Anime & Manga > Kinnikuman
Segui la storia  |       
Autore: _Cthylla_    09/06/2014    2 recensioni
[ SOSPESA ]
La ricetta è sempre la stessa, una ragazza mai vista la cui vita si incrocia con quella di due chojin. Ma si sa, in una ricetta basta cambiare un paio di ingredienti perché la torta venga del tutto diversa.
Nasce da un'idea venuta all'improvviso, e com'è venuta potrebbe andarsene, non lo so. Siete avvisati.
Genere: Dark, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kevin Mask, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Warsman/Lord Flash
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Stava lì, in piedi, con quella ferita sul braccio teso -proprio lui che se si faceva un taglietto per sbaglio piangeva come un cretino!- e la guardava quasi supplicante.

«ecco adesso mi sono tagliato e tu mi berrai per forza capito?!...non lo senti che…che buon odore? Eh?»

“a dire la verità purtroppo in questa forma sento meglio il fatto che non ti lavi da almeno una settimana, ma dicendoglielo sarei troppo indelicata e non è da me” pensò la vampira trattenendo un sospiro.

«Kid, è inutile che ti tagli. Se non voglio bere, non bevo. Ed ho preso da te un litro e mezzo esattamente due giorni fa, oltre a diverse sacche in ospedale, quindi non avrò bisogno di sangue per circa tre mesi. Sai come funziona, te l’ho spiegato, non sono una succhia sangue ossessiva».

«ma io lo so che tu lo vuoi! E non sarebbe farmi del male May, perché sai benissimo che non fa male!»

«già. Ti è piaciuto fin troppo, direi».

Fosse stata un altro tipo di vampiro, o anche solo una Nata molto più giovane, non avrebbe resistito alla lusinga di quel delizioso sangue kinniku. Ma purtroppo per Kid, invece, May Flower avrebbe potuto tranquillamente applicare un laccio emostatico a qualcuno cui era stato tranciato mezzo braccio sinistro senza dare segni di desiderare il sangue.

Per cui che fosse andato a trovarla e si fosse tagliato una volta che erano andati in cucina era stato qualcosa di completamente inutile.

«andiamo…almeno una succhiatina…»

«non dire così, o mi sembrerà di essere tornata a fare la lupa da bordello. A quei tempi alternavo, sai. Mi facevo sposare da qualche patrizio che finiva a ripudiarmi dopo qualche anno poiché sterile lasciando comunque una rendita “all’amata moglie”, poi sparivo per un paio d’anni facendomi credere morta, ed in seguito mi trasferivo in un’altra città a fare quel lavoro lì. E dopo una decina d’anni sparivo di nuovo, tornavo a Roma e mi facevo sposare da qualche altro patrizio» si mise a raccontare, mentre tamponava la ferita di Kid con un batuffolo di ovatta «ti dirò, quelli da lupa erano i periodi più divertenti. Anche perché non andavo certo nel primo lupanare che capitava. Uhm» assunse un’aria pensierosa «mi correggo: a dire il vero ho lavorato in un lupanare solo una volta e solo perché potevo persino scegliermi i clienti, le altre volte ho fatto come facevo in Grecia: libera professionista al massimo».

Ossia un’etera da ventimila sesterzi a prestazione che viveva in una domus immensa e fornita di tutto. Che oltretutto non “si offriva”, ma veniva cercata, e poteva benissimo dire di no ad un cliente che non le garbava. Tanto era ricca sfondata già a quei tempi.

«ma quindi “lupa” vuol dire che hai fatto la, ehm, la…»

«si, ho fatto la puttana».

«e lo dici così…? cioè…essere stata una di quelle non è bello. È una vergogna» obiettò il ragazzo, con gli occhi azzurri ancora sgranati e l’aria delusa per la mancata bevuta.

«io non l’ho vissuta come una “mercificazione del mio corpo”. La mia era una scelta consapevole, sia per quanto riguardava il concedermi che a chi concedermi. Era divertente. Il fatto che ci guadagnassi è un’altra storia».

«ma quindi se ti pagassi ti decideresti a bere ancora da me?..»

«no. Tra un paio di mesi mi berrò qualche animale selvatico».

«ma perché aspettare così tanto, e per il sangue di un animale? Mi sto offrendo io, non mi stai costringendo tu! E un litro di sangue alla settimana non farà la differenza, se si tratta di affrontare altri vampiri!...e poi…se io vengo qui e tu bevi ci sono meno rischi che tu venga scoperta. Cioè, qui non ci vede nessuno».

Quelle parole fecero sbuffare una mezza risata alla ragazza. «mi sembri tuo zio. Usò gli stessi argomenti».

«appunto!»

«io però mi sto vedendo con un altro, come ben sai» gli ricordò May.

«si, però lui non sa che sei un vampiro ed odia i vampiri e non ti farebbe bere neanche morto…» obiettò il kinniku, guardandola perplessa quando la vide fare una smorfia disgustata «uh? Che c’è?»

«non berrei mai il sangue di uno che è appena morto. Mi è capitato per sbaglio in Messico all’epoca dei Conquistadores e per poco non sono morta anche io. Per fortuna avevo appena iniziato a prenderne! E da lì ho capito che il sangue morto, per me, è veleno. In effetti ha senso. Io sono una creatura viva, non una non morta, quindi ha senso che quel che è morto non mi faccia bene. Credo».

«si, si, ok, ma torniamo a noi adesso!» sbuffò Kid «stavo dicendo che lui non ti darà il suo sangue, ma tu ne avrai bisogno, e se anche ti vedi con lui che c’è di male ad incontrarci una volta alla settimana per questa cosa?»

May andò a prendere del succo di arancia dal frigorifero. «sei vergine, eh?» si riempì un bicchiere e ne riempì uno anche per Kid «per la cronaca, quelle sensazioni sono le stesse di un sesso molto ben fatto. Quindi puoi trovarti una ragazza e darti da fare, invece di farti prendere del sangue da me solo per provare quelle cose».

Kid arrossì violentemente. «non è solo per provare quelle cose che lo faccio!!!» ok, al 75% in realtà era proprio così «lo faccio anche perché siamo amici, e se per me è piacevole e per te il mio sangue è ottimo allora è bene prendere due piccioni con una fava! No?»

May applicò un cerotto sulla ferita che il kinniku si era procurato. «no. Lascia stare» diede un’occhiata all’orologio «e dato che Lord Flash arriverà tra dieci minuti è meglio che tu inizi ad andare. Grazie per essere passato».

«oh ma DAI!» si lagnò Kid, alzandosi comunque dalla sedia «uffa…sei cattiva!»

La ragazza sollevò lo sguardo. Gli sorrise.

«oh, Kid, tu non hai la minima idea di come fossi quando ero veramente cattiva».

Quella frase rimase come sospesa nell’aria tra loro, che dopo questo non dissero più una parola. Kid deglutì.

«ehm. Si. Me ne vado».

«e, per favore, se tornerai a trovarmi non insistere più sul farti bere».

«no. Non insisterò più!»

«bravo».

Lo guardò andarsene in fretta e furia, e pensò che forse l’aveva spaventato anche più del dovuto. Ma d’altronde non aveva potuto fare altrimenti, considerando che era arrivato a tagliarsi il braccio da solo credendo di indurla a bere. Con suo zio non era successo questo. Ma era anche vero che in quel caso lei non aveva rifiutato l’offerta.

Ad ogni modo aveva buoni motivi per rifiutare di bere per periodi lunghi -per lei non tanto!- sempre dallo stesso umano che sapeva della sua vera natura. Nello specifico il fatto che arrivassero quasi a “percepirsi”. Lo aveva sperimentato con Ataru, quando c’era qualcosa che non andava da una delle due parti l’altro/a lo sentiva sempre, e nonostante si fossero lasciati da diversi anni quel legame era ancora attivo; Ataru le aveva telefonato il giorno dell’incidente, peccato che il cellulare fosse spento, ma era stata ugualmente una prova.

E lei non voleva qualcosa del genere -nonostante non fosse fastidioso- anche con Kid, specialmente adesso che per l’appunto si vedeva con un altro uomo.

E suddetto uomo tra l’altro stava andando da lei tirato a lucido e con un piccolo mazzo di fiori, che non guastava mai.

Sarebbero andati a pranzare fuori, perché lei doveva avere intuito che lui non si sentiva ancora abbastanza “tranquillo” per stare troppo a lungo soli in casa di lei.

Cristo, si sentiva uno sfigato da manuale. Non aveva mai avuto problemi di quel genere fino ad allora, e non capiva perché sentisse sia il desiderio di lasciarsi andare che una certa…come definirla? Paura? Si, una specie.

Ma come poteva avere paura di May, che era sempre così dolce e gentile?!

Si disse che probabilmente in realtà aveva semplicemente paura di fare flop. Lei era molto più giovane di lui, e quindi poteva avere altre esigenze, altre…pretese.

Ansia da prestazione.

Quando mai lui ne aveva sofferto?!

…e comunque avrebbe dovuto tenere a mente che -per quanto ne sapeva lui- May aveva delle costole incrinate quindi col cavolo che avrebbe potuto fare chissà che cosa…

Era perso in questi pensieri quando uno strillo proveniente da un vicolo fece breccia nei bla bla che aveva in testa. All’ apparenza sembrava femminile, il che era una ragione in più per precipitarsi immediatamente sul posto…

Ma quel che trovò fu ben diverso.

«WHAAAAAAAAAAH!!!»

«hai addosso il suo odore…!»

Nello specifico un vampiro di un tipo che non gli era mai capitato di vedere, che sembrava stare per mangiarsi un piagnucolante Kid Muscle che cercava inutilmente di infilzarlo con un coltello d’argento.

La creatura in questione, strutturalmente, era molto simile a quella che anni addietro aveva ucciso sua madre. Ma non era altrettanto grande, e la pelle -piuttosto spessa- aveva il colore violaceo dei lividi formati da poco. Di viola erano colorate anche le iridi, fiochi fatui violacei in un oceano nero inchiostro.

«dov’è lei?! Dove è?!!» stava ringhiando il vampiro con una voce inumana e ringhiosa.

«m-ma di chi parli io non lo soooooo!!! QUALCUNO MI AIUTIIIIII!!!»

Lord Flash decise di aiutare Kid Muscle solo perché i vampiri andavano uccisi, niente di più e niente di meno. Con un po’di fortuna sarebbe riuscito a tagliargli la testa senza sporcarsi nemmeno ed arrivare all’appuntamento con May con solo qualche minuto di ritardo.

«creatura infernale» disse il russo in un ringhio bassissimo per poi scagliarsi addosso al vampiro, ad artigli sguainati. Il mostro però se ne accorse in tempo per evitare il colpo, e continuò a tenere stretto Kid Muscle.

«ssstupido umano!» sibilò con rabbia «non impicciarti!»

Di tutti i vampiri che Warsman aveva incontrato, quello era solo il secondo che sentiva parlare in forma mostro.

«metti giù quel chojin, altrimenti ti conficcherò questi in testa subito invece che tra un minuto» lo minacciò il russo mostrando gli artigli. Kid Muscle continuava ad urlare, ed il vampiro scoprì ancor di più i denti da mostro degli abissi in un ringhio feroce.

«tanto avevo sete» concluse la creatura facendo scattare il pungiglione, circondando con lo spesso filamento di carne la gola di Kid per poi infilzarlo poco sopra il petto; fatto ciò si lanciò contro Lord Flash, usando il povero Kid come scudo.

Per quanto il russo fosse abile la creatura era ben più forte e più veloce, e Warsman non riuscì ad evitare che un’unghiata lo ferisse profondamente al braccio destro, facendo schizzare sangue ovunque.

Il vampiro si fermò un breve istante, osservando con infinita brama quelle gocce rosso rubino.

Bere…bere…AVEVA SETE!!!

Quella brama fu la fortuna di Kid Muscle, che venne scagliato via diversi metri più in là. Il vampiro gli aveva tolto due litri di sangue e, no, la cosa non era stata per niente piacevole.

Ed ora si era avventato su Lord Flash, sbattendolo contro il muro. Gli aveva infilzato il braccio sinistro con le unghie durissime per tenerlo fermo, e si stava letteralmente abbeverando con la ferita che il russo aveva sul braccio destro, in un modo molto simile a quello con cui l’altro vampiro si era abbeverato al collo della madre di Warsman.

Ma le sensazioni erano diverse. Se essere “bevuti” della Nata moroi procurava un piacere intensissimo in questo caso, pur essendo presente,  il piacere in questione era decisamente sopraffatto da un dolore simile a quello che Warsman avrebbe potuto provare se nelle vene avesse avuto dell’olio bollente…e che lo fece urlare di conseguenza. Ma a poco serviva, così come a poco serviva dibattersi, e il mostro beveva, e beveva…

«l-lascialo stare!!!»

Il vampiro emise uno stridio quando Kid, utilizzando tutta la forza che aveva nelle braccia, riuscì a piantargli il coltello d’argento tra le scapole. La creatura a quel punto lasciò andare Warsman, che aveva ancora i pensieri estremamente confusi ed il respiro affannoso per il dolore provato, e spinse via Kid Muscle con un singolo colpo che riuscì ad incrinargli un paio di costole.

«umano!!!» il mostro si sfilò di dosso il coltello e se lo infilò in bocca, masticandolo come aveva fatto l’altro vampiro alla sera della festa «dimmi dov’è lei! Dimmelo e ti lascerò andare anche se hai osato ferirmi, visto che sono sazio!» lo afferrò per la gola «tanto ti recupererò un’altra volta…è ora che noi vampiri la smettiamo di stare nascosti…dimmi dove si trova la Nata».

Kid spalancò gli occhi.

Voleva May. Quell’essere schifoso voleva May!

«n-non lo so!»

«menti! Hai il suo odore da umana addosso! L’hai visssssta da poco, si…è una traccia fresca. Dimmi dov’è, umano».

«NO! Non te lo dico!!! Non le farai del male, hai capito?!» gridò Kid con un coraggio che era ben poco da lui, e che tirava fuori solo quando si trattava dei suoi amici.

Si spaventò ancora di più quando il vampiro emise un suono gorgogliante e raschiante che lui interpretò come una specie di risata.

«farle del male, io!…»

Frequentando May, Kid era diventato abbastanza bravo a leggere umanità in occhi che di umano non avevano niente. E in quel caso si stupì vedendo che il vampiro a quelle sue parole era sembrato quasi offeso.

«dimmi dove si trova» ripeté il vampiro «e forse dirò ai quindici upier di smettere di attaccare i chojin come ssstanno facendo in questo momento. I chojin tuoi amici».

«c-c-che…?!»

I suoi amici erano in pericolo?!!

Oh, Dio. Come poteva essere costretto a fare una scelta del genere? L’unica fortuna era che i suoi amici perlomeno sapevano difendersi e quasi sicuramente se la sarebbero cavata! Ma May…

Si. Beh. May a dire il vero sapeva difendersi anche meglio dei ragazzi.

«per l’ultima volta, dimmi dove si-kssssssss!!!  Bastardo!!!»

Warsman aveva sfruttato la distrazione del vampiro per colpirlo con i propri artigli. Nonostante la confusione grazie a Kid Muscle aveva visto che se avesse colpito con tutta la forza che aveva, ignorando il dolore al braccio ferito,  sarebbe riuscito a penetrare la pelle di quell’essere che era riuscito a spostarsi giusto in tempo per essere colpito alla spalla e non alla testa.

Il combattimento stava per riprendere ancora più furiosamente di prima, e stavolta il vampiro dalle iridi violacee sembrava determinato ad uccidere il russo. Si, avrebbe dovuto farlo fin da prima. Era cibo, in fin dei conti, solo cibo, così come lo erano quei chojin e quegli umani che aveva dato da mangiare al gruppo di strigoi alla festa. Peccato che in seguito si fosse intromesso il branco di kinoly, che aveva avuto la stessa idea nonostante gli ordini contrari. Non era semplice farsi dare retta da quelle bestiacce, nemmeno minacciandole di rubare loro la linfa.

Idem per quei chojin all’ospedale, che aveva offerto come pasto ad upyr ed upier.

Era finita male in entrambi i casi, ma se non altro tutta quella presenza vampirica aveva attirato qualcuno della cui presenza sospettava già da un po’. La Nata.

Ma non le si era avvicinato…non era il momento propizio, non dopo un massacro, e non con lui in quella forma mostruosa…

«adesso tu-»

«Lord Flash!...»

Quella voce fece voltare di scatto sia l’interessato, che Kid, che anche il vampiro.

«M-May…! Allontanati da qui!» ebbe la forza di dirle Warsman «scappa via!»

Kid avrebbe voluto urlarle qualcosa di analogo, con un “questo mostro vuole te!” in aggiunta, ma c’era Lord Flash, e Kid sapeva che May non voleva che lui fosse a conoscenza della sua vera natura.

Quanto al vampiro, appena la vide acchiappò Warsman e lo scaraventò via, lontano da sé, per poi avvicinarsi alla ragazza con un singolo salto. Kid si rialzò e nonostante il dolore cercò di correre da lei nel tentativo di evitare il peggio.

«May!!!»

Ma la vampira non sentiva niente, troppo impegnata ad osservare il suo simile -e non aveva mai visto un vampiro di quel tipo in vita sua- che le stava davanti e l’aveva presa per le spalle. May aveva valutato che per forte che fosse eventualmente la sua forma intermedia avrebbe potuto anche bastare per respingerlo ma c’era Lord Flash lì…e non poteva proprio rivelargli la sua natura!

Per sua fortuna il vampiro sconosciuto dopo quel gesto non aveva fatto altro, limitandosi ad avvicinarsi rapidamente a lei con la testa.

«Dubis…ti ho trovata, finalmente…!»

Ma quello purtroppo non era il momento, e non era il luogo. Se l’umano gli avesse detto dove viveva sarebbe andato da lei diversamente…

Per cui una volta che le ebbe detto quelle parole, sperando che capisse, si procurò un taglio all’avambraccio dal quale uscirono diverse gocce di linfa, della sua linfa, e lo premette contro le labbra della vampira che erano lievemente spalancate per lo stupore.

E che bevve velocemente.

«sssaprai sempre dove sono. Per un po’».

E detto questo il mostro violaceo saltò via, scomparendo chissà dove.

«May!!!»

«May, ti ha fatto del male?!»

Sentendo le voci di Kid e Lord Flash la ragazza si riscosse. «…si…sto bene. Sto bene. Non mi ha fatto del male».

«lo aveva detto che era sazio ma-»

«perché sei venuta qui?! Eppure devi aver sentito il rumore della battaglia!» la rimproverò aspramente il russo, non riuscendo a trattenere un sibilo di dolore «p-poteva ucciderti!...e tu hai già le costole incrinate…»

«mi sa che qui il problema più grosso non ce l’ho io» replicò May «dovete andare al pronto soccorso immediatamente!»

«l-l’unico con la macchina qui sono io» disse Flash.

«si ma non sei in condizione di guidare. Per fortuna io ho la patente. Vi porto là tutti e due».

Ancora una volta il russo ammirò la sua capacità di mantenersi tranquilla. Eppure stavolta sembrava faticare a nascondere un certo shock, nonostante quel vampiro non le avesse fatto assolutamente niente. Non aveva nemmeno provato ad attaccarla, le si era avvicinato e poi se n’era andato…

Va’ a vedere che forse…si, May doveva avere avuto a che fare con i vampiri e…forse proprio con quello lì, che sembrava avere più raziocinio?

“macché!” scosse bruscamente la testa mentre lui e Kid seguivano la ragazza “era sazio e basta, per questo non l’ha attaccata!”

Né lui né Kid Muscle che sapeva della reale natura di May però potevano immaginare quali fossero i suoi reali pensieri in quel momento.

Lord Flash ci aveva visto giusto: era semi scioccata, e ne aveva ben donde.

Perché quel che era appena successo non avrebbe dovuto essere possibile.

 

 Dubis…ti ho trovata, finalmente…!”

 

Dubis era stato il suo primo nome. Non se l’era scelto da sola, l’avevano definita così (“nera”) le popolazioni celtiche che abitavano l’area in cui lei i primi tre-quattrocento anni aveva imperversato senza pietà. A quei tempi per rendersi meno visibile si sporcava di fango, ed attaccava più che altro di notte, risultando nera alla vista; da lì il nome.

Ma di questo antefatto sapevano due persone soltanto.

Una era da qualche parte nella galassia -Ataru Kinniku- e non era di certo un vampiro.

E l’altra era morta da tempo.

O almeno così aveva pensato per secoli.

Sentiva ancora in bocca il sapore della sua linfa. Era…diversa. E di solito la linfa era la stessa per tutti, eppure in quel caso il concetto non valeva.

 

sssaprai sempre dove sono. Per un po’  ”.

 

Vero. Percepiva come sempre tutti gli altri vampiri, ma lui era come un incendio in un panorama di fuocherelli.

Ed avrebbe dovuto raggiungerlo il prima possibile.

Doveva sapere…

 

 

«se ne…vanno?»

Come obbedendo ad un impulso psichico infatti gli upier che li avevano attaccati se n’erano andati così com’erano venuti, all’improvviso, lasciando Dik Dik, Wally, Terry Kenyon, Meat e Jeager attoniti e feriti.

Era stato orribile. Loro si stavano allenando normalmente e quei cosi li avevano attaccati con tutto l’intento di farli fuori! per fortuna, come aveva pensato Kid, sapevano difendersi ed avevano sempre dell’argento con loro.

Comunque i vampiri che attaccavano di giorno erano un’emerita rottura di scatole, specialmente quando erano in tanti.

«state bene?»

«si…ammaccati, ma stiamo bene» disse Jeager, sia ammaccato che ferito «m-maledizione, adesso neppure di giorno…»

Il cellulare di Meat iniziò a squillare.

«Kid!!! Dove diamine ti eri cacciato?!!! Hai idea di quel che è-»

–sono al pronto soccorso…

«che cosa?!»

– un vampiro mi ha attaccato. Un altro vampirone. Ma questo non è buonino. Con me c’è May e anche l’allenatore di Kevin, anche lui è stato ferito perché ha cercato di uccidere il vampiro…e voi? voi come state? Siete stati attaccati vero?! Il vampiro grosso cattivo  lo aveva detto, che vi stava facendo attaccare!

«stiamo bene…quindi…obbediscono ai suoi ordini?»

si…

Orde di vampiri che obbedivano agli ordini di un vampirone cattivo. Peggio di così…

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kinnikuman / Vai alla pagina dell'autore: _Cthylla_