua forza di volontà si rimise in piedi. Non si sarebbe tirato indietro per nulla al mondo!

Osservò la sua rigenerata mano destra e nella sua mente si risvegliò la consapevolezza di poter guarire da quasi ogni tipo di ferita – era una delle sue abilità in quanto figlio di Loki – tuttavia questo suo potere era molto dispendioso e non poteva andare avanti all’infinito. Doveva sconfiggere il suo nemico!

Con un gesto repentino aprì una mano verso il fuorilegge e dal palmo si scatenò un fulmine che saettò velocissimo contro il Rosso.

Il cacciatore di taglie non si scompose e lo neutralizzò con la sua arma. «Tutto qui quello che sai fare, moccioso?»

Trickster serrò i pugni. Sentiva la rabbia che ribolliva dentro di lui, ma non era arrabbiato con il fuorilegge. Era arrabbiato con se stesso perché non riusciva a sconfiggerlo. Lui era un semidio, come poteva essere così debole?!

Avvicinò le mani e una scintilla anticipò la comparsa di un globo incandescente. La palla di fuoco crepitava ad un nulla dai suoi palmi senza ferirlo, ma quando la scagliò contro il Rosso divampò con forza, tramutandosi in un feroce felino fiammeggiante che si avventò sul fuorilegge. La tecnica sembrava buona, eppure il cacciatore di taglie la neutralizzò facilmente con la sua ascia da guerra.

Il Rosso sorrise con fare divertito. «Dai, riprova. Sono curioso di vedere cos’altro ti inventerai.»

Il ragazzo provò e riprovò, ma più si sforzava di pensare ad attacchi forti, e più il cacciatore di taglie li neutralizzava senza fatica.

«Dobbiamo aiutarlo, così rimarrà senza energie.» affermò Claire, sempre più preoccupata.

Prometheus si portò un dito alle labbra per dirle di tacere. Si era messo le cuffie di Trickster e sembrava più interessato alla musica che vi era stata caricata piuttosto che allo scontro del suo giovane compagno.

«Se hai qualche altro attacco bello, tiralo fuori subito che se non mi sbrigo a tornare, gli altri si mangiano anche la mia porzione.» commentò il Rosso consultando l’overwatch che aveva al polso.

Il semidio digrignò i denti e con un gesto rabbioso portò indietro le braccia. Il terreno cominciò a tremare e dopo alcuni istanti due grossi blocchi di terra si staccarono dal suolo, cominciando a levitare con fare minaccioso alle spalle del guardiano. «Vedi se ti piace questo!» gridò con tutto il fiato che aveva in gola, e con un movimento delle mani scagliò i due enormi proiettili.

Il fuorilegge arretrò di un passo e serrò la presa sull’ascia da guerra. Spiccò un balzo all’indietro andando sopra l’astronave, ma questo non bastò a metterlo al sicuro. L’attacco del ragazzo lo investì in pieno, scaraventandolo insieme al velivolo spaziale contro le transenne del cantiere.

Trickster sorrise malignamente. «Adesso non dici più niente, eh? Stronzo!»

«Sei un idiota, hai distrutto la nostra astronave!» lo sgridò Prometheus tirandogli un leggero pugno in testa «Hai idea di quanto costi ripararla? Figurati comprarne una nuova!»

«È stato quel coglione che si è messo sulla linea dell’astronave!» si difese il ragazzo.

«Vi prego, non litigate…» esalò Claire con un filo di voce.

Uno scoppio attirò l’attenzione dei tre, che voltandosi videro una figura emergere dal cumulo di terra sollevato dal semidio.

«Ok, adesso basta giocare!» tuonò il Rosso «Questa me la paghi!»

Trickster gli puntò contro un indice. «Te le suono quando…»

Prometheus lo zittì mettendogli una mano sulla spalla. «Ora come ora non sei in grado di batterlo, non riesci a sfruttare i tuoi poteri che in minima parte e quello non è un pivello.»

«E allora cosa dovremmo fare? Scappare?»

«No. Mettiti queste e lasciati guidare dalla musica.» gli ordinò il carcarodon porgendogli le cuffie.

«La musica mi piace, ma non so quanto mi possa aiutare a combattere…»

Uno schianto fece tremare il terreno sotto di loro. Il Rosso aveva provato ad attaccarli, ma la sua ascia da guerra si era scontrata con una barriera eretta da Prometheus.

«Fidati di me, ora come ora ti conosco più di quanto tu conosca te stesso.»

Il volto di Trickster esprimeva ancora un aperto scetticismo, tuttavia il ragazzo si convinse a fare come gli era stato detto. Indossò le cuffie e premette il tasto play. Immediatamente una musica decisa e ritmata si diffuse nella sua mente, risuonando subito in tutto il suo corpo. Riusciva ad avvertire le vibrazioni prodotte dagli strumenti che si diffondevano dentro di lui e ogni nota sembrava reagire come un interruttore che accendeva una piccola parte dei suoi poteri.

Un fendente del Rosso mandò in frantumi la barriera eretta da Prometheus, ma ormai il semidio non aveva più bisogno di nessuna protezione. Il fuorilegge provò a colpirlo al collo, ma il semidio bloccò l’attacco con un braccio. Il suo arto brillava di una densa luce blu e le dita sembravano essersi trasformate in artigli aguzzi. Con la mano libera colpì il cacciatore di taglie e un’onda d’urto tuonò dal suo palmo, scaraventando all’indietro il nemico. Un fulmine nero crepitò nel cielo e si abbatté con forza devastante sul corpo intontito del Rosso, lasciandolo ferito e per qualche momento paralizzato. Non restava che bloccarlo, quindi Trickster riplasmò il suolo con un movimento della mano, sollevandolo come se avesse una vita propria e sommergendo il fuorilegge in un sarcofago di sabbie mobili che lo intrappolò fino al collo.

Il semidio aprì una mano e l’ascia da guerra levitò verso di lui. Si avvicinò al fuorilegge e con la lama scarlatta gli tolse il cappuccio. A prima vista il suo aggressore sembrava un felidiano[11], infatti aveva dei tratti tipicamente umanoidi, ma le orecchie erano quelle di un gatto.

«Lo sai cosa faccio a chi mi fa arrabbiare?» gli domandò raschiando il terreno con l’ascia da guerra.

Il Rosso non rispose.

Claire si avvicinò al ragazzo e gli pose una mano sul braccio. La sua pelle era liscia come seta e quel lieve contatto bastò per annullare la fatica nei muscoli del guardiano. «Ormai hai vinto, non fargli del male.»

Trickster osservò quegli occhi rossi privi di malvagità e poi abbassò lo sguardo sul viso impolverato del fuorilegge. Abbassò le cuffie intorno al collo e gettò a terra l’arma. «Ti è andata bene che ho perso la memoria… Pro, che facciamo?»

«Non chiamarmi Pro.» lo rimproverò il carcarodon «E per quanto riguarda il da farsi…» Lanciò uno sguardo alla testa del Rosso che spuntava dal terreno. «Per prima cosa andiamocene, mi è venuta una mezza idea…»


[10] Il valore di 1 arcos è comparabile a quello di 1 euro.

[11] Specie originale di TNCS. Il termine richiama la famiglia dei Felidae, che nella classificazione scientifica raggruppa i felini.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: Ghost Writer TNCS