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Autore: DaisyBuch    10/06/2014    1 recensioni
Olivia, Yvonne e Jolene non si conoscevano, ognuna di loro aveva una storia diversa, un passato diverso. Eppure quella sera si erano trovate, ma erano rimaste coinvolte da una cassaforte. La vita delle tre ragazze sarà rovinata da un colpo troppo grosso, che le porterà ad un'avventura al di sopra delle loro aspettative.
Dal capitolo 7:
"-Per quanto tempo ancora continuerai a non guardarmi negli occhi?- le chiese Max.
Olivia dovette fare uno sforzo per rispondere e per guardarlo, quindi ci concesse un po’ di tempo prima di farlo e un grande respiro per l’autocontrollo. Avrebbe potuto rispondergli peggio, ma la ragione le ricordava che quella sera avrebbero avuto bisogno del suo aiuto.
-Fino a che non me ne andrò.- rispose Olivia. Finì in una sorsata il caffè e si alzò dalla tavola. Lui ovviamente non disse niente, non reagì. Lui non faceva mai niente."
Genere: Avventura, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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cap 2 Era un giorno di sole splendente e Jolene e Yvonne si godevano la giornata sull’attico del palazzo, sorseggiando un drink. Avevano passato tutta la notte a lavorare ad un piano, e poi scoprirono che il vecchio si era semplicemente addormentato,  Yvonne si fece una grassa risata ed ordinò da mangiare mentre Jolene cominciò a guardare qua e là per i cassetti. Solitamente gli uomini non nascondevano molto le cose, si limitavano a porle sotto a qualcosa o spostarle in fondo ai cassetti, e loro miravano a cose di poco conto di cui poi non avrebbero denunciato la scomparsa, come orologi costosi, contanti stessi, carte di credito da cui prendevano poco in modo tale che non se ne sarebbero nemmeno accorti. Puntavano per lo più ai vecchi, poiché era facile ingannarli, bastavano due paia di gambe e facevano salire subito nella camera chiunque mostrasse un po’ di mercanzia. Di solito erano Jolene e Yvonne a fare il lavoro “sporco”, Yvonne si divertiva chiaramente anche se la sua parte preferita era quando bevevano cocktail immerse nel lusso, Jolene invece assisteva passivamente a quelle serate, non le facevano né caldo né freddo, le piacevano  molto i soldi però.  Olivia alternava raramente Jolene, lei per lo più rubava e spiava, dava segnali e il piano di fuga ed entrata, ma in quel momento era all’università.
-Vorrei che fossimo tutte qui per goderci la riuscita del piano.- sospirò Yvonne tra le bolle dell’idromassaggio.

-Ha già preso i soldi?- chiese Jolene.
-Si,circa trentamila.- sorrise Yvonne mordicchiando la cannuccia del suo drink.
-Trentamila? Ma così se ne accorgerà!-
-Ehy Jail, non ti agitare, questo è ricco sfondato, e poi dobbiamo pagarci l’affitto e l’università per tre. – A quel pensiero Jolene tremò un po’, il soprannome che usava Yvonne per prenderla in giro non aiutava un gran chè la sua tranquillità.
-Bene, allora vedo se riesco a trovare qualcos’altro.-  Jolene si alzò dal dolce calore dell’idromassaggio, andò a prendere l’accappatoio ed entrò nella stanza. Il vecchio era sceso da un pezzo perché doveva “sbrigare delle cose”. Non fu difficile individuare una collana sullo scaffale del salone, in bella vista. Jolene non era brava con i gioielli, ma sembrava d’argento ed al centro c’era una pietra azzurra, senza pensarci troppo prese e se la infilò nella tasca dell’accappatoio. Lei doveva pur provvedere per la sua famiglia in qualche modo, non sopportava vedere i suoi genitori in quelle condizioni.
Tornò di corsa da Yvonne ch sembrava quasi essersi addormentata.
-Dai Yvi, andiamo, è tardi.-
Per fortuna Yvonne si alzò senza troppe storie, e se la filarono, lasciando come al solito un falso biglietto con un numero a caso e un loro bacio impresso sulla carta.

Incontrarono Olivia fuori dall’università, intenta a bere un caffè mentre le aspettava.
-Ci avete messo un sacco di tempo, pensavo quasi vi avessero beccate.- sorrise Olivia.
 Aveva i lunghi capelli biondi sciolti, e due treccine bionde davanti che le coronavano il viso.
-Beh  cosa abbiamo preso stavolta?- chiese elettrizzata.
-Seicento in contanti e una fedina, mi è sembrata d’argento.- spiegò Yvonne, -Oh Oli, dovevi vedere che lusso, lui si è messo subito a dormire e noi abbiamo avuto tutto il tempo per rilassarci e prendere ciò che volevamo.- disse con occhi sognanti. Jolene non disse nulla sulla collana, che al momento sembrava avere delle insegne luminose che fuoriuscissero dalla borsa. Non voleva mentire alle altre, la verità era che si sentiva stupida e pensava di aver fatto un madornale errore, il suo unico desiderio era quello di riportarlo al proprietario, quella collana valeva sicuramente tanto. Ma avrebbe fatto tutto da sola, non voleva metterle in mezzo, non come l’ultima volta, era colpa sua se il codice della cassaforte era saltato fuori.
-Ehi Jo che succede? Ti sente male?- chiese Olivia bloccando tutti i racconti fantastici di Yvonne.
A Jolene serviva una scusa per essere assente tutta la giornata, così si inventò la prima cosa che le venne in mente: -Si, forse è stato l’alcool di prima mattina.- ipotizzò, -Oggi resto a casa.-
Le tre avevano organizzato un’uscita per andare a comprare mobili carini per la casa, da sostituire con quelli vecchi e orribili che c’erano al momento e fare la spesa, perché i genitori di Olivia sarebbero arrivati il giorno successivo, ma sapevano tutte che sarebbe andata a finire col fare anche dello shopping, soprattutto ora che avevano più soldi.
-Ma dovevamo scegliere il tavolo.. e il divano!- protestò Yvonne. Quell’uscita era stata programmata da mesi, anche se si conoscevano da poco si trovavano in totale sincronia e avevano deciso di dividere l’appartamento fino alla fine dei prossimi tre anni di studio. L’appartamento era carino, aveva un balcone abbastanza grande e anche all’interno non era piccolo, perciò Jolene e Olivia avevano costretto Yvonne a rinunciare all’idea di vivere in un super attico e limitarsi a sistemare l’appartamento.
Si diressero verso la casa, Olivia e Yvonne posarono i libri e salutarono Jolene, che era distesa sul letto. Jolene aspettò circa una quindicina di minuti, vide Yvonne e Olivia allontanarsi e si assicurò che non tornassero indietro, dopodiché indossò un completo estivo ma elegante e si diresse verso l’Hotel a cinque stelle della sera prima.
   
 
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