Capitolo 9: Vita assieme?
Il covo dell’Akatsuki è completamente diverso da quello di Orochimaru.
L’entrata è un passaggio nascosto tra la roccia con apposto un sigillo che riconosce solo il chakra dei membri. La stanza è enorme e al centro troneggia la grande statua del Juubi e tutti attorno si diramano dei piccoli corridoi che conducono alle stanze e, proprio dietro la statua, è situata una stanza un po’ più grande che userà Obito per addestrarmi.
Obito mi spiega che spesso non c’è quasi nessuno per via delle varie missioni, ormai hanno iniziato i preparativi e tutti stanno spiando i jinchuriki, quindi è il momento migliore per iniziare gli allenamenti, se dovessi perdere il controllo nessuno mi scoprirebbe.
<< Questa è la tua stanza. Finché non ti chiamo io, non andartene troppo in giro. Uno Zetsu bianco ti sorveglierà costantemente. >> Con queste parole Obito si congeda da me. Sul letto ci sono i miei nuovi abiti, ormai è ufficiale, non si torna indietro.
Alla destra della mia stanza c’è la camera di Itachi, mentre alla sinistra quella di Konan. Conosco tutti i membri dell’organizzazione da quando Orochimaru ne faceva ancora parte, ma ora credo che la situazione sia un po’ diversa, a quei tempi ero solo una sua sottoposta.
Sento dei passi avvicinarsi, deve essere lo Zetsu che dovrebbe sorvegliarmi. Ad un tratto la porta si spalanca e, come una visione, mi appare Itachi che dolcemente viene ad abbracciarmi.
<< Scusa ho fallito >> Gli dico con la voce soffocata nel suo petto.
<< Non importa, andrà bene comunque. >> È sempre dolce. << Ehi non sarà l’isola paradisiaca che volevo, ma almeno siamo insieme! >>
<< Baka! >>
I suoi occhi, lì dentro mi perdo sempre, non hanno ancora perso la loro luce.