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Autore: inomniaparatus77    19/06/2014    1 recensioni
"Ad una cosa non avevo pensato.
Non avevo pensato che potesse esserci lei, dall'altra parte del telefono."
Per chi, come me, a distanza di anni dall'ultima stagione di "Gilmore Girls", ancora non riesce a non fantasticare sulla coppia Rory e Jess, e vorrebbe altri capitoli nel libro della loro storia.
Questa è per voi.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jess Mariano, Rory Gilmore
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Think of all the roads,
think of all their crossings.
Taking steps is easy,
standing still is hard.
Remember all their faces,
remember all their voices,
everything is different,
the second time around.”

 

Pensa a tutte le strade,
pensa a tutti i loro incroci.
Fare passi è facile,
stare fermo è duro.
Ricorda tutte le loro facce,
ricorda tutte le loro voci,
tutto è diverso,
la seconda volta.”

-Regina Spektor, You've got time.-

 

Stars Hollow, 15 Ottobre 2009

 

Spingo la porta di vetro scampanellante del locale, e noto due o tre facce conosciute, che mi scrutano con aria incredula. Sento una voce alla mia destra bisbigliare:

-Oh mio dio, quello è proprio Jess!- mi giro per vedere a chi appartenesse, anche se un mezzo sospetto già ronzava nella mia testa e noto che sì, si tratta proprio di Babette. Le sorrido e fisso la sua espressione quasi sbalordita, prima di proseguire verso il bancone.

-Sono rimasto uno scoop quotato anche nel mio periodo di assenza qui a Stars Hollow?- dico, ridendo, aspettando che Luke si giri.

-Oh cielo, Jess!- si gira con un piatto di patatine in una mano e una brocca di caffè dall'altra, e mi sorride, quasi soddisfatto. Mi siedo sullo sgabello e appoggio i gomiti sul bancone, osservando qua e là qualche piccolo cambiamento che Luke aveva effettuato nel locale. L'odore di quel posto però era rimasto uguale a quello di quando vivevo qui, e lo stesso il menù. Un uomo paffuto si affaccia dalla cucina e mi saluta con la mano, è Cesar. Ricambio il saluto e Luke mi dà una sonora pacca sulla spalla, così mi giro, scendo dallo sgabello e ci abbracciamo, mentre continua a darmi leggere pacche sulla spalla.

-Adesso anche la barba? A quanti cambiamenti devo cominciare a prepararmi?- dice ridacchiando mentre torna dietro il bancone e butta un'occhio alla lista degli ordini.

-Cos'è, mi sta male?- gli chiedo, ridendo, mentre gioco con degli stuzzicadenti sul bancone.

-No, no.. E' solo strano, sembri un uomo, e la cosa mi fa ridere!- mi guarda e scuoto la testa ricambiando il suo sguardo. Mi guarda in modo strano, un mix di orgoglio e incredulità, forse è strano per lui vedermi cresciuto, d'altronde è stato come un padre per me.

-Come mai qui?- continua lui, con tono incuriosito.

-Non posso venire a trovare il mio caro vecchio zio Luke? O la vivacissima cittadina di Stars Hollow?- faccio un po' di ironia, come al solito non riesco ad arrivare direttamente al punto.

-Mi sembra un po' strano Jess, tutto qui.. Magari volevi riprendere la tua targa di riconoscimento come miglior impiegato del mese da Wallmart!-

-Ovviamente, non avrei potuto vivere ancora senza di quella..- ridiamo entrambi.

Sento la porta tintinnare e una voce squillante chiamare Luke, mentre avanza nel locale. Non oso girarmi, so di chi si tratta. E' Lorelai. Mi immobilizzo sullo sgabello e guardo Luke fisso, non sono pronto. E se Rory glielo avesse già detto? Però Luke lo saprebbe. E se anche Luke lo sapesse e stava giusto per chiedermi di Rory? Non faccio in tempo a darmi una risposta che mi rendo conto che lei era arrivata giusto di fianco a me, e colgo quei tre secondi di stupore sul suo viso che le servono per realizzare che si tratta davvero di me e che precedono un trillo echeggiante il mio nome dritto nel mio orecchio.

-Jess! Che piacere..- mi giro verso di lei e e ricambio con un -Lorelai!- molto più sussurrato rispetto al suo modo di parlare. Cerco di togliermi dal viso quell'espressione del tutto contrastante con la frase “è un piacere anche per me”, con cui sono costretto a replicare.

Lei raggiunge Luke dietro il bancone e per un secondo ho il timore che vada da lui a spifferargli qualcosa all'orecchio com'era solita fare davanti a me. Invece gli si avvicina e lo bacia, girandogli la visiera del cappellino da baseball. Mi guardano entrambi, cominciamo a parlare del più e del meno, ma nessun accenno a Rory. Mi sento sollevato da una parte, ma dall'altra non so come affrontare il discorso. Ovviamente ne parlerò prima a Luke in separata sede, non di fronte a Lorelai. Lei se ne va, ha da fare al suo hotel, e così colgo l'occasione per chiedere a Luke di salire su nell'appartamento. Si scioglie il camice e lo lascia sul bancone, e saliamo le scale. Apro quella porta e una sensazione di tristezza mi assale quando vedo tutti scatoloni impolverati.

-Beh, da quando vivo con Lorelai qui è tutto un casino..- mi dice Luke, mettendomi una mano sulla spalla.

Mi avvicino ad alcuni scatoloni e tiro fuori alcuni oggetti per osservarli e poi li rimetto dentro, e continuo a girare per la stanza. Prendo in mano un libro a caso, e mentre ne osservo la copertina coperta di polvere, le parole mi escono da sole dalla bocca: -Ci siamo rivisti.- tossisco appena. Luke mi chiede di ripetere, e io mi giro verso di lui col libro ancora in mano e scandisco bene le parole: - Ho rivisto Rory, a Philadelphia, pochi giorni fa. Ci siamo baciati, e non solo baciati, cioè.. Va beh, non farmi scendere in dettagli.- Lo sento avvicinarsi rapidamente a me e mi gira con un gesto brusco verso di lui, fissandomi negli occhi. -Tu e Rory cosa!?- mi chiede, con un tono quasi alterato.

-Hai capito benissimo.- dico annuendo con una sicurezza che in questo momento non mi appartiene del tutto. Luke si mette seduto sulla vecchia poltrona e mi guarda, poi si mette una mano sulla fronte, poi mi guarda ancora. -L'hai costretta. L'hai contattata, minacciata, soggiogata..- sbuffo una risata,quasi irritato e lo guardo: -Stai scherzando? Mi ha cercato lei, chiamato lei. Ci siamo visti in un parco, e poi a cena a casa mia. Ed è successo.-

-Jess, no. Sarà ancora confusa per Logan.. Ha rifiutato una proposta di matrimonio. Sta lavorando molto, sarà nervosa.- continuava a ipotizzare cose assurde, scuotendo la testa.

-Beh mentre era nel mio letto non mi pareva proprio pensasse a Logan, né mi pareva stressata!- alzo un po' il tono di voce e butto il libro nello scatolone.

-Jess, andiamo! Non riesco a crederci.-

-Perché? Perché lei è la laureata a Yale che segue la campagna elettorale di Obama e io il povero fallito che ha dovuto faticare per prendere anche solo un diploma? Ho scritto un libro se può contare qualcosa. Ah, fanculo!-

-No, solo perché lei oramai si era abituata a un certo tipo di vita..-

-Ah si? E quale? Grosse macchine e feste di gala? Champagne al posto della birra e diamanti a dito? Rory non vuole quella vita, e lo sa anche lei. Cos'è, adesso oltre a Lorelai hai sposato anche la sua campagna “anti Jess”? Io e Rory ci apparteniamo, è così, è stato così dal momento che ci siamo guardati negli occhi nella sua cameretta, e quando siamo insieme non importano tutte le cose che ci sono successe nel corso degli anni, non conta un cazzo di niente!- mi ero avvicinato a lui, quasi urlavo. Si alza e mi guarda negli occhi, serio. -Ti ho detto talmente tante volte di non ferirla e l'hai fatto comunque che ora ho quasi paura a dirtelo.-

-Si, certo, come se l'avessi sempre e solo ferita io! Scommetto che tu non sai della volta in cui è venuta da me e mi ha baciato per ripicca visto che il caro Logan l'aveva tradita! Mi ha fatto credere che fosse tutto reale e poi mi ha lasciato lì, da solo.- lo guardo a mia volta mentre parlo, stavolta con un tono di voce sempre alterato ma più basso. Scuote la testa di nuovo e si sposta da di fronte a me. -Devo tornare giù, adesso.- si dirige verso la porta e io non mi giro, aspetto che esca. -Comunque sia, sono felice se tu lo sei, soprattutto se con Rory.- sorrido appena a queste parole e sento la porta chiudersi e i suoi passi pesanti sulle scale.

Mi siedo sulla poltrona e continuo a contemplare quella stanza piena di ricordi, riflettendo anche su come, quando, e dove, troverò il coraggio di parlare con Lorelai.

  
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