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Autore: fulfilled    16/06/2014    1 recensioni
In molte fanfiction vediamo la povera Pansy innamorata perdutamente del bel Malfoy, che puntualmente la usa per una sveltina o la illude per il puro gusto di farlo. E se non fosse innamorata di Malfoy? E se l'amore segreto di Pansy fosse un altro? In questa breve one-shot vedremo la Serpeverde alle prese con un improbabile cavaliere, per il quale si adopererà con piccoli trucchi di bellezza che, spero, faranno sorridere le ragazze
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Gregory Goyle, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Pansy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Pansy Parkinson aprì lentamente gli occhi, stropicciandosi le palpebre e stiracchiandosi tra le coperte verde-argento. Si alzò con tutta calma, conscia del fatto che non avrebbe dovuto dividere il bagno con qualche importuna compagna di stanza, in quanto la Bullstrode era talmente selvaggia e poco femminile da usare il Gratta e Netta per lavarsi. Ovviamente disconosceva del tutto l'uso del pettine e dello specchio, al punto che i suoi capelli erano paragonabili soltanto a quelli di Hermione-Castoro-Granger.. ma perlomeno, anche se fare un complimento a una Grifondoro è sempre sgradevole come ingoiare Puzzalinfa, lei manteneva una parvenza di femminilità. Molto nascosta e molto "parvenza" ma era pur sempre qualcosa. La seconda compagna di stanza di Pansy, la bellissima ed eterea Daphne Greengrass, era invece nel letto di qualche ragazzo, probabilmente un Corvonero. Ormai si era fatta tutti i Serpeverde scopabili, e in mancanza di materia prima, non potendo abbordare i più piccoli, aveva deciso di ripiegare sulle altre Case. Non che non se li sarebbe fatti, i più piccoli intendo, ma ci teneva a mantenere un minimo di rispettabilità. Non che glie ne rimanesse poi molta. Tornando alla nostra Pansy, si era finalmente ersa di fronte allo specchio, dopo una lunghissima e bollente doccia durante la quale si era cosparsa di fango del Lago di Morgana, rinomato per l'azione anti-cellulite, difetto di cui la povera Pansy soffriva parecchio. Davanti allo specchio stava proprio osservando speranzosamente le formose cosce, costellate di numerose rientranze che al suo poco imparziale esame risultarono parecchio diminuite rispetto a mezz'ora prima. Una volta finito l esame buccia di arancia passò al poco formoso seno, osservandolo sconsolata, conscia che nemmeno la più di parte delle madri sarebbe riuscita a ritenerlo di una taglia decente. Una volta aveva persino provato a gonfiarlo con l'incantesimo di Engorgio, sperando di poter porre rimedio in qualche modo a quella riprovevole mancanza. Purtroppo per lei il rimedio non ebbe i risultati sperati, dato che si era ritrovata con un paio di tette tali che le premevano sulla gola arrivando fino al mento, togliendole il respiro e costringendola e correre da madama Chips, sotto le risate degli altri studenti. Da quel giorno usava soltanto fazzoletti appallottolati dentro i reggiseni già molto imbottiti. Dopo aver appunto finito di sistemare l'ultimo fazzoletto prese la minuscola borsetta incantata in modo da contenere migliaia di trucchi e lozioni magiche, di costosissima fattura. Essere l'unica erede di una famiglia Purosangue aveva i suoi vantaggi. Cosparse il rotondo volto di chili di cosmetici, rinunciando per l'ennesima volta all'idea di sistemarsi il naso, schiacciatosi dopo una caduta da piccola, con la magia. Dopo le tette-salvagente aveva smesso con gli esperimenti fai-da-te, aspettando di raggiungere la maggiore età per sottoporsi ai Medimaghi al San Mungo. Indossò la divisa, cucita su misura per lei, con la gonna opportunamente accorciata e la camicia talmente aderente da farla sentire un'aspirante mummia. Ma per piacere al su amoruccio questo e altro. Si diresse verso la Sala Comune, aspettando il come al solito ritardatario Draco, che apparve con la sua come al solito annoiata espressione, porgendole il braccio con la come al solito immensa indifferenza. Incurante dell'umore del compagno e ignorando il braccio galantemente offerto gli si appese letteralmente al collo, sbirciando allo stesso tempo dietro le sue spalle. Visto quello che voleva vedere gli rivolse il più zuccheroso dei sorrisi, cospargendo Malfoy dei più zuccherosi baci. Inutile dire che quello le dedicò la sua come al solito schifata e infastidita smorfia, rassettandosi e dirigendosi compostamente verso la Sala Grande, sempre con lei al suo fianco. Quando finamelnte si stancò delle sue continue chiacchiere si guardò attorno e infine sbottò: -Basta Parkinson! Ormai è lontano! Per quanto dovrà durare ancora questa farsa? Non ce la faccio più a sopportarti!- Pansy, per nulla turbata dall'ira del compagno, si preoccupò piuttosto che non ci fosse nessuno ad ascoltarli, sistemò i capelli e gli sorrise civettuola. -Parkinson? Eppure non mi chiamavi così la scorsa notte, Dracuccio. Anzi, hai ripetuto più volte il mio nome, inframmezzato da diversi "ah, si, non smettere". Non ricordi forse?- -Purtroppo mi ricordo benissimo, nonostante sia stato un mese fa. E lo ricordo soltanto perché quella notte ha segnato l'inizio di questo supplizio, non per altro.- Pansy, sempre più ilare, abbassò ancora di più la voce: -Gia, perché quella notte ti sei fatto sfuggire anche un altro nome, vero, Dracuccio?- insinuò la Serpe, facendoglisi più vicina - e noi non vogliamo che la proprietaria di quel nome ne venga a conoscenza giusto?-. Ormai erano arrivati al tavolo dei Serpeverde, e Draco guardò allarmato verso il tavolo dei Grifondoro, dove una testa alquanto ricciuta stava leggendo la Gazzetta ignara di tutto. -No Parkinson, non voglio.- sibilò a denti stretti -Ma non capisco perché tu sia stata così altruista da proporre di fingerti mia fidanzata per farla ingelosire, in cambio del mantenimento del segreto. Capisco ovviamente che tu sia pazza di me, come ogni altra ragazza di questa scuola, eppure..- - Hem hem, eccetto lei..- tossicchiò Pansy. -Eccetto lei.- ringhiò Draco, continuando il discorso -..eppure pensavo che arrivare a questo punto fosse troppo anche per te. A che gioco stai giocando?- 
Pansy decise di ignorare quest'ultima domanda, concentrandosi in maniera particolare sul suo Succo di Zucca. Draco scrollò le spalle esasperato e, rivolgendo un ultimo sguardo palesemente innamorato verso quella testa completamente nascosta dalla Gazzetta del Profeta si dedicò alla sua colazione. Una volta appurato che il suo finto fidanzato si fosse finalmente distratto, Pansy si girò verso il Serpeverde che stava raggiungendo il tavolo. Si perse nell'osservare quell'andatura elegante e leggermente dondolante, in quei pugni chiusi tanto virilmente. Ammirò quell'espressione fissa davanti a sé e imperturbabile, e quella bocca così sensuale, carnosa e leggermente semichiusa, in maniera maledettamente eroica. Amò il modo in cui i primini si scostarono al suo passaggio, terrorizzati dalla stazza del meraviglioso uomo, cedendogli il posto migliore davanti ai vassoi di cibo. Infine rimpianse amaramemte di non essere nata muffin, invidiando profondamente quelli alle gocce di cioccolato per lo sguardo che il bel mago gli rivolse. Si era innamorata di Gregory Goyle.










Eeeeeccoci qui, alla fine di questa storiella che, spero vi avrà strappato un piccolo sorriso. C'è la minuscola, microscopica possibilità che questa diventi l'inizio di una long.. lo sarà? Non lo sarà? Chi lo sa! :D Alla prossima!


-fulfilled

  
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