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Autore: HoranIsMySunshine    17/06/2014    2 recensioni
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' dura starti alla larga, anche sul set. Insomma, sei bello, attraente, intelligente, e ormai mi conosci abbastanza bene da poter sapere perfettamente cosa mi fa più impazzire, e cosa desidero. Riesci ancora a farmi ridere durante le pause.  Ma solo perchè c'è stato un bacio, non significa certo che è tutto risolto. Purtroppo, temo non possa essere così semplice, caro il mio principe dagli occhi blu.
'ceni con me, stasera?'
Mi pietrifico, spiazzata dalla tua domanda che, ovviamente, contrasta in tutto e per tutto i miei pensieri. Come posso mantenere i miei propositi, rimanere ferma nella mia posizione, se poi tu mi fai certe proposte? Mi sforzo di mandare giù il caffè, che improvvisamente mi sembra più bollente del solito, e cerco con tutta me stessa di farlo come una persona normale. Tu sembri divertirti, però, eh. Magari, se ci fossi tu nella mia situazione, ti divertiresti meno, caro Fillion.
'Nathan, sinceramente, non so se è il caso, insomma..'
'dai, perchè no?'
Cammini avanti e indietro per la stanza, impaziente di sentirti dare la risposta che vorresti. Nathan, credi che per me sia facile resisterti? Ti direi di sì a qualsiasi ora del girono! Ma non posso, e vorrei lo capissi. Prendo un respiro profondo, chiudendo per un attimo gli occhi, e non riesco ad evitare di arrossire. Perchè, perchè, perchè mi fai questo effetto? Perchè?
'Nathan ti prego, noi..'
Ti fai serio, improvvisamente, e mi constringi a troncare la frase a metà, avvicinandoti a me in modo a dir poco pericoloso. Ma rispetti i miei spazi: ti avvicini ma non troppo, e mi guardi dritta negli occhi, infondendomi fiducia. Vorrei tanto non riuscire a leggerci fiducia lì dentro, perchè se ce la leggo, automaticamente significa che mi fiderò. E so già che è sbagliato.
'ti prometto che sarà senza impegno,okay? Voglio solo..invitarti a cena. Penso che abbiamo molte cose da dirci.'
Ho la bocca semiaperta, gli occhi fossilizzati su di te, la mente annebbiata, sono immobile e incapace di pensare. Se solo potessi sentire la tua voce in questo momento nello stesso modo in cui l'ho appena sentita io, capiresti. E' diventata scura, profonda, come i tuoi occhi, che sembrano quasi divorarmi. Come ti riesce? Ti ci alleni, per caso?.
Respiro a malapena, a pochi centimetri dal tuo viso, che mi sembra essere sempre più vicino, per poi riprendermi, e arrossire come una stupida. Chissà cosa penserai di me ogni volta che mi succede. Sorrido, un pò imbarazzata, e stringo più forte la tazza del caffè tra le mani: il fatto che riesco ancora a sentirne il calore mi rassicura, significa che mi è rimasta ancora un briciolo di lucidità, nonostante tutto.
'allora, in questo caso..ci sto. A che ora?'
Sorridi, annuendo compiaciuto, e ci pensi un attimo su. O almeno, così sembra. 
'facciamo..alle otto?'
Acconsento, annuendo, e bevo l'ultimo goccio di caffè rimasto.  Senza guardarti, però, altrimenti non credo mi sarebbe possibile non strozzarmi.
'mi piacerebbe poter dire che ti passo a prendere,ma abitiamo così vicini che..non credo ce ne sia bisogno!-Scoppio a ridere, appoggiando la tazza sul tavolo, e ti sento ridere a tua volta, contento. No, non sei cambiato affatto.-grazie Stana'
Lo dici in modo serio, sincero, sussurrato appena, ma abbastanza forte da permettermi di sentirlo benissimo, e torni ad avvicinarti a me, baciandomi  dolcemente una guancia. Il solo contatto delle tue labbra morbide con la mia pelle mi fa rabbrividire. Ed è solo un bacio sulla guancia, durato poco più di due secondi. Ma ti giuro, mi è sembrato infinito. 
Alzo lo sguardo, vedendoti andare via con sorriso sincero sul viso, e in men che non si dica, quel sorriso si dipinge anche sulle mie labbra. Ma forse dovrei trattenermi, dato che Tamala, appoggiata alla porta, mi sorride in maniera maliziosa, tamburellando sul muro con le lunge unghie rosse. Mi fissa, sopracciglio destro alzato, e con un dito mi fa segno di avvicinarmi. Non riesco a non ridere. 
'c'è per caso qualcosa che dovrei sapere, miss Katic?'
Mi volto verso la macchinetta del caffè, mettendo a posto il mezzo casino che ho fatto, e incapace di guardare seriamente Tamala. Tanto alla fine lo so che riuscirà a farmi dire tutto quello che vuole sapere. E' fattà così: è curiosa, non le sfugge mai niente, e ha l'assurdo potere di farti confessare anche ciò che di più nascosto vorresti tenere. Ma mi fido di lei, quindi, in ogni caso, penso che le dirò tutto. Ma magari non ora.
'non so Tam, per esempio riguardo a cosa?'
Ride, divertita, e applaude, saltando sul posto, esaltata più che mai. Credo che il mio atteggiamento stia rivelando più di quanto non vorrei in realtà.
'lo sapevo, lo sapevo!'
Rido, sconcertata, e scuoto la testa, continuando a riordinare ciò che forse è già a posto. Che il nervosismo e l'ansia stiano iniziando a prendere il sopravvento su di me?
'sapevi..cosa?'
Tamala butta gli occhi al cielo, sbuffando, e si avvicina a passo di carica, determinata più che mai a farmi 'sputare il rospo'. 
'andiamo Stana, puoi smettere di fingere con me. Ho visto come si comporta Nathan con te, e come tu lo guardi..quando è iniziata?'
Sospiro, questa volta girandomi verso di lei, e abbasso la voce, in modo che lo faccia anche lei, ridendo un pò per i suoi occhi assetati di conoscenza. Appena saprà della cena, vorrà sapere ogni dettaglio..
'due anni fa. Noi..ci siamo incontrati qui, io ero in vacanza, e abbiamo avuto un mezza storia. Poi però sono tornata a casa, ed è tutto finito lì. O almeno lo credevo..'
Mi sorride dolcemente, accarezzandomi un braccio, e proprio come una sorella, tenta di confortarmi.
'oh, tesoro..ci andrai alla cena,vero?'
'beh, ecco, io..-mi interrompo, realizzando improvvisamente che, almeno in teoria, lei non dovrebbe sapere della cena! Meschina Jones, davvero un colpo basso.-ommioddio, ma tu stavi origliando!'
'non esattamente, diciamo che..'
'Tamala Jones!'
'senti, ero curiosa, che dovevo fare? Ricavare informazioni da te è più difficile che far confessare un serial killer psicopatico dal passato oscuro!'
Riesce a farmi ridere, forte come forse non facevo da tempo, e ride anche lei, fino a non avere più il respiro. Non mi sarebbe mai e poi mai potuta capitare un'amica e collega migliore. A volte penso che eravamo proprio destinate ad incontrarci, e ringrazio che sia successo.
'ma se hai sentito tutto, perchè mi fai il terzo grado?'
'beh..-accende nuovamente la macchinetta, per prepararsi un caffè, e anche per farmi indispettire un pò, dato che mi ha visto pulire tutto pochi minuti fa. Attenta Jones, stai giocando col fuoco.-sentire confessare tutto proprio dalle tue labbra, fa un'altro effetto! Ormai dovresti conoscermi..'
'sei veramente perfida, Tamala'
Lo dico ridendo, ma lei, maliziosa, sembra già avere un'altra idea in mente. E io non so se avere paura o pregare che non sia nulla di troppo grande, nulla di catastrofico, nulla..in stile Tamala.
'mi perdonerai presto, promesso.'
'come fai ad esserne così sicura? Potrei legarmi al dito questa violazione della privacy..'
Sorseggia sicura il suo caffè, sorridendo sotto i baffi, e vedo i suoi occhi luccicare per via di qualcosa che sicuramente sta macchinando e che vuole propormi. Ormai, da lei, mi aspetto di tutto. Anche se, sinceramente, le sue idee si dimostrano sempre le migliori. E' diversa da me, è molto più aperta, e deve insistere un pò prima di convincermi a cedere, ma quando ci riesce, scopro che in fondo in fondo, aveva ragione, e che avrei dovuto cedere un pò prima. 
'oh non lo farai, te lo assicuro. Non dopo che ti avrò fatto passare il miglior pomeriggio di shopping di tutta la tua vita!'
Spalanco gli occhi,trattenendo il respiro: io detesto lo shopping! Cioè, sì, mi piace comprare qualcosa ogni tanto, ma il concetto di 'shopping alla Tamala' è qualcosa di molto, molto più intenso. Lei non si accontenta di un acquisto ogni tanto.
'il miglior ..cosa?!? Perchè mai dovrei aver bisogno di fare shopping tutto il pomeriggio?'
'beh, per la cena, no?'
'veramente,non sono nemmeno sicura di andarci..'
Ride, come se conoscesse una verità nascosta che io non riesco a vedere, e mi guarda, scuotendo la testa. 
'andiamo Stana, non ci credi nemmeno tu. Ti si legge in faccia che vuoi andarci.'
'davvero, è così evidente?-Annuisce, sorseggiando il caffè. Mi capita spesso di pensare che Tamala mi conosca meglio di chiunque altro, persino di me stessa.-e va bene, e allora..shopping sia!'
Emette un urletto stridulo, e mi salta letteralmente addosso, abbracciandomi fortissimo. Inutile dire che anche in questo caso, le risate si sprecano. 
'sarai bellissima, te lo prometto. Cioè, non che tu abbia bisogno di chissà cosa per esserlo, ma ti giuro che questa volta ti supererai. Sarai uno schianto, e lui non riuscirà a toglierti gli occhi di dosso. E forse, non solo quelli..'
'TAMALA!'
In un altro momento il mio rimprovero, forse sarebbe stato più covinto, più severo, ma ora, riesco solo a ridere, e ad essere felice. Felice che Tam, con il suo aiuto, sia riuscita a farmi vedere le cose da un altro punto di vista, e sia riuscita a farmi capire cosa voglio davvero, e che non c'è motivo di trattenersi o avere paura. Devo lasciarmi andare, soprattutto ora che Nathan sembra aver fatto un passo verso di me.
Voglio una serata magica, ecco cosa voglio. E la voglio con lui.
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