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Autore: The Sorrow    16/06/2014    17 recensioni
"Pronto, chi parla?" chiese lo psicologo.
"Buongiorno dottore, io mi chiamo EFP, sono un sito internet. La chiamo perchè ho una serie di pazienti da farle vedere. Sono tutti dei casi interessanti".
"Questa è la prima volta che mi ritrovo a parlare di psicoanalisi con un sito" pensò lo psicologo.
Cosa succederebbe se le varie parti di EFP andassero da uno psicologo a parlare dei loro problemi? Scopritelo in questa demenziale storia.
Genere: Comico, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo Psicologo Di EFP





Nota dello psicologo: questa seduta, esattamente come tutto il capitolo, contiene: allucinazioni. deliri, pensieri folli e dialoghi sopra il massimo sistema del mondo(Tanto per citare Galileo Galilei).
Se leggete quello che ha scritto questo folle scrittore, lo fate a vostro rischio e pericolo.




Ottava Seduta-Il Signor EFP


Non poteva andare avanti così, non poteva. Se avesse continuato come aveva fatto dall'inizio non sarebbe cambiato nulla; bisognava parlare con il diretto responsabile.

Fu quel pensiero che spinse lo psicologo a telefonare per l'ennesima volta al Signor EFP.

"Ah, buongiorno dottore. In che cosa posso esserle utile?" disse EFP.

"Buongiorno e scusi per il disturbo. La chiamo per farle una domanda riguardante il nostro percorso di terapia" gli disse lo psicologo.

"Anche io volevo parlarle. Vede, ho deciso di interrompere la terapia" disse EFP.

"Che cosa?" esclamò lo psicologo.

"Sono addolorato, mi creda, ma non vedo risultati e non posso sottrarre tempo prezioso ai miei amici" gli disse EFP.

"Non se ne parla nemmeno! La terapia deve continuare. Mi stia bene a sentire, adesso lei viene qui, subito! Era questo quello che volevo dirle, lei sarà il mio prossimo paziente" disse infuriato lo psicologo.

"Ma non posso, ho i miei impegni. Devo gestire una comunità, non ho tempo per stupide sedute da uno strizzacervelli".

"Invece lei adesso viene qui. MI SONO SPIEGATO?" urlò lo psicologo.

"Va bene, vengo. Lei però si dia una calmata" disse EFP e chiuse la telefonata.


-Finalmente faccia a faccia- pensò lo psicologo quando aprì la porta e si ritrovò davanti il Signor EFP.

I due si guardarono a lungo negli occhi. All'improvviso partì la colonna sonora del film "Il Buono, Il Brutto E Il Cattivo".

"E questa musica?" chiese seccato EFP.

"L'ho messa io per creare atmosfera" disse lo psicologo spegnendo lo stereo.

Dopo che si furono seduti, EFP iniziò a parlare "Sappia che considero tutto questo una grande, enorme perdita di tempo".

"Questo lo dirà al termine della seduta" gli rispose lo psicologo.

"Allora, che cosa mi deve dire di così tanto importante?" chiese EFP.

"Le dovrei dire tante cose, ma andiamo per ordine. Prima di tutto le voglio fare una domanda: ma lei, chi si crede di essere?" chiese lo psicologo.

"Come?" disse sgomento EFP.

"Chi si crede di essere per permettere agli autori di ignorare il povero Signor Regolamento? Chi si crede di essere per permettere agli autori di scrivere recensioni assolutamente sconclusionate, senza senso e illeggibili, distruggendo così il morale delle signorine Bandierina Verde, Bianca e Rossa. Mi dia una risposta, Signor EFP" disse lo psicologo.

"Io... Io..." balbettò EFP.

"Lei si crede il boss, vero? Il capo supremo del popolo. Non è certo colpa sua se il Signor Account viene continuamente sfruttato e sommerso di lavoro. Non è certo colpa sua se le Storie Scelte hanno sviluppato una forma di Narcisismo. Lei ha fatto in modo che accadesse, lei è l'unico responsabile" disse lo psicologo alzando la voce.

EFP stava sudando, tremava, balbettava parole incomprensibili.

"E vogliamo parlare di Hope e delle Storie Romantiche? Sa, esistono due schieramenti di utenti: quelli che odiano Hope e quelli che scrivono storie su di lei. Essere odiati è orribile, certo, ma la categoria di persone più pericolose per questa povera ragazza è la seconda, quella rappresentata dalle scrittrici che fanno storie su di lei. La costringono a soffrire drammi familiari, bullismo, autolesionismo, depressione, droga e, puntualmente, atti sessuali con un  membro degli One Direction o con Justin Bieber. Sia chiaro, ogni autore è libero di pensare come vuole ma tutto questo sta diventando insopportabile per Hope. E mentre accade tutto questo lei che cosa fa? Costringe Hope a non ribellarsi e a stare al suo posto. Stesso discorso per le Storie Romantiche, tutte uguali. Guai se qualcuno tentasse di provare una storia diversa, verrebbe immediatamente preso di mira. "Ma le sembra normale?" ; questa è stata la domanda che mi ha fatto Hope durante la nostra seduta. Ancora oggi io non sono in grado di fornire una risposta" disse lo psicologo sempre più furioso.

"Io... Io credevo..." disse debolmente EFP.

"Lei non deve credere niente, adesso deve solo stare in silenzio ad ascoltare. Sono arrivato all'ultimo punto del mio discorso, quello più importante: le Storie Zero. Con loro lei ha proprio toccato il fondo. Esistono attualmente un sacco di storie bellissime senza recensioni. Come pensa si possano sentire il loro autori e le loro autrici? Come pensa che si possano sentire le Storie Zero? Me lo spieghi. Con queste storie lei ha oltrepassato ogni limite, sono stufo di vedere storie che non vengono recensite perchè magari non propongono la solita storia, ma tentano di variare, di far conoscere qualcosa di nuovo. Potrebbe essere una nuova idea, un nuovo genere letterario, un nuovo stile di scrittura. Tutte queste innovazioni vengono ignorate in favore delle solite storie che soddisfano le solite persone" disse lo psicologo, notando che EFP tremava sempre di più e teneva gli occhi fissi sul pavimento.

"Signor EFP, io concludo con due semplici parole: si vergogni" disse crudelmente lo psicologo.

EFP rimase in silenzio.

"Signor EFP? Signor EFP, mi sente?" disse lo psicologo.

"STIA ZITTO!" urlò EFP.

Lo psicologo non aveva mai sentito un urlo simile. Era un urlo pieno di rabbia, di sofferenza.

"Di chi crede che sia la colpa? Mia? Certo, può anche darsi ma io faccio solo il mio lavoro. La metà degli utenti scrive o legge racconti stile "Hope" oppure le solite storie romantiche, come le chiama lei. Se cancellassimo tutto questo, andremmo in rovina. Chi pensa che abbia creato il mito di Hope? Chi pensa che scriva le recensioni sgrammaticate di cui mi parla lei? Chi pensa che ignori il regolamento? Chi pensa che non recensisca le storie zero? Sono io, forse? No! Se lo chieda chi è la persona, anzi le persone, che hanno causato tutto questo. Ci rifletta" disse EFP. Sembrava che stesse piangendo.

Lo psicologo rimase in silenzio per un minuto, poi alzo gli occhi e guardò il Signor EFP.

"Io mi scuso. Mi scuso per tutto quello che ho detto. Le ho addossato colpe che non sono sue" disse lo psicologo.

"Spero che lei abbia finalmente capito" gli disse EFP.

"Già... La causa di tutto ciò sono loro. Gli Utenti" disse lo psicologo.

"Esatto. Intendiamoci, non tutti sono colpevoli. Però sono alcune tipologie di Utenti che causano tutto questo a me e ai miei colleghi. Persone che scrivono fregandosene del regolamento, recensori che scrivono recensioni assurde, utenti che non recensicono le storie zero. Potremmo andare avanti per secoli. Ora, lei è uno psicologo, giusto? Le voglio fare due domande. La prima è: lei come vede la situazione?" disse EFP.

"Signor EFP, lei è come un vaso pieno d'acqua. L'acqua è rappresentata da tutti questi piccoli problemi e ogni problema è una goccia d'acqua. Il vaso è pieno fino all'orlo, ancora poche gocce e l'acqua inizierà ad uscire. In quel caso io non posso dire che cosa succederà" gli rispose lo psicologo.

"Per la miseria, ci deve essere una soluzione!" esclamò EFP.

"Una soluzione c'è sempre ma, in questo caso, la vedo poco probabile. Gli utenti che causano questi problemi dovrebbero cambiare" disse lo psicologo.

EFP sorrise, ma era un sorriso triste, malinconico. "Non penso che accadrà tanto facilmente. Non possiamo sperare che gli Utenti cambino il loro comportamento dall'oggi al domani. Inoltre io..." disse EFP ma si fermò.

"Signor EFP?" disse preoccupato lo psicologo.

"Dottore, le devo fare la mia seconda domanda" disse EFP.

"Mi dica" gli rispose lo psicologo.

EFP sussurrò la domanda a bassa voce, come se avesse paura delle sue parole.

Lo psicologo rimase in silenzio per qualche minuto, poi sospirò e scosse la testa.

"Capisco" disse tristemente EFP, poi si alzò e tese la sua mano artificiale allo psicologo "Dottore, è stato un onore conoscerla. Lei è un uomo con un cuore d'oro".

"L'onore è stato tutto mio, Signor EFP. La ammiro molto e non dimenticherò le nostre sedute" gli rispose lo psicologo.

EFP uscì dallo studio e lo psicologo non disse niente. Rimase con gli occhi chiusi a pensare.


Passò un mese. Lo psicologo non aveva ricevuto più notizie da EFP, fino a quando sua figlia non gli portò il giornale.

"Papà, papà, hai letto?".

Lo psicologo prese il giornale e lesse il titolo in copertina.

"Tragedia nel mondo di Internet, muore il sito EFP".

Lo psicologo continuò a leggere, meccanicamente.

"Lutto generale in Internet, il sito EFP è deceduto questa notte. Sono ancora ignote le cause che hanno portato al verificarsi di una simile tragedia. Facebook esprime le proprie condoglianze con questa frase "Oggi si è spento un grande sito ma soprattutto un grande amico". Frasi simili sono state dette da Twitter, Google, Yahoo e tanti altri siti. La data del funerale è stata fissata tra quattro giorni".

"Ma è un disastro! Come farò a leggere le fanfiction sugli One Direction adesso?" disse la figlia dello psicologo.

Lui non sentiva. Sapeva solo che sarebbe andato al suo funerale. Al funerale del suo amico.

Quello fu un giorno triste. C'erano tutti e tutti piangevano, persino le Storie Scelte.

Lo psicologo sapeva che cosa sarebbe successo.

Il Regolamento sarebbe scomparso, le Recensioni sarebbero diventate illeggibili, Hope sarebbe stata per sempre prigioniera delle fanfiction, le Storie Scelte non si sarebbero più chiamate così, l'Account non avrebbe più avuto  un momento libero, le Storie Zero si sarebbero diffuse in modo incontrollabile, esattamente come le solite Storie Romantiche.

Lo psicologo lo sapeva.

Lo sapeva anche EFP.

Quella era stata la sua ultima domanda.

"Posso sopravvivere?" gli chiese.

E lo psicologo disse la verità.

Fine dell'Ottava Seduta.




Note dell'autore: prima di tutto, due avvisi:
1:come al solito, questo capitolo non vuole essere offensivo per nessuno.
2:la storia NON è finita. Il prossimo capitolo sarà l'ultimo e lì assisterete al vero finale.
Ora mi devo scusare. Lo so, attendevate il confronto "Psicologo-EFP" e io vi ho dato questo capitolo. Per la prima volta nella storia ho provato a scrivere in modo serio. Scusate, so che riceverò una marea di recensioni negative, ma volevo dire, per una volta, qualcosa di serio.
Nel prossimo capitolo ci salutiamo.
A presto.




  
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