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Autore: MaryMatrix    12/08/2008    4 recensioni
In passato li abbiamo visti lottare per le loro vite.
In passato li abbiamo visti compiere azioni rocambolesche.
In passato li abbiamo visti sorridere. Combattere. Uccidere.
Adesso è il passato che li vuole.
Perché forse
le loro azioni
non sono state
quello che sembravano.
ANNA, la ragazza forte e orgogliosa.
GEREMIA, il bellissimo ragazzo che ha rischiato la vita per farla ricca
STUB, il killer che l'ha salvata.
E' il passato che li pretende.
E' il passato che li chiama.
E' il passato che li avrà.
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 9

O Fortuna

      ... and a bottle of rum!

 

Capitolo 9:
Panic at the Disco

Allison si voltò sorpresa dalla fretta di Antonella. Anche Mary si era insospettita dalla strana fretta che aveva improvvisamente la sua giovane compagna.

- Che succede Nell? - le domandò la pirata.

Antonella guardò Allison. - Branzetti e i suoi scagnozzi sono qui. -.

Allison incrinò leggermente le sopracciglia in un'espressione preoccupata. Poi sorrise. - Bene. E' arrivato un po' il momento di scuotere queste mura. -.

Branzetti era il direttore dell'organizzazione di killer rivale di quella per cui lavoravano una volta Stub, Masky, Antonella e Thomas. Il rivale numero uno di Raspini. Alleato di Lavinia, prima che tutti la credessero morta. A meno che lui l'avesse creduta morta. Antonella a quel punto cominciava a pensare che fosse lui la spia che controllava i loro movimenti nel futuro.

Dopo aver camminato per lunghi corridoi sotterranei entrarono nel deposito delle armi. Allie non fece le presentazioni delle armi e Mary non fece domande. Dall'atteggiamento di Antonella comprese che non ve n'era il tempo.
Nelly ed Allie cacciavano le armi più adeguate in un grosso sacco.

- Prendimi almeno 15 pistole e 10 fucili, gli ultimi modelli di entrambi. - ordinò Antonella.

- Immagino che vi serviranno delle granate. - aggiunse Allison, maneggiandole con cura. - Ecco anche alcuni bastoni. -.

- Bastoni? - domandò Mary non potendosi trattenere quella volta. - Siamo venute fin qui per dei bastoni? -.

- Questi sono dei bastoni particolari. - spiegò Allison, entusiasta. Ne afferrò uno, alto quanto lei e lo sbatté 3 volte per terra: si attivarono dei propulsori che la sollevarono per aria mentre lei lo divideva in tre parti, volteggiando per aria. Ne lanciò uno mentre unendo gli altri due premette un bottone da cui uscirono delle lame affilate dalle estremità. Riafferrò al volo l'altro premette un altro bottone e si levarono dei fumogeni. Li fece rotare intorno a lei che venne coperta dal fumo. Le permetteva così di attaccare in questo modo perfettamente non vista.

Mary rimase senza parole alla vista di quel che poteva fare un semplice bastone. Antonella ne aveva già visti alcuni, ma a quelli preferiva le pistole, le trovava più semplici e pratiche da usare... Allison invece era proprio il tipo di persona che rimaneva entusiasmata da queste armi strane che le permettevano di lanciarsi in specie di balletti aerei.

Quando la bionda atterrò sorrideva vistosamente. - Visto? - domandò a Mary.

- Sì. - rispose la pirata, stupita.

Antonella che aveva visto usare quel tipo di bastoni circa un centinaio di volte aveva finito di mettere qualche granata e qualche bomba a mano nel suo zaino. Sfortunatamente il deposito non aveva ancora nessuna uscita di sicurezza quindi avrebbero dovuto scontrarsi di forza con Branzetti e i suoi uomini.

Con questo pensiero in mente si avviarono verso l'uscita che riportava alla discoteca. - E' possibile che questo Branzetti abbia trovato notizie su me e Anne e in qualche modo sia riuscito a comunicarle a Lavinia. Per esempio il giorno in cui avremmo attaccato New Providence. -.

Antonella si fermò. Quella di Mary non era per niente un'idea sbagliata. Branzetti avrebbe comunicato in qualche modo a Lavinia dove e quando avrebbe potuto trovare Calico e i suoi uomini. Branzetti sapeva perfettamente di Isabella... tutti nel loro ambiente ne erano a conoscenza. Il che non spiegava come mai si fossero rivolti a Stub. Ma a quello avrebbe pensato un'altra volta.

- Nelly. - Mary interruppe i suoi pensieri. - Se così fosse significherebbe che ci sono dei libri su di me qui nel futuro. -.

Antonella annuì.

- Potrei vederli? - domandò lei.

- Faremo delle ricerche quando torneremo alla base. - acconsentì Nell.

- Voi cercate di scappare. - disse loro Allison quando arrivarono in prossimità della porta. - A Branzetti e ai suoi penso io. -.

Antonella la guardò dubbiosa: faticava a pensare come mai una ragazza così frivola potesse far parte di un'associazione di assassini. - Non hai nemmeno un'arma con te. - le fece notare.

- Sì invece. - replicò Allie, sorridendo, scotendo la borsetta dorata, ovviamente di marca.

- In quella borsa ci sono solamente trucchi. -.

- Esatto! - Allie fece l'occhiolino - E i trucchi sono o non sono i migliori amici delle donne? -.

Aprì la porta, sempre sorridendo.

Mary non era abituata a tutto quel caos, non le sembrava vero di uscire. Antonella si guardava intorno inquieta. Allison invece sembrava dividere mentalmente i ragazzi carini da quelli brutti. - Ehy, che ve ne pare di quello laggiù? - indicò un moretto dallo sguardo sveglio in fondo alla sala.

Antonella si voltò verso di lei. - Siamo in servizio. - manteneva un'aria seria.

- Anche noi. - replicò una voce.

Branzetti era davanti a loro. I suoi uomini le avevano circondate. Antonella fece scattare la sua mano sulla pistola, Mary fece altrettanto. Allison invece continuava a sorridere. Nel frattempo intorno a loro si erano radunati i ragazzi della discoteca, probabilmente pensando che di lì a poco si sarebbe scatenata una rissa.

- Branzetti, questo è un luogo pubblico. Non vorrai metterti a lottare qui? - domandò Allison, non abbandonando il tono di voce leggero che la contraddistingueva. Sembrava che non prendesse nulla sul serio, tranne i ragazzi.

- Non vi lascerò tornare nel passato. - replicò Branzetti. - Oltretutto tu lavori per un'associazione nemica. Lo sai Allison quello che succede quando ci si mette contro dei killer. -.

Allison si scosse i capelli. - Certo che lo so, soprattutto se la killer in questione è particolarmente carina. - quindi ancheggiò verso l'uomo che le stava più vicino. - Ragazzi. Tra un po' questo locale sarà un po'... bollente. Vi consiglio di mantenere la calma e uscire. -.

Ma nessuno dei giovani presenti in discoteca sembrò voler smettere di vedere quello spettacolo. A quel punto Allison si sentiva la coscienza a posto: lei aveva avvertito. Quindi si avvicinò sculettando ancora di più all'uomo di Branzetti che aveva adocchiato. Aveva il bastone con sé. Gli prese il mento fra le dita. - Ti va di vedermi ballare? - domandò, atteggiandosi a ragazzina ingenua. L'uomo annuì, ingoiando della saliva.

Allie rispose. Quindi sbatté il suo bastone per terra tre volte e si sollevò in aria, sorprendendo tutti, e quindi nessuno reagì. Lei roteò improvvisando un balletto in aria come suo solito, ispirandosi alle trasformazioni nei cartoni animati giapponesi. Quindi i fumogeni partirono. E fu il caos.

Si sentirono sparì, ovunque, gente che urlava, luci che coloravano il fumo. Antonella prese velocemente Mary per mano. - ANDIAMO VIA! - urlò per farsi sentire. Mary si lasciò condurre da Antonella, dal momento che per lei quella situazione era perfettamente sconosciuta. Sentirono Branzetti che ruggiva di inseguirle. I fumogeni però non durarono abbastanza per permettere loro di raggiungere l'uscita. Erano ancora dentro quando tutto tornò visibile.

Antonella senza fare una piega tirò fuori la pistola e sparò sugli agenti che si avvicinavano. Quindi si gettò insieme a Mary dietro un divanetto che le avrebbe protette. "Questo non ci voleva" pensò Nell, mentre caricava l'ennesima cartuccia, stendendo l'ennesimo nemico.

E se Antonella si atteneva ad un classico stile di combattimento Allison sperimentava nuove armi fatte apposta per lei: si accorse che alle spalle aveva il muro, davanti a lei 5 uomini armati. Lei mise le mani nella sua borsetta e ne estrasse un rossetto. - Sapete perché io adoro i rossetti? - domandò aprendolo. - Perché sono il posto perfetto dove nascondere i laser. - quindi col suo laser rossetto bruciò l'impianto di illuminazione di quella zona della discoteca. Le luci caddero addosso agli uomini, sfracellandoli. - Nulla di personale. - si scusò lei, scavalcandoli.

Antonella aveva guardato la scena quasi disgustata. - Armi moderne. - in quel momento fu ferita alla spalla. - Ah! -.

- Tutto bene? - domandò Mary, mentre sparava.

- Sì. - rispose l'altra. - Solo un colpo al braccio. -.

Quella che invece aveva tutta l'aria di divertirsi era Allison, che aveva cominciato a fare le giravolte, sollevando la gonna. Peccato che nessuno avesse il tempo di guardarle la biancheria, perché nascoste nelle piegoline della gonna stavano delle micro-granate che si autoattivavano ad una certa velocità: quella appunto di una serie di giravolte. Esplose tutto attorno a lei. Osservò soddisfatta il risultato. - Quando si dice fare "terra bruciata" - commentò a voce alta.

Quindi prese quello che sembrava un deodorante spray. Cominciò a correre verso Mary e Antonella. - Yu-uh! - civettò agli uomini che facevano fuoco sul divano. Loro si voltarono. E lei era pronta col suo spray iperpuzzolente.
Aveva come odore un miscuglio tra escrementi di vari animali: cavallo, uomo, mucca, cane... la reazione immediata provocata da quell'odore come si può ben immaginare era il vomito.
- Sì, ma non addosso a me. - disse lei.
Antonella li finì con qualche calcio ben assestato e qualche colpo di pistola per i più duri.

Ormai era rimasto solamente Branzetti con un altro scagnozzo. Che la stava per aggredire alle spalle. Ma Antonella fu più veloce di lui e lo prese in pieno petto. Dopodiché puntò la pistola su Branzetti stesso. Che da bravo vigliacco se la diede a gambe.

Le tre ragazze si voltarono per vedere i danni. La maggior parte delle persone erano corse fuori durante l'effetto dei fumogeni. Alcuni ragazzi però erano per terra. Nessuno morto, ma tutti feriti. Antonella si precipitò su di loro, lanciando il suo cellulare a Allison. - Chiama il 118. -.

Quindi si chinò su quelli che erano messi peggio. La ragazza dalla gonna nera era stata presa molto vicina al cuore.

- Mi senti? - domandò Antonella.

La ragazza annuì appena. - Io... vi... denuncio... -.

Antonella la lasciò stare. Quella piccola ingrata non meritava il suo aiuto. Nel giro di 5 minuti erano già arrivate una decina di ambulanze. E Raspini. I medici non fecero domande vedendolo: erano abituati a lavorare per operazioni svolte da lui. Quando seppero che di mezzo a quell'operazione c'erano Stub e il G.A.S.P. assicurarono che non avrebbero fatto nemmeno denuncia, che l'assicurazione avrebbe pensato a tutto. Gli avvocati di Raspini si sarebbero comunque fatti avanti.

Quindi tornarono alla base. Da Raspini. L'alba stava per sorgere. Mary non aveva tempo per indagare sulla sua vita. - Mi dispiace. - si scusò Antonella.

- Non fa niente. - scosse la testa Mary. - Forse è meglio così. Non mi tolgo la sorpresa. -.

Allison la guardò apprensiva. - Comunque tu sarai sempre la mia eroina! - le assicurò.

Mary le sorrise. - E io non dimenticherò mai né il tuo modo poco ortodosso di combattere, né le tue armi, né questa sera. -.

Allison sorrise, quindi si slanciò su Mary, abbracciandola... che non sapendo cosa fare al momento decise di riabbracciarla.

Antonella stava salutando Mr. Raspini. - Ci rincontreremo. -.

- Siate prudenti. - si raccomandò lui.

Lui si addormentò. E così fecero anche Antonella e Mary, tutti e tre mano nella mano.

Direzione passato.

 

 

 

 

L'angolo della Matrix

Allora eccomi di nuovo qui ad aggiornare.

Prima di tutto voglio precisare che quello che trovate scritto in questo capitolo è frutto della mia fantasia... non credo che esistano rossetti laser, né gonne con micro -granate xD
Poi chiedo scusa per la mia visione negativa della gioventù di oggi che ho usato nello scorso capitolo. So benissimo che non siamo tutti così: il fatto è che l'ultima volta che sono andata in discoteca e stavo ballando sento uno alle mie spalle che dice "Sai ganzo se adesso le tolgo il reggiseno?"... questo mi ha a dir poco disgustata (non a caso è stata l'ultima volta che ci sono stata xD). Quanto al fatto dei "patetici" mi riferivo alle ragazzine di 13 anni che la danno a tutti, come quella dalla gonna nera (e confermo: siete patetiche) e a coloro che si mettono alla guida ubriachi, facendo incidenti... così poi sono la causa delle leggi che i neo patentati per 3 anni possono guidare solo macchine che sono al di sotto di una certa cilindrata... oltre ad essere patetici siete anche poco furbi, perché vi fate del male da soli, e dannosi alla società, per le leggi insulse che emanano a causa vostra.

Questo era solamente per specificare il mio pensiero al riguardo. Gli altri che vanno in discoteca... beh, divertitevi e ballate!!! XD

Purtroppo non ce la faccio a fare i ringraziamenti ad personam, ma ringrazio BabyzQueeny, myki e Lallix (che bello sei tornata!!!).

Spero che vi sia piaciuto questo capitolo.

Bacione!!!

@matrix@

 

  
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