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Autore: HoranIsMySunshine    18/06/2014    2 recensioni
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questo posto è semplicemente stupendo. E' magico. 
E' un ristorante in riva al mare, grande ma allo stesso tempo intimo quanto basta per farti sentire a casa. Ha un parcheggio enorme proprio di fronte all'entrata, e sul retro, c'è una meravigliosa spiaggia, candida, tiepida per l'aria della sera e il calore accumulato durante il giorno, e c'è un mare bellissimo, che si infrange, con solenne tranquillità, contro gli scogli. Non è ancora totalmente buio, anzi, non sembra nemmeno che siano le otto di sera, e come se non bastasse, un numeroso gruppo di gabbiani vola sul mare, quasi ad inseguire un sole che ormai, comincia a non vedersi quasi più.
'oh santo cielo Nathan,ma..dove mi hai portato?'
'ti piace?'
Me lo chiedi serio, sincero, ma sorridendo, con le guance leggermente rosse, le mani nelle tasche, e il vento che ti scompiglia i capelli. Va bene che con la tua compagnia- devo ammetterlo- qualsiasi posto sarebbe stato fantastico,ma questo..questo supera di gran lunga le mie aspettative, perisno quelle migliori.
'è..è magnifico, io sono davvero senza parole'
Ti sento sorridere, soddisfatto, ma in maniera dolce, come solo tu sai.
'ed era proprio questo il mio scopo..lasciarti senza parole! Ma il bello deve ancora venire..-sgrano gli occhi, stupita più che mai, e tu mi porgi la tua mano, sorridendo con aria rassicurante.-vieni, ti faccio vedere il nostro tavolo'
Esito un secondo, poi stringo la mia mano nella tua, sorridendoti, e mi lascio guidare, ancora una volta. Sai, improvvisamente sembra che quello che abbiamo passato, il dolore, e tutto quanto, sembra non sia mai esistito. Questo posto è perfetto, l'atmosfera è perfetta, il mio umore è perfetto, tu lo sei, noi, inisieme, lo siamo.
Ringrazi il cameriere, dopo esserti fatto indicare il nostro tavolo, e posso cogliere nei tuoi occhi uno scintillio di emozione, emozione che forse provi nell'avermi davanti? 
Sorrido, per poi rimanere senza fiato di fronte a quello che vedo. Tu sei pazzo Nathan, sei completamente pazzo. 
Il nostro tavolo è poco distanza dal punto in cui eravamo noi prima; si trova in un angolino appartato, vicino ad un parapetto il cui scopo è garantirci una vista mozzafiato e allo stesso tempo proteggerci dalla caduta, in un punto in cui il balconcino del ristorante si trova proprio sospeso sull'acqua, sorretto da dei pali alla base. Anche la visuale è mozzafiato: oltre al mare bellissimo, agli scogli, e al sole calato, si possono vedere in lontanaza i grattacieli, la città, una relatà totalmente diversa rispetto a questa. Sono completamente senza parole.
Da vero galantuomo, allontani la mia sedia dal tavolo per permettermi di sedermi, e la riavvicini, sedendoti poi di fronte a me. 
'ho fatto di tutto per ottenere il tavolo migliore'
'bè, direi che ce l'hai fatta! Tu sei matto, questo tavolo..'
'ssh, questa sera non voglio pensare a niente. Voglio regalarti una serata perfetta, Stana'
Un brivido mi attraversa la schiena, mentre una tua mano accarezza la mia, sul tavolo, e il tuo sorriso mi travolge. Dio mio, cosa mi fai.
'cosa vi porto, signori?'
'una bottiglia di vino bianco, per favore, leggermente frizzante, e degli antipasti di pesce'
'certo, subito'
Incredibile, ti ricordi ancora che adoro il vino bianco col pesce, e ti ricordi persino come mi piace che sia. Sembra quasi assurdo.
'wow, che memoria'
Sorridi timidamente, sospirando un pò.
'già..ma non credere che l'abbia fatto per te. Adoro quel tipo di vino, l'ho ordinato solo per questo'
'certo, come no'
Riesco a farti ridere,-lo stesso che fai tu con me- e continuo ad avere la sensazione che nulla,ma proprio nulla, tra noi sia cambiato. Anzi, sembra che il tempo non sia proprio mai passato.
Il tuo modo di sorseggiare il vino, di tenere il bicchiere, di mangiare, è sempre lo stesso. E anche i tuoi gusti sembrano essere ancora compatibili con i miei, perchè è tutto squisito! 
'Nathan, dove vai?'
'vieni con me'
Mi sfiori la mano, per portarmi, con ancora il bicchiere di vino, al parapetto, sul mare. Ti ci appoggi, girato verso di me, mentre io osservo il panorama. E' incredibile quanto forte riesca a sentire che mi stai guardando. Chissà cosa pensi. Ma non ho il coraggio di girarmi, e nemmeno di pensare. Voglio solo sentire che mi guardi, e magari, immaginare che mi guardi ancora come due anni fa.
'questo panorama è mozzafiato'
'no, tu lo sei.-trovo la forza di sollevare lo sguardo, e vedo i tuoi occhi correre lungo le mie gambe, soffermarsi sulle mie spalle, lasciate scoperte dal vestito a fascia, e incantarsi sulle mie labbra, che mi mordo, nervosamente. Non puoi fare così, non puoi guardarmi in questo modo. Il cuore perde un battito, e le gambe sembrano cedere. Non puoi, se vuoi che io sopravviva a questa serata.-sei bellissima, Stana.'
Sorrido, un pò in imbarazzo, e abbasso la testa, con le guance completamente rosse e bollenti, e i capelli che ora mi sembrano tutti fuori posto e da aggiustare. Ma ci pensi tu a farlo. Con dolcezza, e lasciandomi assaporare una scia del tuo profumo, mi sistemi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, anticipando un gesto che, ormai lo sai, avrei fatto io nel giro di pochi secondi. Mi conosci ancora così bene.
'ti va se andiamo a passeggiare un pò in spiaggia?'
'mmh perchè no, questa sabbia sembra così invitante..'
Mi sorridi, dolcemente, e mi sfiori appena un braccio, per indicarmi di non muovermi da qui.
'aspettami solo un secondo, torno subito'
'dove vai?'
'a pagare il conto!'
Butto gli occhi al cielo, facendoti ridere mentre ti allontanti. Te l'ho chiesto sentendo ancora il solletico delle tue dita sulla mia pelle. Te l'ho chiesto con ancora i brividi addosso, per pochi secondi di contatto. Te l'ho chiesto con un'inconscia paura di vederti andare via per non tornare. Tu invece, mi hai risposto con la sicurezza di una decisione indiscutibile,ma con la dolcezza di un ritorno promesso. E infatti eccoti di nuovo qui, con il vento tra i capelli, elegante come non ti avevo mai visto prima. Vorrei poterti dire quanto sei bello stasera, perchè lo sei più del solito. E ora che ci penso, forse non mi sento tanto bene.
 Ti avvicini a me, e indicandomi la spiaggia con un gesto, mi tendi la mano per venire con te. E io la afferro, accarezzandola. La voglio la tua mano Nathan, voglio venire in spiaggia con te, voglio che mi guidi, voglio venire con te ovunque tu voglia. Voglio che mi tieni per mano.
'dove hai trovato questo vestito bellissimo?'
'ohw, ti piace?'
'bè..ti sta da favola.-sorrido, e tu ti fermi proprio davanti a me, tornando a guardarmi come poco fa. Nathan, ti giuro che è davvero troppo, il modo in cui mi guardi.-anche se..con questi tacchi sei troppo alta, quasi più di me!'
'e quale tipo di problema ti crea, questo?-mi tolgo i tacchi, per poi avvicinarmi al tuo orecchio. Allora anche tu rabbrividisci, se faccio così. Pensavo di essere solo io la debole.- Non ti senti abbastanza..uomo, forse?'
Spalanchi gli occhi e la bocca, con aria teatrale, e riesci a farmi ridere, divertendomi.
'cosa?! prova a ripeterlo se hai il coraggio!'
'e tu prova a prendermi'
Sorrido maliziosamente, e ti sento fare lo stesso, poco prima che io inizi a correre, con i tacchi ancora in mano, vicino all'acqua, sentendola bagnarmi i piedi e le caviglie, e fare rumore al mio passaggio. Mi sento così libera, sai?
In poco tempo mi raggiungi, sollevandomi da dietro, per poi finire a terra, e ritrovarti sopra di me. Il corpo contro il mio. Il viso a pochi centimetri dalle mie labbra. Non respiro.
Mi sfiori leggermente il naso, e mi solletichi le labbra, sospirando, e causando in me migliaia di brividi che davvero non vorrei vedessi. Ma è inevitabile, suppongo. 
Con mia sorpresa ti alzi, e aiuti anche me a rimettermi in piedi, sorridendo. Credo che tu abbia appena fatto centro. Avresti potuto approfittarne, e non l'hai fatto. E non sai quanto ti sia grata per questo.
Ti ringrazio con lo sguardo, sistemandomi il vestito, e sorridendoti. Dio Nathan, sei bellissimo. Un brivido mi scuote, per il tuo meraviglioso, fottuto sorriso solo per me. 
'senti freddo?'
'solo un pochino..'
Mi accarezzi la schiena dolcemente, posandomi la tua giacca sulle spalle. Dolce, maledettamente dolce.
'aspettami un secondo..ma chiudi gli occhi!-Ti allontani un attimo, facendomi ridere, nonostante io rimanga qui, in riva al mare, senza sapere dove tu sia. Ma immagino tu sia qui vicino. Posso ancora sentire il tuo profumo inebriarmi la mente.-et voilà, signorina'
Apro gli occhi, ritrovandoti di fronte a me, con una bellissima rosa in mano. Okay, sto per piangere.
Rimango senza parole, e mi porto una mano al cuore, stupita. Sei meraviglioso, in tutto quello che fai.
'Nathan, io..'
'ssh, vieni qui'
Mi stringi forte, sorridendo, e io, per una volta mi lascio andare, appoggiando la testa sul tuo petto. E' tutto così bello, Nathan, è tutto così..normale. Come due anni fa. O forse, anche meglio,dato che questa volta nessuno dei due va da nessuna parte. Vero?
Ti porti una mano nella tasca, tirando fuori un mp3 e un paio di cuffie. Ti osservo, senza dire nulla, e tu, in silenzio, capisci i miei dubbi,e mi sorridi, mettendomi una cuffia nell'orecchio. Parte una canzone. E' dolcissima, lenta, romantica, perfetta.
[And maybe, 
I'll find out
a way to make it back someday
to watch you, to guide you,
through the darkest of your days
if a great wave shall fall
and fall upon us all
then I hope there's someone out there
who can bring me back to you'
Mi scende una lacrima, per le parole di questa canzone, ma tu la alsciughi, accarezzandomi delicatamente i capelli, per poi stringermi di nuovo a te, e baciarli appena. Oh, Nathan.
'andiamo a casa, Nate'
Ti sento distaccarti leggermente da me, per guardarmi negli occhi, mentre un raggio di luce ti illumina lo sguardo, più brillante che mai. Sono sopresa anch'io dalle mie stesse parole, non so perchè le ho dette, non so nemmeno come mi sia venuto in mente. Ma evidentemente le pensavo così tanto da aver bisogno di dirle.
'ne sei sicura?'
Ti accarezzo il viso, come non facevo da tanto, e ti bacio. Sì, Nathan, ti bacio, finalmente. In riva al mare con i gabbiani, l'aria fresca della sera, il rumore delle onde, la sabbia fredda. Mi stringi di più, rispondendo al bacio, lasciandomi sentire perfettamente quanto mi vuoi, avvicinando il bacino al mio. Oh santo cielo. Mi cedono le gambe, tanto che sono costretta ad aggrapparmi a te, che mi sostieni, impedendomi di cadere. Forse sto impazzendo, non lo so, ma dio mio, se ti voglio.
Sussurri un 'andiamo' sul mio collo, facendomi rabbrividire, e nel giro di poco ci ritroviamo a correre come matti verso un taxi, nemmeno fossimo due ragazzini. 
E' bello sentirsi come se il tempo non si fosse mai mosso da lì.
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