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Autore: inomniaparatus77    09/06/2014    1 recensioni
"Ad una cosa non avevo pensato.
Non avevo pensato che potesse esserci lei, dall'altra parte del telefono."
Per chi, come me, a distanza di anni dall'ultima stagione di "Gilmore Girls", ancora non riesce a non fantasticare sulla coppia Rory e Jess, e vorrebbe altri capitoli nel libro della loro storia.
Questa è per voi.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jess Mariano, Rory Gilmore
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Philadelphia, 10 Ottobre 2009

 

Stasera mi sento un po' il Charles Bukowski della situazione. Con la sigaretta in mano continuo a leggere e rileggere le poche righe che ho buttato giù stasera. Più rileggo e più mi innervosisco. Più rileggo, e più strapperei tutto. Rory è partita, dopo tutto sapevo che non sarebbe potuta rimanere qui a Philadelphia per sempre, e così dovrò aspettare il giorno del ringraziamento, per vederla di nuovo. Luke mi ha chiamato oggi pomeriggio, ma non ho avuto il coraggio di dirgli di Rory per paura che Lorelai fosse in ascolto. Ovviamente so che Rory l'avrà informata non appena uscita da casa mia, ma sempre meglio essere prudenti. Chiudo il blocco note, e anche se sono le 11pm passate, decido di andare a fare una passeggiata. Spengo la sigaretta nel posacenere già stracolmo e mi alzo, prendendo la giacca appoggiata sul divano, ed esco, inchiavando la porta di casa.

La strada è praticamente vuota, ci sono poche persone, qualcuno fuori col cane, qualcuno che litiga al lato della strada, persone che escono ubriache dai bar e sproloquiano. Mi accendo un'altra sigaretta, e rifletto su quanto Rory riesca ad assorbire tutti i miei vizi, quando mi è accanto. Poi se ne va, e tutto torna come prima. Mi chiedo se mi serva davvero lei per smetterli, o sia solo una scusa che mi racconto per non assumermi le mie responsabilità. Fatto sta che però con lei sto meglio. Mi ha lasciato dicendomi di non potermi promettere niente, di avere una vita movimentata ora, e di non illudermi. Illudersi? Io? Sono la persona più disillusa sulla terra. Solo che ora la vedo come una punizione per tutte le volte che me ne sono andato io, che sono andato via da lei, mentre ora è proprio il momento in cui avrei bisogno di lei.

Cammino sopra le foglie e odio il rumore che fanno, il continuo fruscio, quindi con un calcio ne sposto un po' mentre passeggio. Decido di tornare a casa per insofferenza al freddo, è troppo, e preferisco mettermi al letto e pensare lì piuttosto che congelare. Getto la sigaretta a terra dopo un ultimo lungo tiro, e mi riavvio a casa. Non appena sono a casa mi butto sul letto e con fatica mi sfilo i vestiti da quella posizione, buttandoli poi a terra. Mi infilo sotto il piumone e dopo qualche riflessione astratta, mi addormento.

 

Jess, sei davvero una delusione.”

 

Ha ragione, vai a lavorare da Wallmart.. Nessuno ti vuole qui!

 

“Voi non potere giudicarmi, ok?!”

 

Oh si che possiamo, eccome..”

 

Mi sveglio tutto sudato. Ho avuto un incubo. Vado in bagno a bagnarmi il viso, e mi scorrono di nuovo in mente le immagini di mia madre e T.J. che mi puntano il dito addosso.

“Cristo,” penso “ci mancava solo questo incubo.” Ritorno a letto e sono talmente accaldato che scosto il piumone invece di infilarmi sotto di esso. Fisso il soffitto e penso a mia madre, di quanto il mio rapporto con lei sia stato difficile, di quanto in certi momenti l'abbia odiata, per avermi mandato via invece di provare a capirmi e starmi accanto. Ma criticandola poi, mi rendo conto che, purtroppo o per fortuna, io sono uguale a lei. Forse scappare è una dote di famiglia, dopotutto. Penso anche a quante poche volte abbia visto mia sorella Doula, che ormai ha due anni, e a quanto ho riso quando ho saputo del suo nome. Ma dai, Doula. Mi fa scappare una risata anche ora.

Provo a dormire di nuovo, perché le palpebre mi si stanno chiudendo da sole, e non riesco a resistere oltre.

L'ultimo pensiero va a lei, Rory, oggi l'ho sentita poco e niente, e già mi manca.

Chissà perché.

  
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