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Autore: Lyu    15/06/2014    2 recensioni
La backstory per la domanda che non vi siete mai chiesti! Perché Kingsley ha un orecchino?
Una breve disavventura a Hogwarts. Comprende: problemi d'udito, bibliotecarie odiose, Corvonero che farebbero concorrenza a Luna (e non per niente sono sua madre! Cioè, è, ma devo mantenere la struttura del plurale. Hem, andiamo avanti...), piccioncini che piccioncinano così tanto da dare la nausea e anelli volanti.
(Personaggi: Kingsley Shacklebolt, Frank & Alice Longbottom/Paciock, Horace Lumacorno, Selene Moon (aka mamma Lovegood), Grifondoro random presi in qua e in là. Ho perfino buttato là James Potter, quindi c'è questo.)
(Coppie: solo canon. Nello specifico: Frank/Alice)
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Alice, Paciock, Frank, Paciock, Horace, Lumacorno, Kingsley, Shacklebolt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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La backstory per la domanda che non vi siete mai chiesti! L'orecchino di Kingsley.

 

 

 

Oggi Kingsley Shacklebolt è universalmente conosciuto come uno dei più saggi e lungimiranti Ministri della Magia di tutto il mondo. Con la sua calma voce e le sue maniere posate riesce a mettere al suo posto anche l'esuberante Ministro della Magia francese, noto per non arrendersi fino al quinto palpeggio di cattivo gusto.

Una sola cosa fa storcere il naso al volgo: il suo orecchino d'oro costantemente all'orecchio, che l'alto mago non dissimula neanche, non degnandosi nemmeno di considerare le (ormai poche) occhiatacce che riceve.
Ma come è giunto ad averlo?

 

~

 

 

«Shacklebolt, la tua pozione è un disastro!»

Il ragazzo abbasso gli occhi per sbirciare il suo calderone: un grumo rappreso e fumante di un qualcosa che un tempo si sarebbe potuta gentilmente definire “schifezza”.

In effetti era proprio malriuscita.

Rivolse lo sguardo al professore di Pozioni -che stava cominciando a diventare un po' sovrappeso, ma Kingsley non sarebbe di certo stato il primo a farlo notare.

Quello tentennò un poco, ma continuò: «È la quinta volta che sbagli durante la mia materia! Mi spiace, ma dieci punti in meno a Grifondoro!»

«Mi scusi.» La voce gli uscì un incrocio tra un terremoto ed un usignolo, e tutti i presenti si misero a ridere, salvo poi essere fulminati dallo sguardo di Kingsley.

«Shacklebolt, caro, saresti anche bravo se ti impegnassi! Com'è che alle altre materie hai tutte O, se non E?» chiese Lumacorno, passando ora al tono diabetico.

Pur di non offrire agli altri ulteriori ragioni per prenderlo in giro, Kingsley si limitò ad alzare le spalle.

«Avanti, ti concedo una chance! Portami una Occhiopalluto, e magari quella D diventerà una A, se non una O!»

Il ragazzo avrebbe voluto chiedere un bel po' di cose: cos'era quella Orecchiopunzuto? Dove avrebbe potuto farla? Ma tutto tranne parlare, dunque annuì.

Per l'aula serpeggiò un mormorio.
«Avanti, avanti! Continuate a lavorare voi altri!» li esortò Lumacorno, con pochi esiti.


Finita la lezione, l'ultima per quel giorno, Kingsley si accinse ad andare in biblioteca, per cercare la fantomatica cosa (pozione? O magari un qualche ingrediente esotico che il professore desiderava?). Non aveva nessuna intenzione di fallire in quella classe; non avrebbe voluto essere in quella situazione fin dall'inizio. Ma cosa ci poteva fare, lui, se le pozioni proprio erano tanto estranee a lui quanto le code di rospo ad un Ippogrifo? [1]

Più si impegnava, più le pozioni gli venivano male: eppure lui il libro lo seguiva, o almeno ci provava. Ovviamente se fosse stato come quel primino, Potter, avrebbe immediatamente pensato di essere stato sabotato. Ma Kingsley non aveva mai dato noia a nessuno, e le persone con le quali non era amico erano troppo intimidite dalla sua stazza per dargli noia a loro volta -più di tanto, s'intende.

Tuttavia, non si era ancora rassegnato a mollare pozioni: aveva già preso il GUFO (gli avevano chiesto di preparare l'unica e sola pozione che riusciva a fare, e la teoria la sapeva bene. Più o meno. Insomma, era passato, e quello era l'importante, no?) , e se riusciva a passare i MAGO dopo di esso sarebbe potuto diventare un Auror. E ovviamente per passare i MAGO doveva essere ammesso al settimo anno di pozioni, e questo non sarebbe accaduto con i votacci che stava collezionando ultimamente.

 

Ma cerca e ricerca (aveva perfino usato quel nuovo incantesimo che la Moon [2] aveva -diceva- creato, Quaero, che però non aveva dato alcun risultato a parte le occhiatacce della decrepita bibliotecaria per le sue imprecazioni dopo il fallimento. Ma doveva aspettarselo: anche se la Corvonero era intelligente come pochi, aveva troppa poca esperienza con la Creazione di incantesimi. Seriamente, Quaero e basta? Si faceva prima ad aprire un vocabolario di latino [3]), niente Orecchiopunzuto, in nessuna sezione.

 

«Kingy!»

L'improvvisa voce della Moon lo riscosse dal suo rimuginare. «Selene.» rispose con un cenno della testa.

«Ti stavo cercando, sei l'ultimo che mi mancava!» continuò la Corvonero. «Vedi, mi sono appena accorta di una cosa...»

Kingsley fece un gesto come a dire: vai avanti.

«Ecco, ricordi l'incantesimo di Ricerca? Quaero?». La Moon gesticolò vagamente. «Serve un piccolo ritocco: devi fare una Runa Ehwaz con la tua bacchetta quando lo fai, capito? È tutto un problema di-»

«E così l'incantesimo funziona?» la interruppe Kingsley, immediatamente interessato. Che fortuna aveva avuto a introdursi alla strana ragazzina nello scompartimento del treno, il suo primo anno!

«Certo che funziona! Comunque, l'ho già detto a Planky, Scamy e Davy, e quindi mancavi solo te che sapevi l'incantesimo.»

«Grazie mille!» L'esclamazione ebbe uno strano effetto squittente nella sua voce, e Kingsley richiuse la bocca immediatamente, ma Selene non diede segno di accorgersene.

«Okay, se mi vengono altri incantesimi te li verrò a dire! E non esitare a suggerirmi qualche idea, è sempre bello avere degli amici...»

E veloce come era arrivata, Moon se ne andò, in una ventata di vesti blu e nere.

«Ma qual è la runa Ehwaz? O era Eihwaz? [4]»

 

Dopo essere stato buttato fuori dalla biblioteca senza tante cerimonie (e Circe se la vecchia Buchanan [5] aveva più forza di un Gigante compressa in un corpo rachitico! Magari era per quello che era così acida.), Kingsley andò velocemente verso il Dormitorio dei Grifondoro -aveva saltato la cena senza nemmeno accorgersene!- e entrò seguito dall'occhiataccia della Signora Grassa.

I suoi compagni di Casa erano già seduti sulle comode poltrone, Wood e Spinnet che discutevano schemi di Quidditch da usare, Alice e Frank che facevano i piccioncini come loro solito, Johnson e i due gemelli Noel -Amber e Phelan- giocavano a Sparaschiocco (fortunatamente erano tutti e tre piuttosto bravi, quindi c'era solo un'esplosione ogni tanto), i gemelli Prewett [6] che ripassavano furiosamente, e infine...

«Bill!»

Il suddetto distolse gli occhi dal libro Babbano che stava leggendo -qualcosa tipo “Le avventure di Sam Tower”, Kingsley non era sicuro di aver letto bene- e subito esclamò, sorpreso:«King! Perché non c'eri a cena? Diavolo, eravamo tutti preoccupati!»

Il mago alzò un sopracciglio alla scena che aveva davanti, non dissimile (a parte il suo essere in piedi) da ogni altra sera nel dormitorio dei Grifondoro. «Ne sono certo.» E perché non aveva mai notato che la sua voce era assolutamente figa quando usava calmamente il sarcasmo? E considerando la quantità di volte in cui aveva usato quella parola (ovverosia tre in totale), era perfetta.

«Beh, sì,» Bill Thurkell lo distrasse dalla sua incredibile scoperta. «Sei grande e grosso, no? Voglio dire, eravamo preoccupati, ma non preoccupati preoccupati, e comunque-»

«Oh, basta.» tagliò corto Kingsley. «Ero in biblioteca a cercare un libro. In ogni caso, te fai Antiche Rune, vero?»

«Lo sai, ma questo co-»

«Ho bisogno del tuo libro. Quello con le rune di base, se non ti dispiace.»

«Oookay?» strascicò Bill, interdetto. «Perché?»

Kingsley rispose più lentamente che poteva con il tono che pensava si usasse con i bambini quando non capivano qualcosa. «Per via della cosa che devo trovare, Thurkell.»

«Va bene, va bene, non c'è bisogno di fare il freddo, dai...» borbottò il ragazzo mentre si alzava per andare a prendere tale libro.

 

 

Una sfogliata più tardi, e Kingsley decise di provare l'incantesimo con il movimento della runa trovata.

«Dunque, Eihwaz dovrebbe essere in su, poi giro e giù, e poi fai così?» ripassò sussurrando tra sé e sé. «Proviamo! Quaero, Orecchiopunzuto

 

Caso volle che giusto qualche metro più in là, Frank Longbottom stesse giocando con una piccola fede d'oro che non si era ancora deciso a dare. «Ma mi ama, o mi ama ama ama? E se poi rifiuta?» stava mormorando drammaticamente, senza sapere che un po' più in là Alice si stava chiedendo le stesse esatte cose.

 

Purtroppo per tutte e tre le persone interessate, gli incantesimi tendono ad essere strani. Da una parte, le parole che si pensa abbiano potere -come il Latino, o l'inglese antico, o l'aramaico per certe cose- hanno potere per tale convinzione. Dall'altro, la runa Eihwaz era piuttosto arrabbiata per essere stata scambiata per Ehwaz ancora una volta. Dalla fantomatica terza parte, l'anello -che la signora Longbottom aveva dato al figlio dopo ore di preghiere da parte di quest'ultimo e una ramanzina di almeno tante ore quante quelle delle preghiere sullo sposare la ragazza giusta (sottinteso: non quella buona a nulla di una Alice Pearce)- aveva sopra di sé alcune rune, una delle quali Eihwaz, usata per una volta in maniera corretta.

 

Per farla breve, due urla risuonarono per il dormitorio.

 

Uno era un disperato “Il mio anello!!”, con tanto di riflettore sul povero Frank -un anello che volava via forse era un segno che il suo amore non era ricambiato! Oh, me tapino- hem, cosa sto scrivendo? Questa è una storia su Kingsley, non su Frank! Ok, dicevo...


Un altro più che un urlo era un grido animalesco, come un ruggito di drago unito allo squittio di un Puffskein schiacciato. Può essere più o meno reso come un “Gyaaahhh!!”.

 

Senza nemmeno un poco di sangue, l'anello fu ritrovato nell'orecchio di Kingsley, e non volle assolutamente togliersi, nemmeno dopo una vigorosa tirata e un Diffindo ben mirato.

 

Il bilancio fu chiaro: da una parte, la signora Longbottom non avrebbe mai perdonato Kingsley (era l'anello di famiglia, per Merlino! Mica uno qualsiasi!) e Kingsley si ritrovava con un orecchino non voluto, dall'altra Lumacorno, durante una visita a Kingsley (“Farai strada, ragazzo!”), aveva rivelato il nome della pozione (“Oh, e quella Occhiopalluto la puoi portare tra qualche giorno, non c'è fretta...” -Kingsley saggiamente non aveva detto niente), Alice si era finalmente rimboccata le maniche e aveva chiesto la mano di Frank lei stessa (“Ma non è appropriato! Secondo la tradizione sarei dovuto essere io-” “Zitto e baciami e basta.”) e i non coinvolti si erano fatti una bella risata.

 

Inoltre l'ex anello era apparentemente incantato con delle rune per la buona salute, ed il piccolo problema di udito di Kingsley non fece più ritorno.

 

 

 

 

 

[1]: Fatto appena inventato dalla fantastica testolina bacata che ho: gli Ippogrifi sono terrorizzati dalle code di rospo. Se ne vedono una, fuggono immediatamente finché non c'è una adeguata distanza di sicurezza da loro e il tremendo arto (per mancanza di una parola migliore).

 

[2]: Moon è apparentemente il cognome di una Serpeverde nell'anno di Harry (era, credo, nella lista dei quaranta nomi che la Rowling ha fatto). Ho deciso di dare a quest'ultima una famiglia Purosangue ma Neutrale, senza forti connessioni con gli altri Serpeverde (e infatti la povera Lilian Moon non è stata mai nemmeno nominata di sfuggita), e dunque è più che probabile che qualche altro membro della famiglia fosse in Case diverse. Nella mia testa, Selene Moon (la “Moon” Corvonero a cui mi riferisco) è la madre di Luna, che -visto che si dice sia morta tentando di creare e/o sperimentando con un incantesimo- è appassionata fin dagli anni a Hogwarts con la creazione di incantesimi.

 

[3]: Che è infatti ciò che ho fatto. Dovrebbe significare “Cerco”. Dovrebbe.

 

[4]: Sono le rune che Hermione è certa di aver confuso durante un esame (dei GUFO, credo) di Rune Antiche. Liberi di correggermi, c'è la probabilità del 38% che mi sia sbagliata anche io.

 

[5]: Nome di una famiglia Purosangue che ha generato uno dei Magonò più famosi. Volevo un nome un po' odioso. Le succederà Pince, che non essendo eccessivamente vecchia negli anni di Harry probabilmente non poteva essere la bibliotecaria in quegli anni.

 

[6]: Gideon e Fabian, fratelli di Molly Weasley. Tutti i nomi dovrebbero essere conosciuti, in generale (pure quelli che Selene ha nominato! Planky è dal cognome della sostituta di Hagrid per Cura delle Creature Magiche, Scamy è da Rolf Scamandro, futuro marito di Luna, Davy è da Roger Davies, Corvonero di più o meno l'età di Harry, forse un po' più grande.), Frank e Alice sono i genitori di Neville, Wood, Spinnet e Johnson sono i cognomi di tre giocatori di Quidditch di Grifondoro, i due Noel sono nominati da qualche parte per aver provato ad entrare nella squadra di Quidditch (anche se l'anno non si sa, quindi li metto con Kingsley ù_ù).

 

Note: Piccola storia in un periodo di secca per l'ispirazione. Ho visto il documento nella cartella con a malapena una pagina e mezzo scritte anni fa (letteralmente, due anni fa e forse anche più) e non sono riuscita a resistere ai suoi dolci inesistenti occhioni. Mi sa che era per un concorso, boh... (uugh, faccio schifo con i tempi)
In ogni caso, spero vi abbia divertito almeno un poco; commenti e critiche sono più che benvenuti.

Lyu.
  
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