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Autore: Bethany_    17/06/2014    5 recensioni
ATTENZIONE: SPOILER (contiene spoiler vari sulla saga)
"La strinse forte come se lei fosse tutta la vita e gliela volessero portar via. La strinse sentendo che lei era tutta la vita che poteva esserci per lui." - Ernest Hemingway
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gideon de Villiers, Gwendolyn Shepherd, Leslie Hay, Raphael Bertelin, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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CAPITOLO SESTO


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GWENDOLYN.
 
- Gwenny! Guardami! Calmati! È tutto organizzato! Il cronografo è da Gideon; tua mamma non sospetta niente! È da una vita che facciamo nottate a casa mia! E la mia di madre non sa niente! Andrà tutto bene! Respira profondamente e goditi questa giornata! -.
- Ma… Sei sicura che… - dire che sono agitata è come non aver fiatato.
- Gwendolyn… Ti prego, calmati! È tutto ok! – sorridendo Leslie mi abbraccia.
Oggi è il giorno dell’appuntamento.
Penso di esse di diventata definitivamente pazza. Sono così eccitata e ansiosa che se anche una minima cosa dovesse andare storta… beh… oltre a rimanerci male, penso che una crisi di nervi non me la toglierebbe nessuno.
Ok! Ok! Forse sto esagerando quel tantino. È solo che… Insomma! In poche settimane la mia vita è cambiata radicalmente. Sono divisa tra scuola e trasmigrazioni. Molti misteri si aggirano tutto intorno a questa faccenda. Segreti che non vengono svelati aumentano quasi fossero funghi. E non è tutto: un conte, insieme a chissà quali altri pazzoidi, secoli fa ha predetto che devo morire. Perfetto, non trovate?
In tutto questo trambusto l’unica cosa bella è Gideon. E questa è un’occasione – forse l’unica – in cui posso tornare alla normalità, per quanto possibile: godermi una giornata con la persona che amo e che mi ama. E voglio che tutto vada bene. In conclusione, posso affermare che la mia agitazione è più che giustificata.
- Ora sei più tranquilla? –
- Si, grazie mille Les! –
- Bene! Ora possiamo andare alla SPA! Così stasera sarai più che perfetta!  E poi… un bel massaggio e una manicure non fa mai male! Hahahaha! –
Sospiro. – Leslie, Leslie, Leslie! Cosa farei senza di te?! Hahahaha! Forza andiamo! Il pullman non aspetterà di certo più del dovuto! -.
Ridendo corriamo alla fermata dove il famoso bus rosso a due piani ci attende.
- Fiuu! Per un soffio lo perdevamo! –.
 
Arrivate alla SPA ci diedero un kit comprendente: ciabatte, accappatoio, un costume e dei campioni di oli e creme per il corpo.
- Leslie… Quanto ci verrà a costare tutto questo? È tutto di lusso!! –
- Non ti preoccupare! Mia madre per il lavoro ha dovuto rinunciare ad una giornata qui dentro, e dato che sono una figlia modello, mi ha detto che potevo venirci al suo posto! L’offerta vale per due persone. A volte il suo lavoro ha dei risvolti vantaggiosi! Godiamocela come regine! Hahahaha! –
- Che fortuna! La ringrazio sua maestà Leslie! Hahaha! –.
Ridendo spensierate ci dirigemmo agli spogliatoi e subito dopo alla sala dei massaggi con in fanghi.
 
 
Era la prima volta che andavo alla SPA! È un’esperienza meravigliosa. Per qualche ora non pensi più a niente se non a rilassarti e lasciarti cullare dalle mani di massaggiatori o dalle acque terapeutiche. Lo consiglio a tutti almeno una volta nella vita!
Quando uscimmo da li pranzammo in un ristorante vicino. Parlammo ancora un po’ della Loggia e del professor Scoiattolo con i suoi oggi ingigantiti dalle lenti spesse fino a quando non mi accorsi dell’orario…
- ODDIO, LESLIE! SONO LE 15.30! GIDEON MI ASPETTA ALLE 16 E DEVO ATTRAVERSARE MEZZA CITTA’! –
- OCCAVOLO! Cavolo! Cavolo! Cavolo! NIENTE PANICO! Chiama un taxi! Io vado a pagare il conto! –.
Incredibile! È proprio vero che non c’è mai una volta che fili tutto liscio!
Almeno il taxi arrivò quasi subito.
- Leslie! Devo andare! – le urlo mentre esco di corsa dal locale.
- Ok, ok, ok! Sali! Svelta! E mi raccomando: respira lentamente, niente panico! Sarà tutto fantaboloso!  Chiamami appena puoi per raccontarmi tutto! Divertiti! –
- E tu? – chiuse la portiera al posto mio.
- Ti ho detto di smetterla di preoccuparti! Prenderò il pullman! –
- Ok! Ehm… Grazie di tutto! Ti voglio bene! –
Non feci in tempo a sentire la sua risposta che il taxi sfrecciò nel traffico.
 
 
* * *
 
 
- Gwenny? Sei pronta?! – la sua voce mi giunge ovattata da dietro la porta del bagno.
- L’autenticità prima di tutto! Hahahaha! Dammi ancora due minuti e sono pronta! –.
In verità sono già pronta, è solo che mi servono un paio di minuti per tranquillizzarmi e smetterla di ammirare allo specchio il vestito rosso che indosso! È bellissimo! Vintage, ne troppo corto, ne troppo lungo: una via di mezzo. Ai piedi porto un paio di saldali neri col tacco. Per i capelli una fascia bianca con piuma. All’inizio pensavo fosse troppo pacchiana, ma dopo averla indossata non mi dispiace per niente! Per il trucco ho optato per un rossetto rosso e un contorno occhi marcato di nero per far risaltare gli occhi.
Il fatto che abbia organizzato anche gli abiti nel dettaglio mi fa capire che questa sarà la serata più bella della mia vita.
Uscita dal bagno mi trovo davanti Gideon vestito con un completo bianco a righe verticali nere, camicia nera e una rosa rossa nel raschino del gilet senza maniche. I capelli con la riga a lato, tirati indietro, fanno risaltare i suoi meravigliosi occhi verdi. È davvero uno schianto, non c’è nient’altro da dire!
- Sei… Bellissima! –
- Anche tu lo sei! –
Per un attimo rimane a fissarmi senza parole poi mi prende per i fianchi, attirandomi a se, e mi da un bacio sulla fronte.
- Pronta per questa serata? –
Alzo lo sguardo e lo punto sui suoi occhi.
- Non aspetto altro da una settimana! –.
Ci avviciniamo al tavolo della cucina dove è appoggiato il cronografo.
- Aspetta! Sei sicuro che non atterreremo in un’altra pozzanghera nel bel mezzo di una strada? –
- Tranquilla, ho controllato le carte del ‘900. Questo complesso di palazzi è moderno: nel 1920 qui c’era solo un piccolo parco - .
- Sei incredibile! – gli sorrido.
- Grazie! Pronta? –
- Pronta! –
Dopo la ormai consueta sensazione di vertigini che ti assale allo stomaco prima del salto, in pochi secondi ci trovammo nella Londra del 1920. L’avventura stava per iniziare.
 
- Vieni!- mi tende la mano. – Non pensare a niente! Niente dubbi. Seguimi e pensa solo a divertirti, ok? – dice guardandomi negli occhi e sorridendo.
- Mi fido di te! -.
Dopo aver nascosto il cronografo sotto un cespuglio, a braccetto, ci avviamo sulla strada che costeggia il parco. Ad aspettarci vicino ad un albero dalla chioma enorme, un’automobile simile ad incrocio tra una macchina di lusso e una carrozza.
- Madame! Ecco a lei il suo mezzo di trasporto! –
- Non ci credo! È… Impossibile! Non può essere nostra! Come…? – lo guardo sbigottita.
Immaginatevi di aver viaggiato nel tempo e ad aspettarvi c’è una limousine degli anni ’20 con tanto di secchiello di champagne al suo interno e un autista privato disposto a portarvi ovunque vogliate. È semplicemente fantastico e allo stesso tempo impossibile da credere se non lo si vive in prima persona! E se la prossima volta vi dicono che queste auto avevano i sedili rivestiti in vera pelle e la corazza con rifiniture in argento… Beh, è tutto vero! È come vivere in prima persona una lezione di storia. Ed è solo l’inizio dell’appuntamento! Chissà quali altre sorprese mi aspettano!
- A-A-A… Niente domande, ricordi?! Avrai le risposte a tempo debito! -.
Si allontana un attimo per parlare con l’autista.
- Charles?! –
- Si, Signore? –
- Ci porti in un bel locale. In uno dei più prestigiosi! –
- Come desidera Milord! Milady… Se mi permette di aprirle la portiera… -
Guardo prima quell’omuncolo che, facendomi un inchino, apre la portiera per poi spostare lo sguardo incredulo su Gideon il quale sogghigna sotto i baffi nel vedermi impacciata e sorpresa.
- G – Grazie… Charles! –
Saliti in macchina ci addentriamo nel cuore della città. Dal finestrino ammiro i vecchi palazzi illuminati dai lampioni e dalla luce di alcune insegne al neon. Tutto intorno ci sono auto, calessi e un brulichio continuo di gente a braccetto che esce e entra in locali e edifici imponenti. È un tripudio di cemento, vetro, luci colorate, lusso e tanto, tanto divertimento.
- E’… Wow! Sembra di essere ne Il Grande Gatsby! È tutto così gioioso e frenetico! Meraviglioso! Sono senza parole! -.
Gideon seduto al mio fianco, mi guarda e scoppia a ridere.
- Checc’è? Mi trovi così buffa!? – lo guardo facendo il broncio e incrociando le braccia.
- Nono! Assolutamente! È solo che… -
- Solo che…? Su dillo! – lo sfido.
- Solo che quando sei meravigliata inizi a parlare senza nemmeno prendere fiato e… ti si illuminano gli occhi e le guance diventano color porpora! – mi guarda con quel sorriso furbo.
- E questo cosa vorrebbe dire? – continuo a sfidarlo assumendo un’aria altezzosa.
- Vorrebbe dire che sei bellissima… e tu non te ne accorgi e questo ti rende ancora più bella! -.
Sento le guance andarmi letteralmente a fuoco e cerco di nascondere un sorriso timido abbassando la testa.
È un tentativo inutile perché mi prende il volto tra le mani e mi bacia.
- Mi… Mi dispiace interrompervi Signori ma… siamo arrivati! –
Ci guardiamo per poi voltarci verso Charles e notare che era diventato bordeaux in faccia guardandoci dallo specchietto. Io e Gideon ci guardammo negli occhi qualche secondo per poi scoppiare a ridere.
- Non preoccuparti Charles! È tutto ok! Aspettaci tra un’ora dietro l’angolo! –
- Come desidera! E mi scuso nuovamente per… -
- Charles, si rilassi! A dopo! –.
Detto ciò Gideon gli diede la mancia e mi aiuta a scendere.
- Povero! Era davvero imbarazzato! Hahahaha! –
- Già! Hahahaha! So che muori dalla voglia di chiedermi come sia possibile che conosca Charles e che io sappia esattamente dove andare… -
- Lo so, lo so! Niente domande! Siamo appena all’inizio ed è già tutto meraviglioso. E so anche che sarà sempre meglio man mano che la giornata procede, quindi…. Aspetterò! - .
- E io che volevo svelarti il segreto prima di continuare! Però se la metti così… Possiamo cont… -
- Ok! È inutile che io cerchi di tenere la bocca chiusa! È più forte di me! Avanti: sputa il rospo! -  lo supplico.
Non saper aspettare per avere delle risposte è la mia Hamartia: il mio peccato mortale. Non posso farci niente! Quando ho delle domande voglio avere risposte, DEVO avere risposte!
- Sei irresistibile quando mi supplichi di parlare! È semplice: il giorno stesso in cui mi hai detto che Leslie mi avrebbe portato il cronografo in modo che Lady Arisa non ci scoprisse… Ho fatto un paio di viaggi per ambientarmi e – dopo averlo conosciuto in un bar – ho convinto Charles ad aiutarmi per questa giornata -.
Esiste forse un ragazzo più romantico di lui? Non credo proprio. L’avrò detto mille volte ma… lo ripeto di nuovo: è incredibile pensare che abbia organizzato tutto questo per me!
- Tutto questo solo per… me? –
- Solo per la mia Principessa! –  sorride.
- Sei meraviglioso! –
- Mai quanto te! Ora, Milady… Mi concede un ballo in questo club di lusso? – fa un inchino porgendomi il braccio.
- Con molto piacere! – ridendo lo prendo a braccetto.
 
Entrati nel locale veniamo accolti da musica Jazz e Blues. Sparsi ovunque ci sono tavoli da Biliardo, Poker e  Black Jack. La gente balla, canta, ride e beve spensierata.
- Ommiddio! È… Hahahaha! È inutile parlare! Non ho  le parole per descrivere nulla! Balliamo!-.
Prendo Gideon per le mani e lo trascino nella mischia. Un po’ inventando i passi, un po’ imitando gli altri, ci trovammo a scatenarci in mezzo alla pista.
Più che ballare passammo il tempo a ridere guardando alcune coppie che facevano strane acrobazie e un nonnino che – con tanto di bastone da passeggio in mano – ballava attorno alle ballerine.
Dopo circa un’ora Gideon mi trascina fuori e, ancora piegati in due dalle risate, torniamo alla macchina.
- Charles! La prossima volta verrà con noi! Le farebbe bene un po’ di divertimento! Per sciogliersi un po’! -.
Noi non riuscivamo a smettere di ridere mentre lui diventava di nuovo bordeaux.
- Portaci dove eravamo d’accordo! –.
Gideon gli fece un occhiolino d’intesa e lui subito si illumina e sorridendo risponde:
- Con molto piacere Milord! –.
Saliti in macchina riprendemmo fiato e ci versammo un bicchiere di champagne.
- Ora dove andiamo, Milord? –
- Beva lo champagne. Sarà un sorpresa, Milady! –.
 
 
* * *
 
 
- Ora posso aprire gli occhi? –
- Ancora qualche passo! Non avere fretta! –.
Non sto più nella pelle! Siamo nel 1920 da poche ore ed è già tutto dannatamente perfetto. Leslie rosicherà d’invidia quando le racconterò tutto questo. Prima l’auto con autista privato che ci porta nel cuore di Londra  per lasciarci in un club dove la musica e l’euforia fanno da padrone. Poi di nuovo in auto ed ecco mi qua: con gli occhi chiusi a braccetto con Gideon per la prossima sorpresa.
Per me ha già fatto troppo! Sono una ragazza semplice che si accontenta di poco, e tutto questo è così… bello e maestoso che non penso di meritarmelo.
Forse penso questo perché nessun ragazzo prima di lui ha mai fatto qualcosa di speciale per me. Nessuno mi fa sentire speciale come fa lui! Mi fa sentire unica, amata e, ancora più importante: lui mi rende felice.
So che le storie d’amore tra i Montrose e i De Villiers non sono mai durate. Ma con lui è tutto diverso. Non è come gli altri maschi della famiglia. È come me: la pecora nera di turno. So che questo sentimento durerà per molto tempo perché lui mi ama e non ha mai smesso di dimostramelo e… perché anche io lo amo e non ho nessuna intenzione di lasciarlo andare via da me.
- Ok, ci siamo! Dammi una mano. Non avere paura -.
Allungo il braccio davanti a me e sento nitrire. Apro di scatto gli occhi.
- Allora? Cosa ne pensi? –
Un bellissimo cavallo bianco è legato ad un albero proprio davanti ai miei occhi. Ha un manto così morbido e candido. Sembra un peluche.
- Ma è bellissimo! Cosa ci fa una creatura così bella legata ad un albero in mezzo a… - mi guardo attorno.
- … Aspetta! Oddio! Siamo… al St. James’s Park! –
- In realtà è una lei! E… Si, questo è il St. James’s Park. Il tuo parco preferito. E lei e quel cavallo nero li dietro – continua indicandomi l’albero dietro di me – ci porteranno a cena poco lontano da cui! -.
Mentre mi parla senza mai togliermi gli occhi di dosso un sorriso gli illumina il volto.
- Come… Come fai a sapere che è il mio parco preferito? E… cena? Intendi… cavalcare? – dico indicando i cavalli senza riuscire a nascondere  il sorriso da ebete che – sicuramente – avrò in faccia.
-  Ah! Questo non te lo dico! Rimarrà un segreto! E, sì… Cavalcheremo! –
- Sei il ragazzo più misterioso e romantico che esista sul Pianeta Terra! - .
Lo attiro a me e lo bacio. Un bacio che viene ricambiato con passione.
Senza liberarmi dal suo abbraccio avvicina la bocca al mio orecchio per sussurrarmi:
- E tu sei la ragazza più bella e adorabile dell’Universo. La mia Principessa! -.
Lo stringo forte a me mentre mi bacia dolcemente e lentamente. Sentendolo sorridere sulle mie labbra sorrido a mia volta.
Mi allontano di poco per guardarlo.
- Gideon…? –
- Si…? –
Lo guardo ancora un attimo e poi scoppio a ridere.
- Gideon, io… non so cavalcare! –.
Scoppiamo entrambe a ridere.
- Non preoccuparti, Gwen! Se sali in sella all’amazzone ti accompagno io! Hahahaha! –
- Scusami! Non potevo non dirlo! Hahahaha! –
 
Dopo avermi aiutata a salire in sella, sale a sua volta sul suo cavallo e prende le mie redini per accompagnarmi al passo.
- Visto? Stai cavalcando! Hahahaha! –
- Se stare seduta all’amazzone mentre tu tieni le redini è cavalcare… Hahahaha! Allora sono una cavallerizza provetta! –
- Hahahaha! Per lo meno non sei caduta dalla sella alla prima buca nel terreno! –
- Faccio del mio meglio per non perdere l’equilibrio! -.
Cavalcammo per dieci minuti circa finche non arrivammo sulle sponde del lago. All’orizzonte, oltre gli alberi, le sagome dei palazzi si stagliano contro il cielo dalle mille sfumature del tramonto che, a sua volta, si specchia nel lago davanti a noi formando riverberi che trasformano l’atmosfera in qualcosa di romantico e magico.
- E’ molto tempo che non vengo qui. A questo posto sono legati molti ricordi belli e sono felice di essere qui con te ora – mentre parlo lui lega i cavalli ad un albero.
- Anche io lo sono. Vieni con me -.
Mi prende per mano. Alza le nostre mani intrecciate e da un bacio sul mio dorso. In silenzio mi porta all’ombra di un enorme salice vicino alla sponda dal cui tronco, cavo alla base, vedo spuntare un cestino da pic-nic e una coperta.
- Che ne dici di uno spuntino prima di tornare indietro? – chiede mentre prepara il tutto.
- Hai.. Hai cucinato tu? –.
Ok! Se risponde di si sono pronta a sposarlo adesso.
- Ehm… Si. Niente di speciale, non sono un cuoco eccellente! Quello bravo è Raphael -.
Mi siedo al suo fianco, coscia contro coscia. Mi avvicino a lui fino a quando la distanza tra noi non si riduce a pochi centimetri.
- Come hai fatto? – sussurro.
- Come ho fatto cosa? – risponde mentre mi accarezza il volto.
- Come hai fatto a farmi innamorare di te? Mi hai rubato il cuore e ora non posso stare lontana da te per troppo tempo senza che una sensazione di vuoto mi assalga proprio al centro del petto. Quando sto con te mi sento al sicuro, protetta da tutto e da tutti. Tu… Non so cosa farei se dovessi perderti per colpa mia. È questa la mia unica paura -.
Alzo lo sguardo su di lui con le lacrime che minacciano di scendere.
- Gewndolyn… Tu non mi perderai mai. Hei! -.
Ormai le lacrime mi rigano il volto.
- Hei… Guardami! – mi alza il mento e mi asciuga dolcemente le guance. – Ti fidi di me? –
- Mi fido di te. Scusami… Non dovevo piangere! Ho rovinato tutto! Tu hai… Hai fatto tutto questo per me e io l’ho rovinato innaffiando tutto di lacrime e mascara! Che stupida! –.
Non mi perdonerò mai per questo!
- Non dirlo nemmeno per scherzo! Quello che hai detto… Non potevi farmi regalo più grande! -.
Affonda le sue mani nei miei capelli e mi bacia appassionatamente. Le sue morbide labbra bruciano di passione. Le nostre lingue esplorano la bocca dell’altro inizialmente quasi con timore per poi continuare con più determinazione. Mentre ci baciamo mi strige forte a se e quando le sue mani iniziano a sfiorarmi la schiena un brivido mi percorre per tutto il corpo. Appoggio una mano sul suo robusto petto. Il cuore gli batte a mille. Come il mio. Quanto vorrei che questo frangente durasse un’eternità. Il tramonto, due cuori e il nostro amore.
- Gwenny… -
Ci stacchiamo con difficoltà: entrambe siamo ancora bramosi di baci.
- Mmh-mmh? – mi mordo il labbro inferiore. Le sue labbra sono irresistibili.
Dal battito accelerato del suo cuore e dai muscoli tesi capisco che anche lui sta lottando per trattenere l’impulso di lasciarsi andare al semplice e puro desiderio carnale.
- Forse… - esita accarezzandomi il viso.
- Dovremmo fermarci e cenare? – suggerisco.
A entrambe sfugge una piccola risata.
- Esatto! Hahahaha!-
Contro voglia mi allontano da lui quel poco che basta per rimanere seduti spalla contro spalla. Per rompere il momento di tensione che si è creato prendo subito la parola.
- Allora… Vediamo cosa ha preparato il mio piccolo Chef! –.
 
Nel poco tempo che ci rimase prima di tornare al posto del salto del ritorno, mangiammo quei deliziosi manicaretti preparati da Gideon imboccandoci a vicenda. Le briciole che cadevano sulla coperta venivano mangiate dagli scoiattoli che si avvicinavano curioso al cestino. Bevemmo un’intera bottiglia di champagne – di ottima qualità, vorrei aggiungere!. La parte migliore fu il dessert: fragole ricoperte di cioccolato con l’aggiunta di panna montata. Ci divertimmo a tenere a turno una fragola in bocca, tenendola dal picciolo con i denti, mentre l’altro la mangiava. Un modo divertente per ricevere baci al gusto di cioccolato.
Quando ormai la luna accennava il suo imminente arrivo. Ci incamminammo – a malincuore – verso l’auto.
 
 
* * *
 
 
- Mancano due minuti al salto! –
- Per poco non arrivavamo un’altra volta in ritardo! Ma… Gideon? Quei poveri cavalli non rimarranno la da soli legati ad un albero, vero? –
- Ci penserà Charles!- sorride.
- Non ringrazierò mai abbastanza quel pover’uomo! È stato molto gentile a scorrazzarci in giro per Londra! -.
Mi giro verso la città sospirando. Gideon si avvicina e mi abbraccia da dietro mentre una lieve brezza primaverile ci accarezza.
- A cosa stai pensando? –
- Penso che non potevi organizzare appuntamento più perfetto di questo! È stato tutto meraviglioso! Per un’intera giornata mi sono sentita viva e normale. Mi hai fatto sentire speciale e felice di essere quella che sono. Non ti ringrazierò mai abbastanza per quello che fai per me! Vorrei solo che questo momento potesse durare per sempre! Qui. Senza problemi ne pazzi esoterici alle calcagna. Solo io e te -.
Mi stringe a se coccolandomi. Le mani intrecciate appoggiate al mio ventre.
- Anche io lo vorrei tanto! -.
Il paesaggio davanti ai miei occhi inizia ad annebbiarsi. La sensazione di vertigine mi avvisa che il salto è imminente. Stretta al corpo di Gideon in pochi secondi vengo inondata da una luce rossa e, sostituita dall’oscurità che regna nel suo appartamento, la Londra del 1920 sparisce sotto i miei occhi.











 
GIDEON & GWENDOLYN:


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ST. JAMES'S PARK:


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NOTE AUTORE:

Perdonatemi se pubblico dopo così tanto tempo ma sto avendo problemi con il pc T___T in breve: sta passando a miglior vita e decide da solo quando funzionare!!

Enniente :P Ecco a voi il sesto capitolo! Finalmente l'appuntamento che tanto aspettavate è arrivato :D Il nostro damerino preferito non ha di certo risparmiato il suo lato romantico per far emozionare ancora una volta la dolce Gwendolyn!! E questo è testimoniato da quello quello che ha organizzato! Non si può certo dire che non sia un appuntamento da favola!
Quanto vorrei essere al posto di Gwen :")
Per non parlare di Leslie! Cosa farebbe la protagonista senza la sua migliore amica che la rallegra e rassicura con il suo umorismo? :)

Spero che l'attesa sia stata ripagata con questo capitolo ;)
L'avventura dei due innamorati non è finita qui, ma sta volgendo al termine.
Continuate a seguirmi e a recensire, ve ne sarei grata :3  ;)


Un bacione,

Bethany_
   
 
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