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Autore: Rebecca_Daniels    13/06/2014    1 recensioni
Serie di OS che racconteranno piccoli pezzi di vita di qualcuno che potresti benissimo essere tu...
Se state cercando un mondo in cui fuggire, questa potrebbe essere la chiave che vi serve...
Lots Of Love xx
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Somebody To You

Ascoltereste per me “Somebody To You”

dei The Vamps con Demi? Thanks xx



-Se esci da quella porta, non tornare mai più Niall...

Non sapeva cosa fare, non più oramai, ma la voce così decisa di Emma lo fece fermare a due passi dalla porta di casa sua. Quella volta sapeva che diceva sul serio: se avesse deciso di andarsene sarebbe stato per sempre, non ci sarebbero state altre seconde o terze o quarte possibilità. E la capiva. Capiva perfettamente la frustrazione che aveva letto qualche secondo prima sul quel volto solitamente sempre solare, ma non aveva molte alternative. Anzi, ad essere completamente sinceri di alternative ne aveva almeno tre, solo che due di queste implicavano una certa fatica.

C'aveva ripensato la notte precedente quando, terminato l'ultimo sconvolgente concerto a Wembley, avevano fatto l'amore assieme e lei si era addormentata con la testa appoggiata al suo petto, sostenendo che fosse il posto migliore dove prendere sonno: era caldo, accogliente e la faceva sentire protetta.

Opzione A) Finirla definitivamente e lottare contro sé stesso nell'esatto istante in cui il desiderio di rivedere il suo sorriso e sentire le sue battute assurdamente sarcastiche l'avrebbe assalito, come nelle ultime due volte in cui aveva tentato di chiudere con lei.

Opzione B) Chiederle di essere paziente ancora per qualche tempo e prometterle che le cose si sarebbero risolte a breve, tanto che magari, a qualche concerto delle date europee, sarebbe potuta andare.

Opzione C) Permetterle di accompagnarlo per tutto il tour in Europa, lasciando che lavorasse alla sua rubrica online durante i tempi morti e far si che il mondo intero conoscesse la loro relazione.

Ognuna di queste opzioni implicava dei pro e dei contro, ma Niall sapeva altrettanto bene che l'unica soluzione che avrebbe fatto la felicità di Emma ( e forse anche la sua) sarebbe stata portare alla luce del sole quella relazione che andava avanti da ormai cinque mesi e che aveva passato svariati alti e bassi.

Logicamente, quella era anche la soluzione più difficile, dato che se c'era una cosa che per Niall veniva giusto subito dopo la musica nella sua classifica delle cose importanti, erano le fan e tutto l'affetto che gli riversavano addosso costantemente. Se mai avesse reso pubblica la sua storia con Emma tutto sarebbe diventato irrimediabilmente più difficile e dannatamente più complicato, senza contare che non era certo che lei avrebbe trovato un modo sano per sopportare tutta la pressione e le attenzioni che l'avrebbero sommersa in brevissimo tempo.

Non che lei non fosse fantastica, anzi: con ogni probabilità non aveva mai incontrato una ragazza più speciale in vita sua e sì che ne aveva conosciute di donne. Eppure nessuna era stata un fulmine a ciel sereno come lei. Una battuta e lui era letteralmente caduto ai piedi di quella moretta tutto pepe che riusciva ad ipnotizzare chiunque con i suoi occhioni verde malva. Non sapeva come fosse riuscita ad entrargli nella mente in quella maniera così assuefante e a dir poco avvolgente, ma ce l'aveva fatta ed erano stati cinque mesi che non avrebbe dimenticato per nulla al mondo: risate a non finire, scherzi, bevute insieme, litigate furiose, passione e tutto grazie a lei. Non era per nulla convinto che quella ragazza fosse del tutto normale, anzi, secondo Liam era abbastanza pazza ma era diventata la sua dose di stranezze quotidiane e la cosa non faceva che renderlo euforico.

L'aveva lasciata a metà marzo, quando i primi mormorii che ci fosse qualcuna nella sua vita erano spuntati su Twitter: non sapeva nemmeno lui che cosa fossero, figurarsi se avrebbe sopportato che qualche giornale di gossip li etichettasse, ma era tornato dopo neanche due giorni, anche grazie ad una chiacchierata con Harry che gli aveva fatto notare come si stesse levando da solo la possibilità di vivere qualcosa che poteva essere davvero bello, indipendentemente da quanto sarebbe durata. Lei l'aveva ripreso con sé solo perché l'aveva costretto a spiegargli che cosa gli fosse passato per la sua testa “vuota e da irlandese euforico ed ubriacone” come l'aveva chiamata lei, anche se avrebbe potuto dire lo stesso di sé stessa, dato che entrambi erano nati tra le ampie distese d'erba della campagna irlandese. Poi era arrivato il momento di partire per il Sud America e tutti i dubbi erano tornati a farsi strada nella sua mente solitamente tranquilla: un tour mondiale negli stadi che l'avrebbe tenuto impegnato per tutto l'anno e non solo, senza contare le tentazioni che quel cretino di Louis gli aveva prospettato, lasciando che fosse Harry a rincarare la dose, dicendo che si sarebbero divertiti un modo e che qualche “pazzia” l'avrebbero anche potuta fare. Era emozionato, agitato, nervoso per la grandezza di quelle strutture in cui avrebbero suonato e poi Emma era strana. Bastava magari una giornata senza sentirla e quando le riscriveva aveva ripreso quel suo atteggiamento sarcastico che lo attraeva tantissimo, ma che al contempo lo informava che era tornata distante da lui, fosse anche solo per un primo momento. Lui non sapeva se sarebbero stati in grado di superare la distanza ed il fuso orario, senza ritrovarsi immersi in qualche litigata furiosa per un non nulla. Lui era uno che non aveva mai litigato con nessuno, ma con lei, certe volte, diventava più forte di tutta la sua pazienza: cocciuta come poche, pretendeva di avere sempre ragione e non si arrendeva fino a che non l'aveva avuta vinta. A tutti i costi. Un tempo, il vecchio Niall, quello che pensava di essere il meno apprezzato del gruppo e che sperava solo che il sogno suo e dei ragazzi non finisse troppo in fretta, non avrebbe mai visto al suo fianco una ragazza come Emma. Ma ora, era diverso. Lui era diverso e quella ragazza dai fianchi leggermente pronunciati e le ciglia lunghissime, che sbattevano sulle sue guance ogni volta che si baciavano, gli aveva letteralmente sconvolto la vita. Così l'aveva lasciata, questa volta senza nemmeno il coraggio di guardarla in faccia, dato che le aveva mandato un messaggio mentre l'aereo stava per decollare. A dire il vero le aveva chiesto del tempo per pensare, cosa che se possibile era ancora peggio che rompere per telefono, quindi la sua risposta non l'aveva stupito più di tanto, ma sicuramente l'aveva disturbato più di quanto si sarebbe mai immaginato.

Non so se ci sarò quando tornerai... E.”.

Zayn c'aveva messo meno di dieci secondi per dirgli che era una “emerita testa di cazzo” e Niall, invece, aveva passato l'intero soggiorno in Sud America a contemplare tutte le stranezze e le bellezze che gli passavano sotto il naso e a paragonarle con lei, senza riuscire a trovare qualcosa di altrettanto interessante quanto Emma e il suo strano modo di giocare con i capelli, facendo treccine che poi scioglieva rapidamente. Appena era tornato a Londra si era fiondato nel suo appartamento, senza nemmeno darle il tempo di arrabbiarsi, scansarsi o anche solo dire qualcosa: era collassato sulle sue labbra come aveva desiderato fare per tutti quei lunghissimi venti giorni.

L'aveva avvisato sin da subito: in caso se ne fosse andato di nuovo, lei non l'avrebbe più voluto indietro. Nemmeno fosse un pacco postale. E Niall aveva accettato quella condizione eppure, ora, si ritrovava di nuovo sul punto di uscire da quella casa, forse per sempre.

Tutto era cominciato con una frase di lui sul fatto che le sarebbe mancata mentre sarebbe stato in tour ed Emma se ne era uscita con una frase del tipo “Potrei venire con te...”. Ne avevano già discusso e sapeva che quello avrebbe significato rendere tutto pubblico, rischiando di rovinare quello che avevano creato.

Perché non poteva capire che lo faceva solo per preservare lei e quel suo essere fuori dal comune?

-Perché non vuoi capire?

Aveva lo sguardo fisso sulla fessura della porta che faceva intravvedere un piccolo filo di luce, mentre stritolava le chiavi della macchina, rischiando di infilzarsi il ferro duro nel palmo della mano.

-Non sono io che non voglio capire Niall... Io ho capito anche troppo, ma ora sono stanca... Non posso restare il tuo segreto per sempre... Non ce la faccio più a dover far finta di non conoscere nessuno dello staff perché nessuno deve collegarmi in qualche modo a te... Io non sono una che si nasconde, non l'ho mai fatto nella mia vita e non ho intenzione di cominciare ora...

Niall trasse un profondo respiro, chiedendosi per quale dannata motivazione lei non potesse essere come Sophia che aveva pazientemente aspettato che Liam ritenesse fosse il momento giusto per farlo sapere a tutti.

Ma lei era lei. Lei era Emma O'Donnel e nulla le avrebbe impedito di essere sé stessa. Ed era per questo che le piaceva così dannatamente tanto.

Nulla l'avrebbe fatta cambiare, ne la fama, ne la popolarità, ne magari i milioni di follower su Twitter: lei sarebbe rimasta sempre la stessa ragazza che lo prendeva in giro per come si ingozzava e che faceva finta di parlare con lui al telefono, usando le loro scarpe al posto dei cellulari, quando erano ubriachi marci.

-Lo so... So che non vuoi nasconderti, ma allora quale sarebbe la soluzione? Vuoi che migliaia di ragazzine di attacchino, che si scrivano balle sul tuo conto o che i paparazzi ci seguano dovunque per avere una nostra cazzo di foto assieme?!

Si era voltato di nuovo verso di lei e non le era mai parsa così vulnerabile e bella, come in quel momento, con il suo pigiama a righe arancioni e verdi, neanche dovesse urlare al mondo che fosse irlandese, e quei capelli raccolti in una treccia arruffata, che le cadeva sulla spalla destra.

Per la prima volta si stava accorgendo di quanto lei soffrisse per quella sua costante indecisione, per quel suo costante cambiare idea.

-La vuoi sapere la verità Niall?? Io non ce la faccio più a non avere la certezza di potermi appoggiare del tutto a te... A non essere sicura che quando finirai un concerto in qualsiasi parte dispersa del mondo, scriverai a me o penserai a me o tornerai da me... Io non ce la faccio più a pensare che ogni bacio che ti do potrebbe essere l'ultimo... Io ti voglio nella mia vita, per avere la mia dose di felicità... Io voglio te Niall, non mi interessa di quello che c'è fuori... Voglio stare con te...

Non l'aveva mai vista piangere, o almeno non davanti a lui, eppure in quel momento due lacrime enormi le stavano rigando le guance morbide e rosse per la litigata di poco prima e per lo sforzo di dire certe cose, che sapeva bene costarle una fatica terribile. Lei non era una di quelle che parlava dei suoi sentimenti, Emma preferiva perdersi in grandi discorsi filosofici, magari con una birra in mano e una coperta a scaldarle le spalle, mentre contemplavano le stelle in giardino, lasciando che qualche parte più nascosta di lei uscisse da quelle parole. Con lei era tutto così: una sfida continua, una sfida che lui non voleva farsi sfuggire, ma che anzi, voleva vincere. Voleva essere qualcuno per lei, non gli importava degli altri.

Niall non ce la fece più: coprì con pochi passi la distanza che lo separava da lei e la raccolse tra le sue braccia, stringendola come mai aveva fatto prima. Voleva che sapesse che lui c'era, ma soprattutto, ci sarebbe stato per lei.

-Sono qui Em...

-Adesso?

-Per sempre...






Hi sweethearts!
Precisiamo subito una cosa: studio da mattina a sera e credo di essermi dimenticata persino come mi chiamo, quindi non tento nemmeno di dare una spiegazione a questo racconto... Spero solo che vi sia piaciuto almeno un pochino anche se è abbastanza breve ^^ Mi sono svegliata e l'ho buttato giù così come veniva, anche perché mi mancava un pochino scrivere su Niall Passione Update Horan (ogni volta che posta una foto rischio l'infarto -.-”)... Basta, torno sui libri >.<
P.S. Mancano 16 GIORNIIIII!!!!!!!!! #WWAT
Lots Of Love <3

  
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