Baci
Il pomeriggio seguente la scena del giorno
precedente sembrava ripetersi: Doremi ripensava a ciò che era accaduto con
Akatsuki. Non poteva fare a meno di vergognarsi... forse, col senno di poi,
avrebbe aspettato prima di baciarlo, ma ormai la frittata era fatta.
Mentre Kai era ancora di pessimo umore. La rossa
nemmeno si preoccupò di chiedergli il motivo, ormai si sarebbe stupida di
vederlo felice e spensierato. Si chiese come fosse possibile che una ragazza lo
trovasse attraente!
Certo, era alto con un bel fisico, almeno così
sembrava. Occhi così scuri che sembrava potessero scrutare l'anima... un
cervello niente male e delle braccia abbastanza muscolose...
Okay, forse non era così difficile capire cosa
attraesse le ragazze, ma restava il fatto che avesse un carattere
insopportabile!
Doremi cercò di distogliere la sua mente da tali
pensieri. Non che si sentisse in colpa verso qualcuno, solo non le sembrava il
caso di averne su di lui, e guardò l'orologio. Erano le quattro e mezza!
La ragazza si alzò di scatto.
-On no! È tardissimo!- urlò, richiamando
l'attenzione del ragazzo che la guardò confuso. Mancava ancora un'ora prima
della fine della loro lezione. -Senti... devo proprio andare ora.- disse,
iniziando a riporre nella cartella i libri.
-Fa come vuoi...- disse, con poco interesse.
-Oh mamma... farò una pessima figura con Akatsuki
se faccio tardi al primo appuntamento...- disse Doremi tra sé, parlando però ad
alta voce.
Sentendo il nome del ragazzo e la parola
“appuntamento” Kai avvertì nuovamente il moto di rabbia del giorno precedente.
-Ma sei impazzita!?- esclamò, facendola
sussultare. -Ti sembra il caso di far saltare un'altra lezione per una cosa
così stupida!?-
Una vena cominciò a pulsare sulla tempia di
Doremi.
-Senti da che pulpito! Non sei tu quello che,
giusto ieri, è rimasto a casa a scopare con la sua ragazza!?-
-Io posso farlo con la mia media!- sbottò – Una
testa di legno come te, invece, dovrebbe pensare a studiare sodo, se non vuole
essere bocciata!-
La guance della ragazza diventarono dello stesso
colore dei suoi capelli.
-Come mi hai chiamata!? Come ti permetti di
insultarmi! Chi ti credi di essere!? Col carattere che ti ritrovi devi essere
proprio bravo a letto se quella ragazza ti sopporta!-
Un piccolo sorriso invase il volto di Kai.
-Oh, non puoi immaginare quanto...- sussurrò,
avvicinandosi al volto di Doremi.
Il fiato della ragazza divenne sempre più corto e
le sue guance tornarono rosse, ma non per la rabbia questa volta, bensì per
l'imbarazzo. Deglutì rumorosamente e, quasi istintivamente, chiuse gli occhi
tremando leggermente.
Kai avrebbe voluto fermarsi, il suo scopo era
quello, ma intravedendo il viso purpureo di Doremi, appoggiò le sue labbra a
quella della ragazza.
Il bacio fu leggerissimo, sembrava quasi uno
sforamento, ma tanto bastò per far galoppare il cuore della rossa
all'impazzata. Nemmeno quello che si era scambiata con Akatsuki, un bacio in
piena regola, la sera prima le aveva dato quel genere di sensazioni.
-Bene. - disse il ragazzo. -Divertiti col tuo
amichetto.- terminò, uscendo dall'aula e lasciando Doremi sconvolta.
***
“Cos'ho fatto...” questo era quello che Kai si
ripeteva da che aveva lasciato la facoltà. Quella che aveva avuto non era stata
una reazione normale, E nemmeno sensata. Perché avrebbe dovuto baciare una come
Harukaze, quando ad attenderlo, sempre disponibile, c'era Hiromi?
Appunto, Hiromi... cosa avrebbe fatto con lei?
Avrebbe dovuto dirle dell'accaduto, oppure tacere? Non che avessero una
relazione esclusiva, ma almeno un minimo di sincerità alla base doveva esserci.
Eppure ciò che il ragazzo provò durante quel breve
contatto fu del tutto inaspettato. Forse anche Hiromi aveva notato qualcosa che
non andava, data la sua immotivata gelosia nei confronti di Harukaze. Questo
poteva essere un problema!
Malgrado fosse una ragazza di larghe vedute, oltre
che bella ed intelligente, non avrebbe sopportato l'idea di essere surclassata
da una simile “testa di legno”, come la definiva lui.
Decise che, comunque fossero andate le cosa, la
sincerità veniva prima di tutto. Si diresse verso casa della ragazza
intenzionato a dirle tutto.
-Ciao Kai!- urlò Hiromi, vedendolo alla porta e
saltandogli letteralmente addosso. -Che sorpresa tesoro mio!- gli gettò le
braccia al collo, ma il ragazzo le staccò immediatamente.
.Dobbiamo parlare...- le disse, facendo apparire
sul volto della ragazza un'espressione preoccupata.
-C...certo... entra.-
Lo fece accomodare e lui iniziò a spiegare. Gli
occhi di Hiromi si riempirono di lacrime. Si alzò e iniziò a strillare.
-Come hai potuto farmi questo!? Sei un bastardo
Kai Hiwatari! Un ragazzo impegnato non si comporta così!-
Kai sbuffò. -Quante storie per un bacio
innocente... come se tu fossi una santa.-
-È vero, anch'io ho avuto le mie scappatele, ma
mai con persone che tu non potevi soffrire!- singhiozzò -Lo avevo Già notato
dal modo in cui ne parlavi... forse nemmeno tu te ne eri accorto, ma quando il
pomeriggio dovevi incontrarti con lei sembravi più felice del solito...- si
asciugò le lacrime con il dorso della mano.
-Ma non dire sciocchezze. - disse, incrociando le
gambe e le braccia- Se proprio vuoi saperlo, nemmeno io la posso soffrire.
Inoltre ha il ragazzo ora. Non te ne devi più preoccupare.- le ultime parole le
pronunciò con un leggero lampo di tristezza negli occhi. Lampo che, però, non
sfuggì ad Hiromi.
La ragazza scosse la testa e si diresse verso la
porta, aprendola e facendo cenno a Kai di uscire.
-Non prendermi in giro Kai. E soprattutto non
prendere in giro te stesso. Ora vattene per favore...-
Il ragazzo seguì il consiglio di Hiromi e si
diresse verso casa. Possibile che la ragazza avesse ragione?
***
Doremi si diresse, un po' inferma sulle gambe, nel
luogo del suo appuntamento. Purtroppo le parole di Aiko si erano rivelate vere:
l'amore che credeva di provare per Tetsyua era veramente dovuto ai bei ricordi
che condivideva con il ragazzo.
Gli voleva molto bene, ma non provava più amore
verso di lui. Nemmeno per Akatsuki però... purtroppo, quel masochista del suo
cuore, aveva iniziato a battere per il ragazzo, forse, più sbagliato che ci
potesse essere: Kai Hiwatari.
Lo avrebbe detto ad Akatsuki, decise. Poteva
trattarsi di un fuoco di paglia, ma conosceva fin troppo bene la sensazione che
si provava ad essere illusi per far ciò al ragazzo. Avrebbe sofferto, ma non
sarebbe stato ingannato.
-Ehi!- lo salutò il ragazzo appena la vide
arrivare.
-Akatsuki... ti devo parlare...- disse timidamente
Doremi. Improvvisamente tutto il suo coraggio scomparve all'istante.
-Certo... dimmi.- il ragazzo sembrò preoccupato
dal tono di lei.
Si sedettero su di una panchina e Doremi iniziò il
discorso.
-Senti... non credo sia una buona idea uscire.
Almeno non ora...-
-Ma... ma perché?-
-Akatsuki, tu sei un ragazzo straordinario. Se ti
avessi incontrato in un altro momento, forse mi sarei innamorata di te, ma ora
non posso...-
Akatsuki la interruppe. -È per Kotake, non è vero?
Anche se è lontano, non riesci a staccarti da lui. Perfino a distanza riesce a
battermi...- sorrise amaramente.
Doremi stava per ribattere, ma preferì lasciargli
credere si trattasse di Tetsuya, anche perché non avrebbe saputo ben definire
ciò che provava per Kai in un momento simile. Probabilmente, rifiutando
Akatsuki, stava commettendo il più grande errore della sua vita. Ma in fondo ne
aveva fatti parecchi ed uno in più non avrebbe cambiato molto.
Non sentendo repliche dalla ragazza, Akatsuki si
alzò e le sorrise.
-Ti auguro di essere felice Doremi.- le prese le
mani fra le sue -E ricorda, se mai avrai bisogno di un amico sai dove
trovarmi.-
-Ti ringrazio Akatsuki...- gli ripose con le
lacrime agli occhi. Sapeva bene che quella sarebbe stata, con ogni probabilità,
l'ultima volta in cui si sarebbero visti. La confortava, però, sapere di non
averlo ingannato.
***
Doremi si avviò verso casa, cercando di fare
ordine nella usa testa. In primis doveva capire se ciò che sentiva di provare
per Hiwatari fosse una cotta, oppure una semplice sbandata dovuta a quasi
quell'anno di solitudine; in secondo luogo mettere in chiaro i sentimenti per
Tetsuya.
Si trovava a pochi isolati da casa sua, quando,
soprappensiero, urtò contro qualcuno e cadde a terra.
Si portò una mano alla base della schiena nel
punto in cui aveva battuto.
-Mi fa piacere notare che sei sempre distratta,
non solo in facoltà!- disse l'altro, porgendole però una mano per rialzarsi.
Doremi guardò Kai stranita, per poi sentire
montare nuovamente la rabbia.
-Si può sapere cosa ci fai qui?!- chiese, quasi
urlando e rifiutando l'aiuto.
Il ragazzo alzò le spalle.
-Camminavo, perché non si può?-
-In questa zona non se si tratta di te!-
-Ah, scusami. Credevo che dopo il nostro
chiarimento di oggi, fossi un po' più propensa a vedermi...- disse lui ridendo
e facendo arrossire la ragazza.
L'imbarazzo fu così forte che gli occhi le si
riempirono di lacrime. Quando Kai se ne accorse cessò immediatamente di ridere.
-Ti diverte, vero? Mettermi in imbarazzo in questo
modo... e per cosa poi? Lo sai almeno che per colpa tua ho perso un mio caro
amico!? Sarò fortunata se vorrà ancora salutarmi quando mi vede...- si asciugò
le lacrime con il dorso della mano.
Kai si sentì, forse per la prima volta in vita
sua, in colpa. Quel giorno aveva già fatto piangere due persone, ma solo di lei
gli importava. Da che l'aveva conosciuta, Doremi Harukaze era sempre stata
allegra, oppure arrabbiata, ma mai avrebbe creduto, e voluto, vederla in
lacrime. Per colpa sua per giunta.
-Senti... io...- cercò di dire, ma venne subito
interrotto.
-Non so nemmeno perché ti dico certe cose. A te
cosa importa? - chiese e, senza
attendere la risposta, fece per andarsene. Fu bloccata, però, dalla mano del
ragazzo sul suo braccio che la tirò a sé.
-Mi importa, invece...- disse. Prima che Doremi
potesse replicare, la sua bocca venne chiusa da quella di Kai. Da prima la
baciò leggermente, ma quando sentì la ragazza rispondere, si fece più audace.
Rimasero lì alcuni minuti, staccandosi solo per
esigenza di ossigeno nei polmoni e guardandosi negli occhi e sorridendo.
N.d.A.: I primi baci tra i nostri due testoni!
Scusate se il capitolo è molto, molto frettoloso, ma se avessi spiegato tutto
per filo e per segno ci avrei messo davvero troppo tempo (che non ho in questo
periodo -.-') e avrei finito col annoiarvi a morte. Credetemi, quando mi ci metto
si descrivere dieci minuti di storia in interi capitoli, ci avesse iniziato a
leggere la mia “Amore impossibile... o quasi” sa di cosa parlo! ;-)
Bene, se siete giunti fin qui significa che siete
sopravvissuti anche all'ottavo capitolo!! Evviva! XD
Spero che vi sia piaciuto e scusate gli errori che
di sicuro costelleranno lo scritto...
Grazie a chi ha recensito, inserito la storia tra
le preferite o ricordate e chi ha letto! ^^
A presto!
SoGi